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Un mercato in concorrenza perfetta è caratterizzato da: un numero finito di imprese nessuna impresa un numero elevato di imprese una impresa

Un mercato in monopolio è caratterizzato da: molte imprese una impresa un numero finito di imprese nessuna impresa

Un mercato in oligopolio è caratterizzato da: molte imprese un numero finito di imprese nessuna imprese una impresa

Si definisce costo opportunità : il costo totale diviso la quantità prodotta la variazione del costo totale indotta da una variazione unitaria della quantità prodotta il costo che non varia al variare della quantità prodotta ciò a cui si deve rinunciare per possedere un determinato bene

Si definisce costo fisso: ciò a cui si deve rinunciare per possedere un determinato bene il costo totale diviso la quantità prodotta il costo che non varia al variare della quantità prodotta la variazione del costo totale indotta da una variazione unitaria della quantità prodotta

Si definisce costo marginale: il costo che non varia al variare della quantità prodotta la variazione del costo totale indotta da una variazione unitaria della quantità prodotta il costo totale diviso la quantità prodotta ciò a cui si deve rinunciare per possedere un determinato bene

Si definisce costo medio totale: la variazione del costo totale indotta da una variazione unitaria della quantità prodotta ciò a cui si deve rinunciare per possedere un determinato ben il costo totale diviso la quantità prodotta il costo che non varia al variare della quantità prodotta

Le norme antitrust in Italia sono applicate da: la Consob il Tesoro l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato il Governo

L'obiettivo dell'economia politica è : la giustizia dei sistemi sociali la redistribuzione dei redditi non vi è un obiettivo in particolare il raggiungimento dell'allocazione efficiente delle risorse

L'analisi costi-benefici asserisce che in genere un individuo sceglierà di compiere un'azione: quando i costi associati sono inferiori ai benefici che gli è gradita se il mercato lo obbliga quando i costi associati sono superiori ai benefici

Cosa è un bene pubblico in economia? È un bene non escludibile e non rivale al consumo È un bene tipico dei mercati È un bene di tutti È un bene di proprietà dello stato

Quale è l'obiettivo dell'Homo Oeconomicus secondo la teoria economica: raggiungere il massimo obiettivo possibile nelle proprie azioni economiche divertirsi fare ciò che è bene perseguirsi i propri interessi

Cosa si definisce per profitto economico: la liquidità dell'impresa il fatturato di un'impresa il reddito residuale dei manager la differenza tra ricavi totali e costi totali

In un mercato concorrenziale l'incontro tra domanda e offerta determina: il prezzo e la quantità di equilibrio del mercato l'emergenza del mercato una situazione di tensione che lo Stato deve sanare l'emergenza di un leader di mercato

Il benessere sociale che produce un mercato in monopolio: i due valori non possono essere confrontati è eguale a quello prodotto da un mercato in concorrenza perfetta è maggiore di quello prodotto da un mercato in concorrenza perfetta è minore di quello prodotto da un mercato in concorrenza perfetta

Nel caso di beni normali, X e Y, un consumatore compie la propria scelta ottima quando: il rapporto tra le utilità marginali dei beni è pari al rapporto tra i prezzi dei beni; il saggio marginale di sostituzione è uguale all'utilità marginale del reddito; il vincolo di bilancio ha una pendenza maggiore del rapporto tra i prezzi dei beni; due curve di indifferenza si intersecano in corrispondenza di un paniere di beni.

La funzione di costo medio fisso è : È sempre crescente. Decrescente solo quando i rendimenti di scala sono costanti; È sempre costante È sempre decrescente

La curva di domanda di mercato di un'impresa in concorrenza perfetta nel lungo periodo è : Inclinata negativamente Una retta parallela all'asse delle ascisse perfettamente anelastica Non c'e' domanda nel lungo periodo

In quali condizioni un'impresa in concorrenza perfetta, nel breve periodo, decide sicuramente di non produrre? Quando il prezzo è inferiore ai costi medi variabili Quando le perdite attese sono minori dei costi fissi Quando il prezzo è inferiore ai costi medi totali Quando i profitti attesi sono negativi

Date due imprese uguali, la soluzione del modello duopolistico di Bertrand consiste: L'impresa che muove per prima produrrà di piu' In un livello di output inferiore a quello di una sola impresa monopolistica con un unico prezzo Nell'eliminazione di una delle due imprese dal mercato Come in concorrenza perfetta, l'equilibrio è raggiunto per prezzo eguale a costo marginale

Nell'oligopolio di Cournot: Nessuna delle precedenti affermazioni Ogni impresa considera come date le quantità prodotte dalle imprese rivali; Ogni impresa si aspetta di colludere con le imprese rivali Ogni impresa considera come dati i prezzi praticati dai suoi rivali,

Una lotteria permette di vincere 300 euro con probabilità ÃÙÄ o di perderne 100 con la stessa probabilità . Quale il valore atteso? 200 euro 150 euro 100 euro 400 euro

Un' allocazione è Pareto efficiente se: Nessuna delle affermazioni precedenti Se non è possibile fare ulteriori scambi senza che l'utilità di almeno un giocatore venga diminuita Se il mercato raggiunge un equilibrio equo Se esiste un consumatore ancora insoddisfatto

Il vincolo di bilancio di un consumatore si sposta verso l'alto ferma restando la sua inclinazione: se entrambi i prezzi diminuiscono in proporzioni eguali se il reddito diminuisce se il reddito aumenta se il consumatore è insoddisfatto

Nel caso di due beni perfetti sostituti il saggio marginale di sostituzione: è costante varia al variare delle quantità consumate è nullo è indefinibile

La curva prezzo consumo: collega i panieri ottimi al variare dei prezzi dei beni collega i panieri di ottimi quando la retta di bilancio si sposta verso l'alto collega i panieri ottimi quando si varia il prezzo di un bene, fermo restando il prezzo dell'altro collega le scelte ottime del consumatore quando prezzi e reddito restano invariati

Nel caso di un bene di Giffen se aumenta il prezzo: l'effetto reddito ha segno opposto all'effetto di sostituzione l'effetto reddito ha segno eguale all'effetto di sostituzione l'effetto reddito è esattamente compensato dall'effetto di sostituzione nulla si può dire, dato il bene particolare

L'elasticità della domanda misura: l'equilibrio di un mercato concorrenziale la variazione della quantità domandata di un bene al variare del prezzo del bene stesso la variazione della quantità domandata di un bene quando il prezzo di un bene non varia l'efficienza di un mercato

La legge della domanda dice che: l'utilità marginale dei consumatori è indipendente dalla quantità i consumatori comprano sempre un bene quando il prezzo di un bene diminuisce la quantità domandata aumenta il saggio marginale di sostituzione è sempre crescente

La curva di domanda misura: il tassi di sconto da applicare a un mercato la disponibilità a pagare dei consumatori per ogni quantità il prezzo che le imprese chiedono per produrre le diverse quantità il livello di equilibrio da raggiungere

La spesa totale di un consumatore è massima: quando l'elasticità diretta ha valore nullo quando l'elasticità tende a infinito quando l'elasticità diretta ha valore unitario quando l'elasticità diretta ha valore infinito

Si indichi quale affermazione è corretta: Quando la curva del prodotto medio giace al di sopra della curva del prodotto marginale, il prodotto medio è decrescente Quando la curva del prodotto medio giace al di sopra della curva del prodotto marginale, il prodotto marginale è crescente Quando la curva del prodotto marginale giace al di sopra della curva del prodotto medio, il prodotto medio è crescente Quando la curva del prodotto marginale giace al di sopra della curva del prodotto medio, il prodotto marginale è decrescente

I rendimenti di scala sono crescenti: quando il costo medio totale è costante quando il costo medio totale è crescente quando il costo medio totale è decrescente quando costo medio totale e costo marginale si eguagliano

Si definisce di monopolio naturale: il mercato dei beni agricoli e comunque prodotti spontaneamente in natura il mercato di particolari prodotti ecologici unici e non sostituibili il monopolio che esiste a prescindere dalla concorrenza perfetta il monopolio che sorge perché un'unica impresa è in grado di fornire al costo più basso un determinato bene

Il costo medio totale è : il costo totale diviso la quantità prodotta il costo fisso diviso la quantità il costo variabile diviso la quantità il costo per produrre una determinata quantità

La pendenza della curva di costo totale in ogni punto misura: il saggio marginale di sostituzione tecnica il costo marginale il costo medio il costo medio e il costo marginale

Se oltre un certo punto la curva dei costi medi totali di lungo periodo è crescente, i rendimenti di scala sono: Crescenti Decrescenti Non si può dire perché non vi è relazione tra costi e rendimenti di scala Non si può dire, perché la LAC descrive i rendimenti marginali

In concorrenza perfetta la condizione di massimo profitto di lungo periodo implica che: Il prezzo sia eguale al costo marginale Il prezzo sia eguale al costo medio Non è possibile massimizzare i profitti Prezzo, costo medio e costo marginale si eguaglino

Si indichi quale affermazione è corretta: Quando la curva del costo medio giace al di sopra della curva del costo marginale, il costo marginale è crescente Quando la curva del costo marginale giace al di sopra della curva del costo medio, il costo medio è crescente Quando la curva del costo marginale giace al di sopra della curva del costo medio, il costo medio fisso è crescente Quando la curva del costo medio giace al di sopra della curva del costo marginale, il costo medio è crescente

Si consideri due beni perfettamente complementari. Se il prezzo di uno dei due beni aumenta, il conseguente effetto sostituzione per l'altro bene sarà : Nulla si può dire Negativo Nullo Positivo

L'elasticità incrociata della domanda rispetto al prezzo è definita come: La variazione percentuale della quantità domandata di un bene rispetto alla variazione percentuale del reddito La variazione percentuale della quantità domandata di un bene rispetto alla variazione percentuale del prezzo di un bene complementare La variazione percentuale della quantità domandata di un bene rispetto alla variazione percentuale del prezzo di un altro bene La variazione percentuale della quantità domandata di un bene rispetto alla variazione percentuale del prezzo di un bene sostituito perfetto

La frase: "Facendo coltivare nuove terre da lavoratori addizionali il prodotto cresce meno che proporzionalmente" indica che vi sono: Rendimenti di scala costanti Rendimenti di scala crescenti Rendimenti marginali crescenti Rendimenti di scala decrescenti

Se nel breve periodo per un'impresa in concorrenza perfetta l'eguaglianza il prezzo è eguale al costo marginale e superiore al livello di minimo dei costi medi variabili: L'imprenditore cede l'attività L'impresa decide di non continuare la produzione L'impresa decide di continuare la produzione L'impresa può decidere entrambe le cose

Quale delle seguenti affermazioni relative alle imprese in concorrenza perfetta non corrisponde al vero? L'impresa produce una frazione trascurabile dell'output scambiato sul mercato Non esistono barriere all'entrata per nuovi concorrenti L'impresa prende il prezzo fissato dal mercato come dato L'impresa ha potere di mercato

La discriminazione del prezzo di primo tipo comporta: Una concorrenza nelle quantità La determinazione dello stesso profitto in ogni mercato Maggiori profitti rispetto ad una situazione in cui non vi sia discriminazione di prezzo Perdite per produttori e consumatori

La vendita dei biglietti aerei a prezzi diversi rappresenta: una forma di concorrenza oligopolistica un errore commerciale una risposta al mercato concorrenziale una forma di discriminazione

Nella scatola di Edgeworth la curva dei contratti individua: tutte le allocazioni di due beni efficienti nel senso di Pareto tutte le allocazioni di due beni eque nel senso di Pareto tutte le allocazioni possibili di due beni tutte le allocazioni di due beni efficienti ed eque nel senso di Pareto

Il secondo teorema dell'economia del benessere afferma che: le allocazioni sulla curva dei contratti sono equilibri concorrenziali se vi è un intervento pubblico a condizioni molto restrittive, solo le allocazioni sulla curva dei contratti sono equilibri concorrenziali a condizioni relativamente poco restrittive, qualsiasi allocazione sulla curva dei contratti può essere ottenuta come equilibrio concorrenziale non tutti i punti della curva dei contratti sono equilibri concorrenziali, a meno di condizioni troppo restrittive

Quando l'elasticità della domanda è maggiore di 1 in valore assoluto, una riduzione di prezzo implica: un aumento del ricavo totale un contemporaneo aumento e diminuzione della spesa totale la cui somma è nulla una diminuzione della spesa totale l'elasticità non influenza la spesa totale

La pendenza di un segmento che unisce l'origine degli assi ad una tipica funzione di produzione di breve periodo misura: Il saggio marginale di sostituzione Il prodotto marginale dell'input variabile Il prodotto totale dell'input variabile Il prodotto medio dell'input variabile

Un bene privato è un bene che è : un bene escludibile e rivale al consumo posseduto da un'impresa privata un bene ottimale un bene non escludibile e non rivale al consumo

Vi sono economie di scala decrescenti quando il rapporto AC/MC (dove AC sono i costi medi e MC i costi marginali) assume un valore eguale a: piu' o meno infinito 1 maggiore di 1 minore di 1

Vi sono economie di scala crescenti quando il rapporto AC/MC (dove AC sono i costi medi e MC i costi marginali) assume un valore eguale a: minore di 1 piu' o meno infinito maggiore di 1 1

Vi sono economie di scala costanti quando il rapporto AC/MC (dove AC sono i costi medi e MC i costi marginali) assume un valore eguale a: minore di 1 piu' o meno infinito 1 maggiore di 1

L'equilibrio di concorrenza perfetta di breve periodo implica che: Il prezzo sia superiore al costo medio totale e al costo medio variabile Prezzo, costo medio totale e costo marginale si eguaglino Il prezzo sia eguale al costo marginale e maggiore del costo medio totale Il prezzo sia eguale al costo marginale e maggiore del costo medio variabile

L'equilibrio di concorrenza perfetta di lungo periodo implica che: Il prezzo sia eguale al costo marginale e maggiore del costo medio totale Prezzo, costo medio totale e costo marginale si eguaglino Il prezzo sia eguale al costo marginale e maggiore del costo medio variabile Il prezzo superiore al costo medio totale e al costo medio variabile

Un consumatore che alloca il proprio reddito fra due beni, raggiunge la sua scelta ottima sia quando: Il vincolo di bilancio ha una pendenza maggiore del rapporto fra i prezzi dei beni Il rapporto tra le utilità marginali dei beni è pari al rapporto tra i prezzi dei beni Il saggio marginale di sostituzione è uguale all'utilità marginale del reddito Le due curve di indifferenza si intersecano in corrispondenza di un paniere di beni

Dite quali delle seguenti coppie di beni sono perfetti sostituti: Il computer e la tastiera Il cinema e il ristorante L'aria inquinata e il depuratore La biro blu e la biro nera

Dite quali delle seguenti coppie di beni sono perfetti complementi: La pizza e la pasta Il computer e la tastiera Il the¨ e i caffe¨ La biro blu e la biro nera

Lungo una curva di domanda lineare: L'elasticità rispetto al prezzo varia in ogni punto Nulla di quanto affermato è vero L'elasticità rispetto al prezzo è costante in ogni punto Il ricavo totale è costante in ogni punto

L'andamento del costo marginale dipende: Dai costi medi totali Dai costi totali e variabili Dal livello dei costi fissi Dalla relazione con i costi medi fissi

In concorrenza perfetta nel breve periodo: Le imprese non possono mai realizzare profitti positivi Le imprese devono essere in perdita Le imprese possono essere in perdita Le imprese realizzano sempre profitti nulli

In concorrenza perfetta nel lungo periodo: Le imprese realizzano sempre profitti nulli Le imprese non possono mai realizzare profitti nulli Le imprese possono essere in perdita Le imprese devono essere in perdita

Se la funzione di produzione è caratterizzata da rendimenti di scala crescenti e la quantità di fattori produttivi impiegati viene dimezzata: l'output si riduce della metà l'output si riduce di più della metà non si può dire nulla sulla variazione dell'output la quantità impiegata di lavoro deve diminuire

Quali delle seguenti affermazioni è corretta se il prezzo e la quantità fissate da un monopolista massimizzano il profitto? Il prezzo è pari al costo marginale Il prezzo è minore del costo marginale Il prezzo è maggiore del ricavo marginale Il prezzo è pari al ricavo marginale

Un bene normale è un bene: per il quale un aumento di prezzo fa' aumentare la quantità consumata per il quale, a parità di altre condizioni, un aumento del reddito del consumatore fa' diminuire la quantità domandata per il quale, a parità di altre condizioni, un aumento del reddito del consumatore mantiene inalterata la quantità domandata per il quale, a parità di altre condizioni, un aumento del reddito del consumatore fa' aumentare la quantità domandata

Un bene inferiore è un bene: per il quale, a parità di altre condizioni, un aumento del reddito del consumatore fa' diminuire la quantità domandata per il quale, a parità di altre condizioni, un aumento del reddito del consumatore fa' aumentare la quantità domandata per il quale un aumento di prezzo fa' aumentare la quantità consumata per il quale, a parità di altre condizioni, un aumento del reddito del consumatore mantiene inalterata la quantità domandata

Un bene di Giffen è un bene: per il quale, a parità di altre condizioni, un aumento del reddito del consumatore fa' diminuire la quantità domandata per il quale, a parità di altre condizioni, un aumento del reddito del consumatore mantiene inalterata la quantità domandata per il quale, a parità di altre condizioni, un aumento del reddito del consumatore fa' aumentare la quantità domandata per il quale un aumento di prezzo fa' aumentare la quantità consumata

Cosa è il valore attuale? la somma di denaro necessaria oggi per disporre domani di un'altra somma, dato il tasso di interesse la somma che si paga per sottoscrivere delle obbligazioni il costo a un dato giorno delle azioni la somma di denaro che può essere ottenuta in un dato lasso di tempo da una somma attuale, dato il tasso di interesse

Cosa è il valore futuro o montante? il costo a un dato giorno delle azioni la somma che si paga per sottoscrivere delle obbligazioni la somma di denaro necessaria oggi per disporre domani di una data somma, dato il tasso di interesse la somma di denaro che può essere ottenuta in un certo lasso di tempo da una somma attuale, dato il tasso di interesse

Cosa è il ricavo marginale? l'ammontare di quanto speso complessivamente dai consumatori e incassato dalle imprese il margine di profitto sul quale le banche calcolano il tasso di interesse l'aumento di ricavo totale a fronte di un aumento unitario della quantità venduta il ricavo totale diviso la quantità venduta

Cosa è il ricavo totale? l'aumento di ricavo totale a fronte di un aumento unitario della quantità venduta il ricavo medio diviso la quantità venduta il margine di profitto sul quale le banche calcolano il tasso di interesse l'ammontare di quanto speso complessivamente dai consumatori e incassato dalle imprese

Cosa è il ricavo medio? il margine di profitto sul quale le banche calcolano il tasso di interesse l'aumento di ricavo totale a fronte di un aumento unitario della quantità venduta il ricavo totale diviso la quantità venduta l'ammontare di quanto speso complessivamente dai consumatori e incassato dalle imprese

Considerando l'effetto complessivo sul surplus dei consumatori, sui profitti delle imprese e sulle entrate fiscali (che misurano insieme il benessere totale), l'introduzione di un dazio su un bene di un paese importatore aumenta il benessere totale del paese non ha nessun legame con il benessere totale mantiene inalterato il benessere totale diminuisce il benessere totale del paese

Cosa è un esternalita'? una tecnica di contabilità bancaria per valutare il circolante una conseguenza dell'azione di un soggetto economico su un altro soggetto una caratteristica del commercio internazionale nel caso dei servizi una strategia per la massimizzazione del profitto adottato dalle imprese al di fuori delle proprie attività

Quali dei seguenti esempi rappresenta un'esternalità negativa: la produzione di petrolio l'inquinamento ambientale l'offerta di attività culturali pubbliche la circolazione automobilistica

Cosa dice il teorema di Coase: le parti, quando vi sono costi di transazione, preferiscono non negoziare il mercato non è mai caratterizzato da costi di transazione in assenza di costi di transazione tutte le parti sono in grado di negoziare e raggiungere un risultato socialmente efficiente in assenza di costi di trasporto, le parti possono sempre scambiarsi tra loro i beni

Cosa sono i costi di transazione? I costi di intermediazione finanziaria I costi di trasporto di una merce I costi di usare i mercati I costi delle economie in transizione

Quali delle seguenti condizioni non ha relazioni con l'emergenza di un monopolio? I diritti di proprietà intellettuale L'accesso a input fondamentali La presenza di vincoli sulla quantità L'esistenza di economie di scala crescenti

Se vi sono barriere all'entrata, un numero dato di imprese e un bene omogeneo, siamo in presenza di: un oligopolio un monopolio un mercato in concorrenza perfetta un monopolio perfettamente discriminante

Cosa è una tassa di Pigou: una tassa per eliminare gli effetti della collusione una tassa a favore della lingua francese una tassa che si applica sul monopolio una tassa che corregge gli effetti dell'esternalità negativa

Che cos'e' la collusione? una pratica illecita adottata dalle imprese per comportarsi come monopolista una tipica strategia commerciale per aumentare quote di mercato un monopolista che abusa della propria posizione privilegiata per aumentare il proprio potere una forma di mercato simile all'oligopolio

Quando una curva di domanda è perfettamente rigida, una variazione della curva di offerta: fa' variare prezzo e quantità di equilibrio fa' variare il prezzo ma non la quantità di equilibrio non variare prezzo e quantità di equilibrio fa' variare la quantità ma non il prezzo di equilibrio

Quando una curva di domanda è perfettamente elastica, una variazione della curva di offerta: fa' variare prezzo e quantità di equilibrio non variare prezzo e quantità di equilibrio fa' variare il prezzo ma non la quantità di equilibrio fa' variare la quantità ma non il prezzo di equilibrio

Se un aumento del prezzo della benzina del 10 % fa' diminuire la quantità domandata del 15% quale sarà il valore dell'elasticità della domanda? 5 7,5 1,5 0,6

Se un aumento del prezzo del latte del 10 % fa' aumentare la quantità prodotto del 10% quale sarà il valore dell'elasticità dell'offerta? 0 1 1,5 2

Se un governo impone un limite di prezzo superiore, più basso del prezzo di equilibrio raggiunto autonomamente dal mercato, il mercato smetterà di produrre e scambiare quello specifico bene il mercato si ritrova in una situazione di eccesso di offerta il mercato si ritrova in una situazione di eccesso di domanda la politica non ha nessun effetto reale

Se un governo impone un limite di prezzo inferiore più elevato del prezzo di equilibrio raggiunto autonomamente dal mercato il mercato si ritrova in una situazione di eccesso di offerta il mercato si ritrova in una situazione di eccesso di domanda la politica non ha nessun effetto reale il mercato smetterà di produrre e scambiare quello specifico bene

Un'imposta applicata su un determinato bene: semplicemente trasferisce ricchezza dal mercato allo stato si ripartisce equamente tra domanda e offerta non ha nessun effetto reale sul mercato considerato altera l'equilibrio di mercato e produce inefficienza

Nel caso di un paese importatore - cioe' il prezzo di un bene è più basso sul mercato internazionale rispetto a quello determinato dall'equilibrio del mercato interno - il risultato del commercio internazionale è : aumentare il surplus dei consumatori più di quanto diminuisce il surplus dei produttori diminuire il surplus dei consumatori e il surplus dei produttori al contempo aumentare il surplus dei consumatori e il surplus dei produttori al contempo aumentare il surplus dei produttori più di quanto diminuisce il surplus dei consumatori

Nel caso di un paese esportatore - cioe' il prezzo di un bene è più alto sul mercato internazionale rispetto a quello determinato dall'equilibrio del mercato interno - il risultato del commercio internazionale è : diminuire il surplus dei consumatori e il surplus dei produttori al contempo aumentare il surplus dei produttori più di quanto diminuisce il surplus dei consumatori aumentare il surplus dei consumatori e il surplus dei produttori al contempo aumentare il surplus dei consumatori più di quanto diminuisce il surplus dei produttori

Nell'oligopolio a' la Cournot le imprese si fanno concorrenza: nella quantità nel prezzo nella qualità nella qualità e nel prezzo

Nell'oligopolio a' la Bertrand le imprese si fanno concorrenza: nella quantità nella qualità nella qualità e nel prezzo nel prezzo

Il prezzo di riserva è : il prezzo al quale può essere ceduta la riserva di valuta delle banche il prezzo minimo che un consumatore è disposto a pagare per un dato bene il prezzo massimo che un consumatore è disposto a pagare per un dato bene il prezzo di equilibrio di un dato mercato

In monopolio il surplus dei consumatori: è minore di quello in concorrenza perfetta è eguale a quello della concorrenza perfetta può essere sia maggiore o sia minore di quello della concorrenza perfetta è maggiore di quello in concorrenza perfetta

Un'impresa titolare di un brevetto su un farmaco totalmente nuovo agirà in un regime di: concorrenza perfetta oligopolio a' la Bertrand oligopolio a' la Cournot monopolio

Data una curva di domanda, l'area triangolare compresa tra il livello di prezzo fissato dal mercato e la curva di domanda misura: il profitto dell'impresa il surplus dei consumatori il surplus dei produttori il benessere sociale

Il vantaggio comparato definisce: il vantaggio del monopolista sull'impresa in concorrenza perfetta il rapporto tra costi-opportunità di produttori diversi l'efficienza assoluta nella produzione di un determinato bene margine di profitto di un'impresa rispetto alle concorrenti

L'illuminazione stradale è : un tipico bene privato un tipico bene pubblico un tipico esempio di risorsa comune un tipico esempio di mercato concorrenziale

Quale dei seguenti acronimi non indica un organo a carattere prettamente economico? WB WHO IMF BID

Qual le seguenti risposte non rappresenta una delle possibili soluzioni ad un problema di inconsistenza dinamica? Credibilità Delega Vincoli di legge Moltiplicatore

Se una persona disoccupata ha cercato attivamente un posto di lavoro nelle ultime 4 settimane: Viene classificato come disoccupato Viene classificato come occupato Non muta il suo status ai fini del conteggio sull'occupazione Viene classificato come non appartenente alla forza lavoro

Quale tra le seguenti è una variabile endogena? Variabile obiettivo Variabile strumentale Variabile economicamente migliore Variabile economicamente peggiore

Quale tra le seguenti è una variabile esogena? Variabile economicamente peggiore Variabile strumentale Variabile economicamente migliore Variabile obiettivo

Che cosa si vuole intendere con il termine "Eurosclerosi"? Una serie di fattori che conducono a una lunga recessione economica nell'area europea Una serie di fattori che conducono a una elevata inflazione nell'area europea Una serie di fattori che conducono a una elevata disoccupazione nell'area europea Una serie di fattori che conducono a una lunga depressione economica nell'area europea

A parità di spesa pubblica: Una riduzione delle imposte correnti deve essere compensata da un aumento delle imposte future Un aumento delle imposte correnti deve essere compensata da un aumento delle imposte future Una riduzione delle imposte correnti deve essere compensata da una diminuzione delle imposte future Nessuna delle precedenti

Quale delle seguenti affermazioni riferite al modello di economia aperta di Mundell-Fleming è errata? Una politica fiscale espansiva in regime di cambi fissi è pienamente efficace Una politica monetaria espansiva in regime di cambi fissi è pienamente efficace Una politica fiscale espansiva in regime di cambi flessibili è totalmente inefficace Una politica monetaria espansiva in regime di cambi flessibili è pienamente efficace

Cosa si intende per meccanismo della scala mobile? Nessuna delle precedenti Un'indicizzazione a copertura totale dei salari Una mancata indicizzazione dei salari Un'indicizzazione a copertura parziale dei salari

Un processo di inflazione può essere causato da: Un aumento moderato della domanda Una diminuzione continua della domanda Una crescita continua della domanda Una diminuzione moderata della domanda

Cosa indicava l'acronimo SME? Un sistema di cambi bilaterali all'interno di bande di oscillazione prestabilite tra un gruppo di paesi Un'area geografica caratterizzata da accordi commerciali per l'abbattimento dei dazi doganali Un sistema di vigilanza internazionale sulla libera concorrenza Un'organizzazione internazionale di volontariato

I modelli di esternalità di rete presentano tipicamente: Mancanza di equilibrio Una coppia di equilibri Equilibri multipli Un solo equilibrio

Che cosa si vuole intendere con il termine "iperinflazione"? Un livello di inflazione molto elevato Un livello di inflazione negativo Un livello di inflazione molto contenuto Un livello di inflazione stabile

Cosa si vuole indicare con il termine stagflazione coniato negli anni '70? Una mancanza di variazione contemporanea di disoccupazione e inflazione Un aumento dell'inflazione e una contestuale diminuzione della disoccupazione Un aumento contemporaneo di inflazione e disoccupazione Un aumento della disoccupazione e una contestuale diminuzione dell'inflazione

In un sistema di cambi fissi e di perfetta mobilità dei capitali, come deve essere mantenuto il tasso di interesse nazionale? Superiore rispetto a quello degli altri paesi aderenti al sistema Uguale a quello degli altri paesi aderenti al sistema Inferiore rispetto a quello degli altri paesi aderenti al sistema Comunque indipendente da quello degli altri paesi aderenti al sistema

Che cosa si vuole intendere con l'espressione "asimmetria informativa"? Tutti gli agenti economici hanno accesso solo a una parte delle informazioni Nessuno tra gli agenti economici ha accesso a tutte le informazioni Solo alcuni agenti economici hanno accesso a tutte le informazioni Tutti gli agenti economici hanno accesso a tutte le informazioni

Quale tra i seguenti processi utilizzano le autorità per implementare le proprie politiche economiche? Risolvono in funzione dello strumento, trasformano il modello in forma ridotta e impongono il valore obiettivo Trasformano il modello in forma ridotta, impongono il valore obiettivo e risolvono in funzione dello strumento Risolvono in funzione dello strumento, impongono il valore obiettivo e trasformano il modello in forma ridotta Trasformano il modello in forma ridotta, risolvono in funzione dello strumento e impongono il valore obiettivo

Il tasso di disoccupazione è calcolato come: Totale degli occupati sul totale della forza lavoro Totale dei disoccupati sul totale della popolazione attiva Totale dei disoccupati sul totale della forza lavoro Totale della forza lavoro sul totale della popolazione attiva

Che cosa sono i titoli di Stato? Titoli ad alto rischio di inadempienza Titoli che promettono pagamenti il cui ammontare è collegato, secondo una formula prestabilita, a un qualche indice, di solito il tasso di inflazione Titoli con maturità non superiore a un anno Titoli emessi dal governo

Che cosa sono i titoli indicizzati? Titoli con maturità non superiore a un anno Titoli che promettono pagamenti il cui ammontare è collegato, secondo una formula prestabilita, a un qualche indice, di solito il tasso di inflazione Titoli emessi dal governo Titoli ad alto rischio di inadempienza

Che cosa sono i titoli a breve termine? Titoli che promettono pagamenti il cui ammontare è collegato, secondo una formula prestabilita, a un qualche indice, di solito il tasso di inflazione Titoli ad alto rischio di inadempienza Titoli con maturità non superiore a un anno Titoli emessi dal governo

Che cosa sono i titoli "spazzatura"? Titoli emessi dal governo Titoli ad alto rischio di inadempienza Titoli con maturità non superiore a un anno Titoli che promettono pagamenti il cui ammontare è collegato, secondo una formula prestabilita, a un qualche indice, di solito il tasso di inflazione

Quale di queste voci rappresenta una passività per le banche? Riserve Depositi in conto corrente Prestiti Titoli

Quale di questi paesi non appartiene al gruppo asiatico identificato con il nome di "quattro tigri", a simboleggiare il grande sviluppo economico conosciuto tra il 1970 e il 1997? Malesia Corea Hong Kong Taiwan

Ogni shock ha effetti dinamici sulla produzione e sulle sue componenti. Come vengono chiamati tali effetti dinamici? Svalutazioni Vincoli di liquidità Salari di efficienza Meccanismi di propagazione

Quale tra i seguenti non rappresenta uno strumento da utilizzare per poter effettuare politiche monetarie? Tasso di sconto Coefficiente di riserva obbligatoria Sussidi per i disoccupati Pronti contro termine

Quale tra i seguenti paesi ha il tasso di disoccupazione più basso? Italia Giappone Stati Uniti Germania

Quale delle seguenti voci non è una delle componenti del PIL? Offerta di moneta Consumo Investimento Spesa pubblica

In che modo la banca centrale può variare l'offerta di moneta? Acquistando o vendendo titoli sul mercato dei titoli ma anche acquistando o vendendo valuta estera sul mercato valutario Solamente acquistando o vendendo titoli sul mercato dei titoli Non lo può fare Solamente acquistando o vendendo valuta estera sul mercato valutario

In un'economia aperta, da cosa dipende la domanda di beni? Sia dal tasso di cambio sia dal tasso d'interesse Solo dal tasso d'interesse Solo dal tasso di cambio Nessuna delle precedenti

Shock esogeni e presenza di anomalie nel mercato del lavoro come variabili fondamentali per la creazione di disoccupazione secondo gli economisti. In particolare tra le seguenti, quali sono le cause della disoccupazione? Shock di offerta e presenza di rigidità Shock di domanda e presenza di rigidità Shock di domanda e completa flessibilità Shock di offerta e completa flessibilità

Secondo la scuola di pensiero monetarista, quale tra le seguenti non è una causa del ciclo economico? Shock dal lato dell'offerta Illusione monetaria Rigidità nominali Stagnazione economica

La legge di Okun afferma che: Se l'inflazione aumenta, la disoccupazione aumenta Se la produzione diminuisce, la disoccupazione aumenta Se la produzione diminuisce, l'inflazione aumenta Se l'inflazione aumenta, la disoccupazione diminuisce

In un sistema di tassi di cambio fissi, un aumento del tasso di cambio viene indicato con il termine: svalutazione apprezzamento deprezzamento rivalutazione

Le politiche economiche soffrono del problema dei ritardi. Quale tra i seguenti non è uno di essi? Ritardo di percezione Ritardo di decisione Ritardo di attuazione Ritardo delle esportazioni

Osservando i dati relativi al prodotto reale pro capite per i paesi più industrializzati, a partire dalla metà degli anni '70 la crescita è : Rimasta costante Impossibile da osservare Aumentata Diminuita

Quale delle seguenti opzioni non è tipicamente una delle politiche utilizzate dai responsabili di politica economica per combattere l'inflazione da costi? Riduzione dell'indicizzazione salariale Riduzione della dipendenza del sistema economico dalle materie prime estere Apprezzamento del tasso di cambio per mantenere forte la valuta nazionale Aumento del tasso di sconto applicato dalla Banca Centrale

Quale tra le seguenti opzioni non è uno dei metodi per stabilizzare o ridurre un livello del rapporto debito pubblico/PIL elevato o crescente? Ripudiare il debito pubblico Ricorrere al finanziamento monetario Innalzare i tassi di interesse Generare avanzi primari

Cosa accade al livello dei salari se aumenta il livello della disoccupazione? Aumenta Diminuisce Resta invariato L'effetto è incerto

Cosa accade al livello dei salari se aumenta il livello dei sussidi di disoccupazione? Diminuisce L'effetto è incerto Aumenta Resta invariato

Cosa accade al livello dei salari se diminuisce la forza contrattuale dei lavoratori? L'effetto è incerto Aumenta Diminuisce Resta invariato

Cosa accade al livello dei salari se aumenta la possibilità che un disoccupato trovi lavoro? Aumenta L'effetto è incerto Diminuisce Resta invariato

Cosa accade al livello della disoccupazione se aumenta il livello della popolazione? Aumenta Diminuisce L'effetto è incerto Resta invariato

Cosa accade al livello della disoccupazione se aumenta il mark-up delle imprese? Aumenta Diminuisce Resta invariato L'effetto è incerto

Cosa accade al livello della disoccupazione se aumenta il livello dei prezzi delle materie prime acquistate all'estero? Diminuisce Aumenta Resta invariato L'effetto è incerto

Cosa accade al livello della disoccupazione se diminuisce il livello delle tasse? Diminuisce Aumenta Resta invariato L'effetto è incerto

Quali sono i beni pubblici? Quei beni che devono essere consumati da tutti i dipendenti pubblici Quei beni che devono essere consumati da tutti i dipendenti pubblici nella medesima quantità Quei beni che non devono essere consumati da tutti nella medesima quantità Quei beni che devono essere consumati da tutti nella medesima quantità

Quando si verifica il fenomeno della disinflazione? Quando l'inflazione diventa negativa Quando l'inflazione diventa pari a zero Quando l'inflazione è positiva ma è diminuzione Quando l'inflazione è negativa ma è aumento

Quando si verifica il fenomeno della deflazione? Quando l'inflazione è negativa ma è aumento Quando l'inflazione diventa negativa Quando l'inflazione diventa pari a zero Quando l'inflazione è positiva ma è diminuzione

Prendendo come riferimento il PIL potenziale, se il sistema economico si trova al di sopra di esso, siamo in una fase di: prosperità depressione espansione economica recessione economica

Prendendo come riferimento il PIL potenziale, se il sistema economico si trova al di sopra di esso ma sta calando, siamo in una fase di: depressione espansione economica prosperità recessione economica

Quali sono le variabili cruciali per il conteggio delle esportazioni nette? Importazioni ed esportazioni Importazioni e investimenti Tassi di cambio, importazioni ed esportazioni Produzione ed esportazioni

Variazioni di politica economica, o in generale del contesto economico, che tipo di effetti temporali producono? Producono effetti diversi nel breve e nel lungo periodo Non producono effetti Gli stessi effetti sia nel breve sia nel lungo periodo Non è possibile rispondere

Negli ultimi due decenni il tasso di disoccupazione europeo è stato: Piu' basso rispetto a quello degli Stati Uniti Prossimo ad un livello pari a 0 Piu' elevato rispetto a quello degli Stati Uniti Sullo stesso livello di quello degli Stati Uniti

Quale tra le seguenti opzioni non rappresenta uno dei vantaggi di natura economica derivanti dall'appartenenza a un mercato unico? Sfruttamento delle economie di scala Maggiore diffusione delle tecnologie Omogeneizzazione di tutte le normative tecniche e di bilancio Perdita di autonomia sia a livello monetario sia a livello fiscale

Per quale motivo nei parametri del Trattato di Maastricht manca un esplicito riferimento a obiettivi di disoccupazione? Nessuna delle precedenti Perché non si conoscevano adeguate tecniche per raggiungerli Perché non sono stati considerati di interesse assoluto Perché sarebbero stati in conflitto con gli altri obiettivi dichiarati

Quale compito svolge il Current Population Survey negli Stati Uniti? Per conto del governo provvede a distribuire i trasferimenti statali Conduce studi sull'impatto delle politiche fiscali Si occupa di regolamentare il mercato dei cambi Rappresenta la principale fonte statistica su forza lavoro, occupazione, partecipazione e remunerazioni

L'economista Dornbusch è stato il primo a creare un modello economico in grado di spiegare le ampie fluttuazioni del tasso di cambio in regime di tassi flessibili. Quale nome ha attribuito a tale fenomeno? Aspettative adattive Overshooting Random walk Stagflazione

Se il prezzo nominale di un'obbligazione aumenta, il tasso di interesse relativo: Aumenta Il prezzo nominale non può variare Diminuisce Non varia

La scuola di pensiero monetarista afferma che lo strumento migliore per attuare politiche economiche sia: La politica monetaria Non ha preferenze La politica fiscale Nessuna delle due

La scuola di pensiero keynesiana afferma che lo strumento migliore per attuare politiche economiche sia: La politica monetaria La politica fiscale Non ha preferenze Nessuna delle due

In che cosa differiscono principalmente i mercati del lavoro in Europa e negli Stati Uniti? In Europa è più difficile lasciare la propria occupazione per trovarne una nuova Non esistono differenze tra le due macro aree Negli Stati Uniti più difficile lasciare la propria occupazione per trovarne una nuova Nessuna delle precedenti

Secondo alcune scuole di pensiero l'aumento della produttività delle imprese porta alla disoccupazione tecnologica. Cosa suggerisce l'evidenza empirica sia nel breve che nel lungo periodo? Non esiste nel lungo periodo, mentre nel primo i dati sono inconsistenti Esiste ma solamente nel lungo periodo Esiste in entrambi i periodi Non esiste, ne¨ nel breve ne¨ nel lungo periodo

Mundell si è posto il problema di come abbinare gli strumenti agli obiettivi. Quale tra le seguenti è la sua conclusione? Usare lo strumento relativamente più efficacie per raggiungere l'obiettivo prefissato Usare lo strumento relativamente meno efficacie per raggiungere l'obiettivo prefissato Non è rilevante la scelta dell'obiettivo Non è rilevante la scelta dello strumento

Come si chiama l'indice dei prezzi delle azioni del mercato azionario giapponese? Taiex Dow Jones Nikkei Hang Seng

Come si chiama l'indice dei prezzi delle azioni del mercato azionario di Hong Kong? Hang Seng Dow Jones Nikkei Taiex

Come si chiama l'indice dei prezzi delle azioni del mercato azionario americano? Dow Jones Nikkei Taiex Hang Seng

Come si chiama l'indice dei prezzi delle azioni del mercato azionario taiwanese? Hang Seng Dow Jones Nikkei Taiex

Qual è la differenza tra ciclo economico e trend economico in relazione al livello dei prezzi? Nel breve periodo i prezzi sono totalmente flessibili mentre nel lungo periodo sono viscosi In entrambi i casi i prezzi sono totalmente flessibili In entrambi i casi i prezzi sono viscosi Nel breve periodo i prezzi sono viscosi mentre nel lungo periodo sono totalmente flessibili

In che anni vennero introdotti i primi modelli macroeconometrici? Negli anni '30 Negli anni '50 Negli anni '90 Negli anni '70

Quali sono i metodi di finanziamento a disposizione dei responsabili di politica economica per implementare una manovra di politica fiscale espansiva? Prelievo fiscale e monetizzazione Nessuna delle precedenti Monetizzazione, prelievo fiscale e indebitamento Indebitamento e prelievo fiscale

Di quale scuola di pensiero Milton Friedman fu il padre fondatore? Keynesiana Monetarista Real business cycle Nuova macroeconomia classica

Quali economisti svilupparono contemporaneamente e indipendentemente la Teoria del Consumo? Modigliani e Keynes Friedman e Tobin Modigliani e Friedman Friedman e Lucas

Quale dei seguenti nomi non rappresenta una tipologia di modello di politica economica? Modello di aiuto Modello di comportamento Modello tecnico Modello di equilibrio

Keynes per primo ha suddiviso il sistema in tre mercati distinti, ognuno caratterizzato da un suo proprio equilibrio. Quale tra i seguenti non è uno dei tre mercati individuati da Keynes? Mercato tecnologico Mercato finanziario Mercato dei beni Mercato del lavoro

Il fenomeno conosciuto con il termine di "churning" vuole indicare: La variazione del moltiplicatore della moneta a seguito di aumenti della base monetaria L'aumento del tasso di cambio L'indicizzazione salariale Lo spostamento del lavoro nella direzione di quello maggiormente qualificato

Che cos'e' il fenomeno indicato con il nome di "baratto"? Lo scambio di beni con altri beni L'uso di dollari nelle transazioni quotidiane L'uso dell'euro nelle transazioni quotidiane Lo scambio di beni espressi in dollari con beni espressi in euro

Che cos'e' il fenomeno indicato con il nome di "dollarizzazione"? Lo scambio di beni con altri beni Lo scambio di beni espressi in dollari con beni espressi in euro L'uso di dollari nelle transazioni quotidiane L'uso dell'euro nelle transazioni quotidiane

Che cosa misura il tasso di inflazione congiunturale? La variazione dell'inflazione rispetto al mese precedente La variazione dell'inflazione rispetto al giorno precedente La variazione dell'inflazione rispetto allo stesso giorno dell'anno precedente La variazione dell'inflazione rispetto allo stesso mese dell'anno precedente

Che cosa misura il tasso di inflazione tendenziale? La variazione dell'inflazione rispetto al mese precedente La variazione dell'inflazione rispetto al giorno precedente La variazione dell'inflazione rispetto allo stesso mese dell'anno precedente La variazione dell'inflazione rispetto allo stesso giorno dell'anno precedente

Qual è il vincolo di bilancio del governo? La variazione del debito pubblico nel corso dell'anno t deve essere minore al disavanzo nell'anno t La variazione del debito pubblico nel corso dell'anno t+1 deve essere pari al disavanzo nell'anno t La variazione del debito pubblico nel corso dell'anno t deve essere maggiore al disavanzo nell'anno t La variazione del debito pubblico nel corso dell'anno t deve essere pari al disavanzo nell'anno t

Quale strumento ha a disposizione la Banca Centrale per effettuare manovre di politica economica? I trasferimenti L'offerta di moneta La spesa pubblica Le tasse

Quale di questi fenomeni è totalmente opposto al concetto di iperinflazione? La dollarizzazione La tassa da inflazione La deflazione Il baratto

Nell'ambito della tecnologia dell'informazione sia hanno esternalità negative quando: La disponibilità a pagare di un individuo per ottenere un bene dipende dal numero degli altri individui che lo usano La disponibilità a pagare di un individuo per ottenere un bene dipende dal numero degli altri individui che non lo usano La disponibilità a pagare di un individuo per ottenere un bene non dipende dal numero degli altri individui che lo usano La disponibilità a non pagare di un individuo per ottenere un bene dipende dal numero degli altri individui che lo usano

Osservando i dati relativi al prodotto reale pro capite per tutti i paesi del mondo lungo tutto l'arco della storia, si osserva che: La crescita non è una regola e la leadership è instabile La crescita non è una regola e la leadership è stabile La crescita è una regola e la leadership è stabile La crescita è una regola e la leadership è instabile

Qual è la causa principale dell'iperinflazione in base alle esperienze dei paesi che l'hanno sperimentata sia in Europa che in America Latina? La crescita elevata della disoccupazione La crescita elevata della moneta La crescita elevata dei tassi di interesse La crescita elevata delle tasse

Osservando i dati relativi al prodotto reale pro capite per i paesi più industrializzati, a partire dal secondo dopo guerra si osserva che: La crescita è stata elevata e il tenore di vita è molto migliorato La crescita è stata contenuta ma il tenore di vita è molto migliorato La crescita è stata contenuta e il tenore di vita è molto peggiorato La crescita è stata elevata ma il tenore di vita è molto peggiorato

Che cos'e' l'inflazione? La crescita percentuale dei prezzi La crescita assoluta dei prezzi La diminuzione assoluta dei prezzi La diminuzione percentuale dei prezzi

Che cosa si vuole intendere con il termine "free-riding"? Una politica dei prezzi atta a conquistare nuove quote di mercato Un fenomeno di aumento dei prezzi delle materie prime La creazione di una banda di oscillazione per i tassi di cambio Un comportamento opportunistico per il quale gli individui sono tentati di scaricare l'onere dell'acquisto di un bene pubblico

Attraverso quale dei seguenti modelli John Nash diede un contributo rilevante allo sviluppo della Teoria dei Giochi? Il dilemma del prigioniero La trappola della liquidità L'illusione monetaria L'azzardo morale

Qual è lo strumento utilizzato dagli economisti per analizzare i dati (verificando in tal modo la coincidenza tra le implicazioni dei modelli lineari e le rappresentazioni delle variabili economiche con le serie storiche)? La teoria dei giochi L'analisi break even point L'econometria L'analisi costi-benefici

Quali sono le fonti della crescita (aumenti del prodotto per occupato)? Non è possibile indicarlo con precisione L'accumulazione di capitale e/o il progresso tecnologico Il progresso tecnologico L'accumulazione di capitale

Che cosa non comporta un livello del rapporto debito pubblico/PIL molto elevato? La depressione del livello del capitale L'imposizione di alti livelli di tassazione L'aumento del rischio di crisi finanziarie L'accelerazione dello sviluppo economico

Che cosa si vuole intendere con il termine "concertazione"? La contrattazione dei salari dei lavoratori tra imprese, governo e parti sociali (sindacati) Una manovra di politica monetaria della Banca Centrale L'aumento delle tasse L'abbassamento del prezzo del petrolio sui mercati internazionali

Quale dei seguenti economisti non è un fautore della Teoria delle Aspettative Razionali? Lucas Sargent Keynes Barro

Cosa significa supporre che esistono rigidità nominali? Ipotizzare che i salari siano flessibili mentre i prezzi siano fissi Ipotizzare che sia i prezzi sia i salari siano fissi Ipotizzare che i prezzi siano flessibili mentre i salari siano fissi Ipotizzare che sia i prezzi sia i salari siano flessibili

Qual è la misura ufficiale del disavanzo di bilancio di un paese? Interessi nominali meno spesa pubblica più tasse Interessi nominali meno spesa pubblica meno tasse Interessi nominali più spesa pubblica meno tasse Interessi nominali più spesa pubblica più tasse

Attraverso quale strumento si tenta di arginare gli effetti delle iperinflazioni fino a farle cessare definitivamente? Stilando programmi di stabilizzazione Con costanti aumenti della crescita della moneta Aumentando i disavanzi pubblici Innalzando i tassi di interesse

Come deve essere il "salario di riserva" (cioe' quel salario che rende indifferente il lavoratore tra lavorare ed essere disoccupato) per incentivare il mercato del lavoro? Inferiore a quello offerto dal mercato Uguale a quello offerto dal mercato Non è una variabile rilevante Superiore a quello offerto dal mercato

Quali sono i costi connessi alla disoccupazione? Costi legati all'integrazione sociale Inefficienza statica Costi per lo stato Inefficienza dinamica

Quale delle seguenti scelte di politica economica non rappresenta una delle cause che possono portare a periodi di alta inflazione? Introduzione della scala mobile Indicizzazione dei rendimenti delle attività finanziarie Riduzione dei saldi monetari reali Indicizzazione delle imposte

Per spiegare la disoccupazione europea si suole utilizzare il concetto di "isteresi". Qual è il suo significato? Indica la dipendenza di una variabile dalla sua storia presente Indica l'indipendenza di una variabile dalla sua storia passata Indica la dipendenza di una variabile dalla sua storia futura Indica la dipendenza di una variabile dalla sua storia passata

Quale tra i seguenti passaggi logici da' il via a fenomeni di iperinflazione? Incapacità di far fronte alla crisi, shock esogeno, grave crisi di bilancio, grande emissione di moneta Grande emissione di moneta, shock esogeno, grave crisi di bilancio, incapacità di far fronte alla crisi Grave crisi di bilancio, shock esogeno, incapacità di far fronte alla crisi, grande emissione di moneta Shock esogeno, grave crisi di bilancio, incapacità di far fronte alla crisi, grande emissione di moneta

Che cosa si vuole intendere con il termine "lavoro incoraggiato"? In fase di espansione economica i disoccupati hanno minore fiducia di trovare un nuovo posto di lavoro In fase di espansione economica i disoccupati hanno maggiore fiducia di trovare un nuovo posto di lavoro In fase di recessione economica i lavoratori devono essere incoraggiati dal governo In fase di recessione economica i disoccupati devono essere incoraggiati dal governo

Quale tra le seguenti non è una delle ipotesi del modello dell'equivalenza ricardiana? Gli individui che vivono nel primo periodo sono gli stessi che vivono nel secondo Tutti i soggetti economici hanno aspettative razionali Esiste un vincolo di bilancio per il settore pubblico da rispettarsi tassativamente prima che il sistema economico si chiuda Il sistema economico vive solo per tre periodi

Quale di queste definizioni di PIL non è corretta? Il PIL è la somma del valore aggiunto nell'economia in un dato periodo di tempo Il PIL è il valore dei beni e dei servizi finali prodotti nell'economia in un dato periodo di tempo Il PIL è la differenza dei redditi di tutta l'economia in un dato periodo di tempo Il PIL è la somma dei redditi di tutta l'economia in un dato periodo di tempo

Che cosa si vuole intendere con il termine "convergenza" quando si parla di crescita del prodotto pro capite dei paesi più industrializzati? Tutti i paesi sono cresciuti a tassi sempre più differenti tra loro Il paese leader ha registrato una crescita media molto più contenuta dei followers Solo un paese tra i follower è stato in grado di mantenere una crescita media più elevata del paese leader Il paese leader ha registrato una crescita media molto più elevata dei followers

La regola fondamentale di politica economica afferma che: Il numero degli obiettivi deve essere maggiore rispetto al numero degli strumenti a disposizione Il numero degli obiettivi deve essere minore rispetto al numero degli strumenti a disposizione Il numero degli obiettivi deve essere uguale rispetto al numero degli strumenti a disposizione Il numero degli obiettivi è totalmente indipendente rispetto al numero degli strumenti a disposizione

Qual è la principale caratteristica del mercato del lavoro giapponese? La massiccia presenza di sindacati nazionali La presenza diffusa dell'occupazione permanente Un elevato turn over Il lavoro interinale

Che cosa si vuole intendere con il termine "obsolescenza del capitale umano"? Una strategia di mercato L'invecchiamento della popolazione attiva Il fenomeno per il quale la disoccupazione prolungata genera perdita di competenze e competitività Il tentativo di ridurre in modo sempre maggiore il peso del lavoro nell'economia

Qual è la differenza temporale tra ciclo economico e trend economico? Il ciclo è un fenomeno di breve periodo mentre il trend è di lungo periodo Il ciclo è un fenomeno di lungo periodo mentre il trend è di breve periodo Sono entrambi fenomeni di lungo periodo Sono entrambi fenomeni di breve periodo

Che cos'e' l'OPEC? Il cartello dei maggiori paesi produttori di gas Il cartello dei maggiori paesi produttori di energia nucleare Il cartello dei maggiori paesi produttori di petrolio Il cartello dei maggiori paesi produttori di energia idroelettrica

Quale delle seguenti affermazioni è corretta? I paesi con inflazione più elevata tendono ad avere tassi di interesse più alti I paesi con inflazione più contenuta tendono ad avere tassi di interesse più alti I paesi con inflazione più elevata tendono ad avere tassi di interesse nulli I paesi con inflazione più elevata tendono ad avere tassi di interesse più bassi

Generalmente i tassi medi di disoccupazione indicano che: I gruppi di lavoratori più giovani hanno un tasso di disoccupazione più basso I gruppi di lavoratori più giovani hanno un tasso di disoccupazione più elevato I gruppi di lavoratori più giovani non mostrano differenze con gli altri gruppi Non è possibile suddividere i lavoratori per gruppi

Quale economista sviluppò la Teoria della Crescita? Solow Hicks Tobin Fisher

Secondo il modello di Solow, la propensione marginale al risparmio: Genera effetti distorsivi sul tasso di deprezzamento del capitale È una variabile irrilevante Determina il livello di prodotto per addetto nel lungo periodo ma non ha alcun effetto sul suo tasso di crescita Ha effetti di lungo periodo sul tasso di interesse

Convenzionalmente a quale economista si attribuisce il merito di aver dato vita alla macroeconomia moderna? Keynes Modigliani Friedman Lucas

Cosa sono i cosiddetti "menu' costs"? Fenomeni di incentivazione all'aumento della produttività dei lavoratori Piccoli costi individuali di cambiamento dei prezzi che hanno rilevanti ripercussioni a livello macro Benefici derivanti dalla concorrenza perfetta Nuove fonti di shock esogeni

Qual è l'organo preposto alla decisione e alla susseguente esecuzione delle politiche monetarie in Europa? Banca Centrale Europea Bundesbank Banca d'Italia Federal Riserve

Come si genera il saldo di parte corrente? Entrate correnti meno uscite correnti Uscite correnti meno entrate correnti Entrate non correnti meno uscite non correnti Uscite non correnti meno entrate non correnti

Come si genera il saldo in conto capitale? Uscite correnti meno entrate correnti Entrate non correnti meno uscite non correnti Uscite non correnti meno entrate non correnti Entrate correnti meno uscite correnti

Che differenza intercorre tra economia politica e politica economica? Nessuna delle precedenti Entrambe descrivono come funziona il sistema (ramo positivo) La prima descrive come funziona il sistema (ramo positivo), mentre la seconda come intervenire (ramo normativo) Entrambe descrivono come intervenire nel sistema (ramo normativo)

Il famoso "effetto J" mostra come le esportazioni nette non reagiscano immediatamente a condizioni congiunturali favorevoli. Quale tra le seguenti cause non è tipicamente associata ai ritardi collegati a questo modello? Rigidità della domanda di beni importati ed esportati rispetto a variazioni del reddito e del tasso di cambio reale Valuta di fatturazione Durata dei contratti Tempi di trasporto delle merci esportate

Cosa sono gli stabilizzatori automatici? Titoli di stato Obiettivi della politica economica Strumenti che intervengono immediatamente in presenza di uno shock Disavanzi pubblici

Disavanzo pubblico (D), tasso di interezze (r) e crescita del sistema economico (g) come variabili fondamentali per la sostenibilità del debito pubblico. Qual era la situazione italiana negli anni '70? D>0 e r>g D<0 e r>g D>0 e r<g D<0 e r<g

Disavanzo pubblico (D), tasso di interezze (r) e crescita del sistema economico (g) come variabili fondamentali per la sostenibilità del debito pubblico. Qual era la situazione italiana negli anni '80? D<0 e r<g D>0 e r>g D>0 e r<g D<0 e r>g

Disavanzo pubblico (D), tasso di interezze (r) e crescita del sistema economico (g) come variabili fondamentali per la sostenibilità del debito pubblico. Qual era la situazione italiana negli anni '90? D>0 e r>g D>0 e r<g D<0 e r>g D<0 e r<g

Disavanzo pubblico (D), tasso di interezze (r) e crescita del sistema economico (g) come variabili fondamentali per la sostenibilità del debito pubblico. Qual è la situazione italiana all'inizio del nuovo millennio? D>0 e r<g D<0 e r>g D<0 e r<g D>0 e r>g

Disavanzo pubblico (D), tasso di interezze (r) e crescita del sistema economico (g) come variabili fondamentali per la sostenibilità del debito pubblico. Qual è la situazione ideale per un governo? D>0 e r<g D>0 e r>g D<0 e r>g D<0 e r<g

Disavanzo pubblico (D), tasso di interezze (r) e crescita del sistema economico (g) come variabili fondamentali per la sostenibilità del debito pubblico. Qual è la situazione peggiore per un governo? D>0 e r>g D>0 e r<g D<0 e r>g D<0 e r<g

Quale dei seguenti non è un organo della Banca Centrale Europea? Comitato esecutivo Consiglio generale Comitato strategico Consiglio direttivo

Quale delle seguenti risposte non è un obiettivo tipico delle politica economica? Non permettere il verificarsi di recessioni prolungate Prevenire eccessive espansioni Debellare eventuali pressioni inflazionistiche Collocare il PIL al di sopra del suo potenziale

Quale tra i seguenti non rappresenta un canale attraverso il quale effettuare politiche monetarie? Canale del fabbisogno di cassa attraverso la vendita di titoli da parte del ministero del tesoro alla banca centrale Canale della bilancia dei pagamenti Canale diretto attraverso l'intervento della banca centrale Canale della pressione fiscale

Quale tra i seguenti non è uno dei problemi principali legati al rallentamento della crescita del progresso tecnologico a partire dalla metà degli anni '70? Errori di misurazione Ascesa del settore dei servizi Stagnazione economica Calo della spesa in Ricerca & Sviluppo

Come si chiama la banca centrale americana? Federal bank Bank of United States Bank of America Federal Reserve

Quale di questi paesi non ha adottato l'euro? Austria Francia Inghilterra Germania

La concorrenza perfetta sui mercati porta a: Aumentare l'inflazione e a diminuire la disoccupazione Diminuire l'inflazione e ad aumentare la disoccupazione Diminuire l'inflazione e a diminuire la disoccupazione Aumentare l'inflazione e ad aumentare la disoccupazione

Quali delle seguenti scelte di politica economica non è atta a ridurre la disoccupazione strutturale di lungo periodo? Favorire la produttività Ridurre la pressione fiscale sia dal lato delle imprese sia da quello dei lavoratori Aumentare il potere sindacale Ridurre i sussidi di disoccupazione

Come si può stimolare la domanda aggregata? Aumentando le tasse Aumentando la spesa pubblica Aumentando il tasso di interesse Diminuendo i trasferimenti

Se la valuta nazionale acquisisce forza nei confronti delle valute estere: Migliora la bilancia commerciale Aumenta il livello delle esportazioni Aumenta la competitività delle imprese nazionali Aumenta il livello delle importazioni

L'espressione "Grande Depressione" indica una terribile crisi economica. A quale paese si riferisce e in che periodo storico? Al Giappone verso la fine degli anni '90 Agli Stati Uniti nei primi anni '30 All'Italia nei primi anni '90 All'ex Unione Sovietica negli anni '80

Sui mercati internazionali, a quale valuta fa riferimento la quotazione del petrolio? Alla sterlina Al dollaro Allo yen All'euro

Quale di questi indici azionari non è europeo? Ftse Aex Bovespa Mib

Quale di questi indici azionari è sudamericano? Cac Aex Nasdaq Merval

In un sistema di cambi fissi, a cosa rinuncia la banca centrale come strumento di politica economica? Alla politica fiscale A nulla Alla politica monetaria A entrambe

Quanto vale un euro in termini delle vecchie lire? 193,627 19362,7 19362,7 1936,27

Quanti sono i parametri definiti dal Trattato di Maastricht? 7 5 6 4

Qual è il valore di riferimento utilizzato nei parametri di Maastricht per indicare il livello desiderato di debito pubblico rispetto al PIL? 0,5 0,6 0,4 0,7

Qual è il limite massimo del rapporto deficit/ PIL che i paesi membri dell'Unione Europea devono rispettare secondo il Trattato di Maastricht? 0,03 0,025 0,015 0,02

Il prodotto marginale del lavoro è : una funzione decrescente del livello di occupazione una funzione crescente del livello di occupazione non ha legami con il livello di occupazione una funzione costante del livello di occupazione

Il trade-off fra disoccupazione ed inflazione è rappresentato dalla curva: di Phillips di Fischer LM di Laffer

L'effetto spiazzamento mostra che: variazioni dell'offerta di moneta da parte della banca centrale portano ad uno spostamento della curva IS e quindi ad un possibile spiazzamento gli investimenti privati una riduzione della spesa pubblica porta ad una riduzione del tasso d'interesse e ad una conseguente riduzione (spiazzamento) degli investimenti variazioni della spesa pubblica non hanno effetti sugli investimenti variazioni della spesa pubblica possono avere effetti sugli investimenti in quanto fanno variare il livello del tasso d'interesse

Il moltiplicatore del reddito: varia al variare della propensione marginale ad importare rimane invariato a seguito di una variazione dell'aliquota fiscale aumenta quando l'aliquota fiscale netta si riduce varia solo al variare della propensione marginale al consumo

La pendenza della curva LM varia se: varia la sensibilità della domanda di moneta al tasso d'interesse varia la domanda di moneta varia l'offerta di moneta varia la propensione marginale al consumo

Nel modello IS-LM, una diminuzione della spesa in consumi determina: uno spostamento verso sinistra della curva LM uno spostamento verso sinistra della curva IS uno spostamento verso destra della curva IS uno spostamento verso destra della curva LM

Nel modello IS-LM, una diminuzione della propensione marginale al consumo determina: uno aumento dell'inclinazione della curva LM uno spostamento verso destra della curva IS una variazione dell'inclinazione della curva IS uno spostamento verso destra della curva LM

Il termine stagflazione indica: una situazione di espansione accompagnata da un tasso d'inflazione decrescente un tasso di inflazione estremamente elevato una situazione di recessione economica accompagnata da un tasso d'inflazione crescente un tasso di inflazione molto basso

Un aumento del livello di reddito porta a: una politica fiscale espansiva un aumento della domanda di moneta una riduzione della domanda di moneta una riduzione dell'offerta di moneta

Un dazio ad valorem generalmente è espresso come: Una percentuale che diminuisce al crescere della quantità di beni importata Una percentuale del prezzo del prodotto Una percentuale che cresce al crescere della quantità di beni importata Una percentuale della quantità prodotta

Una riduzione della aliquota fiscale è : Una manovra opportuna solo in presenza di bassi deficit pubblici Una manovra che riguarda solo un'economia chiusa agli scambi internazionali Una manovra di politica monetaria espansiva Una manovra di politica fiscale espansiva

Secondo l'ipotesi di Fisher un aumento dell'inflazione provoca nel lungo periodo: Una diminuzione del tasso d'interesse nominale Una diminuzione della crescita della moneta Un aumento del tasso d'interesse reale Un aumento di egual misura del tasso d'interesse nominale

Cosa si intende per dollarizzazione?: Un'espansione monetaria La diffusione del dollaro come valuta ufficiale nei paesi emergenti La sostituzione della valuta domestica con la moneta di un altro paese, per esempio il dollaro L'aumento dei dollari in circolazione in un'economia

Per monetizzazione del disavanzo pubblico si intende: La creazione di base monetaria volta a sanare il disavanzo L'emissione di titoli pubblici Un aumento dei prestiti Un'emissione di titoli pubblici

La curva di Phillips di breve periodo indica: un trade-off tra disoccupazione e tassi d'interesse un trade-off tra inflazione e reddito un trade-off tra disoccupazione e reddito un trade-off tra disoccupazione e inflazione

L'equazione della curva di Phillips comprende: Il tasso atteso d'inflazione Un termine rappresentativo degli shock di domanda Il Pil reale Il tasso naturale di inflazione

Relativamente alla bilancia dei pagamenti, cosa indica un deficit in conto corrente? Un eccesso di reddito Un saldo delle partite correnti inferiore al saldo dei movimenti dei capitali Un eccesso di importazioni sulle esportazioni Un eccesso di investimenti rispetto al risparmio

In una economia aperta agli scambi internazionali, un minor tasso d'interesse interno provoca: Un minor tasso di cambio e quindi un deprezzamento Un maggior tasso di cambio e quindi un apprezzamento Un minor tasso di cambio e quindi un apprezzamento Un maggior tasso di cambio e quindi un deprezzamento

Qual è l'effetto di una politica che porta il tasso d'inflazione ad un livello superiore al tasso d'inflazione atteso?: Un danno per entrambi Un beneficio per i creditori Un beneficio per i debitori Un beneficio per entrambi

Una diminuzione del tasso d'inflazione esprime: un calo dei salari un calo del livello dei prezzi un calo del tasso di crescita dei prezzi un calo dei costi attesi per le imprese

Che cosa implica la condizione di MarshallLerner? Un aumento delle esportazioni nette dovuto ad un apprezzamento reale Un aumento delle importazioni nette dovuto ad un deprezzamento reale Un aumento delle esportazioni nette dovuto ad un deprezzamento reale Una diminuzione delle esportazioni nette dovuto ad un deprezzamento reale

La teoria quantitativa della moneta afferma che: un aumento della quantità nominale di moneta riduce il livello dei prezzi un aumento della quantità nominale di moneta aumenta il livello dei prezzi una riduzione della domanda di moneta riduce il tasso d'interesse una riduzione della domanda di moneta aumenta il tasso d'interesse

Facendo riferimento ad un modello AS-AD, uno shock negativo dal lato dell'offerta determina: un aumento dei prezzi ma una diminuzione del livello del reddito una riduzione dell'occupazione e dei prezzi un aumento dell'occupazione e dei prezzi un aumento del reddito ma un aumento del livello dei prezzi

Un aumento della spesa pubblica comporta: un aumento della domanda aggregata e una riduzione del reddito una riduzione del reddito un aumento del reddito in misura minore rispetto all'aumento della spesa una riduzione della domanda aggregata

Lo Stato italiano, dall'adozione dell'euro, ha: un minor potere sia attraverso la politica monetaria che attraverso la politica fiscale un maggior potere sia attraverso la politica fiscale che attraverso la politica monetaria un minor potere della politica monetaria un maggior potere della politica monetaria

Quali sono le politiche da mettere in atto per porre fine ad un'iperinflazione? Credibile impegno della BCE a rinunciare alla monetizzazione automatica del debito pubblico Tutte le soluzioni precedenti Riforma fiscale Politiche dei redditi

I principali strumenti che ha la Banca Centrale per aumentare l'offerta di moneta sono: Tutte le risposte precedenti Le operazioni di mercato aperto Le variazioni del tasso di sconto Le variazioni del coefficiente di riserva obbligatoria

La forza lavoro divisa per la popolazione in età lavorativa equivale al: tasso di popolazione tasso di disoccupazione tasso di occupazione tasso di partecipazione

Uno dei fattori che influenzano il tasso di crescita della produzione: Tasso di crescita dell'occupazione Tasso di crescita dell'efficienza di capitale L'aliquota d'imposta Tasso di crescita dell'efficienza del lavoro

Che cosa sono i dazi? Tasse sui beni esportati Tasse sui servizi erogati da aziende nazionali Tasse sui servizi erogati da aziende estere Tasse sui beni importati

La Tobin tax è una tassa imposta: sui flussi commerciali sui beni e servizi poco costosi sui flussi di capitale sui beni speculativi

L'alternarsi di fasi di espansioni e di recessioni nell'attività economica è definito: stagflazione crowling out ciclo economico trade off

Una diminuzione del tasso naturale di disoccupazione: Sposterà la curva di Phillips verso sinistra Farà aumentare il tasso d'inflazione Sposterà la curva di Phillips verso destra Farà diminuire il tasso d'inflazione

Un aumento della ricchezza degli individui: Sposta verso l'alto la funzione dei consumi solo se diminuisce anche la pressione fiscale Sposta verso il basso la funzione dei consumi Sposta verso l'alto la funzione dei consumi Non sposta la funzione dei consumi

In un modello IS-LM un aumento della spesa pubblica: sposta la curva IS verso destra sposta la curva LM verso destra fa aumentare il livello degli investimenti sposta la curva IS verso sinistra

Uno shock negativo dal lato dell'offerta (aumenta ad es. il prezzo del petrolio): aumenta l'inclinazione della curva di offerta aggregata diminuisce l'inclinazione della curva di offerta aggregata sposta l'offerta aggregata verso il basso sposta l'offerta aggregata verso l'alto

La teoria generale elaborata da Keynes afferma che si ha equilibrio nel mercato dei beni se: Investimento è uguale risparmio Risparmio uguale consumo Produzione uguale investimenti Spesa pubblica uguale risparmio

Gli stabilizzatori automatici: consentono di raggiungere sempre le variabili obiettivo del sistema economico sono dei meccanismi che in un sistema economico agiscono indipendentemente da un intervento politico ad hoc per attenuare le fluttuazioni del prodotto derivanti da variazioni della domanda autonoma sono dei meccanismi utilizzati per aumentare il livello dei prezzi sono dei meccanismi che consentono di aumentare il livello dei tassi d'interesse

La forza lavoro, lo stock di capitale e il livello di tecnologia: Sono componenti della funzione di produzione Sono componenti dell'offerta di moneta Sono componenti della domanda aggregata Sono componenti del reddito nazionale

Il PIL nominale si calcola: sommando tutti i beni e servizi nel sistema economico, valutati ai prezzi di mercato nell'anno base sommando tutti i beni e servizi finali nel sistema economico, valutati ai prezzi di mercato nell'anno base sommando tutti i beni e servizi nel sistema economico, valutati ai prezzi di mercato nell'anno corrente sommando tutti i beni e servizi finali nel sistema economico, valutati ai prezzi di mercato nell'anno corrente

Quando si può ottenere una diminuzione dell'inflazione (disinflazione)? Solo al costo di una disoccupazione più elevata Solo diminuendo il tasso di disoccupazione Solo al costo di una crescita economica rallentata Solo aumentando l'occupazione

I Keynesiani credono che: sia opportuno variare il tasso di crescita della moneta i sistemi economici non siano in grado di ritornare da soli al proprio livello di equilibrio i sistemi economici siano in grado di ritornare da soli al proprio livello di equilibrio sia opportuno operare attraverso una variazione dell'offerta di moneta

I monetaristi credono che: sia opportuno variare il tasso di crescita della moneta sia opportuno operare attraverso una variazione dell'offerta di moneta i sistemi economici siano in grado di ritornare da soli al proprio livello di equilibrio i sistemi economici non siano in grado di ritornare da soli al proprio livello di equilibrio ma sia invece necessario un intervento pubblico

Gli incrementi del PIL reale vengono considerati segnali di aumento del benessere? No, non implicano necessariamente maggior benessere Sì, implicano necessariamente un maggior benessere Sì, ma solo se aumenta la propensione al consumo Sì, ma solo in un'economia chiusa

In un modello IS-LM di economia aperta: variazioni monetarie non influenzano ne¨ la curva IS ne¨ a curva LM riduzioni dell'offerta di moneta spostano la curva LM verso sinistra aumenti dell'offerta di moneta spostano la curva LM verso sinistra riduzioni dell'offerta di moneta spostano la curva LM verso destra

A parità di salari netti, un aumento del cuneo fiscale sul lavoro tende a: aumentare l'offerta di lavoro aumentare la domanda di lavoro ridurre l'offerta di lavoro ridurre la domanda di lavoro

La politica della contrazione fiscale è volta a: Ridurre il disavanzo di bilancio attraverso una riduzione della spesa pubblica o un aumento della pressione fiscale Ridurre il disavanzo di bilancio attraverso l'aumento delle esportazioni Ridurre il disavanzo di bilancio attraverso una diminuzione delle importazioni Ridurre il disavanzo di bilancio riducendo il tasso d'interesse e il conseguente aumento degli investimenti

Un'azione di politica economica è definita di fine tuning quando: richiede un intervento anticongiunturale di notevole entità sulle variabili economiche e interventi congiunturali di lieve entità sulle stesse prevede interventi di leggera entità sulle variabili economiche richiede interventi massicci sulle variabili economiche rimane neutrale rispetto all'andamento delle variabili economiche

Una diminuzione del livello di base della spesa in consumi: Renderà meno verticale la curva IS Sposterà la curva IS verso sinistra Sposterà la curva IS verso destra Renderà più verticale la curva IS

Cosa si intende per apprezzamento di una valuta?: rappresenta l'aumento del valore della valuta domestica in rapporto alla valuta di altri paesi rappresenta l'aumento del valore della valuta straniera in rapporto alla valuta di altri paesi rappresenta la diminuzione del valore della valuta domestica in rapporto alla valuta di altri paesi rappresenta la diminuzione del valore della valuta straniera in rapporto alla valuta di altri paesi

Che relazione esiste tra salari e tasso di disoccupazione? Quanto maggiore è il tasso di disoccupazione tanto maggiore sarà il salario reale scelto da chi fissa i salari Quanto maggiore è il tasso di disoccupazione tanto minore sarà il salario reale scelto da chi fissa i salari Quanto maggiore è il tasso di disoccupazione tanto maggiore sarà il salario reale scelto da chi fissa i salari di riserva Quanto minore è il tasso di disoccupazione tanto minore sarà il salario reale scelto da chi fissa i salari di riserva

Quando si dice che la moneta è "neutrale"? Quando una variazione dell'offerta nominale di moneta influisce sulle variabili reali (produzione, occupazione e tassi d'interesse reali). Quando non modifica nessuna variabile Quando una variazione dell'offerta nominale di moneta influisce solo sulle variabili nominali (prezzi e salari nominali) Quando una variazione dell'offerta nominale di moneta non influisce sulle variabili nominali (prezzi e salari nominali)

Secondo la legge di Okun: Quando il tasso d'inflazione è superiore al tasso naturale d'inflazione, la disoccupazione sarà relativamente alta Quando il PIL reale è superiore alla produzione potenziale, la disoccupazione sarà relativamente alta Quando il PIL reale è superiore alla produzione potenziale, la disoccupazione sarà relativamente bassa. Quando il tasso d'inflazione è superiore al tasso naturale di inflazione, la disoccupazione sarà relativamente bassa

Secondo il teorema di Heckscher-Ohlin, i paesi che hanno molti disoccupati con basso livello di istruzione dovrebbero fare investimenti: ad alta remunerazione ad alta intensità di lavoro ad alta intensità di capitale ad alta specializzazione di capitale umano

La curva IS dice: Quale livello di equilibrio del PIL reale corrisponde a ciascun valore dell'offerta di moneta Quale livello di equilibrio del PIL reale corrisponde a ciascun valore del tasso di interesse nominale Quale livello di equilibrio del PIL reale corrisponde a ciascun valore del tasso d'interesse reale Quale livello di equilibrio del PIL reale corrisponde a ciascun livello dei prezzi

L'offerta aggregata può essere considerata come una relazione tra le seguenti coppie di variabili, tranne una. Quale? Produzione effettiva e tasso d'inflazione Produzione effettiva e tasso d'interesse Produzione effettiva e livello dei prezzi Tasso di disoccupazione e tasso d'inflazione

La teoria del ciclo vitale del consumo: presuppone che il risparmio sia sempre uguale durante il ciclo di cita di un individuo presuppone che si consumi di più da giovane che da vecchio presuppone che si consumi di più da vecchio che da giovane presuppone che gli individui pianifichino il proprio consumo all'interno del ciclo di vita tenendo conto sia di ciò che vogliono lasciare ai propri eredi, sia della ricchezza o delle eredità ricevute durante la loro vita.

Le operazioni di mercato aperto rappresentano: operazioni con cui la banca centrale aumenta la liquidità nel mercato le operazioni di compravendita di titoli sul mercato finanziario operazioni di variazione del coefficiente di riserva obbligatoria operazioni di compravendita di valuta sul mercato dei cambi

La curva di Phillips di lungo periodo indica che: Una politica fiscale espansiva porta ad un aumento del tasso di disoccupazione naturale Non si raggiunge mai il pieno impiego Le politiche fiscali e monetarie non possono influenzare nel lungo periodo il livello di occupazione del sistema economico Una politica fiscale espansiva porta ad una riduzione del tasso di disoccupazione naturale

Le politiche fiscali spostano la curva LM verso destra e verso sinistra non influenzano il livello di reddito spostano la curva IS verso destra e verso sinistra non influenzano il livello dei tassi d'interesse

Politiche monetarie: spostano la curva LM verso destra e verso sinistra non influenzano il livello di reddito spostano la curva IS verso destra e verso sinistra non influenzano il livello dei tassi d'interesse

Un aumento del tasso d'interesse: fa aumentare il livello degli investimenti non influenza il livello degli investimenti fa ridurre il livello degli investimenti non ha alcun effetto nel sistema economico

Nel mercato dei beni la curva IS è inclinata negativamente? Sì, perché bassi tassi di interesse riducono la domanda aggregata e di conseguenza il livello di equilibrio della produzione SÌ, perché elevati tassi di interesse riducono la domanda aggregata e di conseguenza il livello di equilibrio della produzione No, perché all'aumentare della produzione il tasso d'interesse aumenta La curva IS è inclinata positivamente

Ad una svalutazione segue: una riduzione delle esportazioni nessuno degli effetti elencati un aumento delle esportazioni un aumento delle importazioni

Secondo Keynes: La piena occupazione era l'unica condizione che spiegava l'equilibrio economico Il sistema era sempre in piena occupazione Nessuna delle tre risposte Il sistema economico poteva anche essere in una situazione di equilibrio di non piena occupazione

Con un currency board un paese: si impegna a legare il proprio tasso di cambio ad un'altra moneta nessuna delle risposte precedenti aumenta la propria indipendenza della politica monetaria rinuncia alla propria politica fiscale

Cosa è la domanda di beni nazionali? È la domanda di beni prodotti all'interno di un paese da parte di individui e imprese sia nazionali sia esteri È la domanda di beni prodotti all'interno di un paese da parte di individui, imprese e governo sia nazionali sia esteri Nessuna delle risposte precedenti È la domanda di beni prodotti all'interno di un paese da parte di imprese e governo sia nazionali sia esteri

Le caratteristiche principali di un bene pubblico sono: escludibilità e rivalità non escludibilità e non rivalità nessuna delle precedenti escludibilità

Il modello di Mundell-Fleming esamina: L'equilibrio simultaneo nel mercato finanziario e nel mercato dei cambi Nessuna delle precedenti risposte L'equilibrio simultaneo nel mercato dei beni, nel mercato finanziario e anche il mercato dei cambi L'equilibrio simultaneo nel mercato dei beni e nel mercato dei cambi

La Tobin tax provoca: nessuna delle precedenti risposte un deprezzamento della valuta domestica un apprezzamento della valuta domestica un deprezzamento della valuta straniera

Una diminuzione del tasso d'interesse Apprezza la valuta domestica aumenta il prezzo delle obbligazioni riduce il prezzo delle obbligazioni nessuna delle precedenti

Il costo di detenere moneta nel proprio portafoglio è : nessuna delle precedenti il costo che si affronta per detenere liquidità il rendimento a cui si rinuncia non detenendo attività fruttifere detenere moneta rende più ricchi rispetto a detenere altra attività

Se le aspettative sono razionali: la curva di Phillips non si sposta la curva di Phillips è praticamente verticale la curva di Phillips è praticamente orizzontale nessuna delle precedenti

Cosa si intende per deflazione?: una variazione del livello dei prezzi nessuna delle precedenti il tasso di diminuzione del livello dei prezzi una riduzione del livello dei prezzi

Cosa rappresenta la disoccupazione da ricerca?: Un aumento del livello di occupazione ciclica Nessuna delle precedenti Il periodo di disoccupazione che affrontano le persone che effettuano un'attività di ricerca La disoccupazione causata dalle persone che hanno lasciato un'occupazione per cercarne un'altra

Cosa si intende per frequenza della disoccupazione? il numero medio di volte, per periodo, in cui i lavoratori vogliono cambiare lavoro nessuna delle precedenti il numero medio di volte, per periodo, in cui i lavoratori rimangono disoccupati il numero medio di volte in cui una persona si iscrive nei centro per l'impiego

Cosa si intende per inflation targeting?: nessuna delle precedenti la decisione di utilizzare come obiettivo intermedio il tasso d'inflazione la decisione di aumentare il tasso d'inflazione l'effetto del tasso d'inflazione sulle variabili obiettivo (target)

Cosa si intende per monetary targeting?: l'effetto di variazioni monetarie sulle variabili obiettivo (target) la decisione di utilizzare come obiettivo intermedio di politica monetaria la moneta nessuna delle precedenti la decisione di aumentare il tasso di crescita della moneta

La durata della disoccupazione rappresenta: il periodo necessario a cambiare lavoro il tempo medio per il quale ciascun individuo rimane disoccupato nessuna delle precedenti quante volte, in media, i lavoratori rimangono disoccupati

Cosa rappresenta un dazio?: una tassa sui beni all'esportazione un'imposta che grava sui beni importati nessuna delle precedenti un trasferimento sui beni o servizi importati

Il saldo di bilancio rappresenta: il netto tra esportazioni e importazioni la differenza tra entrate di capitali e uscite di capitali nessuna delle precedenti la differenza tra le entrate della bilancia commerciale e le entrate della partita in conto capitale

Cos'e' il costo-opportunità di detenere moneta? Il tasso di interesse nominale Il tasso di interesse reale Nessuna delle precedenti Il tasso d'inflazione

Che cosa è il salario di riserva? È il livello di salario offerto dalle imprese che operano nel mercato del lavoro secondario È quel livello di salario tale per cui il lavoratore risulta indifferente tra lavorare o essere disoccupato Nessuna delle precedenti È il salario in corrispondenza del quale il lavoratore svolge il proprio lavoro nel modo più efficiente e produttivo possibile

Una diminuzione delle riserve obbligatorie: fa aumentare il valore del moltiplicatore della moneta fa diminuire il valore del moltiplicatore della moneta non influenza il valore del moltiplicatore della moneta nessuna delle precedenti

In politica economica,con il termine "sterilizzazione" si intende: nessuna delle precedenti una politica con cui il Governo finanzia la spesa pubblica mediante l'emissione di titoli del debito pubblico un'operazione svolta dalla Banca Centrale per neutralizzare o limitare l'effetto sull'offerta di moneta nazionale connesso all'acquisto o vendita di valuta estera la politica monetaria che ha come fine il ritiro di tutte le monete fuori uso

Cosa implica la crescita bilanciata? In stato stazionario produzione, capitale e lavoro crescono allo stesso tasso In stato stazionario produzione e capitale crescono allo stesso tasso In stato stazionario produzione e lavoro crescono allo stesso tasso Nessuna delle precedenti

In generale, i paesi con maggiore inflazione hanno anche: nessuna delle precedenti tassi d'interesse più alti tassi d'interesse più bassi un tasso d'interesse che varia molto velocemente

Un motivo che spiega la vischiosità dei salari è che: i prezzi sono flessibili i salari sono flessibili nessuna delle precedenti i manager e i lavoratori ritengono troppo costoso ricontrattare i salari

Cosa si intende con il termine "riserva obbligatoria"? nessuna delle precedenti una riserva che ogni contribuente è tenuto a versare allo Stato una riserva che ogni impresa è tenuta ad accantonare una riserva di liquidità che ogni banca deve detenere

Il moltiplicatore indica: nessuna delle precedenti l'entità della variazione del prodotto di equilibrio determinata da un aumento della spesa autonoma pari all'unità come fluttua il prodotto a seguito di un intervento monetario da parte della banca centrale la variazione del livello dei prezzi che si ha a seguito di un intervento da parte del settore pubblico

Secondo l'ipotesi Keynesiana: nessuna delle precedenti i prezzi sono flessibili la moneta è neutrale le aspettative dei lavoratori si aggiustano rapidamente a seguito di politiche che modificano i livelli dei prezzi

Cosa s'intende per tasso di cambio fisso? Nessuna delle precedenti Tasso di cambio determinato sul mercato valutario senza alcun intervento da parte delle autorità monetarie Tasso di cambio tra le monete di due o più paesi fissato ad un dato livello e modificato solo occasionalmente Numero di unità di moneta che si possono ottenere in cambio di una unità di moneta estera

Qual è la conseguenza di un aumento della domanda di beni ipotizzando un saldo commerciale nullo? Nessun effetto Un aumento della produzione pari alla crescita della domanda Un aumento della produzione pari al conseguente aumento di reddito Un aumento della produzione superiore alla crescita della domanda e in misura pari al moltiplicatore.

Gli investimenti in macroeconomia consistono: nell'acquisto da parte delle imprese di titoli obbligazionari e titoli azionari nell'acquisto da parte delle imprese di flussi di capitali nell'acquisto di beni strumentali e negli aumenti di scorte o del magazzino nell'acquisto da parte delle imprese di titoli obbligazionari

Quali sono gli effetti dinamici di una svalutazione? Nel breve provoca un deprezzamento reale e un aumento della produzione, nel lungo i prezzi aumentano compensando la svalutazione e la produzione ritorna al suo livello naturale Nel breve provoca un apprezzamento reale e un aumento della produzione, nel lungo i prezzi aumentano compensando la svalutazione e la produzione ritorna al suo livello naturale Nel breve provoca un deprezzamento reale e una diminuzione della produzione, nel lungo i prezzi aumentano compensando la svalutazione e la produzione ritorna al suo livello naturale Nel breve provoca un deprezzamento reale e una diminuzione della produzione, nel lungo i prezzi diminuiscono compensando la svalutazione e la produzione ritorna al suo livello naturale

Qualora si verifichi uno shock petrolifero (aumento del prezzo del petrolio), cosa accade tendenzialmente al saldo delle partite correnti di un paese che importa petrolio utilizzandolo come unica fonte energetica? migliora inizialmente per poi peggiorare rimane invariato peggiora migliora

La regola aurea di Tinbergen sostiene che per risolvere un problema di politica economica occorre un numero di strumenti: sempre inferiore al numero di obiettivi almeno pari al numero di obiettivi sempre superiore al numero di obiettivi mai superiore al numero di obiettivi

L'equazione quantitativa della moneta è : M=V*u M=P*u M*V=P*Y M=P*Y

Secondo l'effetto Fischer internazionale: le variazioni di un tasso di cambio sono maggiori della differenza tra i tassi d'inflazione dei due paesi le variazioni di un tasso di cambio sono circa pari alla differenza tra i tassi d'interesse di due valute le variazioni di un tasso di cambio sono circa pari alla differenza tra i tassi d'inflazione dei due paesi le variazioni di un tasso di cambio sono maggiori della differenza tra i tassi d'interesse delle due valute

Cosa si intende per neutralità della moneta?: le variazioni dello stock monetario non hanno effetti sull'economia la moneta ha effetti di lungo ma non di breve periodo le variazioni dello stock monetario hanno sempre effetti sull'economia la moneta ha effetti sia di lungo periodo che di breve periodo

La parità dei poteri d'acquisto comporta che le variazioni dei tassi di cambio riflettono principalmente i diversi tassi d'interesse che si registrano nei vari paesi le variazioni dei tassi di cambio riflettono principalmente i diversi tassi d'inflazione che si registrano nei vari paesi le variazioni dei tassi di cambio non riflettono in alcun modo i diversi tassi d'inflazione che si registrano nei vari paesi le variazioni dei tassi di cambio non in alcun modo i diversi tassi d'interesse che si registrano nei vari paesi

La legge di Okun mette in relazione: le deviazioni dal tasso naturale di disoccupazione con le deviazioni dalla produzione potenziale le deviazioni del tasso naturale con le deviazioni del tasso di cambio naturale le deviazioni dal livello naturale di disoccupazione con le deviazioni dalla produzione potenziale le deviazioni del tasso di interesse naturale con le deviazioni dal tasso di cambio naturale

La legge di Okun mette in relazione: Le deviazioni dal livello naturale del tasso di disoccupazione con le deviazioni del tasso d'inflazione potenziale Le deviazioni dal livello naturale di disoccupazione con le deviazioni dalla produzione potenziale Le deviazioni dal tasso di disoccupazione con le deviazioni dalla produzione potenziale Le deviazioni del tasso d'interesse naturale con le deviazioni dal tasso di cambio naturale

Le ipotesi classiche del sistema economico comprendono le seguenti: I prezzi sono vischiosi Le aspettative sono compatibili con la piena occupazione Le aspettative non sono compatibili con la piena occupazione L'economia non è mai in equilibrio

Cosa si intende per isteresi? Indica la dipendenza del valore di equilibrio di una variabile dalle aspettative future Il fenomeno tale per cui un lungo periodo di elevata disoccupazione provoca un aumento del tasso di disoccupazione naturale Le aspettative future dipendono dal valore di equilibrio assunto da un avariabile nel passato Il fenomeno tale per cui un lungo periodo di basso disoccupazione provoca una diminuzione del tasso di disoccupazione naturale

Nella teoria quantitativa della moneta, V rappresenta: la velocità di circolazione della moneta: la rapidità con cui la BC varia l'offerta di moneta la velocità di circolazione della moneta: la quantità di moneta che le imprese desiderano detenere la velocità di circolazione della moneta:la rapidità con cui famiglie ed imprese effettuano decisioni monetarie la velocità di circolazione della moneta: indica quante volte all'anno l'unità media di moneta compare nel reddito di qualcuno e poi viene utilizzata per comparare un bene o un servizio finale che è computato nel PIL

Il tasso di inflazione misura: L'aumento annuo del prezzo medio dei beni e servizi La variazione dei prezzi rispetto alla variazione della produzione L'aumento del PIL Il livello del disavanzo di un paese

Quando il valore della valuta domestica in termini di valuta straniera è basso si dice che: la valuta domestica è sottovalutata la valuta straniera è sottovalutata la valuta domestica è deprezzata la valuta domestica è sopravvalutata

Quali sono le componenti del reddito nazionale? La spesa in consumi, la spesa in investimenti, gli acquisti pubblici, le esportazioni nette La spesa in consumi, la spesa in investimenti, gli acquisti pubblici La spesa in consumi, la spesa in investimenti, gli acquisti pubblici, le esportazioni lorde La spesa in consumi, la spesa in investimenti, il risparmio, le esportazioni nette

Cosa indica la curva di offerta aggregata? La reazione tra tasso d'interesse e il livello di produzione La quantità di prodotto reale che le imprese sono disposte ad offrire in corrispondenza di ciascun livello dei prezzi Le combinazioni produzione/prezzi in corrispondenza delle quali i mercati dei beni e quelli monetari sono contemporaneamente in equilibrio La relazione tra le variazioni dell'inflazione e la disoccupazione

L'ipotesi di flessibilità dei prezzi significa che: i prezzi sono tanto flessibili quanto basata affinché i mercati siano in equilibrio i prezzi e i salari non variano molto rapidamente i prezzi e i salari si adattano rapidamente in reazione all'eccesso di domanda e offerta la produzione è sempre al pieno impiego

Nella fase di recessione del ciclo economico: La produzione e l'occupazione aumentano mentre il tasso d'inflazione diminuisce La produzione, l'occupazione e il tasso d'inflazione aumentano La produzione, la disoccupazione e il tasso d'inflazione aumentano La produzione, l'occupazione e il tasso d'inflazione diminuiscono

In una economia aperta agli scambi internazionali, se il tasso di interesse estero aumenta: il tasso d'interesse domestico diminuisce aumentano le esportazioni nette diminuiscono le esportazioni nette la produzione domestica diminuisce

In fase di recessione: la produzione diminuisce e l'occupazione aumenta la produzione aumenta e l'occupazione diminuisce la disoccupazione e la produzione diminuiscono produzione e occupazione diminuiscono

Il tasso di segregazione dell'occupazione femminile misura: L'occupazione femminile rispetto a quello maschile Lo sviluppo del part-time Il grado di sfruttamento delle donne La possibilità delle donne di fare carriera

In un regime di tassi di cambio variabili: la politica monetaria e la politica fiscale non sono efficaci si rafforza l'efficacia della politica monetaria ma si indebolisce quella della politica fiscale si rafforza l'efficacia della politica fiscale ma si indebolisce quella della politica monetaria la politica monetaria e la politica fiscale sono efficaci

Il tasso naturale di disoccupazione misura: La percentuale di persone volontariamente disoccupate La percentuale di persone in cerca di occupazione La percentuale di persone involontariamente disoccupate La percentuale di persone volontariamente e involontariamente disoccupate

Il concetto di debito pubblico è : Diverso dal concetto di disavanzo pubblico Attinente alla posizione della mia economia nei confronti dell'estero La misura della differenza tra entrate e uscite dello stato Equivalente al concetto di disavanzo pubblico

Il concetto di salario minimo è : Coincidente con il concetto di salario di sussistenza Fissato dal governo L'entrata minima che si aspettano dai lavoratori dalle loro prestazioni La media dell'entrata di una famiglia di medie dimensioni

Il coefficiente di riserva indica: la frazione delle riserve rispetto ai depositi la frazione tra riserve e base monetaria la frazione dei depositi rispetto alle riserve la somma di riserve, depositi e base monetaria

In un'economia chiusa agli scambi con l'estero in cui è presente il settore pubblico: La domanda aggregata è composta dalla somma di consumi e investimenti La domanda aggregata è composta dalla somma di consumi, investimenti e spesa pubblica La domanda aggregata è composta dalla somma di consumi, investimenti, spesa pubblica e esportazioni nette La domanda aggregata è verticale

Quale delle seguenti affermazioni è vera: La disoccupazione naturale è dovuta ad una carenza di domanda La disoccupazione naturale è associata ad una discrepanza tra offerta e domanda di lavoro La disoccupazione naturale è la disoccupazione di coloro che stanno cambiando lavoro La disoccupazione naturale è la disoccupazione volontaria ed è presente anche quando il mercato del lavoro è in equilibrio

Cosa si intende per disoccupazione frizionale?: la disoccupazione che si ha al pieno impiego la disoccupazione associata con l'ingresso e la fuoriuscita di lavoratori dal mercato del lavoro in tempi "normali" la disoccupazione che coincide con il tasso naturale di disoccupazione la velocità di variazione del tasso di disoccupazione

Se i salari e i prezzi sono completamente flessibili: la curva IS sarà verticale la curva di Phillips sarà orizzontale la curva di Phillips sarà verticale la curva LM sarà orizzontale

Se i salari e i prezzi sono completamente flessibili: La curva di Phillips sarà verticale La curva LM sarà orizzontale La curva di Phillips sarà orizzontale La curva IS sarà verticale

Con riferimento ad un modello IS-LM: la curva LM è sempre verticale la curva IS è inclinata negativamente l'equazione della curva IS indica le combinazioni di prezzi e reddito in cui il mercato dei beni è in equilibrio la curva IS è sempre verticale

Se la Banca Centrale aumenta i tassi d'interesse: La curva IS si sposta verso sinistra e il livello di domanda aggregata diminuirà Il livello della domanda aggregata si muoverà verso il basso lungo la curva IS e quindi aumenterà La curva IS si sposterà verso destra e il livello di domanda aggregata aumenterà Il livello della domanda aggregata si muoverà verso l'alto lungo la curva IS e quindi diminuirà

Nel modello IS-LM, se l'offerta nominale di moneta aumenta: la curva LM si sposta verso destra la curva IS si sposta verso destra la curva LM si sposta verso sinistra la curva IS e la curva LM non si spostano

Se le aspettative sono formate in modo razionale: La curva di Phillips è praticamente verticale La curva della funzione di reazione di politica monetaria è praticamente orizzontale La curva della funzione di reazione di politica monetaria è praticamente verticale La curva di Phillips è praticamente orizzontale

Se i salari e i prezzi sono completamente flessibili: la curva di Phillips è verticale la curva di Phillips è orizzontale la curva di Phillips è inclinata positivamente la curva di Phillips è inclinata negativamente

Secondo il modello Keynesiano: l'economia è sempre al pieno impiego la curva di domanda aggregata è verticale i prezzi sono vischiosi la curva di offerta aggregata è verticale

La curva di offerta aggregata rappresenta: la combinazione di reddito e tasso d'interesse in cui il mercato dei beni è in equilibrio la quantità di moneta che la Banca Centrale immette nel sistema economico la quantità di beni e servizi che le imprese sono disposte ad offrire nel mercato per ogni dato livello di prezzi la combinazione di reddito e tasso d'interesse in cui il mercato della moneta è in equilibrio

La retta LM nel modello IS-LM rappresenta: la combinazione di tasso d'interesse e tasso di cambio in cui il mercato dei beni è in equilibrio la combinazione di reddito e tasso d'interesse in cui il sistema economico è in equilibrio la combinazione di tasso d'interesse e tasso di cambio in cui il mercato monetario è in equilibrio la combinazione di reddito e tasso d'interesse in cui il mercato dei beni è in equilibrio

Nel modello IS-LM, la curva IS rappresenta: la combinazione di reddito e tasso d'interesse in cui il mercato dei beni è in equilibrio la combinazione di reddito e tasso d'interesse in cui il mercato monetario è in equilibrio la combinazione di tasso d'interesse e tasso di cambio in cui il mercato monetario è in equilibrio la combinazione di tasso d'interesse e tasso di cambio in cui il mercato dei beni è in equilibrio

In un regime di cambi fissi quando la domanda della valuta nazionale eccede l'offerta della stessa valuta nazionale nel mercato dei cambi allora: il governo aumenta il debito pubblico europeo la banca centrale aumenta le riserve valutarie il governo registra un deficit di bilancio la banca centrale riduce le riserve valutarie

Secondo la regola di Taylor: La Banca Centrale alza i tassi se si aspetta che l'inflazione sia sopra il livello obiettivo La Banca Centrale non varia i tassi d'interesse al variare dell'inflazione attesa La Banca Centrale abbassa i tassi se si aspetta che il reddito sia sopra il livello obiettivo La Banca Centrale alza i tassi se si aspetta che l'inflazione sia sotto il livello obiettivo

Cosa si intende per isteresi nel mercato del lavoro?: L'isteresi indica che la disoccupazione di lungo periodo è in grado di influenzare quella di breve periodo L'isteresi indica che una disoccupazione di breve periodo può trasformarsi in disoccupazione di lungo periodo L'isteresi indica che la disoccupazione strutturale può trasformarsi in disoccupazione ciclica L'isteresi indica che una disoccupazione di breve periodo non può trasformarsi in disoccupazione di lungo periodo

Qual è la principale differenza tra Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) e Indice dei Prezzi alla Produzione (IPP)? L'IPP considera esclusivamente beni prodotti all'interno del paese La composizione dei panieri di beni presi in considerazione dai due indici L'IPC considera i beni richiesti sia dai consumatori che dalle imprese L'IPC segnala prima dell'IPP le variazioni di prezzo

Con il termine mark-up si intende: il tasso di cambio tra due valute un metodo di fissazione del prezzo di un bene il prezzo dei beni e servizi l'insieme dei beni prodotti nell'economia

Se il sistema economico si espande cosicché il tasso di disoccupazione scende al di sotto del suo livello naturale: I tassi d'interesse diminuiranno L'inflazione accelererà L'inflazione diminuirà Il PIL reale diminuirà

Quale tra le seguenti può essere definita come una politica di beggar my neighbour? l'abolizione di un dazio una qualsiasi misura che favorisca lo scambio dei beni e servizi l'eliminazione di una barriera tariffaria l'introduzione di una barriera non tariffaria

La politica fiscale espansiva produce: L'effetto "arpione" L'effetto "spiazzamento" Diminuisce il tasso d'interesse reale Diminuisce il livello di produzione

Cosa rappresenta l'avanzo commerciale? L'eccedenza della quantità di produzione rispetto alla domanda di beni L'eccedenza dell'offerta di moneta rispetto alla domanda di moneta L'eccedenza delle entrate statali rispetto alle uscite L'eccedenza delle esportazioni rispetto alle importazioni

I benefici di un sistema di un sistema di tassi di cambio fissi comprendono: la riduzione del rischio dei tassi di cambio la libertà della banca centrale di fissare i tassi d'interesse a qualsiasi livello consideri desiderabile l'aumento del reddito l'aumento dell'occupazione

Tassi d'interesse elevati possono scoraggiare gli investitori più sicuri e attrarre quelli più rischiosi. Tale fenomeno è detto: mark-up adverse selection free riding isteresi

Quando i lavoratori non distinguono tra l'aumento del salario reale dall'aumento del salario nominale si dice che soffrono di: illusione monetaria elusione monetaria iperinflazione stagflazione

Nel lungo periodo la crescita della moneta: Influisce sulla disoccupazione, sulla produzione e sul tasso d'interesse reale Non influisce sulla disoccupazione, sulla produzione e nemmeno sul tasso d'interesse reale Influisce sulla produzione e sul tasso d'interesse reale Influisce sulla disoccupazione e sulla produzione

Il termine monopolio naturale si riferisce a: industrie che non hanno economie di scala industrie caratterizzate da economie di scala industrie che hanno costi fissi ridotti industrie caratterizzate da rendimenti di scala costanti

Quando il tasso d'interesse interno è uguale al tasso d'interesse estero? In ipotesi di tassi di cambio variabili e piena occupazione In ipotesi di tassi di cambio fissi e di perfetta mobilità di capitali In ipotesi di tasso di cambio variabili e perfetta mobilità di capitali In ipotesi di tassi di cambio fissi e piena occupazione

Il prodotto interno lordo misura: il valore dei beni e servizi prodotti in un sistema economico il valore dei beni e servizi finali prodotti in un sistema economico, indipendentemente dalla nazionalità dei proprietari dei fattori produttivi il valore del prodotto di un sistema economico il valore dei beni e servizi intermedi prodotti in un sistema economico

Gli strumenti a disposizione della banca centrale per controllare l'offerta di moneta sono: la politica fiscale e la politica monetaria il tasso ufficiale di sconto e la riserva obbligatoria il tasso ufficiale di sconto, la riserva obbligatoria e le operazioni di mercato aperto le operazioni di mercato aperto

I criteri di convergenza dell'accordo di Maastricht prevedevano che: il tasso di interesse di ogni paese non superasse di più del 2% la media dei 3 paesi più virtuosi (tassi più bassi) il tasso di inflazione di ogni paese non superasse di più del 3% la media dei 3 paesi più virtuosi (tassi più bassi) il rapporto deficit/PIL di ogni paese non superasse il 30% il rapporto debito/PIL di ogni paese non superasse il 3%

Quando l'inflazione è inferiore a quella attesa e la produzione effettiva è inferiore alla produzione potenziale: il tasso di disoccupazione sarà inferiore al tasso naturale di disoccupazione il tasso di interesse sarà superiore al tasso naturale di interesse il tasso di cambio sarà superiore al tasso naturale di cambio il tasso di disoccupazione sarà superiore al tasso naturale di disoccupazione

Quando l'inflazione è inferiore a quella attesa e la produzione effettiva è inferiore alla produzione potenziale: Il tasso di disoccupazione sarà inferiore al tasso naturale di disoccupazione Il tasso di cambio sarà superiore al tasso di cambio naturale Il tasso di disoccupazione sarà superiore al tasso naturale di disoccupazione Il tasso d'interesse sarà superiore al tasso naturale d'interesse

L'equazione per la curva di Phillips comprende: il tasso naturale d'inflazione il tasso atteso d'inflazione il PIL reale il tasso di cambio

Se sottraiamo il tasso d'inflazione dal tasso d'interesse nominale si ottiene: il tasso d'interesse reale il tasso di cambio reale il tasso d'inflazione potenziale il tasso d'inflazione reale

Quali sono gli effetti della politica monetaria espansiva nell'ipotesi di prezzi fissi (modello IS-LM)? Il tasso d'interesse diminuisce e la curva LM si sposta verso destra Il tasso d'interesse aumenta e la curva LM si sposta verso destra Il tasso d'interesse aumenta e la curva IS si sposta verso destra Il tasso d'interesse diminuisce e la curva LM si sposta verso sinistra

Quale delle seguenti variabili non è una delle variabili essenziali in macroeconomia? il tasso di disoccupazione il prezzo del grano il tasso d'interesse il tasso d'inflazione

La somma di consumi, investimenti, spesa pubblica ed esportazioni nette rappresenta: l'offerta aggregata la domanda aggregata la bilancia commerciale il saldo di bilancio

In un sistema economico chiuso ai rapporti con l'estero e in cui non c'e' intervento dello Stato: il risparmio risulta pari alla differenza tra prodotto interno lordo e investimenti il prodotto interno lordo risulta ripartito tra consumi e risparmio la spesa complessiva per consumi è minore della spesa per investimenti il risparmio complessivo è maggiore degli investimenti

In una economia aperta agli scambi internazionali il saldo delle partite correnti sarà nullo quanto: Il risparmio è uguale alla spesa pubblica La spesa per consumi è uguale alla spesa pubblica La spesa per investimenti è uguale alla spesa per consumi La spesa per investimenti è uguale al risparmio

Il modello classico sostiene che: i prezzi nel lungo periodo sono flessibili i prezzi nel lungo periodo sono vischiosi il reddito non raggiungerà mai il livello di pieno impiego il reddito si aggiusta lentamente a seguito di una variazione dei prezzi

Nei mercati finanziari cosa occorre fare in presenza di eccesso di domanda di moneta quando l'offerta è data? Il reddito deve diminuire Il tasso d'interesse deve diminuire Il reddito deve aumentare Il tasso d'interesse deve aumentare

Il moltiplicatore del reddito rappresenta: il rapporto tra una componente del reddito e una componente della domanda aggregata il rapporto tra la variazione del reddito nazionale e il prodotto delle componenti della domanda aggregata il rapporto tra la variazione del reddito nazionale e la variazione in una delle componenti autonome della domanda aggregata il rapporto tra la variazione del reddito e la sommatoria delle componenti della domanda aggregata

La propensione marginale al consumo rappresenta: il rapporto tra consumi e una componente della domanda aggregata la sensibilità del consumo a una variazione marginale del reddito la sensibilità del consumo a una variazione marginale della spesa totale in consumi il rapporto tra consumo e reddito

Il tasso di disoccupazione misura: il rapporto tra coloro che stanno cercando un'occupazione e la forza lavoro il rapporto tra il numero di persone che non lavorano e gli abitanti di un sistema economico il rapporto tra coloro che non lavorano e la forza lavoro il rapporto tra coloro che stanno cercando un'occupazione e gli abitanti di un sistema economico

Quando la politica fiscale è sostenibile: Il rapporto disavanzo/PIL aumenterà Il rapporto debito/PIL aumenterà Il rapporto disavanzo/ PIL diminuirà Il rapporto debito/PIL diminuirà

Il prodotto potenziale rappresenta: il prodotto che un sistema economico potrebbe produrre se tutte le risorse fossero pienamente occupate il prodotto che un sistema economico potrebbe produrre in assenza di imposizione fiscale il prodotto che un sistema economico potrebbe produrre in assenza del settore pubblico il prodotto che un sistema economico potrebbe raggiungere in assenza di interventi governativi

Se il tasso di disoccupazione scende al di sotto del suo livello naturale: l'occupazione diminuirà l'inflazione diminuirà Il PIL reale diminuirà l'inflazione aumenterà

Il tasso di flessibilizzazione dell'occupazione studia: il numero di ore di straordinario lavorate il numero di iscritti ai Centri per l'Impiego il numero di ore lavorate in media dai lavoratori l'ammontare di contratti atipici stipulati in un determinato mercato del lavoro

Nel modello IS-LM cosa provoca un aumento dell'inflazione attesa? Il modello non prevede variazioni dell'inflazione Un aumento del tasso di interesse nominale e una diminuzione della produzione Una riduzione del tasso di interesse reale e un aumento della produzione Una riduzione del tasso di interesse nominale e un aumento della produzione

Il modello Mundell Fleming rappresenta: il modello AS-AD in economia aperta il modello IS- LM di economia aperta il modello IS-LM in economia chiusa il modello AS-AD in economia chiusa

Le ipotesi Keynesiane del sistema macroeconomico comprendono le seguenti: L'economia non è mai in equilibrio Le aspettative sono compatibili con la piena occupazione I prezzi sono flessibili Il mercato del lavoro può non essere in equilibrio, con conseguente disoccupazione involontaria

Quali sono i canali principali mediante i quali le politiche economiche e le condizioni iniziali influenzano la crescita economica: Il loro impatto sul livello disponibile di beni capitali e di forza lavoro nel sistema economico Il loro impatto sul livello disponibile di beni capitali e di intensità di capitale nel sistema economico Il loro impatto sul livello disponibile di tecnologia e di intensità di capitale nel sistema economico Il loro impatto sul livello disponibile di tecnologia e forza lavoro nel sistema economico

Quale delle seguenti variabili è misurata dal PIL reale? Il livello di produzione l'offerta di moneta la spesa pubblica il livello di occupazione

Il livello naturale di occupazione è : Il livello medio di occupazione registrato negli ultimi 10 anni Il livello di occupazione in corrispondenza di una disoccupazione pari ai suoi livelli più bassi Il livello di occupazione indicizzato sulla base dell'inflazione attesa Il livello di occupazione in corrispondenza di una disoccupazione pari al suo tasso naturale

La bilancia commerciale si dice in avanzo quando: le esportazioni superano le importazioni le importazioni superano le esportazioni il gettito erariale si riduce l'afflusso di capitali stranieri è maggiore della fuga di capitali domestici

Il deficit pubblico si distingue dal debito pubblico perché : il deficit è la somma di tutti i debiti contratti dallo Stato il debito è la somma di tutti i deficit (e degli eventuali avanzi) contratti dallo Stato il deficit si ha quando la spesa pubblica eccede la tassazione mentre il debito quando la tassazione eccede la spesa pubblica il deficit deve essere sempre negativo mentre il debito è positivo

Cosa si intende per politica fiscale?: Le decisioni del Governo in materia fiscale e monetaria Il controllo da parte del Governo delle politiche relative a variazioni monetarie Il controllo da parte del Governo della spesa pubblica e della tassazione Il controllo da parte del Governo della spesa in consumi ed investimenti

Se il paese A ha un'inflazione maggiore rispetto a quella di tutti gli altri paesi è probabile che: i tassi d'interesse del paese A diminuiscano la propria moneta si apprezzi il tasso di cambio rimanga costante la propria moneta si svaluti

L'ipotesi di viscosità dei salari presuppone che: I salari siano costanti I lavoratori richiedono aumenti salariali I salari si adeguano lentamente ai cambiamenti del sistema economico I salari vengono contrattati trimestralmente

Cosa rappresentano i salari di efficienza? I salari in corrispondenza dei quali il lavoratore svolge il proprio lavoro nel modo più efficiente I salari in corrispondenza dei quali il lavoratore svolge il proprio lavoro nel modo più efficiente e produttivo possibile Il livello base dei salari che i lavoratori sono disposti ad accettare per la loro produttività I salari medi offerti dalle aziende in un determinato periodo

Cosa accade nel breve periodo se la produzione è superiore al suo livello naturale? I prezzi aumentano I prezzi diminuiscono aumentando la domanda e la produzione I salari diminuiscono con un conseguente aumento dell'occupazione I salari aumentano con una conseguente diminuzione dell'occupazione

I beni finali si distinguono dai beni intermedi perché : i primi sono immessi nel processo produttivo mentre i secondi no i primi fanno parte del PNL mentre i secondi fanno parte del PIL i primi sono acquistati dai consumatori finali mentre i secondi sono i beni che sono immessi in qualche altro processo produttivo e che contribuiranno alla produzione di beni finali i primi rappresentano merci mentre i secondi servizi

L'ipotesi dei prezzi flessibili significa che : La produzione si adatterà in reazione all'eccesso di domanda o di offerta I prezzi sono flessibili quanto basta affinché i mercati siano in equilibrio mentre i salari non lo sono I prezzi e i salari non variano molto rapidamente in reazione all'eccesso di domanda o di offerta I prezzi e i salari si adatteranno in reazione all'eccesso di domanda o di offerta

Nel lungo periodo: I fattori della produzione sono solo variabili I fattori della produzione si esauriscono I fattori della produzione sono dati I fattori della produzione sono in parte variabili in parti fissi

Le aspettative sono dette adattive quando: i decisori ritengono che il passato non influisca sul presente i decisori ritengono che il futuro sarà simile al passato i decisori ritengono che il futuro possa influenzare il passato i decisori non hanno alcuna idea sul futuro

In un sistema economico chiuso agli scambi con l'estero e in assenza di settore pubblico, le componenti della spesa aggregata sono: il risparmio e gli investimenti i consumi e gli investimenti il risparmio e i consumi i consumi e la spesa pubblica

In un sistema economico chiuso agli scambi con l'estero e in assenza di settore pubblico, le componenti della spesa aggregata sono: i consumi e la spesa pubblica i consumi e gli investimenti il risparmio e gli investimenti il risparmio e i consumi

Quali sono le principali determinanti dell'intensità di capitale? Lo sforzo di investimento compiuto dal sistema economico e i requisiti di investimento del sistema economico I consumi e gli sforzi del lavoro compiuti nel sistema economico I requisiti di investimento e di risparmio del sistema economico Gli sforzi di investimento e di risparmio compiuti dal sistema economico

Una delle cause delle fluttazioni della spesa in investimenti sono: I cambiamenti delle aspettative delle famiglie riguardo alla crescita della produzione futura I cambiamenti delle aspettative della pubblica amministrazione riguardo alla crescita della produzione futura I cambiamenti delle aspettative degli investitori riguardo ai profitti futuri I cambiamenti delle aspettative delle famiglie riguardo al rischio futuro

Se la valuta domestica si deprezza significa che: i beni di produzione estera sono meno competitivi i beni di produzione estera sono più competitivi i beni di produzione interna sono più competitivi i beni di produzione interna sono meno competitivi

Se la valuta domestica si apprezza significa che: i beni di produzione interna sono meno competitivi i beni di produzione interna sono più competitivi i beni di produzione estera sono meno competitivi i beni di produzione estera sono più competitivi

I costi di un sistema di un sistema di tassi di cambio fissi comprendono: l'aumento del rischio dei tassi di cambio la banca centrale non è libera di fissare i tassi d'interesse a qualsiasi livello consideri desiderabile la riduzione del reddito gli shock monetari non si trasmettono ad altri Paesi

Il prezzo delle azioni diminuirà se: gli investitori si aspettano un aumento degli utili gli investitori si aspettano una diminuzione dei tassi d'interesse gli investitori si aspettano una diminuzione dei tassi d'inflazione gli investitori si aspettano una diminuzione degli utili

La teoria degli insider-outsiders sostiene che: I lavoratori disoccupati non troveranno mai lavoro I sindacati proteggono solo i lavoratori già occupati I lavoratori già occupati hanno un maggiore potere contrattuale Gli insiders sono coloro che effettuano molte ore di straordinario

La teoria del ciclo vitale sostiene che: gli individui programmano il comportamento relativo a consumi e risparmio in una prospettiva di lungo termine gli individui non pensano alla propria via futura gli individui decidono la percentuale di spesa in base al proprio reddito gli individui preferiscono consumare oggi piuttosto che domani

Una diminuzione del tasso naturale di disoccupazione: fa aumentare il tasso d'inflazione lungo la curva di Phillips sposta la curva di Phillips verso sinistra fa diminuire il tasso d'inflazione lungo la curva di Phillips sposta la curva di Phillips verso destra

Quali sono le conseguenze nella curva IS di una diminuzione del tasso di interesse reale corrente a parità di aspettative nel futuro? Fa aumentare gli investimenti Non ha alcun effetto significativo sulla spesa quindi provoca un modesto aumento della produzione La IS non considera il tasso di interesse reale ma quello nominale Fa aumentare significativamente la spesa e quindi la produzione

Cos'e' la bilancia dei pagamenti? È la differenza tra capitale in uscita e capitale in entrata È l'insieme dei conti che sintetizzano le transazioni che avvengono all'interno di un paese È l'insieme dei conti che sintetizzano le transazioni di un paese con il resto del mondo È la differenza tra esportazioni ed importazioni

La curva di Phillips di lungo periodo è : È inclinata positivamente Sempre orizzontale Verticale Verticale, ma solo in alcune specifiche condizioni

Che cosa è il prodotto interno lordo? È il valore totale dei beni e servizi finali prodotti da un paese in un determinato periodo di tempo con i fattori produttivi di proprietà dei residenti. È il valore totale dei beni e servizi finali prodotti da un paese in un determinato periodo di tempo con i fattori produttivi impiegati all'interno del paese stesso. È il valore totale dei beni e servizi finali prodotti da un paese in un determinato periodo di tempo al netto delle importazioni. È il valore totale dei beni e servizi finali prodotti da un paese in un determinato periodo di tempo al netto degli investimenti in scorte.

Cos'e' il tasso di cambio nominale? È il rapporto tra un paniere di beni esteri e un paniere di beni nazionali È il rapporto tra il tasso d'inflazione nazionale e quello internazionale È il prezzo di un'unità di moneta nazionale in termini delle valute estere È il prezzo relativo dei beni esteri i n termini di beni nazionali

Cos'e' il fenomeno della stagflazione? È il periodo in cui un alto tasso di crescita è accompagnato da un basso tasso d'inflazione È il periodo in cui l'inflazione raggiunge i suoi massimi livelli È il periodo in cui un alto livello di disoccupazione è accompagnato da un elevato tasso d'inflazione È il periodo in cui l'inflazione raggiunge i suoi livelli minimi

Considerando un orizzonte di lungo periodo, secondo il modello classico, una politica fiscale espansiva adottata dal governo: è in grado di aumentare il prodotto nazionale di equilibrio non è in grado di aumentare il prodotto nazionale di equilibrio, ma fa solo aumentare il livello dei prezzi è in grado di aumentare il prodotto nazionale e contemporaneamente provoca un aumento dei prezzi non è in grado di aumentare il prodotto nazionale e non provoca un aumento dei prezzi

Il costo di detenere moneta nel proprio portafoglio: È ciò che facilita l'acquisto dei beni e servizi È il tasso di rendimento a cui si rinuncia non detenendo attività fruttifere È quanto costa custodire la moneta È che detenere moneta rende più ricchi rispetto a detenere altre attività

Quale indicatore misura in modo più adeguato il grado di indebitamento di uno Stato e la sua gravita'? disavanzo pubblico/PIL debito pubblico/PIL debito pubblico/saldo di bilancia commerciale disavanzo pubblico/tasso di sconto

Quali effetti ha sul valore del moltiplicatore della spesa un aumento della propensione marginale a importare? lo fa aumentare lo fa diminuire dipende dal valore delle importazioni nessuno

Il livello della domanda aggregata aumenta se: diminuiscono gli investimenti aumenta l'offerta di moneta diminuiscono i consumi aumentano gli investimenti

Cosa accade nei mercati finanziari se la base monetaria aumenta? Diminuisce l'offerta di moneta dovuto all'effetto del moltiplicatore Un incremento dell'offerta di moneta dovuto all'effetto del moltiplicatore Diminuisce il tasso d'inflazione Aumenta il tasso di interesse

Se la propensione marginale alle importazioni aumenta, la propensione marginale alla spesa diminuisce e il valore del moltiplicatore: Rimane stabile Aumenta Diminuisce in proporzione alla propensione marginale alla spesa Diminuisce

Il tasso di cambio estero diminuirà se: Diminuisce il differenziale fra il tasso di interesse interno e il tasso di interesse estero Aumenta il differenziale fra il tasso di interesse interno e il tasso di interesse estero Aumenta il differenziale tra tasso di cambio interno e tasso di cambio estero Diminuisce il differenziale tra tasso di cambio interno e tasso di cambio estero

Le funzioni principali della moneta sono quelle: ridurre la liquidità del sistema economico di essere cartacea o metallica di essere emessa dalla banche di fungere da mezzo di pagamento, da riserva di valore, da unità di conto ed anche da misura di un pagamento differito nel tempo

In un sistema con tassi di cambio fissi con alto grado di mobilità dei capitali, un aumento dei tassi d'interesse esteri: deprezzerà la valuta straniera determinerà una diminuzione dei tassi d'interesse domestici determinerà un aumento dei tassi d'interesse domestici apprezzerà la valuta domestica

Il PIL è una misura imperfetta del benessere economico perché non tiene conto: delle esportazioni nette delle scorte del valore del tempo libero della spesa pubblica

Per un paese l'eccesso di spesa pubblica, al netto degli interessi passivi sul debito pubblico, sulle entrate prende il nome di: deficit strutturale deficit primario surplus debito pubblico

A cosa è dovuto il grosso delle variazioni del tasso d'inflazione, in base alla teoria quantitativa della moneta? Dalle variazioni del tasso di crescita dei salari Dalle variazioni del tasso di crescita del reddito Dalle variazioni del tasso di crescita del PIL reale Dalle variazioni del tasso di crescita dell'offerta di moneta

Dalla creazione della Banca Centrale Europea la politica monetaria dell'euro è decisa: all'interno di ogni singolo paese all'interno di ogni paese, sentito il parere della BCE Dalla BCE Dalle banche centrali di tutti i paesi

La domanda di moneta dipende: positivamente dal reddito e dal tasso d'interesse negativamente dal reddito e positivamente dal tasso d'interesse positivamente dal reddito e negativamente dal tasso d'interesse dall'offerta di moneta

La funzione del consumo dipende: solo dalle imposte dal reddito disponibile solo dai trasferimenti dal livello dei tassi d'interesse

Il moltiplicatore della domanda non dipende: dalla percentuale di riserve liquide liberamente detenute dallo Stato dalla percentuale di moneta che il pubblico detiene in depositi dal numero di investitori presenti sul mercato dalla percentuale di riserva obbligatoria imposta dalla banca centrale allo Stato

L'operazione di finanziamento del proprio deficit da parte del Governo tramite l'emissione di moneta è detta: monetary targeting inflation targeting correzione monetaria signoraggio

La domanda di moneta è : Correlata positivamente sia al reddito che al tasso d'interesse Correlata positivamente al reddito e negativamente al tasso d'interesse Correlata negativamente sia al reddito che al tasso d'interesse Correlata negativamente al reddito e positivamente al tasso d'interesse

Un'impresa che risulti essere l'unico venditore in un settore caratterizzato da economie di scale rappresenta un: monopolio naturale monopolio oligopolio concorrenza imperfetta

La forza lavoro, lo stock di capitale e il livello di tecnologia sono: componenti della domanda di moneta componenti dell'offerta aggregata componenti della funzione di produzione componenti della domanda aggregata

Il funzionamento automatico delle imposte sul reddito applicato dalla pubblica amministrazione opera: come uno stabilizzatore automatico come una variazione del risparmio aggregato come un aumento del risparmio aggregato come un destabilizzatore automatico

La base monetaria è costituita da: circolante, riserve e depositi circolante e depositi riserve e depositi circolante e riserve bancarie

I periodi in cui la produzione aumenta e la disoccupazione diminuisce sono detti: restrizioni macroeconomiche cicli economici recessioni espansioni macroeconomiche

L'Accordo di Bretton Woods stabiliva: che ogni valuta aveva una convertibilità fissa con il dollaro ed i tassi di cambio potevano essere occasionalmente modificati che i tassi di cambio fossero perfettamente flessibili che ogni valuta aveva una convertibilità fissa con l'oro che i tassi di cambio fossero estremamente fissi

Da cosa è caratterizzato il mercato del lavoro secondario? È caratterizzato da lavoratori appartenenti al settore secondario Da lavoratori meno interessanti, pagati poco e ricambio elevato Caratterizzato da elevati ricambi occupazionali e manodopera non qualificata Caratterizzato da salari molto inferiori alla media nazionale

Quale delle seguenti non è considerato una "fonte" di creazione di base monetaria? tesoro estero pubblico banche

Cosa è l'indicizzazione salariale? Regola in base alla quale i salari si adeguano automaticamente ogni anno ad un valore fisso Aumento salariale deciso dalla concertazione sindacale Regola in base alla quale i salari si adeguano automaticamente ad un aumento dei prezzi Aumento salariale deciso dal governo

Se la Federal Riserve volesse perseguire una politica monetari espansiva, potrebbe: aumentare le riserve obbligatorie aumentare i tassi d'interesse delle carte di credito vendere titoli di Stato abbassare il tasso di sconto

Un aumento dell'aliquota fiscale netta o una riduzione della propensione marginale al consumo: aumentano l'intercetta della funzione di domanda aggregata aumentano la pendenza della funzione di domanda aggregata non modificano la pendenza della funzione di domanda aggregata diminuiscono la pendenza della funzione di domanda aggregata

I sussidi di disoccupazione: riducono il tasso di disoccupazione aumentano il tasso disoccupazione non influenzano il tasso di disoccupazione consentono di avere un impiego immediato

Una riduzione del cosiddetto "cuneo fiscale": riduce la forza lavoro aumenta la disoccupazione involontaria riduce la disoccupazione volontaria aumenta la disoccupazione volontaria

Nel lungo periodo una crescita più elevata dello stock nominale di moneta: Aumenta i saldi monetari reali in misura pari alla variazione dello stock nominale di moneta Aumenta i saldi monetari reali Riduce i saldi monetari reali Mantiene stabili i saldi monetari reali

Secondo l'equazione quantitativa, se la velocità di circolazione della moneta e il PIL reale sono costanti e la banca centrale aumenta l'offerta di moneta del 2%, il livello dei prezzi: è costante aumenta del 2% scende del 2% scende del 10%

In quali dei seguenti modi la Banca Centrale può attuare una politica monetaria espansiva? mediante l'acquisto di titoli di Stato dalle banche attraverso l'aumento del tasso ufficiale di sconto attraverso la vendita di valuta straniera nel mercato dei cambi attraverso la vendita di titoli di stato

Una delle seguenti voci non fa parte dello stock di moneta del sistema economico: Le carte di credito detenute dal settore pubblico I saldi dei conti correnti Le banconote trasferite direttamente per pagare in contanti un venditore Altre attività finanziarie che possono essere trasformate in contante o in depositi

La domanda di beni è uguale: Alla somma degli investimenti, della spesa pubblica, delle esportazioni Alla somma del consumo, degli investimenti, della spesa pubblica, delle esportazioni Alla somma del consumo, degli investimenti, della spesa pubblica, delle esportazioni nette Alla somma degli investimenti, della spesa pubblica, delle esportazioni nette

Nel lungo periodo a cosa sarà uguale l'inflazione? Alla crescita dello stock nominale di moneta più la crescita normale della produzione Alla crescita dello stock nominale di moneta meno la crescita normale della produzione All'inflazione registrata più la sua variazione annuale Al tasso di cambio attuale sommato la sua variazione annuale

Il modello di Solow si riferisce: alla crescita del mercato dei capitali alla crescita di un sistema economico alla crescita di un mercato del lavoro alla crescita della spesa per investimenti

Il concetto di lavoratore scoraggiato è legato: all'età del lavoratore Alla durata della ricerca del lavoro da parte del disoccupato al numero di colloqui di lavoro effettuati dal lavoratore Al livello di istruzione del lavoratore

Qual'e' la relazione dimostrata dalla curva di Laffer? All'aumentare del reddito diminuisce il gettito fiscale All'aumentare delle aliquote d'imposta diminuisce il gettito fiscale All'aumentare del reddito aumenta il gettito fiscale Al diminuire delle aliquote d'imposta aumenta il gettito fiscale

Il concetto di aspettative adattative si riferisce alla creazione delle aspettative in base: All'effetto annuncio da parte del governo Alla perfetta razionalità degli operatori All'andamento del periodo precedente All'aggiornamento delle informazioni riguardo le performances dell'economia

In Italia, la quota di lavoratori occupati è : Piu' alta in agricoltura rispetto al settore dei servizi Piu' alta nel settore industriale rispetto all'agricoltura Esattamente uguale in agricoltura e nel settore servizi Piu' alta in agricoltura rispetto al settore industriale

Se il tasso d'interesse nominale è pari al 9% e il tasso d'inflazione è pari al 6%, il tasso d'interesse reale è circa pari: al 10% al 3% al 15% al 7%

La regola della massimizzazione dei profitti MR=MC si applica: a tutte le imprese solo ai monopolisti a nessuna impresa solo alle imprese perfettamente concorrenziali

Qual'e' la forma corretta della funzione di produzione di Cobb-Douglas? (L/Y) = (K/L) a x (E) 1-a (Y/L) = (K/L) a x (E) 1-a (K/L) = (Y/L)a x (E) 1-a (Y/K) = (K/L) a x (E) 1-a

La Comunità Europea fu fondata nel: 1999 1973 1957 1976

Se il tasso d'interesse nominale di mercato è pari al 10% e il tasso d'inflazione è pari al 3%, il tasso di interesse reale ammonta a: 0,14 0,03 0,07 0,09

In quali dei seguenti punti è brevemente tracciato il profilo storico del pensiero mercantilista? Corrente di pensiero economico sorta e sviluppatasi in Francia all'inizio della seconda metà del sec. XVIII, ebbe come carattere fondamentale la fede nell'ordine naturale, cioè nell'esistenza di leggi create dalla natura per il governo della società umana. Periodo particolare della storia del pensiero economico che va all'incirca dal 1750 al 1870, i cui principali esponenti furono A. Smith, D. Ricardo, T. Malthus. J. S. Mill, K. Marx, e F. Quesnay, caratterizzato da un approccio prettamente macroeconomico, in cui centrali risultavano i temi della produzione, distribuzione e determinazione del valore delle merci. Indirizzo di pensiero economico sviluppatosi dal sec. XVI al XVIII e generato storicamente, da una parte, dal processo di formazione degli Stati nazionali e, dall'altra, dal passaggio dal particolarismo dell'economia feudale al capitalismo mercantile, fu soprattutto un insieme di dottrine di politica economica interventista, a carattere protezionistico, volte ad assicurare agli Stati potenza e ricchezza. Indirizzo della teoria economica basato sul concetto di utilità marginale e sul metodo dell'analisi marginale che studia le variazioni delle grandezze, invece dei loro valori assoluti, e le relazioni che intercorrono fra tali variazioni: questo concetto, già implicitamente presente nelle opere degli economisti dei primi del XIX sec., venne assunto a base di una teoria economica da W. S. Jevons, K. Menger, L. Walras intorno al 1870 e, qualche anno dopo, da E. Böhm-Bawerk e F. Wieser e V. Pareto.

Seguono brevi cenni di storia del pensiero economico. In quale viene tratteggiata la teoria neoclassica? Periodo particolare della storia del pensiero economico che va all'incirca dal 1750 al 1870, i cui principali esponenti furono A. Smith, D. Ricardo, T. Malthus. J. S. Mill, K. Marx, e F. Quesnay, caratterizzato da un approccio prettamente macroeconomico, in cui centrali risultavano i temi della produzione, distribuzione e determinazione del valore delle merci. Indirizzo di pensiero economico sviluppatosi dal sec. XVI al XVIII e generato storicamente, da una parte, dal processo di formazione degli Stati nazionali e, dall'altra, dal passaggio dal particolarismo dell'economia feudale al capitalismo mercantile, fu soprattutto un insieme di dottrine di politica economica interventista, a carattere protezionistico, volte ad assicurare agli Stati potenza e ricchezza. Indirizzo della teoria economica basato sul concetto di utilità marginale e sul metodo dell'analisi marginale che studia le variazioni delle grandezze, invece dei loro valori assoluti, e le relazioni che intercorrono fra tali variazioni: questo concetto, già implicitamente presente nelle opere degli economisti dei primi del XIX sec., venne assunto a base di una teoria economica da W. S. Jevons, K. Menger, L. Walras intorno al 1870 e, qualche anno dopo, da E. Böhm-Bawerk e F. Wieser e V. Pareto. Corrente di pensiero economico sorta e sviluppatasi in Francia all'inizio della seconda metà del sec. XVIII, ebbe come carattere fondamentale la fede nell'ordine naturale, cioè nell'esistenza di leggi create dalla natura per il governo della società umana.

Ripercorrendo la storia del pensiero economico, in quale dei seguenti punti le più importanti scuole, correnti, teorie sono menzionate in un ordine cronologicamente corretto? Scuola classica, fisiocrazia, mercantilismo, scuola marxista, scuola neoclassica, scuola Keynesiana. Scuola classica, mercantilismo, fisiocrazia, scuola marxista, scuola neoclassica, scuola Keynesiana. Fisiocrazia, mercantilismo, scuola classica, scuola marxista, scuola neoclassica, scuola Keynesiana. Mercantilismo, fisiocrazia, scuola classica, scuola marxista, scuola neoclassica, scuola Keynesiana.

Fra i primi pensatori a tentare di sistemare scientificamente e organicamente i fenomeni economici, i seguaci della fisiocrazia... Trasferirono il potere di creare ricchezza dal commercio alla produzione, intendendo però per produzione solo quella agricola. Solo la terra, infatti, per i fisiocratici era in grado di creare nuova ricchezza superiore a quella consumata. Trasferirono il potere di creare ricchezza dalla produzione agricola al commercio. Identificarono la ricchezza nell'abbondanza di metalli preziosi, tanto che la sua corrente «bullionista» propugnava il divieto di esportare a qualsiasi titolo la moneta preziosa. Trasferirono il potere di creare ricchezza dal commercio alla produzione, riferendosi alla sorgente produzione industriale.

I fisiocratici (Quesnay, il marchese Mirabeau, Mercier de la Rivière, Baudeau, Du Pont de Nemours, Le Trosne)... Nonostante considerassero industria e commercio settori sterili, difendevano strenuamente la libertà di commercio all'interno e all'estero. Considerando industria e commercio settori sterili e l'agricoltura il solo settore produttivo, ritenevano che solo sui primi dovevano gravare le imposte. Considerando industria e commercio settori sterili, si opposero con un fervente protezionismo ai mercantilisti che difendevano strenuamente la libertà di commercio all'interno e all'estero. Ritenevano il commercio un settore sterile perché nulla produce, mentre intravedevano una sorta di potere creatore dell'uomo nel nascente settore industriale.

Per meglio capire come i diversi elementi che compongono un'economia di mercato interagiscono tra loro spesso si utilizza il modello del flusso circolare. Tale modello... Aiuta anche a spiegare la distinzione tra microeconomia e macroeconomia: la prima si occupa dell'ammontare totale del flusso e delle cause della sua espansione o contrazione, la seconda si occupa della composizione del flusso circolare. È la rappresentazione dei legami che intercorrono tra il settore privato e quello pubblico: esso rivela l'esistenza di flussi di beni, servizi e denaro che si muovono in direzione opposta tra i due settori: i cittadini pagano le imposte e ricevono servizi sanitari, istruzione, sussidi, ecc. Consiste di due cerchi concentrici: il cerchio più interno rappresenta il flusso fisico di beni, servizi e fattori produttivi; il cerchio più esterno rappresenta il flusso monetario, costituito dal denaro speso dalle famiglie per acquistare beni e servizi e dalle imprese per comprare risorse. I due flussi si muovono in direzione opposta. Indica i legami che intercorrono tra la forza lavoro e il capitale. Entrambi, lavoro e capitale, si combinano nel ciclo produttivo delle imprese e le imprese forniscono a loro volta posti di lavoro e nuovi capitali.

Il flusso circolare del reddito descrive le relazioni principali tra famiglie e imprese di una stessa economia. Tale modello aiuta anche a spiegare la distinzione tra microeconomia e macroeconomia: La prima si occupa della composizione del flusso circolare, la seconda si occupa dell'ammontare totale del flusso e delle cause della sua espansione o contrazione. La prima si occupa dell'ammontare totale del flusso e delle cause della sua espansione o contrazione, la seconda si occupa di quale combinazione di beni costituisce il flusso. La prima si occupa dell'ammontare totale del flusso e delle cause della sua espansione o contrazione, la seconda si occupa di come vengono utilizzati i vari fattori per ottenere la combinazione di beni che costituisce il flusso. La prima si occupa dell'ammontare totale del flusso e delle cause della sua espansione o contrazione, la seconda si occupa dei soggetti cui vengono pagati i salari.

Quali sono le componenti di costo del prezzo dei beni? Il costo del lavoro (al netto degli oneri sociali a carico dell'impresa), il costo per i beni intermedi, l'ammortamento dei beni strumentali e il pagamento delle rendite (per la disponibilità delle risorse non liberamente disponibili) e degli interessi sul capitale (sia preso a prestito che di proprietà dell'impresa). Il costo del lavoro (comprensivo degli oneri sociali a carico dell'impresa), il costo per i beni intermedi, l'ammortamento dei beni strumentali e il pagamento delle rendite (per la disponibilità delle risorse non liberamente disponibili) e degli interessi sul capitale (sia preso a prestito che di proprietà dell'impresa). Il costo del lavoro, il costo per i beni intermedi, l'ammortamento dei beni strumentali e il pagamento delle rendite (per la disponibilità delle risorse non liberamente disponibili) e degli interessi sul capitale preso a prestito, il profitto e le imposte indirette nette. Il costo del lavoro (al netto degli oneri sociali a carico dell'impresa), il costo per i beni intermedi, l'ammortamento dei beni strumentali e il pagamento delle rendite (per la disponibilità delle risorse non liberamente disponibili) e degli interessi sul capitale preso a prestito e le imposte indirette nette.

Può il PIL nominale aumentare e il PIL reale diminuire nello stesso periodo? Sì, se l'aumento del livello dei prezzi è minore (proporzionalmente) rispetto alla riduzione del PIL reale, il PIL nominale aumenterà. Il PIL reale, chiamato anche PIL a prezzi costanti, per definizione, varierà in maniera inversamente proporzionale rispetto al PIL nominale. Sì, se l'aumento del livello dei prezzi è maggiore (proporzionalmente) rispetto alla riduzione del PIL reale, il PIL nominale aumenterà. No. Tuttavia è frequente il verificarsi del fenomeno opposto, ossia che in uno stesso periodo si assista alla diminuzione del PIL nominale e al contemporaneo aumento del PIL reale.

Cosa distingue uno spostamento lungo la funzione di domanda aggregata da uno spostamento della funzione? Uno spostamento lungo la funzione significa che è cambiata qualcuna delle quattro componenti della domanda aggregata (spesa per consumi, investimenti, spesa pubblica ed esportazioni nette); uno spostamento della funzione indica invece che la quantità reale di beni e servizi domandati da famiglie, imprese, Stato, ed operatori esteri, è variata perché è variato il livello generale dei prezzi. Uno spostamento lungo la funzione, ad esempio, da un punto ad un altro più a destra indica che la quantità domandata (misurata attraverso il PIL reale) è aumentata poiché è aumentato il livello generale dei prezzi; uno spostamento della funzione indica invece che è cambiata qualcuna delle quattro componenti della domanda aggregata (spesa per consumi, investimenti, spesa pubblica ed esportazioni nette). Uno spostamento lungo la funzione significa che la quantità reale di beni e servizi domandati da famiglie, imprese, Stato, ed operatori esteri, è variata perché è variato il livello generale dei prezzi; uno spostamento della funzione indica invece che è cambiata qualcuna delle quattro componenti della domanda aggregata (spesa per consumi, investimenti, spesa pubblica ed esportazioni nette). Uno spostamento lungo la funzione indica una variazione nella quantità reale dei beni e servizi complessivamente domandati al sistema economico conseguente ad una variazione del livello generale dei prezzi; un aumento della spesa pubblica sposterà invece la curva verso sinistra, viceversa una diminuzione la sposterà verso destra.

Consideriamo la curva di domanda aggregata. Se il Governo decide di aumentare la spesa pubblica…. Ci sarà uno spostamento lungo la funzione da un punto ad un altro più a sinistra. La curva di domanda aggregata si sposta verso sinistra. Ci sarà uno spostamento lungo la funzione da un punto ad un altro più a destra. La curva di domanda aggregata si sposta verso destra.

Consideriamo la curva di domanda aggregata. Se i consumatori, in risposta ad una diminuzione delle tasse, spendono di più…. Ci sarà uno spostamento lungo la funzione da un punto ad un altro più a sinistra. La curva di domanda aggregata si sposta verso destra. La curva di domanda aggregata si sposta verso sinistra. Ci sarà uno spostamento lungo la funzione da un punto ad un altro più a destra.

Consideriamo la curva di domanda aggregata. Se il livello di fiducia nell'economia cresce e le imprese decidono di investire di più…. La curva di domanda aggregata si sposta verso sinistra. La curva di domanda aggregata si sposta verso destra. Ci sarà uno spostamento lungo la funzione da un punto ad un altro più a destra. Ci sarà uno spostamento lungo la funzione da un punto ad un altro più a sinistra.

La propensione marginale al consumo può normalmente assumere valori nell'intervallo... Fra meno infinito e più infinito. Fra zero e più infinito. Fra meno uno e più uno. Fra zero e uno.

Il consumo come funzione del reddito è rappresentabile mediante una retta del tipo y = a + bx, dove... "a" è il c.d. consumo autonomo e "b" è la propensione marginale al consumo. "a" è il c.d. reddito di sussistenza e "b" è la propensione media al consumo. "a" è il c.d. consumo autonomo e "b" è la propensione media al consumo. "a" è la propensione marginale al consumo e "b" è il c.d. reddito di sussistenza.

Il consumo come funzione del reddito è rappresentabile mediante una retta del tipo y = a + bx, dove... a > 0 e-8 < b < + 8 a > 0 e 0 < b < 1 a > 1 e -1 < b < +1 a < 0 e 0 < b < 8

In economia, si definisce scarsità…. Il fatto che seppure i fattori di produzione sono illimitati, limitata è l'abilità tecnica di combinarli per trarne un risultato economico più vantaggioso. La tendenza dei mercati non perfettamente concorrenziali a produrre una quantità di beni e servizi inferiore a quella potenzialmente consumata dagli individui. L'eccesso dei desideri umani rispetto a quelli che possono essere soddisfatti con la produzione. Le situazioni di povertà e sottosviluppo provocate da una mal distribuzione delle risorse tra diversi individui, diverse regioni, diversi Paesi del mondo.

Qual è lo scopo che spinge le imprese verso l'integrazione orizzontale? La ricerca di una maggiore razionalizzazione della produzione. La necessità di assicurarsi il controllo dei mercati di sbocco dei prodotti finiti. Il perseguimento di un maggiore potere di mercato. La necessità di assicurarsi il controllo delle forniture di beni intermedi.

L'integrazione, intesa come formazione di un mercato unico attraverso il coordinamento, la fusione o la concentrazione d'imprese, si definisce verticale quando... Un'impresa si aggiudica l'esclusiva di una o più fonti di approvvigionamento. Coordina o fonde più imprese che hanno un'identica produzione al fine di ridurre i costi e manovrare più efficacemente sul mercato. Avviene la concentrazione d'imprese, che svolgono ognuna una fase di lavorazione dello stesso prodotto, ottenendo un miglior rendimento di tutto il ciclo produttivo. Un'impresa utilizza nel miglior modo possibile i suoi mezzi produttivi, fabbricando nuovi prodotti e allargando le vendite e mettendosi così in grado di ridurre l'incidenza delle spese generali.

L'integrazione, intesa come formazione di un mercato unico attraverso il coordinamento, la fusione o la concentrazione d'imprese, si definisce laterale quando... Avviene la concentrazione d'imprese, che svolgono ognuna una fase di lavorazione dello stesso prodotto, ottenendo un miglior rendimento di tutto il ciclo produttivo. Coordina o fonde più imprese che hanno un'identica produzione al fine di ridurre i costi e manovrare più efficacemente sul mercato. Un'impresa utilizza nel miglior modo possibile i suoi mezzi produttivi, fabbricando nuovi prodotti e allargando le vendite e mettendosi così in grado di ridurre l'incidenza delle spese generali. Un'impresa si aggiudica l'esclusiva di una o più fonti di approvvigionamento.

L'integrazione, intesa come formazione di un mercato unico attraverso il coordinamento, la fusione o la concentrazione d'imprese, si definisce orizzontale quando... Un'impresa si aggiudica l'esclusiva di una o più fonti di approvvigionamento. Un'impresa utilizza nel miglior modo possibile i suoi mezzi produttivi, fabbricando nuovi prodotti, allargando le vendite e mettendosi così in grado di ridurre l'incidenza delle spese generali. Coordina o fonde più imprese che hanno un'identica produzione al fine di ridurre i costi e manovrare più efficacemente sul mercato. Avviene la concentrazione d'imprese, che svolgono ognuna una fase di lavorazione dello stesso prodotto, ottenendo un miglior rendimento di tutto il ciclo produttivo.

Indicando con L il lavoro e con q(L) il livello di output ottenuto utilizzando quell'input, la produttività media del lavoro sarà... q(L)/L .q(L)/.L L/ q(L) dq(L)/dL

Indicando con L il lavoro e con q(L) il livello di output ottenuto utilizzando quell'input, la produttività marginale del lavoro sarà... .L/ .q(L) .q(L)/.L q(L)/L L/ q(L)

Il costo totale di produzione è composto da costi fissi e costi variabili. La differenza tra costi fissi e costi variabili può essere illustrata con un grafico in cui sull'asse delle ascisse è riportata la quantità prodotta e sull'asse delle ordinate i costi: La curva del costo variabile è rappresentata da una retta parellela all'asse delle ascisse, la curva del costo fisso parte dall'origine e cresce all'aumentare della produzione generalmente ad un ritmo prima crescente poi decrescente a causa delle economie interne. La curva del costo fisso è rappresentata da una retta parellela all'asse delle ascisse, la curva del costo variabile parte dall'origine e cresce all'aumentare della produzione generalmente ad un ritmo prima decrescente poi crescente a causa delle economie interne. La curva del costo fisso è rappresentata da una retta parellela all'asse delle ascisse, la curva del costo variabile da una retta parallela all'asse delle ordinate. La curva del costo fisso è rappresentata da una retta parellela all'asse delle ascisse, la curva del costo variabile parte dall'origine e cresce all'aumentare della produzione generalmente ad un ritmo prima crescente poi decrescente a causa delle economie interne.

Il saggio marginale di sostituzione tecnica indica in quale rapporto una data tecnologia consente di sostituire un fattore produttivo con un altro. È pari…. All'opposto della pendenza dell'isoquanto. All'opposto del reciproco della pendenza dell'isoquanto. Alla pendenza dell'isoquanto. Al reciproco della pendenza dell'isoquanto.

Quale delle seguenti affermazioni riguardanti il rapporto tra gli andamenti del costo marginale e del costo medio è corretta? Il costo marginale aumenta quando il costo medio inizia ed essere inferiore ad esso. Il costo medio aumenta quando il costo marginale inizia ad essere inferiore ad esso. Il costo medio diminuisce fino a quando il costo marginale è inferiore ad esso. Il costo marginale diminuisce fino a quando il costo medio è inferiore ad esso.

Il prodotto marginale MP di un dato fattore produttivo è il prodotto aggiuntivo che l'impresa può ottenere impiegando un'unità in più di quel fattore e mantenendo invariata la quantità degli altri fattori produttivi. Quindi, se utilizzando .L unità in più di lavoro si ottiene un aumento della produzione pari a .X, il prodotto marginale del lavoro sarà... MPL =.X/.L MPL =dL/dX MPL =.L/.X MPL =.X·.L

Come varia il prodotto marginale di un certo fattore produttivo man mano che aumenta la quantità di quel fattore impiegata dall'impresa, ceteris paribus? Ossia come cambia il contributo che ogni successiva unità di input dà alla produzione? La risposta dipende dal tipo di tecnologia che l'impresa utilizza: il prodotto marginale di un fattore può rimanere costante o diminuire - mai aumentare - man mano che aumenta la quantità del fattore impiegato dall'impresa, ceteris paribus. Il prodotto marginale di un fattore rimane costante man mano che aumenta la quantità del fattore impiegato dall'impresa, ceteris paribus. La risposta dipende dal tipo di tecnologia che l'impresa utilizza: il prodotto marginale di un fattore può crescere, rimanere costante o diminuire man mano che aumenta la quantità del fattore impiegato dall'impresa, ceteris paribus. Il prodotto marginale di un fattore cresce man mano che aumenta la quantità del fattore impiegato dall'impresa, ceteris paribus.

Perché la teoria economica si concentra sui livelli di impiego dei fattori per i quali i rispettivi prodotti marginali sono positivi? Perché il prodotto marginale non può, per definizione, assumere valori negativi. Per comodità, perché l'analisi negli intervalli di valori dell'output a cui corrispondono prodotti marginali negativi è più complessa. Perché il prodotto marginale non è definito né per valori nulli, né per valori negativi. Perché intervalli di valori dell'output in corrispondenza dei quali i prodotti marginali dei fattori sono negativi implicano un comportamento irrazionale da parte dell'impresa.

Relativamente al consumo si può affermare che... Con il crescere del reddito, il consumo aumenta in maniera più che proporzionale. A reddito zero, la spesa aggregata in consumi sarà anch'essa uguale a zero. A reddito zero, la spesa aggregata in consumi avrà ancora una certa anche se limitata consistenza. Decresce con il crescere del reddito.

Il risparmio come funzione del reddito è rappresentabile mediante una retta del tipo y = a + bx, dove... «a» è il risparmio negativo a reddito zero e «b» è la propensione media al risparmio. «a» è il risparmio negativo a reddito zero e «b» è la propensione marginale al risparmio. «a» è il risparmio positivo a reddito zero e «b» è la propensione marginale al risparmio. «a» è il risparmio a reddito di sussistenza e «b» è la propensione media al risparmio.

Il risparmio come funzione del reddito è rappresentabile mediante una retta del tipo y = a + bx, dove... «a» e «b» assumeranno valori positivi. «a» assumerà valori positivi e «b» negativi incluso lo zero. «a» assumerà valori negativi e «b» positivi. «a» e «b» assumeranno valori negativi.

Il rapporto (consumo) / (reddito disponibile) è noto come... Ricavo medio. Ricavo marginale. Propensione media al consumo. Propensione marginale al consumo.

Che rapporto lega la propensione marginale al risparmio e la propensione marginale al consumo? La loro differenza è sempre uguale ad uno. La propensione marginale al risparmio sarà sempre il reciproco della propensione marginale al consumo. La propensione marginale al risparmio sarà sempre il complemento ad uno della propensione marginale al consumo. La propensione marginale al risparmio sarà sempre l'opposto della propensione marginale al consumo.

Quale tra i seguenti eventi non comporta uno spostamento verso destra della curva di domanda di un bene? Le diminuzioni di prezzo dei beni complementari. Gli aumenti della spesa totale per consumi se il bene è un bene inferiore. La maggiore propensione al consumo del bene in questione. Gli aumenti di prezzo dei beni succedanei.

Conoscendo l'elasticità della domanda al prezzo, possiamo prevedere di quanto varierà la somma spesa per l'acquisto di un certo bene, al variare del suo prezzo. Quando l'incremento percentuale del prezzo è esattamente uguale alla diminuzione percentuale della quantità domandata, si parla di... Elasticità unitaria della domanda al prezzo. Domanda anelastica rispetto al prezzo. Domanda elastica rispetto al prezzo. Elasticità e>1.

Una variazione di prezzo di un bene produce due effetti: uno è l'effetto di reddito, l'altro è l'effetto di sostituzione. Per effetto di sostituzione di un aumento di prezzo si intende... L'effetto sulla quantità domandata di un bene, dovuto esclusivamente al fatto che il suo prezzo relativo è cambiato. Il fatto che il consumatore tende ad acquistare una quantità maggiore del bene il cui prezzo relativo aumenta. Il fatto che il consumatore è più povero se il prezzo aumenta e più ricco se il prezzo diminuisce. L'effetto sulla quantità domandata, dovuto esclusivamente al fatto che il reddito reale del consumatore è cambiato.

Una variazione di prezzo di un bene produce due effetti: uno è l'effetto di reddito, l'altro è l'effetto di sostituzione. Per effetto di reddito di un aumento di prezzo si intende... L'effetto sulla quantità domandata, dovuto esclusivamente al fatto che il reddito reale del consumatore è diminuito. L'effetto sulla quantità domandata di un bene, dovuto esclusivamente al fatto che il suo prezzo relativo è cambiato. Il fatto che il consumatore è più ricco se il prezzo aumenta. L'effetto sulla quantità domandata, dovuto esclusivamente al fatto che il reddito reale del consumatore è aumentato.

Se il prezzo di un bene muta del 10% e la sua domanda del 15%, l'elasticità della domanda di tale bene rispetto al prezzo... È maggiore di 1 e la domanda è definita elastica. È minore di 1 e la domanda è definita elastica. È maggiore di 1 e la domanda è definita anelastica. È maggiore di 1 e la domanda è definita rigida.

Se il prezzo di un bene muta del 20% e la sua domanda del 10%, l'elasticità della domanda di tale bene rispetto al prezzo... È minore di 1 e la domanda è definita anelastica. È maggiore di 1 e la domanda è definita anelastica. È maggiore di 1 e la domanda è definita rigida. È minore di 1 e la domanda è definita elastica.

Se il prezzo di un bene muta del 14% e la sua domanda varia dell'identica percentuale (14%), l'elasticità della domanda di tale bene rispetto al prezzo... È uguale ad 1 e la domanda è definita neutrale o ad elasticità unitaria. È infinita e la domanda è definita perfettamente anelastica. È pari a zero e la domanda è definita rigida. È uguale ad 1 e la domanda è definita perfettamente elastica.

Se il prezzo di un bene muta del 12% e la sua domanda non varia al variare del prezzo, l'elasticità della domanda di tale bene rispetto al prezzo... È uguale a 0 e la domanda è definita perfettamente anelastica o rigida. È infinita e la domanda è definita neutrale. È infinita e la domanda è definita rigida. È uguale a 0 e la domanda è definita perfettamente elastica.

Perché nell'oligopolio collusivo i profitti sono più elevati di quelli nell'oligopolio non collusivo? Perché il comportamento delle imprese facenti parte di un oligopolio collusivo è molto simile a quello delle imprese in concorrenza monopolistica; in quello non collusivo si avvicina a quello delle imprese monopoliste. Perché il comportamento delle imprese facenti parte di un oligopolio collusivo è molto simile a quello delle imprese monopoliste; in quello non collusivo si avvicina a quello delle imprese in concorrenza perfetta Perché il comportamento delle imprese facenti parte di un oligopolio collusivo è molto simile a quello delle imprese in concorrenza perfetta; in quello non collusivo si avvicina a quello delle imprese monopoliste. Perché il comportamento delle imprese facenti parte di un oligopolio collusivo è molto simile a quello delle imprese in concorrenza perfetta; in quello non collusivo si avvicina a quello delle imprese in concorrenza monopolistica.

Per quale motivo le imprese monopolisticamente concorrenziali non fruiscono di extraprofitti nel lungo periodo? Nessuno. Le imprese in concorrenza monopolistica riescono a fruire di extraprofitti anche nel lungo periodo. Perché la non omogeneità delle merci prodotte comporta l'assenza di particolari barriere all'entrata di nuove aziende. Queste ultime, attratte dagli alti profitti inizieranno a produrre e vendere beni molto affini appropriandosi di parte della domanda del mercato, azzerando di fatto gli extraprofitti. Perché l'omogeneità delle merci prodotte comporta l'entrata di imprese oligopolistiche che si accaparreranno nel lungo periodo l'intero extraprofitto. Perché l'omogeneità delle merci prodotte comporta l'entrata di imprese monopolistiche che si accaparreranno nel lungo periodo l'intero extraprofitto.

Il fatto che le imprese già presenti sul mercato dispongano di brevetti o di fonti di materiali non altrimenti accessibili, comporta... Che la curva dei costi medi di lungo periodo di queste imprese coincida con la curva dei costi medi delle imprese di nuova entrata. Nessuna delle risposte proposte è corretta. Che la curva dei costi medi di lungo periodo di queste imprese stia al di sopra della curva dei costi medi delle imprese di nuova entrata. Che la curva dei costi medi di lungo periodo di queste imprese stia al di sotto della curva dei costi medi delle imprese di nuova entrata.

In quali dei seguenti punti sono correttamente riportate le ipotesi fondamentali su cui si basa il modello del monopsonio? L'unico venditore fa il prezzo, non adotta comportamenti strategici, l'accesso all'industria è completamente bloccato, i compratori non fanno il prezzo. I venditori fanno il prezzo, non adottano comportamenti strategici, il mercato è caratterizzato da libertà di entrata, i compratori non fanno il prezzo. I venditori non fanno il prezzo, non adottano comportamenti strategici, il mercato è caratterizzato da libertà di entrata, i compratori non fanno il prezzo. I venditori non fanno il prezzo, non adottano comportamenti strategici, l'accesso al mercato può essere del tutto libero o completamente bloccato, vi è un unico acquirente.

Siamo di fronte a un oligopolio di Cournot quando... Operano solo due imprese che fissano il prezzo del loro prodotto in modo definitivo. La strategia di ciascuna impresa consiste nel fissare il prezzo del proprio prodotto una volta per tutte. La strategia di ciascuna impresa oligopolistica consiste nello scegliere il proprio volume di produzione una volta per tutte. I produttori interagiscono fra loro di continuo.

Siamo di fronte a un oligopolio di Bertrand quando... La strategia di ciascuna impresa oligopolistica consiste nello scegliere il proprio volume di produzione una volta per tutte. La strategia di ciascuna impresa consiste nel fissare il prezzo del proprio prodotto una volta per tutte. Le imprese possono modificare continuamente la loro decisione riguardo al prezzo. Le imprese possono modificare continuamente la loro decisione riguardo al prezzo o al volume di produzione e stringono accordi collusivi che sfruttano la minaccia di sanzioni come deterrente contro le violazioni.

Il fatto che per operare in un dato settore siano necessarie delle conoscenze tecniche particolari e specifiche può incidere sulla struttura di mercato allontanandola da un modello concorrenziale? Sì. Quando è necessario un livello di conoscenze specialistiche molto elevato, ad esempio per far funzionare un impianto, un potenziale entrante entra in un circolo vizioso, perché l'unico modo di acquisire queste informazioni è proprio attraverso la gestione dell'impianto. Si parla in questo caso di barriera di natura tecnologica. No. L'unico fattore che può spostare l'equilibrio di mercato concorrenziale verso una situazione di maggior concentrazione è la differenziabilità dei prodotti. Infatti se i beni prodotti dalle imprese di una certa industria sono differenziati, queste imprese faranno il prezzo anche se il loro numero è elevato. No. Una sorta di "barriera" può essere creata solo da fattori di natura legale quando l'accesso ad un mercato è limitato per volere delle autorità pubbliche (leggi sulle autorizzazioni, sui brevetti, etc.). Know-how e tecnologie altamente specializzate, pur essendo fattori importanti per l'impresa che li detiene, non incidono sulla struttura del mercato.

Le difficoltà di accesso ad un qualche input, ad esempio perché si tratta di fattori naturalmente limitati, può incidere sulla struttura di mercato allontanandola da un modello concorrenziale? Sì. Si parla infatti di barriera di natura tecnologica quando gli aspiranti produttori non possono entrare nell'industria perché non posseggono le conoscenze tecniche necessarie oppure non hanno accesso a qualche input. No. L'unico fattore che può spostare l'equilibrio di mercato concorrenziale verso una situazione di maggior concentrazione è la differenziabilità dei prodotti. Infatti se i beni prodotti dalle imprese di una certa industria sono differenziati, queste imprese faranno il prezzo anche se il loro numero è elevato. No. Una sorta di "barriera" può essere creata solo da fattori di natura legale quando l'accesso ad un mercato è limitato per volere delle autorità pubbliche (leggi sulle autorizzazioni, sui brevetti, etc.). La situazione in cui gli aspiranti produttori non posseggano le conoscenze tecniche necessarie oppure non abbiano accesso a qualche input non è incompatibile con la struttura di mercato del modello concorrenziale.

«Si definisce oligopolio omogeneo la struttura di mercato oligopolistica in cui i soggetti operanti dal lato dell'offerta possono immettere sul mercato uno stesso prodotto, cioè un prodotto omogeneo». Tale affermazione... È falsa. L'aggettivo omogeneo riferito alla tipologia di prodotto sarebbe infatti una inutile ripetizione, una delle ipotesi fondamentali del modello di oligopolio è che i prodotti venduti siano omogenei, tale attributo si riferisce al fatto che i soggetti operanti dal lato della domanda sono tutti di dimensioni simili. È corretta. Tale specificazione è resa necessaria dal fatto che, anche se il modello dell'oligopolio può essere applicato indifferentemente a industrie in cui i prodotti sono omogenei e a industrie in cui sono differenziati, è più facile analizzare mercati in cui i prodotti offerti sono differenziati, per cui è il modello più diffuso e l'aggettivo "differenziato" viene sottointeso. È corretta, infatti nei mercati oligopolistici possono essere offerti sia perfetti sostituti sia prodotti altamente differenziati. L'unica condizione imprescindibile è che i beni siano sostituti abbastanza prossimi da far sì che i loro produttori si rendano conto dell'influenza reciproca delle loro decisioni. È falsa, infatti nel modello di oligopolio i prodotti offerti dai vari venditori devono essere differenziati. L'aggettivo omogeneo si riferisce invece al fatto che i soggetti operanti dal lato dell'offerta hanno tutti la stessa forza contrattuale e di mercato.

«Si definisce oligopolio differenziato la struttura di mercato oligopolistica in cui i soggetti operanti dal lato dell'offerta possono immettere sul mercato prodotti differenziati». Tale affermazione... È falsa, infatti nel modello di oligopolio i prodotti offerti dai vari venditori devono essere omogenei. L'aggettivo differenziato si riferisce invece al fatto che i soggetti operanti dal lato dell'offerta hanno forze contrattuali e di mercato disomogenee. È corretta, infatti nei mercati oligopolistici possono essere offerti sia perfetti sostituti sia prodotti altamente differenziati. L'unica condizione imprescindibile è che i beni siano sostituti abbastanza prossimi da far sì che i loro produttori si rendano conto dell'influenza reciproca delle loro decisioni. È falsa, infatti nel modello di oligopolio i prodotti offerti dai vari venditori devono essere differenziati. L'aggettivo differenziato si riferisce invece al fatto che i soggetti operanti dal lato dell'offerta hanno forze contrattuali e di mercato disomogenee. È falsa. L'aggettivo differenziato riferito alla tipologia di prodotto sarebbe infatti una inutile ripetizione, una delle ipotesi fondamentali del modello di oligopolio è che i prodotti venduti siano differenziati, tale attributo si riferisce al fatto che i soggetti operanti dal lato della domanda hanno dimensioni disomogenee.

In un modello di concorrenza perfetta, cosa comporta l'aumento dell'affitto degli edifici adibiti ad uffici dell'impresa? Produrrà uno spostamento della curva dei costi marginali nel breve periodo. Nel lungo periodo non avrà alcun effetto sulla curva di offerta del mercato. Nel lungo periodo aumenterà il livello dell'output. Produce gli stessi effetti dell'introduzione di una tassa una tantum.

In un modello di concorrenza perfetta, cosa comporta l'introduzione di una imposta una tantum (per ciascun periodo)? Produce gli stessi effetti di un aumento dei costi fissi. Produrrà uno spostamento della curva dei costi marginali nel breve periodo. Nel lungo periodo non avrà alcun effetto sulla curva di offerta del mercato. Nel lungo periodo aumenterà il livello dell'output.

In un modello di concorrenza perfetta, cosa comporta un aumento nel costo fisso? Produrrà uno spostamento verso l'alto delle curve sia del costo fisso medio che del costo totale medio. Produrrà uno spostamento della curva dei costi marginali nel breve periodo. Nel lungo periodo non avrà alcun effetto sulla curva di offerta del mercato. Nel lungo periodo aumenterà il livello dell'output.

In un modello di concorrenza perfetta, cosa comporta un aumento nei costi variabili? Nel lungo periodo non avrà alcun effetto sulla curva di offerta del mercato. Produrrà un aumento della quantità offerta dall'impresa al prezzo di mercato prevalente. Nel lungo periodo aumenterà il livello dell'output. Provocherà uno spostamento verso sinistra delle curve del costo variabile medio, del costo totale medio e del costo marginale.

In regime di concorrenza perfetta, si dice che un'impresa è in equilibrio nel breve periodo... Nel punto massimo della curva dei ricavi marginali. In corrispondenza del livello di output individuato dall'intersezione delle curve del costo marginale e del ricavo marginale. In tutti i punti a sinistra dell'intersezione delle curve del costo marginale e del ricavo marginale. In tutti i punti a destra dell'intersezione delle curve del costo marginale e del ricavo marginale.

In regime di concorrenza perfetta, l'uguaglianza del costo marginale e del ricavo marginale... È condizione sufficiente per l'equilibrio dell'impresa nel breve periodo. È condizione necessaria ma non sufficiente per l'equilibrio dell'impresa nel breve periodo. Non è condizione necessaria per l'equilibrio dell'impresa nel breve periodo. È condizione necessaria e sufficiente per l'equilibrio dell'impresa nel breve periodo.

In regime di concorrenza perfetta, oltre l'uguaglianza del costo marginale e del ricavo marginale, per avere l'equilibrio dell'impresa nel breve periodo deve sussistere un'altra condizione. Quale? Che il costo marginale sia decrescente in corrispondenza del punto di intersezione fra curva del costo marginale e curva del ricavo marginale. Che il costo marginale sia positivo in corrispondenza del punto di intersezione fra curva del costo marginale e curva del ricavo marginale. Che il costo marginale sia non-negativo in corrispondenza del punto di intersezione fra curva del costo marginale e curva del ricavo marginale. Che il costo marginale sia crescente in corrispondenza del punto di intersezione fra curva del costo marginale e curva del ricavo marginale.

Su quale delle seguenti asserzioni Cournot fonda il suo modello? Ciascuna impresa sceglie il proprio volume di produzione in funzione della quantità che, secondo le sue previsioni, produrranno le altre imprese. Uno dei due oligopolisti mantiene invariato il proprio prezzo, mentre l'altro abbassa progressivamente il suo, fino ad un livello di output che assorbe per intero la capacità dei suoi impianti. Un duopolista è il leader, l'altro il satellite. Un'impresa si propone di mantenere inalterata la propria quota di mercato, e cerca, con i mezzi a disposizione, di ristabilirla quando questa quota viene ridotta per l'azione di qualcuna della altre imprese.

Il ricorso alla discriminazione di prezzo consente all'impresa di accrescere il suo profitto in misura significativa. Per trarre vantaggio dalla discriminazione di prezzo devono essere soddisfatte tre condizioni. Individuare, tra le quattro sotto elencate, la condizione errata. L'impresa deve essere in grado di classificare i consumatori in base alla loro disponibilità a pagare. Il venditore deve essere un price taker. Il venditore deve essere un decisore del prezzo. I compratori non devono poter praticare l'arbitraggio

Il ricorso alla discriminazione di prezzo consente all'impresa di accrescere il suo profitto in misura significativa. Per trarre vantaggio dalla discriminazione di prezzo devono essere soddisfatte tre condizioni. Individuare, tra le quattro sotto elencate, la condizione errata. Il venditore deve essere un decisore del prezzo. L'impresa deve essere in grado di classificare i consumatori in base alla loro disponibilità a pagare. I compratori devono poter praticare l'arbitraggio I compratori non devono poter praticare l'arbitraggio.

Cosa si intende, nell'ambito della «teoria dei giochi», col termine matrice dei pagamenti o dei pay-off? È la matrice che si costruisce per la dimostrazione matematica del «teorema della rovina certa del giocatore». Una tabella che mostra i pagamenti di cui beneficerà l'impresa in questione risultanti da ogni possibile combinazione di strategie adottate da essa e dall'impresa rivale. Una tabella che mostra i costi, distinti in varie tipologie, per ogni strategia attuata o attuabile. Una tabella che mostra il grado di soddisfazione del giocatore nel partecipare al gioco al crescere del numero delle mosse effettuate.

Trattando della teoria dei giochi, quale delle seguenti affermazioni non è corretta? Se hanno interesse solo vittoria, sconfitta o pareggio ed alle tre eventualità si attribuiscono le vincite convenzionali rispettivamente +1, -1, 0, non siamo in presenza di un gioco a somma zero. Solo nei giochi a più di due persone si presenta il problema della "coalizione di interessi". I giochi finiti sono basati su regole tali che dopo un numero finito di mosse il gioco termina. Sono giochi a somma zero quelli per cui, in ogni risultato, la somma totale delle vincite e delle perdite dei giocatori è zero.

L'esistenza del profitto e la permanenza di tassi di profitto non uniformi tra le varie imprese e tra le varie branche produttive non è dovuta: Al continuo progresso tecnico. A forme di mercato oligopolistiche collusive A forme di mercato monopolistiche. A forme di mercato concorrenziali.

Quale delle seguenti affermazioni circa il modello IS- LM è corretta? Ogni punto della LM individua una coppia di tasso di interesse e reddito di equilibrio per cui gli investimenti sono uguali ai risparmi. Ogni punto della IS individua una coppia di tasso di interesse e reddito di equilibrio per cui l'offerta di moneta (data) è uguale alla domanda di moneta. La curva IS rappresenta il luogo dei punti di equilibrio sul mercato della moneta nello spazio (Y, r). La trappola della liquidità illustra una situazione in cui il tasso di interesse è così basso che gli operatori sono disposti a detenere in forma liquida qualsiasi quantità di moneta. Graficamente, tale situazione è rappresentata da una LM orizzontale.

Quale delle seguenti affermazioni circa il modello IS- LM è corretta? La curva IS è inclinata positivamente a causa della correlazione diretta esistente fra investimenti e tasso di interesse. A destra e sopra la curva IS la domanda aggregata è minore di quella di equilibrio e dunque ci troviamo in un caso di eccesso di offerta di beni. Consumo di sussistenza, investimenti autonomi, spesa pubblica non influiscono sulla posizione della curva IS. A sinistra e sotto la curva IS la domanda aggregata è minore di quella di equilibrio e dunque ci troviamo in un caso di eccesso di offerta di beni.

Quale delle seguenti affermazioni circa il modello IS- LM non è corretta? Le politiche monetarie agiscono sull'offerta di moneta e sono condotte dalla Banca centrale. La curva IS rappresenta il luogo dei punti di equilibrio sul mercato della moneta nello spazio (Y, r). Le politiche fiscali agiscono su spesa pubblica e tassazione e sono condotte dal Governo. Con il termine effetto spiazzamento si descrive una diminuzione dell'effetto moltiplicativo generato da un aumento di una componente autonoma della domanda aggregata a causa della dipendenza degli investimenti dal tasso di interesse e della domanda di moneta dal livello del reddito e dal tasso di interesse.

Quale delle seguenti affermazioni circa il modello IS- LM non è corretta? La domanda di moneta dipende, secondo una relazione inversa, dal livello del reddito e, secondo una relazione diretta, dal tasso di interesse. Ogni punto della LM individua una coppia di tasso di interesse e reddito di equilibrio per cui l'offerta di moneta (data) è uguale alla domanda di moneta. L'equilibrio macroeconomico è definito, graficamente, come il punto di intersezione delle curve IS e LM e può essere determinato analiticamente ponendo a sistema le due equazioni. L'equilibrio macroeconomico può non corrispondere all'equilibrio che assicura il pieno impiego delle risorse produttive.

Quale delle seguenti affermazioni circa il modello IS- LM non è corretta? A sinistra e sopra la curva LM la domanda di moneta è minore di quella di equilibrio e, dunque, ci troviamo in un caso di eccesso di offerta di moneta. A destra e sotto la curva LM la domanda di moneta è maggiore di quella di equilibrio e, dunque, ci troviamo in un caso di eccesso di domanda di moneta. La posizione della curva LM è anche influenzata dall'offerta di moneta decisa dalla Banca centrale. La curva LM è inclinata negativamente.

Quale delle seguenti affermazioni circa il modello IS- LM non è corretta? A destra e sotto la curva LM la domanda di moneta è minore di quella di equilibrio e, dunque, ci troviamo in un caso di eccesso di offerta di moneta. La curva LM è inclinata positivamente. L'inclinazione della curva LM è determinata dalla sensibilità della domanda di moneta a scopo speculativo al tasso di interesse e della domanda di moneta a scopo transazionale e precauzionale al livello di reddito. La domanda di moneta dipende, secondo una relazione diretta, dal livello del reddito e, secondo una relazione inversa, dal tasso di interesse.

Quale delle seguenti affermazioni circa il modello IS- LM non è corretta? La curva LM rappresenta il luogo dei punti di equilibrio sul mercato della moneta nello spazio (Y, r). A destra e sopra la curva IS la domanda aggregata è minore di quella di equilibrio e dunque ci troviamo in un caso di eccesso di offerta di beni. A sinistra e sopra la curva LM la domanda di moneta è maggiore di quella di equilibrio e, dunque, ci troviamo in un caso di eccesso di domanda di moneta. A sinistra e sotto la curva IS la domanda aggregata è maggiore di quella esistente in equilibrio e, dunque, ci troviamo in un caso di eccesso di domanda di beni.

Quale delle seguenti affermazioni circa il modello IS- LM non è corretta? Le politiche fiscali agiscono su spesa pubblica e tassazione, e sono condotte dalla Banca centrale. La curva IS è inclinata negativamente a causa della correlazione negativa esistente fra investimenti e tasso di interesse. Il grado di inclinazione della curva IS è determinato dalla sensibilità degli investimenti al tasso di interesse e dal valore del moltiplicatore. La posizione della curva IS è anche determinata dalle componenti esogene della domanda aggregata: consumo di sussistenza, investimenti autonomi, spesa pubblica: quest'ultima può essere oggetto di interventi di politica fiscale.

Quale delle seguenti affermazioni circa il modello IS- LM non è corretta? La curva IS rappresenta il luogo dei punti di equilibrio sul mercato dei beni nello spazio (Y, r). Ogni punto della IS individua una coppia di tasso di interesse e reddito di equilibrio per cui gli investimenti sono uguali ai risparmi. La trappola della liquidità illustra una situazione in cui il tasso di interesse è così basso che gli operatori sono disposti a detenere in forma liquida qualsiasi quantità di moneta. Graficamente, tale situazione è rappresentata da una LM verticale. Il modello IS-LM descrive le interazioni esistenti fra mercato dei beni, mercato della moneta e mercato delle attività finanziarie ed evidenzia il ruolo centrale del tasso di interesse nella determinazione dell'equilibrio nei vari mercati.

Un aumento della propensione marginale al risparmio quali effetti ha sul valore del moltiplicatore? Lo fa aumentare fintanto che la propensione al risparmio è < 0,49. Nessuno, la propensione marginale al risparmio non influisce sul moltiplicatore. Lo fa diminuire. Lo fa aumentare.

Cosa rappresenta la curva LM? Nessuna delle risposte proposte è corretta. Descrive il deterioramento iniziale della bilancia commerciale causato da un deprezzamento reale. Tutte le possibili combinazioni fra saggio d'interesse e livello del reddito che assicurano l'equilibrio del mercato monetario. Tutte le possibili combinazioni fra saggio di interesse e livello del reddito che assicurano l'equilibrio del mercato reale.

Il modello IS-LM rappresenta un pilastro fondamentale per la comprensione e lo studio della politica economica, poiché mette a disposizione uno schema concettuale per analizzare e valutare gli effetti delle politiche fiscale e monetaria sull'economia. Con la sigla IS... Ci si riferisce all'equilibrio del prodotto e del reddito, cioè della sfera reale dell'economia, da conseguire mediante l'uguaglianza tra risparmio e investimento. Si indica l'equilibrio del mercato monetario da perseguire mediante la domanda di liquidità e l'offerta della moneta stessa. Si indicano rispettivamente con "I" l'investimento privato e con "S" la spesa pubblica. Ci si riferisce all'uguaglianza tra offerta e domanda di moneta.

Il modello IS-LM rappresenta un pilastro fondamentale per la comprensione e lo studio della politica economica, poiché mette a disposizione uno schema concettuale per analizzare e valutare gli effetti delle politiche fiscale e monetaria sull'economia. Con la sigla LM... Ci si riferisce all'uguaglianza tra offerta e domanda di moneta. Ci si riferisce all'uguaglianza risparmio/investimento. Ci si riferisce all'equilibrio del prodotto e del reddito. Si indica con "L" il fattore produttivo lavoro e con "M" il capitale.

Il modello IS-LM rappresenta un pilastro fondamentale per la comprensione e lo studio della politica economica, poiché mette a disposizione uno schema concettuale per analizzare e valutare gli effetti delle politiche fiscale e monetaria sull'economia. In tale modello... L'equilibrio del reddito e quello del mercato monetario possono essere conseguiti contemporaneamente. L'equilibrio del reddito può essere raggiunto considerando dato quello del mercato monetario. Lo studio dell'equilibrio si basa sull'analisi delle due curve parallele IS e LM. L'equilibrio del reddito e quello del mercato monetario non possono essere conseguiti contemporaneamente.

In un'economia chiusa la politica fiscale e la politica monetaria possono essere utilizzate per influenzare sia il livello sia la composizione della produzione. Considerando gli effetti della politica fiscale in un'economia aperta, mediante variazioni congiunte della politica fiscale e del tasso di cambio... È possibile influenzare esclusivamente il livello della produzione. È possibile influenzare esclusivamente la composizione della produzione. Non è possibile influenzare la produzione. È possibile influenzare sia il livello sia la composizione della produzione.

Si supponga che in un dato sistema economico l'inflazione attesa, pari al 3%, diminuisca a 0, a parità delle altre condizioni. Come varia la posizione delle curve IS e LM, e come variano la produzione e il tasso di interesse reale? La curva IS si sposta in alto, la curva LM non si sposta, il tasso di interesse reale continua ad aumentare e la produzione a diminuire al ridursi della domanda di beni. Le curve IS e LM si spostano in basso in misura pari alla riduzione dell'inflazione attesa, il tasso di interesse reale continua ad aumentare e la produzione a diminuire, al ridursi della domanda di beni. La curva LM si sposta in alto in misura pari alla riduzione dell'inflazione attesa, la curva IS non si sposta, il tasso di interesse reale aumenta e la produzione diminuisce, al ridursi della domanda di beni. La curva LM si sposta in basso in misura pari alla riduzione dell'inflazione attesa, la curva IS non si sposta, il tasso di interesse reale continua ad aumentare e la produzione a diminuire al ridursi della domanda di beni.

Come varia il tasso di interesse reale di fronte a variazioni del tasso di inflazione, dato il tasso di interesse? Quando l'inflazione diminuisce il tasso di interesse reale diminuisce. Un tasso di inflazione negativo -deflazioneconsentirà quindi all'autorità monetaria di ottenere tassi di interesse reali negativi, possibilità che può essere utile nel caso in cui l'economia si trovi in periodo di recessione. Quando l'inflazione aumenta il tasso di interesse reale diminuisce. Un tasso di inflazione positivo consentirà quindi all'autorità monetaria di ottenere tassi di interesse reali negativi, possibilità che può essere utile nel caso in cui l'economia si trovi in periodo di recessione. Quando l'inflazione aumenta il tasso di interesse reale continuerà a diminuire fino al minor tasso di interesse reale possibile che è pari a zero. Quando l'inflazione aumenta il tasso reale può aumentare, diminuire o restare costante.

A parità delle altre condizioni, un aumento della penalità prevista in caso di prelievo anticipato dai depositi vincolati può avere effetti su M1 (dove M1 comprende circolante e assegni turistici, depositi in conto corrente e M2 comprende M1 più quote di fondi comuni monetari, depositi comuni monetari e depositi a risparmio, depositi vincolati)? No. Tale evento, causando esclusivamente uno spostamento a favore di altre componenti di M2, lascia invariata la domanda di moneta. Sì, ha sicuramente effetti su M1, facendo diminuire la domanda di moneta. Sì, ha esclusivamente effetti su M1, facendo aumentare la domanda di moneta. Sì, può causare uno spostamento a favore delle componenti di M1, aumentando la domanda di moneta oppure uno spostamento a favore di altre componenti di M2, lasciando invariata la domanda di moneta.

A parità di altri fattori, quale effetto può avere sulla domanda di M1 (dove M1 comprende circolante e assegni turistici, depositi in conto corrente e M2 comprende M1 più quote di fondi comuni monetari, depositi comuni monetari e depositi a risparmio, depositi vincolati) una riduzione del tasso di interesse corrisposto dai depositi a risparmio? Il tasso di rendimento dei depositi a risparmio si riduce, dato il grado di liquidità. Il trade off tra liquidità e tasso di rendimento diventa meno favorevole. Questo può causare uno spostamento a favore delle componenti di M1, aumentando la domanda di moneta, oppure uno spostamento a favore di altre componenti di M2, lasciando invariata la domanda di moneta. Il tasso di rendimento dei depositi a risparmio si riduce, dato il grado di liquidità. Il trade off tra liquidità e tasso di rendimento diventa meno favorevole. Questo non potrà che provocare uno spostamento a favore delle componenti di M1, aumentando la domanda di moneta. Il tasso di rendimento dei depositi a risparmio si riduce, dato il grado di liquidità. Il trade off tra liquidità e tasso di rendimento diventa meno favorevole. Questo causa necessariamente uno spostamento a favore di altre componenti di M2, lasciando invariata la domanda di moneta. Il tasso di rendimento dei depositi a risparmio si riduce, dato il grado di liquidità. Il trade off tra liquidità e tasso di rendimento diventa meno favorevole. Questo causa necessariamente uno spostamento a favore di altre componenti di M2, aumentando la domanda di moneta in senso stretto.

Supponiamo di voler analizzare l'evoluzione della moneta nominale, molto probabilmente prenderemmo in considerazione sia lo stock di moneta (misurato da M1), sia la base monetaria (che indichiamo con H) ma anche l'andamento di M1/H e di M1/P (dove P è l'indice dei prezzi al consumo). Le ultime due grandezze indicano rispettivamente... I saldi monetari reali e il moltiplicatore della moneta. Il moltiplicatore della politica monetaria e il moltiplicatore della moneta. Il moltiplicatore della moneta e la velocità di circolazione della moneta. Il moltiplicatore della moneta e i saldi monetari reali.

Avendo presente che l'offerta di moneta può essere espressa come il prodotto di base monetaria per il moltiplicatore della moneta e considerando i tre principali strumenti della politica monetaria: 1) vincoli sulle riserve; 2) prestiti alle banche; 3) operazioni in mercato aperto. Possiamo correttamente affermare che... Il primo influenza il moltiplicatore della moneta, gli altri due influenzano la base monetaria. I primi due influenzano il moltiplicatore della moneta, il terzo influenza la base monetaria. Il primo influenza la base monetaria, gli altri due influenzano il moltiplicatore della moneta. I primi due influenzano la base monetaria, il terzo influenza il moltiplicatore della moneta.

Per analizzare gli strumenti di politica monetaria a disposizione della Banca centrale è bene ricordare l'espressione dell'offerta di moneta: 1+c M= H c+. dove H è la base monetaria, il parametro c è il rapporto circolante/depositi e . indica il rapporto riserve/depositi. Un aumento del coefficiente di riserva obbligatoria si tradurrà quindi... In una riduzione di . che comporterà un aumento dell'offerta di moneta. In un aumento di . che comporterà una riduzione dell'offerta di moneta. In un aumento di . che comporterà un aumento dell'offerta di moneta. In una riduzione di . che comporterà una riduzione dell'offerta di moneta.

Per analizzare gli strumenti di politica monetaria a disposizione della Banca centrale è bene ricordare l'espressione dell'offerta di moneta: 1+c M = H c+. dove H è la base monetaria, il parametro c è il rapporto circolante/depositi e . indica il rapporto riserve/depositi. Con la concessione di credito alle banche la Banca centrale... Agisce su H e su c facendoli diminuire. Agisce su H facendolo diminuire. Agisce su H facendolo aumentare. Agisce esclusivamente su . facendolo aumentare.

Per analizzare gli strumenti di politica monetaria a disposizione della Banca centrale è bene ricordare l'espressione dell'offerta di moneta: 1+c M = H c+. dove H è la base monetaria, il parametro c è il rapporto circolante/depositi e . indica il rapporto riserve/depositi. Con operazioni in mercato aperto nelle quali acquista titoli la Banca centrale... Agisce su H e su c facendoli diminuire. Agisce esclusivamente su c facendolo aumentare. Agisce su H facendolo aumentare. Agisce esclusivamente su . facendolo aumentare.

In tema di politica monetaria la concessione di credito alle banche da parte della Banca centrale è paragonabile negli effetti... All'acquisto di titoli con un'operazione di mercato aperto, in entrambi i casi la Banca centrale crea moneta e quindi diminuisce la base monetaria. Alla vendita dei titoli con un'operazione di mercato aperto, in entrambi i casi la Banca centrale crea moneta e quindi aumenta la base monetaria. All'acquisto di titoli con un'operazione di mercato aperto, in entrambi i casi la Banca centrale crea moneta e quindi aumenta la base monetaria. Alla vendita dei titoli con un'operazione di mercato aperto, in entrambi i casi la Banca centrale diminuisce la quantità di moneta in circolazione e diminuisce quindi la base monetaria.

Considerando la teoria quantitativa della moneta nella sua formulazione più classica e assumendo come dati la velocità di circolazione e il numero di transazioni, si ha come conseguenza... Che se la quantità di moneta in circolazione diminuisce, diminuiscono i prezzi e diminuisce il valore della moneta. Che se la quantità di moneta in circolazione sale, diminuiscono i prezzi e aumenta il valore della moneta. Che il livello generale dei prezzi e il suo reciproco, il valore o potere di acquisto della moneta, sono determinati dalle decisioni dell'autorità monetaria relative all'offerta di moneta. Che se la quantità di moneta in circolazione sale, diminuiscono i prezzi e diminuisce il valore della moneta.

Oggi la maggior parte degli economisti ammette che la politica economica ha effetti estremamente incerti e che le conseguenze di quest'incertezza dovrebbero indurre i governi a usare una politica economica meno attiva. Vent'anni fa queste conclusioni sarebbero state indubbiamente controverse. A quel tempo era in atto un vivace dibattito tra due gruppi di economisti: Il primo sosteneva che la politica fiscale può essere usata in modo proficuo per ridurre le fluttuazioni cicliche che caratterizzano l'evoluzione dei sistemi economici; secondo l'altra visione non era desiderabile che l'operatore pubblico influenzi la domanda aggregata. Il primo, guidato da Milton Friedman, paragonava il controllo dell'economia alla conduzione di una macchina complessa, basta conoscerne ogni leva per garantirne il regolare funzionamento; l'altro, guidato da Franco Modigliani, riteneva l'economia più vicina alla psicologia che all'ingegneria: prevedere l'andamento di un sistema economico formato da individui che reagiscono alla politica, ma anche alle attese circa le politiche, è come voler ridurre il pensiero umano ad una equazione. Il primo, guidato da Milton Friedman, sosteneva la politica del fine tuning, per regolare l'economia occorre agire con pazienza sulla manopola tuning, come sintonizzare una vecchia radio; l'altro, guidato da Franco Modigliani, riteneva che le autorità di politica economica agiscono spesso nel loro interesse, che non sempre coincide con il benessere del Paese. Il primo, guidato da Milton Friedman, sosteneva che una politica attiva non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione; l'altro, guidato da Franco Modigliani, riteneva di poter raggiungere le conoscenze necessarie per poter effettuare interventi che raggiungessero gli obiettivi prefissati.

Relativamente alla Banca centrale europea, alla sua struttura organizzativa, agli organi che la compongono e alle loro rispettive competenze, il Consiglio direttivo... Attua la politica monetaria secondo le decisioni e gli indirizzi del consiglio generale, impartendo le necessarie istruzioni alle Banche centrali nazionali. Ha inoltre il compito di preparare le riunioni del consiglio generale ed è responsabile della gestione degli affari correnti della BCE. È composto dal presidente, dal vicepresidente e dai governatori delle Banche centrali nazionali, non ha potere decisionale nel campo della politica monetaria ma persegue alcune attività di monitoraggio e può pronunciarsi in funzione consultiva. È composto dal presidente, dal vicepresidente e da quattro altri membri "scelti fra persone di riconosciuta reputazione ed esperienza in campo bancario e monetario" con decisione dei capi di Stato e di Governo dell'UE, attua la politica monetaria, impartendo le necessarie istruzioni alle Banche centrali nazionali. È composto dai sei membri del Comitato esecutivo (Executive Board) e dai governatori delle Banche centrali nazionali dei Paesi che fanno parte dell'euro, ha la responsabilità di formulare la politica monetaria comune e stabilire le direttive per la sua implementazione.

La Banca centrale europea (BCE) è stata istituita nel 1998 dal trattato sull'Unione europea, per introdurre e gestire la nuova moneta, ovvero svolgere operazioni sui cambi e promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento. È compito della BCE anche definire e attuare la politica economica e monetaria dell'UE. Per assolvere le proprie funzioni la Banca si avvale di tre organi: il comitato esecutivo, il consiglio direttivo e il consiglio generale. Il comitato esecutivo…. Comprende il presidente della BCE, il vicepresidente e quattro altri membri, tutti nominati di comune accordo dai presidenti e dai primi ministri dei Paesi dell'area dell'euro. Il loro mandato dura otto anni e non è rinnovabile. Ha 75 membri, tre per ogni Stato dell'Unione. Terzo organo decisionale della BCE, è composto dal presidente e dal vicepresidente della BCE e dai governatori delle Banche centrali nazionali di tutti e 25 gli Stati membri dell'Unione europea. Concorre all'adempimento delle funzioni consultive e di coordinamento della BCE e ai preparativi necessari per l'allargamento futuro dell'area dell'euro. È il massimo organo decisionale della Banca centrale europea. Annovera tra i suoi 18 membri i governatori delle 12 Banche centrali nazionali dell'area dell'euro. È presieduto dal presidente della BCE. Il suo compito principale è formulare la politica monetaria dell'area dell'euro, fissando in particolare i tassi di interesse ai quali le banche commerciali possono prendere in prestito denaro dalla Banca centrale.

Obiettivo primario della BCE è mantenere la stabilità dei prezzi nell'area dell'euro in modo da preservare il potere d'acquisto della moneta europea. Questo presuppone che l'inflazione sia tenuta sotto stretta osservazione sia controllando la massa monetaria sia monitorando le tendenze dei prezzi e valutando il rischio che ne deriva per la stabilità dei prezzi nell'area dell'euro. Controllare la massa monetaria significa poi fissare i tassi di interesse in tutta l'area dell'euro. La Banca centrale europea opera attraverso i suoi tre organi. Il comitato esecutivo…. Ha 25 membri, uno per ogni Stato dell'Unione. Attua la politica monetaria secondo le decisioni e gli indirizzi del consiglio direttivo, impartendo le necessarie istruzioni alle Banche centrali nazionali. Ha inoltre il compito di preparare le riunioni del consiglio direttivo ed è responsabile della gestione degli affari correnti della BCE. Terzo organo decisionale della BCE, è composto dal presidente e dal vicepresidente della BCE e dai governatori delle Banche centrali nazionali di tutti e 25 gli Stati membri dell'Unione europea. Concorre all'adempimento delle funzioni consultive e di coordinamento della BCE e ai preparativi necessari per l'allargamento futuro dell'area dell'euro. È il massimo organo decisionale della Banca centrale europea. Annovera tra i suoi 18 membri i governatori delle 12 Banche centrali nazionali dell'area dell'euro. È presieduto dal presidente della BCE. Il suo compito principale è formulare la politica monetaria dell'area dell'euro, fissando in particolare i tassi di interesse ai quali le banche commerciali possono prendere in prestito denaro dalla Banca centrale.

La Banca centrale europea (BCE) è stata istituita nel 1998 dal trattato sull'Unione europea, per introdurre e gestire la nuova moneta, ovvero svolgere operazioni sui cambi e promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento. È compito della BCE anche definire e attuare la politica economica e monetaria dell'UE. Per assolvere le proprie funzioni la Banca si avvale di tre organi: il comitato esecutivo, il consiglio direttivo e il consiglio generale. Il consiglio direttivo…. Comprende il presidente della BCE, il vicepresidente e quattro altri membri, tutti nominati di comune accordo dai presidenti e dai primi ministri dei Paesi dell'area dell'euro. Il loro mandato dura otto anni e non è rinnovabile. Ha 25 membri, uno per ogni Stato dell'Unione. È il massimo organo decisionale della Banca centrale europea. Comprende i sei membri del comitato esecutivo e i governatori delle Banche centrali nazionali dell'area dell'euro. È presieduto dal presidente della BCE. Il suo compito principale è formulare la politica monetaria dell'area dell'euro, fissando in particolare i tassi di interesse ai quali le banche commerciali possono prendere in prestito denaro dalla Banca centrale. Terzo organo decisionale della BCE, è composto dal presidente e dal vicepresidente della BCE e dai governatori delle Banche centrali nazionali di tutti e 25 gli Stati membri dell'Unione europea. Concorre all'adempimento delle funzioni consultive e di coordinamento della BCE e ai preparativi necessari per l'allargamento futuro dell'area dell'euro.

Obiettivo primario della BCE è mantenere la stabilità dei prezzi nell'area dell'euro in modo da preservare il potere d'acquisto della moneta europea. Questo presuppone che l'inflazione sia tenuta sotto stretta osservazione sia controllando la massa monetaria sia monitorando le tendenze dei prezzi e valutando il rischio che ne deriva per la stabilità dei prezzi nell'area dell'euro. Controllare la massa monetaria significa poi fissare i tassi di interesse in tutta l'area dell'euro. La Banca centrale europea opera attraverso i suoi tre organi. Il consiglio generale…. È il massimo organo decisionale della Banca Centrale Europea. Annovera tra i suoi 18 membri i governatori delle 12 Banche centrali nazionali dell'area dell'euro. È presieduto dal presidente della BCE. Il suo compito principale è formulare la politica monetaria dell'area dell'euro, fissando in particolare i tassi di interesse ai quali le banche commerciali possono prendere in prestito denaro dalla Banca centrale. Attua la politica monetaria secondo le decisioni e gli indirizzi del consiglio direttivo, impartendo le necessarie istruzioni alle Banche centrali nazionali. Ha inoltre il compito di preparare le riunioni del consiglio direttivo ed è responsabile della gestione degli affari correnti della BCE. Comprende il presidente della BCE, il vicepresidente e quattro altri membri, tutti nominati di comune accordo dai presidenti e dai primi ministri dei Paesi dell'area dell'euro. Il loro mandato dura otto anni e non è rinnovabile. Terzo organo decisionale della BCE, è composto dal presidente e dal vicepresidente della BCE e dai governatori delle Banche centrali nazionali di tutti gli Stati membri dell'Unione europea. Concorre all'adempimento delle funzioni consultive e di coordinamento della BCE e ai preparativi necessari per l'allargamento futuro dell'area dell'euro.

Il Consiglio direttivo (Governing Council) e il Comitato esecutivo (Executive Board) sono organi collegiali della BCE che decidono con votazioni che si svolgono sulla base di due regole fondamentali: La prima è che il numero di voti di ogni membro dei vari Paesi è calcolata in base a criteri demografici (popolazione del Paese di provenienza) ed economici (Pil degli ultimi 5 anni); la seconda è che le decisioni sono prese a maggioranza di almeno due terzi dei membri. La prima è che ogni membro è titolare di un solo voto; la seconda è che le decisioni sono prese a maggioranza di almeno due terzi dei membri. La prima è che ai governatori delle Banche centrali nazionali è stato attribuito un peso proporzionale alla dimensione economica del loro Paese; la seconda è che le decisioni sono prese a maggioranza semplice. La prima è che ogni membro è titolare di un solo voto; la seconda è che le decisioni sono prese a maggioranza semplice.

Per la maggior parte del tempo, le economie registrano fluttuazioni economiche relativamente contenute. In alcuni casi, tuttavia, le cose possono prendere una brutta piega: la disoccupazione rimane elevata per molto tempo; altre volte l'inflazione cresce, raggiungendo livelli incredibilmente alti; altre volte ancora i governi incorrono in elevati disavanzi di bilancio e accumulano debito pubblico. Cosa s'intende per disavanzo di bilancio? E per disavanzo primario? Il disavanzo di bilancio è l'eccedenza della spesa pubblica sulle entrate nel bilancio dello Stato, mentre il disavanzo primario è la misura di quanto sarebbe il disavanzo dello Stato, a parità di politica fiscale, se la produzione fosse al suo livello di pieno impiego. È spesso utile scomporre il disavanzo di bilancio nella somma di due termini: 1) gli interessi sul debito e 2) l'eccesso di spesa al netto degli interessi, rispetto alle imposte. Questo secondo termine è chiamato disavanzo primario (o avanzo primario nel caso in cui le imposte eccedono la spesa pubblica). Sono sinonimi ed entrambi indicano la stessa grandezza: l'eccedenza della spesa pubblica sulle entrate nel bilancio dello Stato. Il disavanzo di bilancio è la differenza tra spesa pubblica, esclusi gli interessi sul debito, ed entrate dello Stato, mentre per disavanzo primario s'intende l'eccedenza della spesa pubblica sulle entrate nel bilancio dello Stato.

La fisiocrazia…. Identificò la ricchezza nell'abbondanza di metalli preziosi, tanto che la sua corrente «bullionista» propugnava il divieto di esportare a qualsiasi titolo la moneta preziosa. Trovò la sua espressione concreta in Inghilterra nella politica di Cromwell (in particolare nell'Atto di navigazione) e in Francia in quella di Colbert (colbertismo). Fu soprattutto un insieme di dottrine di politica economica interventista, a carattere protezionistico, volte ad assicurare agli Stati potenza e ricchezza. Sosteneva che l'individuo doveva essere libero di perseguire i propri interessi, cioè le proprie tendenze naturali pur nel rispetto degli interessi altrui: solo così si sarebbe conseguito l'interesse della collettività: da qui l'adozione del motto laissez-faire, laissez-passer.

Quali delle seguenti scuole di pensiero economico si sono sviluppate ed affermate negli anni attorno al 1970? Monetarista, delle aspettative razionali, supply side economics. Marginalista, keynesiana, delle aspettative razionali. Marginalista, delle aspettative razionali, supply side economics. Keynesiana, delle aspettative razionali, supply side economics.

Quale tra le seguenti non è una caratteristica dei bisogni economici? Saziabilità. Risorgenza. Soggettività. Incomparabilità

Bisogni, beni ed utilità economica sono concetti fondamentali dell'economia. Sulla base delle relazioni esistenti tra beni e bisogni è possibile procedere ad una classificazione dei beni fondata principalmente sulla loro natura e sul tipo di bisogno soddisfatto. Tra i beni economici sono detti riproducibili i beni... Che servono da soli alla soddisfazione dei bisogni umani e non richiedono alcuna trasformazione. Che possono essere oggetto di nuova produzione. Che servono per la produzione di altri beni. Che hanno una consistenza fisica.

Bisogni, beni ed utilità economica sono concetti fondamentali dell'economia. Sulla base delle relazioni esistenti tra beni e bisogni è possibile procedere ad una classificazione dei beni fondata principalmente sulla loro natura e sul tipo di bisogno soddisfatto. Tra i beni economici sono detti non riproducibili i beni... Che sono necessari alla vita di ogni individuo. Che sono relativi al comfort della vita. Che non possono essere oggetto di nuova riproduzione. Che, derivando dall'impiego dei medesimi fattori produttivi, ed essendo questi disponibili in quantità limitata, possono essere prodotti solo alternativamente.

Bisogni, beni ed utilità economica sono concetti fondamentali dell'economia. Sulla base delle relazioni esistenti tra beni e bisogni è possibile procedere ad una classificazione dei beni fondata principalmente sulla loro natura e sul tipo di bisogno soddisfatto. Tra i beni economici sono detti diretti i beni... Che servono da soli alla soddisfazione dei bisogni umani e non richiedono alcuna trasformazione. Che sono necessari alla vita di ogni individuo. Che, derivando dall'impiego dei medesimi fattori produttivi, ed essendo questi disponibili in quantità limitata, possono essere prodotti solo alternativamente. Che sono relativi al comfort della vita.

Bisogni, beni ed utilità economica sono concetti fondamentali dell'economia. Sulla base delle relazioni esistenti tra beni e bisogni è possibile procedere ad una classificazione dei beni fondata principalmente sulla loro natura e sul tipo di bisogno soddisfatto. Tra i beni economici sono detti diretti i beni... Che servono per la produzione di altri beni Che possono essere sostituiti gli uni con gli altri nella soddisfazione del bisogno. Che possono essere oggetto di nuova produzione. Che risultano idonei al consumo nello stesso momento in cui vengono offerti al consumatore.

Bisogni, beni ed utilità economica sono concetti fondamentali dell'economia. Sulla base delle relazioni esistenti tra beni e bisogni è possibile procedere ad una classificazione dei beni fondata principalmente sulla loro natura e sul tipo di bisogno soddisfatto. Tra i beni economici sono detti indiretti i beni... Che derivano forzatamente dallo stesso processo produttivo. Che non sono strettamente necessari alla vita di ogni individuo, ma sono relativi al comfort. Che non hanno consistenza materiale. Che servono alla produzione di altri beni.

Bisogni, beni ed utilità economica sono concetti fondamentali dell'economia. Sulla base delle relazioni esistenti tra beni e bisogni è possibile procedere ad una classificazione dei beni fondata principalmente sulla loro natura e sul tipo di bisogno soddisfatto. Tra i beni economici sono detti complementari i beni... Che derivano dall'impiego dei medesimi fattori produttivi, ed essendo questi disponibili in quantità limitata, possono essere prodotti solo alternativamente. Che possono essere sostituiti gli uni con gli altri nella soddisfazione del bisogno. Che si usano congiuntamente per ottenere un determinato risultato. Che derivano forzatamente dallo stesso processo produttivo.

Bisogni, beni ed utilità economica sono concetti fondamentali dell'economia. Sulla base delle relazioni esistenti tra beni e bisogni è possibile procedere ad una classificazione dei beni fondata principalmente sulla loro natura e sul tipo di bisogno soddisfatto. Tra i beni economici sono detti succedanei o concorrenti i beni... Che si usano congiuntamente per ottenere un determinato risultato. Che derivano forzatamente dallo stesso processo produttivo. Che possono essere sostituiti gli uni con gli altri nella soddisfazione del bisogno. Che derivano dall'impiego dei medesimi fattori produttivi, ed essendo questi disponibili in quantità limitata, possono essere prodotti solo alternativamente.

Bisogni, beni ed utilità economica sono concetti fondamentali dell'economia. Sulla base delle relazioni esistenti tra beni e bisogni è possibile procedere ad una classificazione dei beni fondata principalmente sulla loro natura e sul tipo di bisogno soddisfatto. Tra i beni economici sono detti ad offerta congiunta i beni... Che derivano forzatamente dallo stesso processo produttivo. Che derivano dall'impiego dei medesimi fattori produttivi, ed essendo questi disponibili in quantità limitata, possono essere prodotti solo alternativamente. Che si usano congiuntamente per ottenere un determinato risultato. Che possono essere sostituiti gli uni con gli altri nella soddisfazione del bisogno.

Bisogni, beni ed utilità economica sono concetti fondamentali dell'economia. Sulla base delle relazioni esistenti tra beni e bisogni è possibile procedere ad una classificazione dei beni fondata principalmente sulla loro natura e sul tipo di bisogno soddisfatto. Tra i beni economici sono detti concorrenti nell'offerta i beni... Che derivano dall'impiego dei medesimi fattori produttivi, ed essendo questi disponibili in quantità limitata, possono essere prodotti solo alternativamente. Che derivano forzatamente dallo stesso processo produttivo. Che si usano congiuntamente per ottenere un determinato risultato. Che possono essere sostituiti gli uni con gli altri nella soddisfazione del bisogno.

Quale tra i seguenti fattori non è un fattore produttivo? Il lavoro. Il capitale Il tempo. La natura

I fattori produttivi, in quanto beni economici, hanno un valore di scambio: per poterli ottenere singolarmente o collettivamente, bisogna corrispondere un compenso a coloro che mettono tali fattori a disposizione. In particolare la natura ha come compenso... La rendita. Il profitto. L'interesse. Il salario.

I fattori produttivi, in quanto beni economici, hanno un valore di scambio: per poterli ottenere singolarmente o collettivamente, bisogna corrispondere un compenso a coloro che mettono tali fattori a disposizione. In particolare la capacità organizzativa ha come compenso... La rendita. Il salario. L'interesse. Il profitto.

I fattori produttivi, in quanto beni economici, hanno un valore di scambio: per poterli ottenere singolarmente o collettivamente, bisogna corrispondere un compenso a coloro che mettono tali fattori a disposizione. In particolare il capitale ha come compenso... Il profitto. La rendita. Il salario. L'interesse.

Qual è la differenza tra bisogni primari e bisogni secondari? I secondi a differenza dei primi derivano da esigenze di sussistenza dell'individuo. I primi a differenza dei secondi derivano da esigenze di sussistenza dell'individuo. Solo i primi sono caratterizzati dalla soggettività e illimitatezza. Solo i secondi sono sempre risorgenti.

Che cosa indica il termine bisogni indotti? I bisogni essenziali che devono essere soddisfatti prima degli altri. I bisogni collettivi, percepiti dagli individui in quanto membri di una collettività. I bisogni individuali, percepiti dall'individuo in quanto persona singola. I bisogni stimolati dallo sviluppo economico e dalle tecniche pubblicitarie.

Tutte le economie devono affrontare il problema della scarsità. Esse però si differenziano quanto al modo adottato per risolverlo. Una differenza importante è costituita dal grado di controllo pubblico sull'attività economica. Si definiscono... Economia pianificata, in cui, pur sussistendo la proprietà privata dei mezzi di produzione, spetta all'autorità centrale controllare e dirigere l'attività di produzione e di scambio; economia controllata sistema economico centralizzato in cui i mezzi di produzione sono di proprietà della collettività e in cui le decisioni relative alla produzione, agli investimenti e ai consumi sono prese dall'autorità centrale; economia mista, in cui convivono iniziativa privata e iniziativa pubblica. Economia pianificata, in cui, pur sussistendo la proprietà privata dei mezzi di produzione, spetta all'autorità centrale controllare e dirigere l'attività di produzione e di scambio; economia controllata o economia mista sistema economico centralizzato in cui i mezzi di produzione sono di proprietà della collettività e in cui le decisioni relative alla produzione, agli investimenti e ai consumi sono prese dall'autorità centrale. Economia pianificata, sistema economico centralizzato in cui i mezzi di produzione sono di proprietà della collettività e in cui le decisioni relative alla produzione, agli investimenti e ai consumi sono prese dall'autorità centrale; economia controllata, in cui convivono iniziativa privata e iniziativa pubblica; economia mista, in cui, pur sussistendo la proprietà privata dei mezzi di produzione, spetta all'autorità centrale controllare e dirigere l'attività di produzione e di scambio. Economia pianificata, sistema economico centralizzato in cui i mezzi di produzione sono di proprietà della collettività e in cui le decisioni relative alla produzione, agli investimenti e ai consumi sono prese dall'autorità centrale; economia controllata, in cui, pur sussistendo la proprietà privata dei mezzi di produzione, spetta all'autorità centrale controllare e dirigere l'attività di produzione e di scambio; economia mista, in cui convivono iniziativa privata e iniziativa pubblica.

Perché in contabilità nazionale le risorse disponibili sono sempre uguali alle risorse impiegate? Perché l'eventuale eccesso di produzione invenduta o eccesso di domanda rispetto alla produzione genera variazioni nelle scorte che vengono contabilizzate come investimenti in scorte. Non è detto che le risorse disponibili siano sempre uguali alle risorse impiegate perché vi potrebbero essere dei casi in cui la domanda sia inferiore all'offerta e viceversa. Perché l'eventuale eccesso di produzione invenduta o eccesso di domanda rispetto alla produzione viene compensata con un aumento, rispettivamente, delle esportazioni o delle importazioni. Perché l'eventuale eccesso di produzione invenduta o eccesso di domanda rispetto alla produzione viene compensata con un aumento, rispettivamente, delle importazioni o delle esportazioni.

Da che cosa è data la differenza quantitativa tra il Prodotto Interno Lordo e il Prodotto Nazionale Lordo? Per passare dal PIL al PNL si devono aggiungere i proventi del reddito dei fattori dal resto del mondo e poi sottrarre i pagamenti del reddito dei fattori al resto del mondo. Dagli ammortamenti. Dagli investimenti lordi. Dal risparmio nazionale lordo.

Qual è una differenza tra il PIL ai prezzi di mercato e PIL al costo dei fattori? Nel primo il prezzo di mercato utilizzato per valutare i beni esclude le imposte indirette, nel secondo il prezzo include anche le imposte indirette. Il primo utilizza i prezzi di mercato per valutare i beni, il secondo i prezzi dell'anno base preso come riferimento. Il primo utilizza i prezzi dell'anno base preso come riferimento per valutare i beni, il secondo i prezzi di mercato. Nel primo il prezzo di mercato utilizzato per valutare i beni include le imposte indirette, nel secondo il prezzo è al netto delle imposte indirette.

Considerando un sistema macroeconomico aperto e con intervento dello Stato, la produzione di beni e servizi in un anno sarà pari alla somma di... Consumi, investimenti, spesa pubblica inclusi i trasferimenti ed esportazioni nette. Consumi, investimenti, spesa pubblica, esportazioni nette e investimento in scorte. Consumi, investimenti immobiliari e in scorte, spesa pubblica ed importazioni. Consumi, investimenti non immobiliari, spesa pubblica, esportazioni e investimento in scorte.

In macroeconomia il termine investimento viene usato in un senso più ristretto di quanto si faccia nel linguaggio quotidiano. Costituisce investimento in senso macroeconomico l'acquisto di un nuovo appartamento da parte di un privato cittadino? No. È investimento in senso macroeconomico solo l'investimento c.d. non immobiliare o produttivo, ossia l'acquisto di nuovi impianti o macchinari da parte delle imprese. Sì, l'investimento contabilizzato nel PIL è infatti la somma degli immobilizzi in scorte e dei soli investimenti immobiliari. Sì, in analogia con le imprese che comprano impianti o macchinari per produrre di più nel futuro, anche le persone effettuano investimenti comperando case o appartamenti per ottenere più servizi abitativi nel futuro. No. È investimento in senso macroeconomico solo l'investimento c.d. finanziario, ossia l'acquisto di attività finanziarie.

Considerando un sistema macroeconomico aperto e con intervento dello Stato, quali sono le componenti della spesa totale in beni e servizi nazionali in un anno? Consumi, investimenti immobiliari, spesa pubblica ed esportazioni. Consumi, investimento e risparmio, spesa pubblica (inclusi i trasferimenti) ed esportazioni nette. Consumi, investimenti, spesa pubblica ed importazioni. Consumi, investimenti, spesa pubblica ed esportazioni nette.

Nel 2002 negli Stati Uniti gli investimenti rappresentavano il 15% del PIL. Quale delle seguenti spese è un investimento in senso macroeconomico e di conseguenza ricompreso nel calcolo del PIL? L'acquisto di un computer da parte di una impresa. L'acquisto di un'opera d'arte. L'acquisto di azioni in borsa. L'acquisto di buoni del tesoro.

Per cosa differiscono rispettivamente il PIL dal PIN e il PNL dal PNN? Rispettivamente per gli ammortamenti e i redditi netti provenienti dall'estero. Rispettivamente per gli investimenti e gli ammortamenti. Le variabili macroeconomiche di entrambe le coppie differiscono per gli ammortamenti. Rispettivamente per gli ammortamenti e le imposte indirette.

Come ogni sistema contabile, la contabilità nazionale definisce i concetti utilizzati, indica come costruire le misure corrispondenti e mostra le relazioni esistenti tra queste ultime. Relativamente al concetto di prodotto interno lordo quale delle seguenti definizioni è errata? È la somma del valore aggiunto nell'economia in un dato periodo di tempo. Il valore aggiunto, ad un certo stadio della produzione, è pari al valore della produzione al netto del valore dei beni intermedi (escluso il lavoro) usati in quel particolare stadio del processo produttivo. È la somma dei redditi di tutta l'economia in un dato periodo di tempo. La differenza tra il valore prodotto da un'impresa e il valore dei beni intermedi deve prendere almeno una delle seguenti forme: retribuzioni ai lavoratori; profitti alle imprese o imposte indirette al Governo. È la somma del valore aggiunto nell'economia in un dato periodo di tempo. Il valore aggiunto da un'impresa al processo produttivo è pari al valore della sua produzione al netto del valore dei beni intermedi, ossia al netto della spesa delle imprese per acquistare lavoro e materie prime, usati in quel particolare stadio del processo produttivo. È il valore dei beni e dei servizi finali prodotti nell'economia in un dato periodo di tempo.

Ai fini della contabilità nazionale, gli ammortamenti sono investimenti in senso macroeconomico? Sì, gli ammortamenti sono investimenti in senso macroeconomico poiché aumentano la capacità produttiva di un sistema economico. No, gli ammortamenti, non essendo investimenti in senso economico poiché non aumentano la capacità produttiva di un sistema economico, non sono in alcun modo conteggiati nel PIL. Sì, gli ammortamenti sono investimenti in senso macroeconomico, ma non aumentano la capacità produttiva di un sistema economico. No, sono investimenti in senso macroeconomico quelli finalizzati all'acquisizione di nuovi macchinari; gli ammortamenti servono invece per rimpiazzare quelli obsoleti.

Per misurare la crescita reale si usa... Il PNL. Il PIL valutato a prezzi costanti. Il PIL a prezzi correnti. Il PIL al costo dei fattori.

Per PIL a prezzi correnti si intende... Il PIL nominale. Il PIL valutato facendo riferimento ad un anno base. Il PIL al netto degli ammortamenti. Il PIL reale.

La somma di consumo, investimento e spesa pubblica rappresenta la spesa di beni e servizi da parte dei residenti (spesa nazionale), siano essi consumatori, imprese o settore pubblico. Nella spesa pubblica sono compresi... Gli interessi del debito pubblico che rappresentano una percentuale elevata delle spese dello Stato. L'assistenza sanitaria e sociale. I beni e servizi acquistati dallo Stato, i servizi comunque non includono quelli forniti dagli impiegati pubblici. I beni e servizi acquistati dagli enti pubblici.

Per PIL a prezzi correnti si intende... Il PIL calcolato sulla base dei prezzi di mercato, comprensivi delle imposte indirette. Il PIL valutato facendo riferimento ad un anno base. Il PIL al netto degli ammortamenti. Il PIL al lordo degli ammortamenti.

Il Prodotto Interno Netto... Si ottiene sottraendo al PIL a prezzi correnti le imposte indirette e aggiungendo le sovvenzioni pubbliche alle imprese. È il PIL valutato facendo riferimento ad un anno base. È il PIL calcolato sulla base dei prezzi di mercato, comprensivi delle imposte indirette. Si ottiene sottraendo dal PIL gli ammortamenti.

Il PIL al costo dei fattori... Si ottiene addizionando al PIL il reddito di residenti derivante da investimenti all'estero e sottraendo il reddito prodotto all'interno ma spettante a operatori esteri. Si ottiene sottraendo al PIL a prezzi correnti le imposte indirette e aggiungendo le sovvenzioni pubbliche alle imprese. È anche chiamato PIL reale o PIL in termini di beni. È anche chiamato PIL aggiustato per l'inflazione.

Il prodotto nazionale lordo... È il PIL valutato facendo riferimento ad un anno base. È il PIL calcolato sulla base dei prezzi di mercato, comprensivi delle imposte indirette. È ottenuto addizionando al PIL il reddito di residenti derivante da investimenti all'estero e sottraendo il reddito prodotto all'interno ma spettante a operatori esteri. È ottenuto sottraendo al PIL il reddito di residenti derivante da investimenti all'estero e addizionando il reddito prodotto all'interno ma spettante a operatori esteri.

Il PIL a prezzi costanti... Si ottiene aggiungendo al PIL a prezzi correnti le imposte indirette e sottraendo le sovvenzioni pubbliche alle imprese. È il PIL valutato facendo riferimento ad un anno base. È ottenuto addizionando al PIL il reddito di residenti derivante da investimenti all'estero e sottraendo il reddito prodotto all'interno ma spettante a operatori esteri. È il PIL calcolato sulla base dei prezzi di mercato, comprensivi delle imposte indirette.

La teoria tradizionale neoclassica dell'impresa tiene conto della separazione della proprietà dalla direzione e amministrazione dell'impresa? Sì, questa è appunto una delle ipotesi fondamentali. No. Questa è una delle critiche mosse a tale teoria a cui si è ribattuto che seppure i dirigenti delle imprese potrebbero cercare di massimizzare la propria utilità individuale, a danno del profitto, è anche vero che esistono numerose forze economiche in grado di indurli a perseguire tale scopo. Sì, tramite variabili appositamente introdotte nel modello. No, ma tale ipotesi è diretta conseguenza delle altre su cui si fonda tale teoria.

La teoria tradizionale neoclassica dell'impresa tiene conto del fatto che le imprese possono voler perseguire altri obiettivi oltre l'obiettivo di massimizzazione del profitto? No, ma tale ipotesi è diretta conseguenza delle altre su cui si fonda tale teoria. Sì, tramite variabili appositamente introdotte nel modello. Sì, questa è appunto una delle ipotesi fondamentali. No, essa si basa sull'ipotesi che l'impresa ha un solo obiettivo che è la massimizzazione del profitto.

La teoria tradizionale neoclassica dell'impresa tiene conto del fatto che le imprese possono non voler perseguire l'obiettivo di massimizzazione del profitto? Sì, questa è appunto una delle ipotesi fondamentali. No. Questa è una delle critiche mosse a tale teoria a cui si è ribattuto che sebbene esistano motivi per dubitare che l'impresa agisca effettivamente con l'obiettivo di massimizzare i profitti, quest'ipotesi consente di fare previsioni corrette sul comportamento delle imprese. Sì, tramite variabili appositamente introdotte nel modello. No, ma tale ipotesi è diretta conseguenza delle altre su cui si fonda tale teoria.

La teoria tradizionale neoclassica dell'impresa tiene conto del fatto che le imprese operano in situazione di incertezza e che essa influisce sulle decisioni dell'impresa? No. Questa è una delle critiche mosse a tale teoria a cui si è ribattuto che essa si può applicare anche quando le imprese si trovano di fronte a situazioni incerte, in questo caso cercheranno di massimizzare il valore atteso dei loro profitti. Sì, questa è appunto una delle ipotesi fondamentali. Sì, tramite variabili appositamente introdotte nel modello. No, ma tale ipotesi è diretta conseguenza delle altre su cui si fonda tale teoria.

I fautori delle c.d. teorie manageriali sostengono che obiettivo dei dirigenti-imprenditori sia la massimizzazione della loro utilità intesa come... Massimizzazione della soddisfazione dei dipendenti. Massimizzazione del tasso di crescita dell'impresa sotto il vincolo di un saggio del profitto tale da garantire una remunerazione «soddisfacente» del capitale azionario. Disinteresse totale per le sorti dell'impresa. Mero accrescimento del proprio potere sui colleghi gerarchicamente inferiori.

L'atto produttivo consiste nella combinazione di vari beni che rappresentano i cosiddetti fattori della produzione. Quale delle seguenti affermazioni circa il fattore natura non è corretta? La superficie mondiale è limitata così come la dotazione di materie prime. La natura è un fattore originario della produzione. Il fattore natura è irriproducibile. Può essere aumentato dall'opera dell'uomo velocemente e a basso costo.

L'atto produttivo consiste nella combinazione di vari beni che rappresentano i cosiddetti fattori della produzione. Quale delle seguenti affermazioni circa il fattore capitale è corretta? È costituito da beni strumentali quali impianti, macchinari ed attrezzature. Il capitale è costituito da moneta e si suddivide in circolante e depositi. Il capitale è costituito da un insieme di beni quali moneta, beni strumentali, impianti, semilavorati ecc., destinati, a loro volta, alla produzione di altri beni. È costituito dalle materie prime che durante il ciclo produttivo sono consumate.

Alle tre categorie tradizionali di fattori di produzione, la natura, il lavoro ed il capitale, è stata successivamente affiancata... Il capitale fisso. La capacità organizzativa. Il capitale circolante. Il tempo.

Quale dei seguenti non è un carattere proprio dei fattori della produzione: Sono disponibili in quantità illimitata. Sono beni e servizi strumentali in quanto sono utilizzati per ottenere un risultato produttivo. Sono beni e servizi complementari e quindi per produrre è necessario che essi si combinino tra di loro in una determinata proporzione che viene stabilita dall'imprenditore. Sono beni e servizi succedanei in quanto, entro certi limiti, possono sostituirsi l'un l'altro nelle possibili combinazioni produttive.

Il capitale, in quanto fattore produttivo, si ripartisce in capitale fisso e capitale circolante. Quest'ultimo … Si ammortizza in più anni. È il capitale di uso non ripetibile. È il capitale di uso ripetibile. È caratterizzato, nel corso della produzione, dal logorio fisico e dall'obsolescenza.

Da che cosa dipende l'offerta di lavoro? Dalla grandezza e dalla composizione per età della popolazione, dalla remunerazione del lavoro, dalla disponibilità individuale al lavoro. Dalla forza lavoro e dalla remunerazione. Dalla composizione per età della popolazione e dalle gratificazioni derivanti dal ruolo ricoperto all'interno del sistema produttivo. Dalle gratificazioni derivanti dal ruolo ricoperto all'interno del sistema produttivo.

Quale forma di integrazione persegue il cartello di imprese? Mista. Verticale. Nessuna. Orizzontale.

La funzione della produzione indica la relazione tra il flusso di bene prodotto in una data unità di tempo ed il flusso di fattori produttivi immessi nel processo di produzione nella stessa unità di tempo. Tale curva quindi... È di tipo statico. Descrive l'evoluzione delle possibilità tecnologiche aperte all'impresa con il progredire delle conoscienze scientifiche. Tiene conto del fattore tempo. È di tipo dinamico.

La funzione della produzione indica la relazione tra il flusso di bene prodotto in una data unità di tempo ed il flusso di fattori produttivi immessi nel processo di produzione nella stessa unità di tempo. Col passare del tempo la gamma delle alternative tecnologiche si amplia, grazie all'applicazione di nuove scoperte scientifiche. In questo caso presumibilmente... La curva si sposterà verso il basso. La curva si sposterà verso l'alto. Ci sarà lo spostamento da un punto ad un altro più a sinistra della stessa curva. Ci sarà lo spostamento da un punto ad un altro più a destra della stessa curva.

L'innovazione e l'invenzione, dal punto di vista economico... Vanno distinte: solo la seconda influenza la produttività d'impresa. Hanno lo stesso significato. Vanno distinte: solo nel momento in cui la seconda viene effettivamente applicata al processo produttivo si ha innovazione e dunque un progresso tecnico. Vanno distinte: solo nel momento in cui la prima viene effettivamente applicata al processo produttivo si ha invenzione e dunque un progresso tecnico.

La produttività è il rapporto fra prodotto ottenuto e fattori impiegati. Ogni fattore della produzione ha una propria produttività che può essere misurata lasciando invariata la quantità degli altri fattori produttivi. La produttività totale di un certo fattore... È la quantità di prodotto addizionale che si ottiene impiegando una unità di fattore in più rispetto a quelle già impiegate. È il contributo complessivo di tale fattore al processo produttivo. È data dal rapporto fra la produttività marginale del fattore ed il suo prezzo. È il rapporto fra prodotto totale e quantità del fattore produttivo considerato.

La produttività è il rapporto fra prodotto ottenuto e fattori impiegati. Ogni fattore della produzione ha una propria produttività che può essere misurata lasciando invariata la quantità degli altri fattori produttivi. La produttività media di un certo fattore... È la quantità di prodotto addizionale che si ottiene impiegando una unità di fattore in più rispetto a quelle già impiegate. È il rapporto fra prodotto totale e quantità del fattore produttivo considerato. È il contributo complessivo di tale fattore al processo produttivo. È data dal rapporto fra la produttività marginale del fattore ed il suo prezzo.

La produttività media del lavoro, L, è definita come…. Il rapporto tra il livello di output e la quantità di lavoro utilizzata per ottenerlo. Il rapporto tra la quantità di lavoro utilizzata per ottenere un certo livello di output e tale livello di output. L'incremento di output che si ottiene variando di una unità, ad esempio di un'ora, la quantità di lavoro utilizzata. Quantità prodotta su costo orario della manodopera.

La produttività è il rapporto fra prodotto ottenuto e fattori impiegati. Ogni fattore della produzione ha una propria produttività che può essere misurata lasciando invariata la quantità degli altri fattori produttivi. La produttività marginale o prodotto marginale di un certo fattore... È il contributo complessivo di tale fattore al processo produttivo. È la quantità di prodotto addizionale che si ottiene impiegando una unità di fattore in più rispetto a quelle già impiegate. È il rapporto fra prodotto totale e quantità del fattore produttivo considerato. È data dal rapporto fra la produttività marginale del fattore ed il suo prezzo.

La produttività è il rapporto fra prodotto ottenuto e fattori impiegati. Ogni fattore della produzione ha una propria produttività che può essere misurata lasciando invariata la quantità degli altri fattori produttivi. La produttività marginale ponderata di un certo fattore... È il contributo complessivo di tale fattore al processo produttivo. È il rapporto fra prodotto totale e quantità del fattore produttivo considerato. È data dal rapporto fra la produttività marginale del fattore ed il suo prezzo. È la quantità di prodotto addizionale che si ottiene impiegando una unità di fattore in più rispetto a quelle già impiegate.

Poiché il costo totale di produzione è la somma di costi variabili e costi fissi, la curva dei costi totali... Giace tutta al di sotto della curva dei costi variabili. È una traslazione verticale della curva dei costi variabili. È simmetrica alla curva dei costi variabili considerando come asse di simmetria la curva dei costi fissi. È una traslazione verticale della curva dei costi fissi.

Studiando la produzione dell'impresa nel lungo periodo, ci si trova davanti ad una situazione di rendimenti costanti di scala se... Un dato aumento percentuale di tutti gli input produce lo stesso incremento percentuale di output. Un dato aumento percentuale di tutti gli input produce un aumento più che proporzionale dell'output. I costi medi di produzione diminuiscono all'aumentare della quantità prodotta. Un dato aumento percentuale di tutti gli input produce un aumento meno che proporzionale dell'output.

Studiando la produzione dell'impresa nel lungo periodo, ci si troverebbe davanti ad una situazione di rendimenti crescenti di scala nel caso in cui... Un dato aumento percentuale di tutti gli input produce un aumento meno che proporzionale dell'output. I costi medi di produzione aumentano all'aumentare della quantità prodotta. Un dato aumento percentuale di tutti gli input produce lo stesso incremento percentuale di output. Un dato aumento percentuale di tutti gli input produce un aumento più che proporzionale dell'output.

Studiando la produzione dell'impresa nel lungo periodo, ci si troverebbe davanti ad una situazione di rendimenti decrescenti di scala nel caso in cui... Un dato aumento percentuale di tutti gli input produce lo stesso incremento percentuale di output. I costi medi di produzione diminuiscono all'aumentare della quantità prodotta. Un dato aumento percentuale di tutti gli input produce un aumento più che proporzionale dell'output. Un dato aumento percentuale di tutti gli input produce un aumento meno che proporzionale dell'output.

Il saggio marginale di sostituzione tecnica (Marginal Rate of Technical Substitution, MRTS) è dato... Dalla quantità di prodotto addizionale che si ottiene impiegando una unità di fattore in più rispetto a quelle già impiegate. Dal rapporto tra le variazioni nella quantità impiegata di un fattore produttivo e le variazioni nella quantità dell'altro fattore produttivo volendo mantenere costante il prodotto totale. Dal rapporto fra prodotto totale e quantità del fattore produttivo considerato. Dal rapporto fra la produttività marginale di un fattore ed il suo prezzo.

Che cosa afferma la legge dei rendimenti marginali decrescenti? Che l'aumento di tutti i fattori produttivi genera diminuzioni progressive della produzione. Che l'aumento di tutti i fattori produttivi genera aumenti progressivamente decrescenti della produzione. Che l'aumento di un fattore produttivo, ferme rimanendo le quantità impiegate degli altri fattori produttivi, genera aumenti progressivamente decrescenti della produzione. Che l'aumento di un fattore produttivo, ferme rimanendo le quantità impiegate degli altri fattori produttivi, genera diminuzioni progressive della produzione.

Che cos'è la produttività marginale ponderata di un fattore produttivo? Il rapporto tra il prezzo di un fattore produttivo e la sua produttività marginale. L'aumento di produttività totale derivante dall'utilizzo di una unità in più del fattore produttivo considerato. Il rapporto tra la quantità totale di produzione ottenuta e la quantità di fattore produttivo utilizzato Il rapporto tra la produttività marginale di un fattore produttivo e il suo prezzo.

Come si ottiene il costo medio? Dalla differenza tra i costi totali necessari a produrre, rispettivamente n+1 e n quantità di prodotto. Dal rapporto tra il costo totale e la quantità di prodotto ottenuto. Dalla somma dei costi variabili e dei costi fissi. Dal rapporto tra costo totale e costo marginale.

Un'impresa che utilizza due soli fattori produttivi, di cui uno fisso ed uno variabile, intende produrre una quantità giornaliera q di un determinato bene. Considerando le combinazioni di input appartenenti all'isoquanto xq, nel breve periodo... Essa potrà realizzare solo le combinazioni di fattori effettivamente disponibili nell'orizzonte di programmazione considerato. Essa può scegliere qualunque combinazione lungo l'isoquanto xq. Tutte le combinazioni di fattori giacenti sull'isoquanto xq sono ugualmente realizzabili ma non ugualmente convenienti per l'impresa. Tutte le combinazioni di fattori giacenti sull'isoquanto xqsono ugualmente realizzabili e convenienti per l'impresa.

Per decidere che quantità di un determinato input impiegare, un'impresa deve sapere quali benefici può ricavare dall'impiego di tale input. Un modo per misurare questi benefici consiste nel calcolare il c.d. prodotto marginale, ossia... Il numero di unità di un fattore che possono sostituire una unità dell'altro, a parità di livello di produzione. L'incremento della produzione conseguente all'impiego di un'unità in più dell'input in questione, ipotizzando che la quantità utilizzata di tutti gli altri fattori rimanga costante. L'incremento della produzione associato ad una piccola variazione in tutti i fattori della produzione. L'incremento di un fattore conseguente ad un piccolo aumento della produzione.

Quale delle seguenti affermazioni riferite alla produttività marginale (fisica) di un fattore della produzione è errata? È l'incremento dell'output totale, associato ad una piccola variazione della quantità impiegata del fattore. Si calcola dividendo il prodotto totale per le unità di capitale impiegato. In termini matematici è la derivata parziale della funzione di produzione rispetto alla quantità impiegata del fattore. Si calcola misurando l'incremento del prodotto totale ottenuto con un'unità addizionale di fattore.

Quando la tecnologia utilizzata dall'impresa è caratterizzata dal fatto che il rendimento marginale del lavoro è crescente... La curva del prodotto marginale del lavoro è decrescente. La curva del prodotto marginale del lavoro è crescente. La curva del prodotto marginale del lavoro è piatta. La curva del prodotto marginale del lavoro potrebbe crescere, rimanere costante o decrescere.

Per decidere che quantità di un determinato input impiegare, un'impresa deve sapere quali benefici può ricavare dall'impiego di tale input. Un modo per misurare questi benefici consiste nel calcolare il prodotto marginale. Il prodotto marginale può assumere valori inferiori ad uno? No, può assumere solo valori interi, siano positivi o negativi. Sì. Può assumere solo valori compresi tra zero e uno. Sì. No, può assumere solo valori interi positivi.

Il prodotto marginale si misura in... Unità di input per costo unitario del fattore (per esempio, ore di lavoro per costo orario del lavoro). Unità di prodotto per unità di input (per esempio, in automobili per ora di lavoro). Unità di prodotto per costo unitario del fattore produttivo (per esempio, in automobili per costo di un'ora di lavoro). Prezzo di vendita del prodotto su costo unitario dei fattori.

Che effetto hanno le economie di scala sulla curva del costo medio di lungo periodo? Le economie di scala esplicano il loro effetto solo nel breve periodo. La rendono crescente. La rendono, almeno in un tratto, non-crescente. Nessuno.

L'utilità, in economia, è il piacere, soddisfazione o vantaggio che un individuo ricava da un bene economico, al di là di qualsiasi considerazione sul suo valore morale o di altro genere. In via normale l'utilità totale... Tende a crescere con la quantità del bene fino ad un valore massimo, ma a un ritmo sempre inferiore. L'utilità marginale, ossia l'aumento di utilità derivante dall'ultima quantità del bene, è pertanto decrescente. Tende a decrescere con la quantità del bene fino ad un valore minimo, ma a un ritmo sempre inferiore. L'utilità marginale, ossia l'aumento di utilità derivante dall'ultima quantità del bene, è pertanto decrescente. Tende a decrescere con la quantità del bene ad un ritmo crescente fino ad un valore minimo. L'utilità marginale, ossia l'aumento di utilità derivante dall'ultima quantità del bene, è pertanto crescente. Tende a crescere con la quantità del bene fino ad un valore massimo, ma a un ritmo sempre crescente. L'utilità marginale, ossia l'aumento di utilità derivante dall'ultima quantità del bene, è pertanto crescente.

L'utilità marginale e l'utilità totale di un bene hanno andamento... Concorde: l'utilità totale e l'utilità marginale decrescono entrambe al crescere della quantità. Concorde: l'utilità totale e l'utilità marginale crescono entrambe al crescere della quantità. Antitetico: l'utilità totale decresce al crescere della quantità consumata di un bene, mentre l'utilità marginale cresce al crescere della quantità. Antitetico: l'utilità totale cresce al crescere della quantità consumata di un bene, mentre l'utilità marginale decresce al crescere della quantità.

Come si calcola l'utilità marginale ponderata di un bene? Dividendo il prezzo del bene per la sua utilità marginale. Sommando l'utilità media dei beni acquistati e rapportandola poi al numero degli stessi. Rapportando l'utilità marginale e la quantità del bene. Rapportando l'utilità marginale con il prezzo del bene.

Quale delle seguenti affermazioni evidenzia l'effetto di sostituzione? Un aumento del reddito permette al consumatore di accrescere la quantità di beni domandati. I consumatori non modificano nel breve periodo i propri consumi sia che il loro reddito aumenti sia che diminuisca. La diminuzione dei prezzi farà aumentare i consumi da parte dei detentori di scorte liquide, con riflessi sul reddito di equilibrio e sull'occupazione. La caduta del prezzo di un bene induce il consumatore ad acquistare una quantità maggiore del bene il cui prezzo è sceso, diminuendo l'acquisto di altri beni.

Per la maggior parte delle famiglie, la principale fonte di reddito è il lavoro, il reddito di ciascuna famiglia dipende poi, almeno in parte, dalle sue decisioni e su queste decisioni influiscono le remunerazioni previste per il lavoro e per il risparmio. In quale dei seguenti punti sono correttamente indicate nell'ordine le definizioni di curva di offerta di lavoro, curva di offerta di lavoro di mercato e curva di offerta di risparmio di mercato? Scheda indicante la relazione tra la quantità di lavoro offerta ed il salario, ceteris paribus; scheda indicante la quantità complessiva di lavoro, che tutti gli individui presenti nel mercato sono disposti a offrire, in corrispondenza di ciascun salario, ceteris paribus; scheda indicante la quantità complessiva di risparmio degli individui in corrispondenza di ciascun salario. Scheda indicante la quantità complessiva di lavoro, che tutti gli individui presenti nel mercato sono disposti a offrire, in corrispondenza di ciascun salario, ceteris paribus; scheda indicante la relazione tra la quantità di lavoro offerta ed il salario, ceteris paribus; scheda indicante la quantità complessiva di risparmio che tutti gli individui sono disposti a offrire in corrispondenza di ciascun tasso d'interesse, ceteris paribus. Scheda indicante la relazione tra la quantità di lavoro offerta ed il salario, ceteris paribus; scheda indicante la quantità complessiva di lavoro, che tutti gli individui presenti nel mercato sono disposti a offrire, in corrispondenza di ciascun salario, ceteris paribus; scheda indicante la quantità complessiva di risparmio che tutti gli individui sono disposti a offrire in corrispondenza di ciascun tasso d'interesse, ceteris paribus. Scheda indicante la quantità complessiva di lavoro, che tutti gli individui presenti nel mercato sono disposti a offrire, in corrispondenza di ciascun salario, ceteris paribus; scheda indicante la relazione tra la quantità di lavoro offerta ed il salario, ceteris paribus; scheda indicante la relazione tra quantità di risparmio offerta e tasso d'interesse, ceteris paribus.

Qual è la differenza tra il salario nominale e il salario reale? Il salario reale è dato dal rapporto tra il salario nominale e l'indice dei prezzi al consumo. Il salario reale è dato dal rapporto tra il salario nominale e PIL. Il salario reale è dato dal rapporto tra il salario nominale e gli oneri sociali. Il salario reale è dato dal rapporto tra il salario nominale e l'indice dei prezzi all'ingrosso.

Qual è la differenza tra rendita assoluta e la rendita differenziale? La rendita differenziale è la parte di rendita, eccedente il livello della rendita assoluta, goduta dalle risorse che offrono contributi produttivi inferiori alla media. La rendita differenziale è la parte di rendita, eccedente il livello della rendita assoluta, goduta dalle risorse che offrono contributi produttivi superiori al minimo. La rendita assoluta è la parte di rendita, eccedente il livello della rendita differenziale, goduta dalle risorse che offrono contributi produttivi superiori al minimo. La rendita differenziale è la parte di rendita, eccedente il livello della rendita assoluta, goduta dalle risorse che offrono contributi produttivi minimi.

Gli economisti non sono concordi sulla definizione ed interpretazione del termine rendita; essa può, tuttavia, essere generalmente definita come il guadagno del proprietario di un fattore produttivo non riproducibile. Può assumere varie forme: la rendita assoluta…. È quella rendita fondiaria che ha origine se, e nella misura in cui, la terra complessivamente disponibile in un determinato sistema economico esiste in quantità inferiore al fabbisogno: essa è quindi originata dall'anelasticità dell'offerta di questo fattore produttivo. È connessa alla localizzazione del terreno: infatti, questo tipo di rendita non è ricollegabile alle caratteristiche fisiche del fattore terra, ma al fatto che essa è situata in prossimità di agglomerati urbani o mercati di smistamento dei prodotti agricoli. È giustificata dal fatto che le miniere, oltre ad essere limitate in numero, hanno anche differenti costi estrattivi derivanti dalla loro maggiore o minore profondità. È un concetto elaborato da Ricardo ed è esprimibile come reddito che alcuni proprietari percepiscono in aggiunta alla rendita assoluta.

Gli economisti non sono concordi sulla definizione ed interpretazione del termine rendita; essa può, tuttavia, essere generalmente definita come il guadagno del proprietario di un fattore produttivo non riproducibile. Può assumere varie forme: la rendita differenziale…. È giustificata dal fatto che le miniere, oltre ad essere limitate in numero, hanno anche differenti costi estrattivi derivanti dalla loro maggiore o minore profondità. È un concetto di rendita fondiaria elaborato da Ricardo ed è esprimibile come reddito che alcuni proprietari percepiscono in aggiunta alla rendita assoluta. È quella rendita fondiaria che ha origine se, e nella misura in cui, la terra complessivamente disponibile in un determinato sistema economico esiste in quantità inferiore al fabbisogno: essa è quindi originata dall'anelasticità dell'offerta di questo fattore produttivo. È connessa alla localizzazione del terreno: infatti, questo tipo di rendita non è ricollegabile alle caratteristiche fisiche del fattore terra, ma al fatto che essa è situata in prossimità di agglomerati urbani o mercati di smistamento dei prodotti agricoli.

La rendita, intesa come remunerazione del fattore natura, può essere di vari tipi. La rendita di posizione…. È un concetto elaborato da Ricardo ed è esprimibile come reddito che alcuni proprietari percepiscono in aggiunta alla rendita assoluta. È connessa alla localizzazione del terreno: infatti questo tipo di rendita non è ricollegabile alle caratteristiche fisiche del fattore terra, ma al fatto che essa è situata in prossimità di agglomerati urbani o mercati di smistamento dei prodotti agricoli. È quella rendita fondiaria che ha origine se, e nella misura in cui, la terra complessivamente disponibile in un determinato sistema economico esiste in quantità inferiore al fabbisogno: essa è quindi originata dall'anelasticità dell'offerta di questo fattore produttivo. È giustificata dal fatto che le miniere, oltre ad essere limitate in numero, hanno anche differenti costi estrattivi derivanti dalla loro maggiore o minore profondità.

Per rendita fondiaria s'intende la remunerazione ottenuta dal proprietario terriero in seguito allo sfruttamento del fattore terra e può essere distinta in…. Rendita assoluta e rendita mineraria. Rendita assoluta e rendita di posizione. Rendita assoluta e rendita differenziale. Rendita di posizione e rendita differenziale.

La propensione marginale al consumo può normalmente assumere valori nell'intervallo... Fra meno infinito e più infinito. Fra meno uno e più uno. Fra zero e uno. Fra zero e più infinito.

La propensione marginale al risparmio può normalmente assumere valori nell'intervallo... Fra zero e uno. Fra zero e più infinito. Fra meno uno e più uno. Fra meno infinito e più infinito.

Che cosa s'intende per curva di offerta di un bene? È la quantità di bene che l'insieme degli eventuali venditori desidera vendere ai diversi prezzi. È la quantità di beni che un'impresa desidera vendere ad un prezzo determinato. È la quantità di bene che l'insieme dei venditori riesce a vendere ad un determinato prezzo. E la quantità media che l'insieme dei venditori prevede di vendere ai diversi prezzi.

Come è fatta una normale curva di offerta? È perfettamente verticale. Ha una inclinazione negativa. Ha una inclinazione positiva. È perfettamente orizzontale.

Quale di questi eventi sposta verso sinistra e verso l'alto la curva di offerta di un bene? La diminuzione dei costi dei fattori produttivi. La diminuzione della capacità produttiva delle imprese. Il progresso tecnico. Una diminuzione delle imposte indirette nette.

Una determinata merce mostra una curva di domanda tanto più elastica rispetto al prezzo quanto... Più esistono stretti sostituti della merce in questione. Più è specifica per determinati usi. Più è un genere di prima necessità. Più è breve il periodo preso in esame.

Relativamente ai fattori che determinano l'elasticità della domanda al prezzo, quale delle seguenti affermazioni non è corretta? In genere, l'elasticità della domanda dipende da quanto il bene incide sul reddito del consumatore. La domanda di un bene più precisamente definito (bluejeans) tende a essere meno elastica rispetto alla domanda di un bene più generico (vestiario). Se il bene considerato ha validi sostituti, la sua domanda tenderà ad essere più elastica. L'elasticità della domanda di un certo bene è maggiore nel lungo periodo piuttosto che nel breve periodo.

In genere si ritiene che, per alcuni beni di ordine inferiore, l'aumento di prezzo causa un aumento della domanda perché i consumatori meno abbienti, di fronte a un reddito invariato e non potendo comprimere ulteriormente i consumi, devono ridurre la spesa per i beni di ordine superiore (p. es. carne) aumentando quella per i beni necessari pur aumentati di prezzo (p. es. pane). Per tali beni il valore numerico dell'elasticità della domanda rispetto al prezzo... Sarà pari ad uno. Sarà prossimo allo zero. Tenderà all'infinito. Sarà prossimo all'unità.

In genere si ritiene che, per i beni di lusso gli acquirenti, attribuendo a tali beni un certo prestigio sociale, ne aumentano il consumo all'aumentare del prezzo. Per tali beni il valore numerico dell'elasticità della domanda rispetto al prezzo... Tenderà all'infinito. Sarà prossimo all'unità. Sarà prossimo allo zero. Sarà pari ad uno.

Il concetto di elasticità è di largo impiego nell'analisi economica: particolarmente note l'elasticità-prezzo, l'elasticità-reddito e l'elasticità incrociata. Quest'ultima risulta essere... Positiva nel caso di beni sostituibili e negativa nel caso di beni complementari. Positiva nel caso di beni complementari e negativa nel caso di beni sostituibili. Sempre negativa. Sempre positiva.

Il prezzo non è il solo elemento che determina la quantità domandata di un bene, essa è influenzata anche da altri fattori. Se fortemente pubblicizzato, il consumo ad es. di burro potrebbe aumentare, ciò comporterà…. Una traslazione della curva di domanda del burro verso il basso. Un movimento verso sinistra da un punto ad un altro della medesima curva di domanda. Una traslazione della curva di domanda del burro verso l'alto. Un movimento verso destra da un punto ad un altro della medesima curva di domanda.

Il prezzo non è il solo elemento che determina la quantità domandata di un bene, essa è influenzata anche da altri fattori. Se è in atto una campagna contro il colesterolo, la domanda ad es. di burro scenderà per motivi di salute, ciò comporterà…. Una traslazione della curva di domanda del burro verso il basso. Una traslazione della curva di domanda del burro verso l'alto. Un movimento verso destra da un punto ad un altro della medesima curva di domanda. Un movimento verso sinistra da un punto ad un altro della medesima curva di domanda.

Il prezzo non è il solo elemento che determina la quantità domandata di un bene, essa è influenzata anche da altri fattori. Se ad esempio il prezzo della margarina aumenta, aumenterà di conseguenza la domanda di burro, ciò comporterà…. Una traslazione della curva di domanda del burro verso il basso. Una traslazione della curva di domanda del burro verso l'alto. Un movimento verso destra da un punto ad un altro della medesima curva di domanda. Un movimento verso sinistra da un punto ad un altro della medesima curva di domanda

Il prezzo non è il solo elemento che determina la quantità domandata di un bene, essa è influenzata anche da altri fattori. Se ad esempio il prezzo degli sci aumenta, le persone si terranno quelli vecchi e probabilmente non acquisteranno neppure dei nuovi scarponi, di conseguenza diminuirà anche la domanda di scarponi e ciò comporterà…. Una traslazione della curva di domanda degli scarponi verso il basso. Una traslazione della curva di domanda degli scarponi verso l'alto. Un movimento verso sinistra da un punto ad un altro sulla curva di domanda degli scarponi. Un movimento verso destra da un punto ad un altro sulla curva di domanda degli scarponi.

Il prezzo non è il solo elemento che determina la quantità domandata di un bene, essa è influenzata anche da altri fattori. Se il reddito personale aumenta, potrebbe ad esempio aumentare la domanda di collane d'oro a scapito della bigiotteria, ciò comporterà…. Una traslazione della curva di domanda di collane d'oro verso il basso e della curva di domanda di bigiotteria verso l'alto. Un movimento verso destra da un punto ad un altro sulla curva di domanda di collane d'oro e un movimento verso sinistra da un punto ad un altro sulla curva di domanda della bigiotteria. Un movimento verso sinistra da un punto ad un altro sulla curva di domanda di collane d'oro e un movimento verso destra da un punto ad un altro sulla curva di domanda della bigiotteria. Una traslazione della curva di domanda di collane d'oro verso l'alto e della curva di domanda di bigiotteria verso il basso.

Il prezzo non è il solo elemento che determina la quantità domandata di un bene, essa è influenzata anche da altri fattori. Se il reddito personale aumenta, potrebbe ad esempio aumentare la domanda di collane d'oro a scapito della bigiotteria, oppure, semplicemente, le persone potrebbero sentirsi più ricche, tanto da permettersi di comprare più oggetti d'oreficeria. In questo secondo caso si avrà…. Un movimento verso sinistra da un punto ad un altro sulla curva di domanda di collane d'oro. Una traslazione della curva di domanda di collane d'oro verso il basso. Una traslazione della curva di domanda di collane d'oro verso l'alto. Un movimento verso destra da un punto ad un altro sulla curva di domanda di collane d'oro.

Il prezzo non è il solo elemento che determina la quantità domandata di un bene, essa è influenzata anche da altri fattori come ad esempio dalle aspettative. Se viene annunciato un aumento futuro del prezzo dell'olio extravergine di oliva, i consumatori ne faranno buona scorta fino a quando il prezzo rimane al livello corrente. Ciò comporterà…. Una traslazione della curva di domanda dell'olio verso l'alto. Un movimento verso sinistra da un punto ad un altro della medesima curva di domanda. Una traslazione della curva di domanda dell'olio verso il basso. Un movimento verso destra da un punto ad un altro della medesima curva di domanda.

Come la domanda, anche l'offerta non è determinata semplicemente dal prezzo. Altre determinanti dell'offerta possono essere i costi di produzione, la redditività di prodotti alternativi, la redditività dei prodotti congiunti, natura, shock stocastici, gli obiettivi dei produttori o ancora le aspettative di variazioni future sui prezzi. Se ad esempio lo Stato decidesse di concedere sussidi ai coltivatori di patate per incentivarne l'offerta, ciò comporterà…. Uno spostamento verso il basso a sinistra lungo la curva di offerta. Uno spostamento verso l'alto a destra lungo la curva di offerta. Uno spostamento verso sinistra della curva di offerta. Uno spostamento verso destra della curva di offerta.

Come la domanda, anche l'offerta non è determinata semplicemente dal prezzo. Altre determinanti dell'offerta possono essere i costi di produzione, la redditività di prodotti alternativi, la redditività dei prodotti congiunti, natura, shock stocastici, gli obiettivi dei produttori o ancora le aspettative di variazioni future sui prezzi. Se ad esempio grazie all'introduzione di un nuovo apposito fertilizzante il costo di produzione delle carote diminuisse, gli agricoltori vorranno coltivare più carote, di conseguenza l'offerta di patate potrebbe diminuire, ciò comporterà …. Uno spostamento verso sinistra della curva di offerta delle patate. Uno spostamento verso il basso a sinistra lungo la curva di offerta delle patate. Uno spostamento verso l'alto a destra lungo la curva di offerta delle patate. Uno spostamento verso destra della curva di offerta delle patate.

Come la domanda, anche l'offerta non è determinata semplicemente dal prezzo. Altre determinanti dell'offerta possono essere i costi di produzione, la redditività di prodotti alternativi, la redditività dei prodotti congiunti, natura, shock stocastici, gli obiettivi dei produttori o ancora le aspettative di variazioni future sui prezzi. Se ad esempio un calo del prezzo dei nitrati, il quale incentiva l'uso più intensivo di fertilizzanti, a sua volta aumentasse la resa della coltivazione delle patate per ettaro, ciò comporterà…. Uno spostamento verso sinistra della curva di offerta delle patate. Uno spostamento verso destra della curva di offerta delle patate. Uno spostamento verso il basso a sinistra lungo la curva di offerta delle patate. Uno spostamento verso l'alto a destra lungo la curva di offerta delle patate.

Come la domanda, anche l'offerta non è determinata semplicemente dal prezzo. Altre determinanti dell'offerta possono essere i costi di produzione, la redditività di prodotti alternativi, la redditività dei prodotti congiunti, natura, shock stocastici, gli obiettivi dei produttori o ancora le aspettative di variazioni future sui prezzi. Se ad esempio le condizioni meteorologiche fossero particolarmente favorevoli facendo aumentare la resa della coltivazione delle patate per ettaro, ciò comporterà…. Uno spostamento verso sinistra della curva di offerta. Uno spostamento verso il basso a sinistra lungo la curva di offerta. Uno spostamento verso destra della curva di offerta. Uno spostamento verso l'alto a destra lungo la curva di offerta.

Come la domanda, anche l'offerta non è determinata semplicemente dal prezzo. Altre determinanti dell'offerta possono essere i costi di produzione, la redditività di prodotti alternativi, la redditività dei prodotti congiunti, natura, shock stocastici, gli obiettivi dei produttori o ancora le aspettative di variazioni future sui prezzi. Se ad esempio i coltivatori di mais si aspettassero una riduzione del prezzo futuro, potrebbero decidere di aumentare l'offerta corrente di mais per ridurre le scorte fino ad esaurimento e ciò comporterebbe…. Uno spostamento verso sinistra della curva di offerta. Uno spostamento verso il basso a sinistra lungo la curva di offerta. Uno spostamento verso destra della curva di offerta. Uno spostamento verso l'alto a destra lungo la curva di offerta.

Nella teoria economica tradizionale la forma della curva di domanda per l'impresa è diversa in relazione alle differenti forme di mercato. In una situazione di... Monopolio la singola impresa può vendere qualunque quantità essa desideri. Concorrenza pura la domanda per la singola impresa è crescente come la domanda di mercato. Concorrenza pura la domanda per la singola impresa è perfettamente elastica. Concorrenza pura la domanda per la singola impresa è decrescente come la domanda di mercato.

Per una impresa che opera in un mercato perfettamente concorrenziale la curva di domanda coincide con... La curva di ricavo medio, ma non con la curva del ricavo marginale. La curva di ricavo medio e la curva di ricavo marginale. La curva di ricavo marginale, ma non con la curva del ricavo medio. La curva dei costi marginali.

In regime di concorrenza perfetta, si dice che un'impresa è in equilibrio nel breve periodo... Nel punto massimo della curva dei ricavi marginali. In corrispondenza del livello di output individuato dall'intersezione delle curve del costo marginale e del ricavo marginale. In tutti i punti a sinistra dell'intersezione delle curve del costo marginale e del ricavo marginale. In tutti i punti a destra dell'intersezione delle curve del costo marginale e del ricavo marginale.

Riguardo ai comportamenti degli oligopolisti è possibile affermare che... Quanto più i comportamenti sono da concorrente o da rivale tanto meno è probabile che il mercato si avvicini ai livelli di prezzo e di output del modelli di concorrenza monopolistica. Quanto più i comportamenti sono di tipo collusivo tanto più è probabile che il mercato si avvicini ai livelli di prezzo e di output del monopolio. Quanto più i comportamenti sono di tipo collusivo tanto meno è probabile che il mercato si avvicini ai livelli di prezzo e di output del monopolio. Quanto più i comportamenti sono da concorrente o da rivale tanto meno è probabile che il mercato si avvicini ai livelli di prezzo e di output del modello di concorrenza perfetta.

In cosa consiste un accordo di tipo collusivo? In una vera e propria operazione di fusione in cui le imprese aderenti perderanno la loro autonomia e la loro identità per assumere quella del cartello. Di norma consiste in un accordo assolutamente segreto, esistendo in molti Paesi leggi anti-trust, che mira a stabilire condizioni il più possibile vicine al mercato monopolistico. Solitamente consiste in un comportamento che nasce da un accordo tacito o semplicemente da un atteggiamento ispirato alla volontà di non muovere concorrenza agli altri oligopolisti chiedendo in cambio la possibilità di mantenere una buona sicurezza per quanto riguarda la propria posizione sul mercato ed una certa sicurezza di lungo periodo per i profitti. Solitamente consiste in un accordo effettivamente raggiunto fra le imprese in materia di prezzi, di quantità, di tipi di prodotti, aree di mercato ecc., teso ad evitare la concorrenza.

Quali sono le conseguenze di una discriminazione completa/perfetta dei prezzi? Diminuisce la quantità prodotta e si accresce la così detta "rendita del consumatore". Si accresce il ricavo del monopolista. Si accresce la così detta "rendita del consumatore". Diminuisce la quantità prodotta.

Dato che gli accordi diretti fra oligopolisti, pur essendo il più ovvio esempio di collusione, sono generalmente illegali nella maggior parte dei Paesi, si può affermare che nella realtà economica odierna associazioni commerciali a livello mondiale, organizzazioni professionali ed istituzioni simili ne svolgono molte delle funzioni e delle attività e quindi realizzino in via legale indiretta gli obbiettivi propri degli accordi collusivi diretti? No. Non si sono mai verificati casi di tale genere. Sì, ciò può avvenire, ad esempio, per mezzo di pubblicazioni diverse contenenti informazioni concernenti l'azione attuale o programmata da parte dei membri. No, tali associazioni solitamente hanno il compito istituzionale di prevenire la collusione nel settore. No, anzi nella realtà attuale tali associazioni vengono fondate con lo scopo di prevenire la concentrazione e la collusione.

A fondamento del suo modello Bertrand assume... Che ciascuna impresa si attenda che l'impresa rivale mantenga il suo prezzo costante indipendentemente dalla propria decisione in materia di prezzo. Che un duopolista fissi prezzo e quantità corrispondenti al suo massimo profitto, immaginando che il rivale mantenga inalterata la quantità attualmente prodotta, unica essendo la curva di domanda complessiva. Che uno dei due oligopolisti mantenga invariato il proprio prezzo, mentre l'altro abbassa progressivamente il suo, fino ad un livello di output che assorbe per intero la capacità dei suoi impianti. Che ci sono oligopolisti leader e oligopolisti satellite.

Si può affermare tranquillamente che nella realtà difficilmente i cartelli sono in grado di conseguire la massimizzazione dei profitti congiunti? No, un cartello raggiunge sempre tale scopo. Sì, e ciò può accadere anche quando il cartello può formarsi per collusione diretta. Sì, perché non è quello lo scopo del cartello. No, non quando il cartello può formarsi per collusione diretta.

Quali sono i fattori che differenziano l'oligopolio dalla concorrenza monopolistica? In concorrenza monopolistica i soggetti che operano dal lato dell'offerta sono meno numerosi. In concorrenza monopolistica ciascun soggetto può influenzare sostanzialmente la condizione generale di mercato col proprio comportamento. In concorrenza monopolistica il singolo venditore con il suo comportamento non è in grado di apportare apprezzabili modificazioni nella condizione del mercato. In concorrenza monopolistica esistono cospicue barriere all'entrata.

È corretto affermare che tra le ipotesi fondamentali su cui si basa il modello del monopolio vi è quella per cui i venditori non si comportano in modo strategico? Sì. Se nel mercato fossero presenti pochi venditori, sarebbe logico che ciascuno di essi cercasse di prevedere le mosse degli altri, cioè si comportasse strategicamente ma in questo caso si è ipotizzato operi un'unica impresa. Se quella del comportamento strategico è una delle ipotesi fondamentali del modello oligopolistico, in monopolio il monopolista può comportarsi in modo strategico oppure no. No. Tale ipotesi è propria solo del modello di concorrenza perfetta, infatti se in un certo mercato operano molti venditori, e nessuno di essi è in grado di influire in misura significativa sul prezzo, è probabile che ciascuno decida senza tener conto degli altri. No, il monopolista adotta comportamenti strategici perché deve comunque tenere conto delle conseguenze delle proprie azioni.

Gli aspetti che caratterizzano una struttura di mercato (insieme delle condizioni in cui operano acquirenti e venditori) sono numerosi. Quali delle caratteristiche sotto enunciate sono compatibili sia con il modello della concorrenza perfetta che con il modello di monopolio? I venditori non fanno il prezzo e i compratori non fanno il prezzo. I compratori non fanno il prezzo e i venditori non si comportano in modo strategico. I venditori non fanno il prezzo e non si comportano in modo strategico. I compratori fanno il prezzo e i venditori si comportano in modo strategico.

La presenza in un dato settore di economie di scala può modificare la struttura di mercato allontanandola da un modello concorrenziale? No. L'unico fattore che può spostare l'equilibrio di mercato concorrenziale verso una situazione di maggior concentrazione è la differenziabilità dei prodotti. Infatti se i beni prodotti dalle imprese di una certa industria sono differenziati, queste imprese faranno il prezzo anche se il loro numero è elevato. No. Una sorta di "barriera" può essere creata solo da fattori di natura legale quando l'accesso ad un mercato è limitato per volere delle autorità pubbliche (leggi sulle autorizzazioni, sui brevetti, etc.). La presenza o meno di economie di scala è un fattore ininfluente. Sì. Può darsi che in un'industria operino poche imprese perché la domanda di mercato dei loro prodotti è troppo limitata per giustificare l'esistenza di un numero elevato di produttori.

Quali sono le conseguenze di una discriminazione completa dei prezzi? Si accresce il ricavo del monopolista. L'eliminazione completa delle perdite per le imprese che la attuano. Il volume di produzione complessivo è minore di quello socialmente efficiente. Si accresce la così detta «rendita del consumatore».

In una situazione di oligopolio come è possibile stabilire la posizione di equilibrio del mercato? È necessario introdurre ipotesi aggiuntive riguardo le reazioni dei soggetti di fronte all'iniziativa di uno di essi. Seguendo la regola del massimo profitto. Non esistono soluzioni ed è per questo che si parla di indeterminazione oligopolistica. I singoli soggetti non possono modificare l'andamento del mercato ed esso raggiungerà quindi automaticamente il proprio equilibrio.

Quale delle seguenti affermazioni sulle forme di mercato è errata? In oligopolio ci può essere collusione tra le imprese, sia palese che tacita, oppure competizione, anche molto aggressiva. Le quattro fondamentali forme di mercato in ordine crescente di potere di mercato delle imprese sono: concorrenza monopolistica, concorrenza perfetta, oligopolio e monopolio. Un accordo formale di collusione viene definito cartello. Se comprende tutte le imprese dell'industria, dà luogo ad un comportamento da monopolista. Si parla di discriminazione di prezzo quando un'impresa vende il proprio prodotto a prezzi diversi sul mercato per cercare di massimizzare i profitti.

Quale delle seguenti affermazioni sulle forme di mercato è errata? Le condizioni necessarie per avere concorrenza perfetta sono: un numero molto grande di imprese, prodotti differenziati, perfetta informazione e libertà di entrata e di uscita. L'equilibrio di breve periodo per la singola impresa di concorrenza perfetta è dato dalla condizione secondo cui il prezzo è uguale al costo marginale, in un punto in cui quest'ultimo è crescente. In concorrenza monopolistica, nel breve periodo, un'impresa può ottenere extra profitti, ma non nel lungo periodo, dove si ha equilibrio quando la curva di domanda è tangente alla curva del costo medio di lungo periodo. Se un certo prodotto può essere offerto alle stesse condizioni di costo da una industria monopolista o da un'industria di concorrenza perfetta, il monopolio offrirà una quantità inferiore a prezzi più elevati rispetto all'industria perfettamente concorrenziale.

Quale delle seguenti affermazioni sulle forme di mercato è errata? L'equilibrio di breve periodo per la singola impresa di concorrenza perfetta è dato dalla condizione secondo cui il prezzo è uguale al costo marginale, in un punto in cui quest'ultimo è decrescente. In oligopolio ci può essere collusione tra le imprese, sia palese che tacita, oppure competizione, anche molto aggressiva. La presenza di notevoli economie di scala non è compatibile con la concorrenza perfetta. C'è concorrenza monopolistica quando vi è libertà di entrata nell'industria ed esiste un elevato numero di imprese che operano indipendentemente l'una dall'altra, ma con un certo potere di mercato dovuto al fatto di realizzare prodotti differenziati.

Quale delle seguenti affermazioni sulle forme di mercato è errata? In concorrenza monopolistica, nel breve periodo, un'impresa può ottenere extra profitti, ma non nel lungo periodo, dove si ha equilibrio quando la curva di domanda è tangente alla curva del costo medio di lungo periodo. L'equilibrio di lungo periodo in concorrenza perfetta sarà realizzato quando il prezzo di mercato è uguale al costo medio di lungo periodo. In tal caso ciascuna impresa consegue extra profitti. L'equilibrio di breve periodo per la singola impresa di concorrenza perfetta è dato dalla condizione secondo cui il prezzo è uguale al costo marginale, in un punto in cui quest'ultimo è crescente. Un accordo formale di collusione viene definito cartello. Se comprende tutte le imprese dell'industria, dà luogo ad un comportamento da monopolista.

Quale delle seguenti affermazioni sulle forme di mercato è errata? Le quattro fondamentali forme di mercato in ordine crescente di potere di mercato delle imprese sono: concorrenza perfetta, concorrenza monopolistica, oligopolio e monopolio. La presenza di notevoli economie di scala è compatibile con la concorrenza perfetta. Le condizioni necessarie per avere concorrenza perfetta sono: un numero molto grande di imprese, prodotti omogenei, perfetta informazione e libertà di entrata e di uscita. La presenza di notevoli economie di scala non è compatibile con la concorrenza perfetta.

Quale delle seguenti affermazioni sulle forme di mercato è errata? Si ha monopolio quando l'industria è composta da una sola impresa: in pratica è difficile stabilire quando un'industria è monopolistica perché ciò dipende dall'ampiezza della definizione di industria, che è alquanto arbitraria. L'equilibrio in monopolio si ha quando il monopolista massimizza il proprio profitto. La condizione che garantisce tutto ciò è: ricavo marginale = costo marginale. È possibile studiare l'interazione strategica tra imprese, tipica degli oligopoli non collusivi, utilizzando la teoria dei giochi. Si ha monopolio quando l'industria è composta da una sola impresa: quindi è molto facile stabilire quando un'industria è monopolistica.

Quale delle seguenti affermazioni sulle forme di mercato è errata? La concorrenza potenziale potrebbe avere la stessa importanza di quella reale nella determinazione dei prezzi e delle quantità. La minaccia della concorrenza potenziale è tanto maggiore quanto più bassi sono i costi di entrata e di uscita nell'industria. Per mantenere nel tempo un monopolio ci vogliono barriere all'entrata. Tali barriere possono essere dovute a economie di scala, economie di varietà, controllo sulle forniture di fattori produttivi o sugli sbocchi commerciali, diritti di sfruttamento di brevetti o diritti d'autore, ma non a strategie anticompetitive quali acquisizioni di controllo o pubblicità aggressiva. Si ha monopolio quando l'industria è composta da una sola impresa: in pratica è difficile stabilire quando un'industria è monopolistica perché ciò dipende dall'ampiezza della definizione di industria, che è alquanto arbitraria. In oligopolio le imprese sono legate reciprocamente da interazione strategica.

Quale delle seguenti affermazioni sulle forme di mercato è errata? Si parla di discriminazione di prezzo quando un'impresa vende il proprio prodotto a prezzi diversi sul mercato per cercare di massimizzare i profitti. La presenza di notevoli economie di scala non è compatibile con la concorrenza perfetta. Se un certo prodotto può essere offerto alle stesse condizioni di costo da una industria monopolista o da un'industria di concorrenza perfetta, il monopolio offrirà una quantità superiore ma a prezzi più elevati rispetto all'industria perfettamente concorrenziale. Un accordo formale di collusione viene definito cartello. Se comprende tutte le imprese dell'industria, dà luogo ad un comportamento da monopolista.

Quale delle seguenti affermazioni sulle forme di mercato è errata? In oligopolio ci può essere collusione tra le imprese, sia palese che tacita, oppure competizione, anche molto aggressiva. La presenza di notevoli economie di scala non è compatibile con la concorrenza perfetta. Se un certo prodotto può essere offerto alle stesse condizioni di costo da una industria monopolista o da un'industria di concorrenza perfetta, il monopolio offrirà una quantità inferiore ma a prezzi più bassi rispetto all'industria perfettamente concorrenziale. In oligopolio vi è un numero relativamente piccolo di imprese ed esistono barriere all'entrata.

Quale delle seguenti affermazioni sulle forme di mercato è errata? La concorrenza potenziale potrebbe avere la stessa importanza di quella reale nella determinazione dei prezzi e delle quantità. La minaccia della concorrenza potenziale è tanto minore quanto più bassi sono i costi di entrata e di uscita nell'industria. In oligopolio vi è un numero relativamente piccolo di imprese ed esistono barriere all'entrata. Si ha monopolio quando l'industria è composta da una sola impresa: in pratica è difficile stabilire quando un'industria è monopolistica perché ciò dipende dall'ampiezza della definizione di industria, che è alquanto arbitraria. C'è concorrenza monopolistica quando vi è libertà di entrata nell'industria ed esiste un elevato numero di imprese che operano indipendentemente l'una dall'altra, ma con un certo potere di mercato dovuto al fatto di realizzare prodotti differenziati.

Quale delle seguenti affermazioni sulle forme di mercato è errata? Un accordo formale di collusione viene definito cartello. Se comprende tutte le imprese dell'industria, dà luogo ad un comportamento da monopolista. C'è concorrenza monopolistica quando vi sono barriere di entrata nell'industria ed esiste un elevato numero di imprese che operano indipendentemente l'una dall'altra, ma con un certo potere di mercato dovuto al fatto di realizzare prodotti differenziati. Si parla di discriminazione di prezzo quando un'impresa vende il proprio prodotto a prezzi diversi sul mercato per cercare di massimizzare i profitti. È possibile studiare l'interazione strategica tra imprese, tipica degli oligopoli non collusivi, utilizzando la teoria dei giochi.

Quale delle seguenti affermazioni sulle forme di mercato è errata? È possibile studiare l'interazione strategica tra imprese, tipica degli oligopoli non collusivi, utilizzando la teoria dei giochi. La concorrenza potenziale potrebbe avere la stessa importanza di quella reale nella determinazione dei prezzi e delle quantità. La minaccia della concorrenza potenziale è tanto maggiore quanto più bassi sono i costi di entrata e di uscita nell'industria. L'equilibrio in monopolio si ha quando il monopolista massimizza il proprio profitto. La condizione che garantisce tutto ciò è: ricavo marginale = costo marginale. In concorrenza monopolistica, nel breve periodo, un'impresa non può ottenere extra profitti, mentre può nel lungo periodo.

Quale delle seguenti affermazioni sulle forme di mercato è errata? In oligopolio vi è un numero relativamente piccolo di imprese ed esistono barriere all'entrata. L'equilibrio in monopolio si ha quando il monopolista massimizza il proprio profitto. La condizione che garantisce tutto ciò è: ricavo marginale = costo marginale. In oligopolio vi è un numero relativamente piccolo di imprese e non esistono barriere all'entrata. C'è concorrenza monopolistica quando vi è libertà di entrata nell'industria ed esiste un elevato numero di imprese che operano indipendentemente l'una dall'altra, ma con un certo potere di mercato dovuto al fatto di realizzare prodotti differenziati.

Quale delle seguenti affermazioni sulle forme di mercato è errata? In oligopolio le imprese non sono legate reciprocamente da interazione strategica. In oligopolio le imprese sono legate reciprocamente da interazione strategica. In oligopolio vi è un numero relativamente piccolo di imprese ed esistono barriere all'entrata. L'equilibrio in monopolio si ha quando il monopolista massimizza il proprio profitto. La condizione che garantisce tutto ciò è: ricavo marginale = costo marginale.

Quale delle seguenti affermazioni sulle forme di mercato è errata? La concorrenza potenziale potrebbe avere la stessa importanza di quella reale nella determinazione dei prezzi e delle quantità. La minaccia della concorrenza potenziale è tanto maggiore quanto più bassi sono i costi di entrata e di uscita nell'industria. In oligopolio vi è un numero relativamente piccolo di imprese ed esistono barriere all'entrata. In oligopolio ci può essere collusione tra le imprese, sia palese che tacita, ma non competizione. C'è concorrenza monopolistica quando vi è libertà di entrata nell'industria ed esiste un elevato numero di imprese che operano indipendentemente l'una dall'altra, ma con un certo potere di mercato dovuto al fatto di realizzare prodotti differenziati.

Quale delle seguenti affermazioni sulle forme di mercato è errata? L'equilibrio di lungo periodo in concorrenza perfetta sarà realizzato quando il prezzo di mercato è uguale al costo medio di lungo periodo. In tal caso ciascuna impresa non consegue extra profitti. Un accordo formale di collusione viene definito cartello. Se comprende tutte le imprese dell'industria, dà luogo ad un equilibrio concorrenziale. Le imprese oligopoliste possono avere di fronte una curva di domanda a gomito. In tal caso, esse avranno convenienza a tenere i prezzi fissi. Per mantenere nel tempo un monopolio ci vogliono barriere all'entrata. Tali barriere possono essere dovute a economie di scala, economie di varietà, controllo sulle forniture di fattori produttivi o sugli sbocchi commerciali, diritti di sfruttamento di brevetti o diritti d'autore, strategie anticompetitive quali acquisizioni di controllo o pubblicità aggressiva.

Se un'impresa vende lo stesso bene o servizio a prezzi diversi a differenti consumatori, si dice che pratica la discriminazione di prezzo. In quali dei seguenti punti è descritta la discriminazione di prezzo di primo ordine? Si individuano diverse categorie di consumatori di un certo bene e si applicano loro prezzi diversi per questo bene. Nessuna delle risposte proposte è corretta. Per ogni unità di bene venduta viene applicato al consumatore esattamente il prezzo che è disposto a pagare (prezzo di riserva). Si vende ogni unità prodotta a un prezzo che dipende dal numero di unità acquistate da ciascuno.

La discriminazione del prezzo è una pratica che consiste nell'applicare prezzi diversi a differenti consumatori per lo stesso bene o servizio. Si ha discriminazione di prezzo perfetta quando... Il produttore si appropria solo di parte del surplus del consumatore. Si individuano diverse categorie di consumatori di un certo bene e si applicano loro prezzi diversi per questo bene. Si vende ogni unità prodotta a un prezzo che dipende dal numero di unità acquistate da ciascuno. Si vende ogni unità prodotta a un prezzo che coincide esattamente con la cifra massima che l'acquirente è disposto a pagare per quell'unità.

Seguendo la tradizionale classificazione di Pigou, esistono tre tipi diversi di discriminazione del prezzo. Si ha discriminazione del secondo tipo quando …. Si vende ogni unità prodotta a un prezzo che dipende dal numero di unità acquistate da ciascuno. Si vende ogni unità prodotta a un prezzo che coincide esattamente con la cifra massima che l'acquirente è disposto a pagare per quell'unità. Si individuano diverse categorie di consumatori di un certo bene e si applicano loro prezzi diversi per questo bene. Il produttore si appropria dell'intero surplus del consumatore.

Solitamente si ipotizza che un'impresa venda il suo output ad un solo prezzo; talvolta, però, le imprese possono decidere di praticare la discriminazione di prezzo, vendendo il prodotto a prezzi diversi sul mercato per tentare di massimizzare i loro profitti. Siamo in presenza di discriminazione cosiddetta del terzo tipo quando... Si vende ogni unità prodotta a un prezzo che dipende dal numero di unità acquistate da ciascuno. Il produttore si appropria dell'intero surplus del consumatore. Si vende ogni unità prodotta a un prezzo che coincide esattamente con la cifra massima che l'acquirente è disposto a pagare per quell'unità. Si individuano diverse categorie di consumatori di un certo bene e si applicano loro prezzi diversi per questo bene.

È un esempio di discriminazione di prezzo di secondo grado o secondo tipo... Quando i locali pubblici prevedono prezzi di favore per le donne in determinate serate della settimana. Gli sconti in libreria per i professori. Gli sconti fatti a coloro che acquistano grandi quantità di una data merce. Gli sconti al cinema per gli anziani.

È un esempio di discriminazione di prezzo di secondo grado o secondo tipo... Gli sconti di quantità sugli alimentari. Quando le case automobilistiche vendono uno stesso modello a due prezzi differenti a seconda del mercato geografico, esempio Germania e Stati Uniti. Gli sconti al cinema per gli studenti. Gli sconti in libreria per i professori.

È un esempio di discriminazione di prezzo di secondo grado o secondo tipo... Gli sconti di quantità sui voli passeggeri. Gli sconti sull'abbonamento alla stagione teatrale per i pensionati. Gli sconti in libreria per i professori. Gli sconti del 50% sugli impianti sciistici per gli ultrasessantacinquenni.

Quando i locali pubblici prevedono prezzi di favore per le donne in determinate serate della settimana, applicano una discriminazione dei prezzi... Di terzo grado. Di secondo grado. Perfetta. Di primo grado.

Quando le case automobilistiche vendono uno stesso modello a due prezzi differenti a seconda del mercato geografico, esempio Germania e Stati Uniti, applicano una discriminazione dei prezzi... Di secondo grado. Di terzo grado. Di primo grado. Perfetta.

Gli sconti al cinema per gli anziani sono un esempio di discriminazione del prezzo…. Di terzo grado. Perfetta. Di primo grado. Di secondo grado.

Gli sconti in libreria per i professori sono un esempio di discriminazione del prezzo…. Di secondo grado. Di terzo grado. Di primo grado. Perfetta.

Lo sconto del 50% sugli impianti sciistici per gli ultrasessantacinquenni è un esempio di discriminazione del prezzo…. Perfetta. Di terzo grado. Di primo grado. Di secondo grado.

Gli sconti di quantità sugli alimentari sono un esempio di discriminazione del prezzo…. Di primo grado. Perfetta. Di secondo grado. Di terzo grado.

Con riguardo alla "teoria dei giochi" possiamo affermare che... Essa trova applicazione solo ed esclusivamente nell'ambito di modelli di concorrenza pura. Il "gioco" è considerato come contesto di decisioni interdipendenti. Il "gioco" è considerato come contesto di decisioni indipendenti. La sorte è l'unica responsabile dei risultati.

Quando un gioco si dice ad informazione completa? Quando gli impegni che i giocatori possono prendere tra di loro (sotto forma di impegni, minacce, promesse) non sono vincolanti. Quando è preclusa la possibilità di accordi tra i giocatori anche se essi possono comunicare prima che il gioco abbia inizio. Quando tutte le informazioni rilevanti sono note ai giocatori. Quando gli impegni che i giocatori possono prendere tra di loro (sotto forma di impegni, minacce, promesse) sono vincolanti.

Avendo presenti i risultati a cui conduce il famoso "dilemma del prigioniero", possiamo affermare... Che la strategia "dominante" fondata sulla regola di "aspettarsi il peggio" dal comportamento dell'altro, conduce sempre alla situazione migliore tra quelle fattibili. Che l'incertezza sugli altrui comportamenti porta in realtà alla situazione migliore tra quelle fattibili. Che la strategia "dominante" fondata sulla regola di "aspettarsi il peggio" dal comportamento dell'altro, conduce ad una situazione peggiore di quella in realtà fattibile. Che la strategia fondata sulla regola di "aspettarsi il meglio" dal comportamento dell'altro, conduce ad una situazione peggiore di quella in realtà fattibile.

Nell'ambito della teoria dei giochi, il "dilemma del prigioniero" è un gioco... Ad informazione imperfetta. Ad informazione completa. Ad informazione incompleta. In cui i giocatori partecipano allo stesso gioco, all'interno di un gioco, in modo ripetitivo (c.d. gioco ripetuto).

Nell'ambito della teoria dei giochi, un gioco a informazione incompleta è un gioco in cui... Il gioco stesso è suddiviso in tappe che si ripetono più volte. Qualcuno dei giocatori non conosce con certezza tutte le informazioni necessarie sull'altro, ad esempio, le vincite degli altri giocatori. Almeno uno dei giocatori deve decidere senza poter conoscere la scelta fatta in precedenza da qualche altro giocatore. Almeno uno dei giocatori deve decidere senza poter conoscere la scelta fatta contemporaneamente da qualche altro giocatore.

La teoria dei giochi ha come oggetto lo studio delle decisioni individuali in situazioni in cui vi sono interazioni strategiche tra i diversi soggetti; le decisioni prese da un soggetto influiscono sui risultati che un rivale può ottenere, secondo uno schema con feedback. La prima trattazione sistematica in questo campo è stata effettuata da... Keynes. Neumann e Morgenstern. Hall e Hicks. Ricardo.

La teoria dei giochi è una teoria utilizzata anche per analizzare la dinamica del processo decisionale degli imprenditori oligopolistici per mezzo di strumenti logicomatematici. In questo ambito col termine «pay-off» di una strategia si intende…. La perdita che si registrerà se la strategia non raggiunge il suo obiettivo. Il costo di attuazione della strategia. Il «guadagno netto» che tale strategia rende possibile per l'impresa in corrispondenza di ogni data controstrategia scelta dall'impresa concorrente. La misura della soddisfazione dell'oligopolista nel partecipare al gioco.

Nell'ambito della teoria dei giochi se, per esempio l'obiettivo dell'impresa è quello di massimizzare il profitto, il pay-off di una strategia sarà... Misurato in termini di profitto che essa determina. Il costo di attuazione della strategia. La misura della soddisfazione dell'oligopolista nel partecipare al gioco. La perdita che si registrerà se la strategia non raggiunge il suo obiettivo.

Nell'ambito della «Teoria dei giochi», un gioco c.d. a somma nulla, è un gioco in cui... Prendendo ad esempio il caso di due imprese, ogni guadagno di un'impresa è esattamente bilanciato dalla perdita dell'altra. Prendendo ad esempio il caso di due imprese, nessuna registrerà perdite. Alla fine del gioco nessuno vince e nessuno perde. Non si vince (guadagna) nulla.

Per rendita del consumatore si intende: Il prezzo che si ottiene per la cessione dei suoi servizi come lavoratore. La differenza tra il prezzo massimo che sarebbe disposto a pagare per acquistare una certa quantità di bene e il prezzo inferiore che effettivamente paga. La parte del suo reddito non consumata e fruttifera di interessi. La parte del suo reddito investita nell'acquisto di beni durevoli.

Cosa indica il tasso di interesse nominale annuo? L'ammontare del tasso d'interesse depurato dal tasso d'inflazione previsto nel periodo considerato. L'ammontare del tasso d'interesse depurato dal tasso d'inflazione effettivo che si è avuto nel periodo considerato. L'ammontare del tasso d'interesse in termini monetari correnti. L'ammontare del tasso d'interesse rapportato al PIL annuo.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. Le aspettative svolgono un ruolo fondamentale nella determinazione del livello di inflazione: maggiore è l'inflazione attesa, più quella effettiva diminuisce. Nel modello del flusso circolare del reddito sono prelievi il risparmio, le tasse e le importazioni. Il tasso di interesse reale è il tasso di interesse misurato in termini monetari. Le quattro fasi del ciclo economico (ripresa, espansione, rallentamento e recessione) hanno sempre la stessa dimensione.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. Nel modello del flusso circolare del reddito sono immissioni gli investimenti, la spesa pubblica e le esportazioni. La disoccupazione di disequilibrio si ha quando vi sono persone che non riescono ad occupare i posti disponibili. A prezzi più bassi le persone saranno incoraggiate a risparmiare di più per conservare il valore dei loro risparmi. La disoccupazione di disequilibrio si ha quando vi sono persone che non sono disposte a occupare i posti disponibili.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. Avendo presente il flusso circolare del reddito, se le immissioni superano i prelievi, il reddito nazionale aumenta, la disoccupazione tende a calare, l'inflazione tende a salire, le importazioni tendono ad aumentare e le esportazioni a diminuire. Nel modello del flusso circolare del reddito le importazioni rappresentano un'immissione. Il tasso di interesse reale è il tasso di interesse misurato in termini monetari. La disoccupazione non può essere un fenomeno di equilibrio.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. La disoccupazione è sempre un fenomeno di disequilibrio. Il ciclo economico può essere diviso in quattro fasi: la ripresa, l'espansione, il rallentamento e la recessione. Nel modello del flusso circolare del reddito il risparmio rappresenta un'immissione. Il ciclo economico può essere diviso in due fasi: il rallentamento e la recessione.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. La durata e la dimensione delle fasi del ciclo economico sono, di norma, regolari. La durata e la dimensione delle fasi del ciclo economico (ripresa, espansione, rallentamento e recessione) sono variabili per cui il ciclo è irregolare. Nel modello del flusso circolare del reddito le tasse rappresentano un'immissione. A prezzi più bassi vi potranno essere tra l'altro più importazioni e meno esportazioni.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. La disoccupazione può essere un fenomeno di equilibrio o di disequilibrio. L'inflazione da costi si verifica in conseguenza di aumenti continui della domanda aggregata cui non è possibile far fronte con espansioni dell'offerta. Nel modello del flusso circolare del reddito sono prelievi, tra gli altri, gli investimenti. L'inflazione da domanda si verifica quando vi sono continui aumenti dei costi di produzione per una data quantità da produrre.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. Sia ha disoccupazione di disequilibrio in tre situazioni: quando il salario reale medio è al di sopra del livello di equilibrio, quando c'è un'insufficiente domanda aggregata, in seguito ad un aumento dell'offerta di lavoro. Il tasso di interesse nominale è il tasso di interesse misurato in termini di beni che è possibile acquistare. È una tipica disoccupazione di disequilibrio la disoccupazione stagionale. La curva di offerta è decrescente nei prezzi.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. Se l'offerta di lavoro aumenta senza un corrispondente aumento della domanda di lavoro si crea la tipica la situazione di disoccupazione di equilibrio. La disoccupazione di equilibrio si ha quando vi sono persone che non riescono o non sono disposte a occupare i posti disponibili. La disoccupazione da salario reale è un tipico esempio di disoccupazione di equilibrio. La disoccupazione da carenza di domanda è un tipico esempio di disoccupazione di equilibrio.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. A prezzi più bassi il tasso di interesse tenderà ad essere più alto, comportando riduzione dell'indebitamento e aumento del risparmio. È una tipica disoccupazione di disequilibrio la disoccupazione strutturale. Sono tipi di disoccupazione strutturale la disoccupazione tecnologica e regionale. La curva di domanda è crescente rispetto al prezzo.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. A prezzi più bassi il tasso di interesse tenderà ad essere più alto, comportando riduzione dell'indebitamento e aumento del risparmio. È una tipica disoccupazione di disequilibrio la disoccupazione strutturale. La curva di domanda è decrescente rispetto al prezzo. La curva di domanda è crescente rispetto al prezzo.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. Le aspettative svolgono un ruolo fondamentale nella determinazione del livello di inflazione: maggiore è l'inflazione attesa, più quella effettiva diminuisce. A prezzi più alti il tasso di interesse tenderà ad essere più alto, comportando riduzione dell'indebitamento e aumento del risparmio. L'inflazione da domanda si verifica quando vi sono continui aumenti dei costi di produzione per una data quantità da produrre. L'inflazione da costi si verifica in conseguenza di aumenti continui della domanda aggregata cui non è possibile far fronte con espansioni dell'offerta.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. L'inflazione da domanda si verifica in conseguenza di aumenti continui della domanda aggregata cui non è possibile far fronte con espansioni dell'offerta. Nel modello del flusso circolare del reddito la spesa pubblica rappresenta un prelievo. È una tipica disoccupazione di disequilibrio la disoccupazione frizionale. La disoccupazione è sempre un fenomeno di equilibrio.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. L'inflazione da costi si verifica quando vi sono continui aumenti dei costi di produzione per una data quantità da produrre. Nel modello del flusso circolare del reddito le tasse rappresentano un'immissione. La durata e la dimensione delle fasi del ciclo economico sono, di norma, regolari. Il ciclo economico può essere diviso in due fasi: il rallentamento e la recessione.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. Le aspettative svolgono un ruolo fondamentale nella determinazione del livello di inflazione: maggiore è l'inflazione attesa, più quella effettiva aumenta. Nel modello del flusso circolare del reddito il risparmio rappresenta un'immissione. A prezzi più bassi vi potranno essere tra l'altro più importazioni e meno esportazioni. Le quattro fasi del ciclo economico (ripresa, espansione, rallentamento e recessione) hanno sempre la stessa durata.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. Nel modello del flusso circolare del reddito le esportazioni sono un prelievo. Il tasso di interesse nominale è il tasso di interesse misurato in termini monetari. Il ciclo economico può essere diviso in due fasi: la ripresa e l'espansione. La disoccupazione è sempre un fenomeno di disequilibrio.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. La disoccupazione non può essere un fenomeno di equilibrio. Il tasso di interesse reale è il tasso di interesse misurato in termini di beni che è possibile acquistare. Nel modello del flusso circolare del reddito le importazioni rappresentano un'immissione. Avendo presente il flusso circolare del reddito, se i prelievi superano le immissioni, il reddito nazionale aumenta, la disoccupazione tende a calare, l'inflazione tende a salire, le importazioni tendono ad aumentare e le esportazioni a diminuire.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. Le quattro fasi del ciclo economico (ripresa, espansione, rallentamento e recessione) hanno sempre la stessa dimensione. Avendo presente il flusso circolare del reddito, se i prelievi superano le immissioni, il reddito nazionale aumenta, la disoccupazione tende a calare, l'inflazione tende a salire, le importazioni tendono ad aumentare e le esportazioni a diminuire. Sono disoccupazioni di equilibrio la disoccupazione frizionale, la disoccupazione strutturale, la disoccupazione stagionale. Nel modello del flusso circolare del reddito sono prelievi, tra gli altri, gli investimenti.

Nel breve periodo, la funzione del consumo: Mostra aumenti del consumo meno che proporzionali rispetto agli aumenti del reddito. Mostra aumenti più che proporzionali rispetto agli aumenti del reddito. Mostra aumenti del consumo proporzionali rispetto agli aumenti del reddito. Rimane invariata rispetto agli aumenti del reddito.

Quali sono le componenti della domanda aggregata? La spesa per consumi privati delle famiglie, la spesa per investimenti privati delle imprese e delle famiglie, la spesa pubblica per consumi e investimenti e le esportazioni nette. La spesa per consumi privati delle famiglie, la spesa per investimenti privati delle imprese e le esportazioni nette. La spesa per investimenti privati delle imprese e delle famiglie, gli investimenti pubblici e le esportazioni nette. La spesa pubblica per consumi e investimenti, il risparmio e le esportazioni nette.

Qual è la differenza tra l'investimento sostitutivo e l'investimento netto? Il primo accresce la dotazione di beni capitale, il secondo rimpiazza i vecchi beni capitale. Il primo rimpiazza i vecchi beni capitale, il secondo accresce la dotazione di beni capitale. Il primo è sostenuto esclusivamente dalla capacità di spesa derivante dai finanziamenti esterni. Il secondo è sostenuto esclusivamente dalla capacità di spesa derivante dagli accantonamenti per ammortamenti.

Cosa mette in relazione la curva di Laffer? Il tasso di disoccupazione e l'inflazione. Le entrate fiscali e l'aliquota d'imposta. L'aliquota d'imposta e il reddito Il tasso di disoccupazione e il salario reale.

Si definisce moltiplicatore keynesiano... Il rapporto fra l'aumento dell'investimento pubblico e aumento del risparmio. Il rapporto fra l'aumento del reddito (necessario per generare una sufficiente quantità di risparmio addizionale), e l'aumento iniziale degli investimenti. Il rapporto fra l'aumento dell'investimento pubblico e aumento dell'occupazione. Il rapporto fra l'aumento dell'investimento pubblico e aumento del reddito.

Che rapporto sussiste tra il moltiplicatore keynesiano e la propensione marginale al risparmio? Il moltiplicatore keynesiano è uguale all'opposto della propensione marginale al risparmio. Il moltiplicatore keynesiano è uguale all'opposto del reciproco della propensione marginale al risparmio. Il moltiplicatore keynesiano è uguale al complemento a uno della propensione marginale al risparmio. Il moltiplicatore keynesiano è uguale al reciproco della propensione marginale al risparmio.

Che rapporto sussiste tra il moltiplicatore keynesiano e la propensione marginale al consumo? Il moltiplicatore keynesiano è uguale al reciproco del complemento ad uno della propensione marginale al consumo. Il moltiplicatore keynesiano è uguale al complemento a uno della propensione marginale al consumo. Il moltiplicatore keynesiano è uguale all'opposto del reciproco della propensione marginale al consumo. Il moltiplicatore keynesiano è uguale all'opposto della propensione marginale al consumo.

In riferimento al fatto che l'investimento è funzione del tasso di interesse, si può affermare che... L'investimento pubblico è più sensibile al tasso di interesse dell'investimento dell'operatore impresa. L'investimento dell'operatore famiglia è sensibile al tasso di interesse. L'investimento dell'operatore famiglia è del tutto insensibile al tasso di interesse. L'investimento pubblico è più sensibile al tasso di interesse dell'investimento dell'operatore famiglia.

Gli investimenti pubblici sono contraddistinti da... Una forte sensibilità ai cambiamenti del tasso di interesse. Una forte attenzione alla redditività finanziaria. Una maggiore attenzione alla redditività sociale che alla redditività finanziariamente intesa. Una esclusiva attenzione alla redditività sociale che li porta ad essere sempre e del tutto insensibili alle variazioni del tasso di interesse.

Analizzando il ruolo della politica fiscale in un'economia con mercati reali e finanziari aperti al resto del mondo, si constata che, in presenza di mobilità internazionale dei capitali, gli effetti della politica fiscale dipendono dal regime del tasso di cambio. La politica fiscale... Ha un effetto maggiore sulla produzione in regime di tassi di cambio fissi, piuttosto che in regime di tassi di cambio flessibili. Ha un effetto maggiore sulla produzione in regime di tassi di cambio flessibili, piuttosto che in regime di tassi di cambio fissi. Influenza la produzione in regime di tassi di cambio flessibili, mentre è neutrale in regime di tassi di cambio fissi. In regime di cambi flessibili, sia nel breve che nel lungo periodo, non ha alcun effetto sulla produzione, sul livello dei prezzi né sul tasso di interesse.

Quale delle seguenti affermazioni in tema di determinazione del reddito e di ruolo fiscale è errata? Un'importante innovazione teorica di Keynes riguarda la funzione del consumo: non è il tasso di interesse la sua principale determinante come affermavano i liberisti, ma il livello di prodotto dell'economia. I monetaristi rappresentano una posizione estrema nell'ambito del filone keynesiano delle scuole macroeconomiche. Mentre i liberisti ritenevano valida la legge di Say, i keynesiani le contrapponevano il principio della domanda effettiva. Le scuole macroeconomiche possono essere raggruppate in due filoni principali: i keynesiani e i liberisti.

Quale delle seguenti affermazioni in tema di determinazione del reddito e di ruolo della politica fiscale è errata? La legge di Say vale in un'economia di baratto se tutti i mercati sono perfettamente concorrenziali; è valida in un'economia monetaria se, oltre a mercati perfettamente concorrenziali, vi è anche assenza di tesaurizzazione della moneta. Le scuole macroeconomiche possono essere raggruppate in due filoni principali: i keynesiani e i liberisti. I monetaristi rappresentano una posizione estrema nell'ambito del filone keynesiano. Legge di Say e principio della domanda effettiva sono mutuamente incompatibili. O vale l'una o vale l'altro. La legge di Say afferma che l'offerta crea da sé la propria domanda mentre il principio della domanda effettiva afferma l'esatto contrario: la domanda stabilisce il livello di produzione dell'economia.

Quale delle seguenti affermazioni in tema di determinazione del reddito e di ruolo della politica fiscale è corretta? Legge di Say e principio della domanda effettiva sono l'uno la conseguenza dell'altra. Il principio della domanda effettiva vale se i mercati sono di concorrenza imperfetta e le imprese hanno convenienza a tenere i prezzi fissi. Mentre i keynesiani ritenevano valida la legge di Say, i liberisti le contrapponevano il principio della domanda effettiva. La legge di Say afferma che la domanda stabilisce il livello di produzione dell'economia

Quale delle seguenti affermazioni in tema di determinazione del reddito e di ruolo della politica fiscale è corretta? Il principio della domanda effettiva afferma che l'offerta crea da sé la propria domanda. La legge di Say vale se i mercati sono di concorrenza imperfetta e le imprese hanno convenienza a tenere i prezzi fissi. A partire dalla funzione keynesiana del consumo distinguiamo due parametri importanti: la propensione marginale al consumo (la parte d'incremento unitario di reddito che viene consumata) e la propensione media al consumo (la parte del reddito che viene consumata in media). Il principio della domanda effettiva vale in un'economia di baratto se tutti i mercati sono perfettamente concorrenziali; è valida in un'economia monetaria se, oltre a mercati perfettamente concorrenziali, vi è anche assenza di tesaurizzazione della moneta.

Quale delle seguenti affermazioni in tema di determinazione del reddito e di ruolo della politica fiscale è errata? Il principio della domanda effettiva cessa di valere se i mercati sono di concorrenza imperfetta. Dalla funzione keynesiana del consumo è facile ottenere la corrispondente funzione del risparmio. Se la tassazione è in somma fissa e vige l'obbligo del pareggio del bilancio pubblico, allora il moltiplicatore keynesiano della spesa pubblica è uguale all'unità. Dal semplice modello macroeconomico keynesiano si ricava il principio del moltiplicatore: dato un livello/variazione di domanda aggregata esogena, il livello/variazione del reddito di equilibrio sarà più che proporzionale, a patto che vi siano sufficienti risorse produttive inutilizzate.

Quale delle seguenti affermazioni in tema di determinazione del reddito e di ruolo della politica fiscale è errata? Un'importante innovazione teorica di Keynes riguarda la funzione del consumo: non è il livello di prodotto dell'economia la sua principale determinante come affermavano i liberisti, ma il tasso di interesse. Una politica fiscale espansiva implica un aumento della spesa pubblica e/o una riduzione delle tasse. I keynesiani spiegano le fluttuazioni cicliche dell'economia attraverso le fluttuazioni della domanda, in particolare degli investimenti. Gli stabilizzatori fiscali automatici quali ad esempio le imposte progressive e i sussidi di disoccupazione, evitano che la domanda aggregata diventi troppo alta o troppo bassa.

Quale delle seguenti affermazioni in tema di determinazione del reddito e di ruolo della politica fiscale è corretta? La propensione media al consumo è definita come la parte d'incremento unitario di reddito che viene consumata. La legge di Say non vale in un'economia di baratto se tutti i mercati sono perfettamente concorrenziali. Una politica fiscale restrittiva implica una riduzione della spesa pubblica e/o un aumento delle tasse. Il principio della domanda effettiva cessa di valere se le imprese hanno convenienza a tenere i prezzi fissi.

Quale delle seguenti affermazioni in tema di determinazione del reddito e di ruolo della politica fiscale è corretta? È complicato prevedere l'entità degli effetti della politica fiscale discrezionale. La politica fiscale espansiva può agire da spinta e stimolare la spesa privata in crescita, oppure può spiazzare la spesa privata. Il successo o meno dipende anche dalla fiducia degli operatori, che è molto difficile da prevedere. La propensione marginale al consumo è definita come la parte del reddito che viene consumata in media. Il principio del moltiplicatore afferma che, dato un livello di domanda aggregata esogena, il livello del reddito di equilibrio sarà meno che proporzionale. Se la tassazione è in somma fissa e vige l'obbligo del pareggio del bilancio pubblico, allora il moltiplicatore della spesa pubblica è minore di zero.

Quale delle seguenti affermazioni in tema di determinazione del reddito e di ruolo della politica fiscale è corretta? Si ha una politica fiscale discrezionale quando il governo varia deliberatamente le tasse o la spesa pubblica allo scopo di alterare il livello della domanda aggregata. Il principio della domanda effettiva cessa di valere se le imprese hanno convenienza a tenere i prezzi fissi. La legge di Say non vale in un'economia di baratto se tutti i mercati sono perfettamente concorrenziali. La propensione media al consumo è definita come la parte d'incremento unitario di reddito che viene consumata.

Quale delle seguenti affermazioni in tema di determinazione del reddito e di ruolo della politica fiscale è corretta? Dal semplice modello macroeconomico keynesiano, caratterizzato sia dalla legge di Say che dalla funzione del consumo keynesiana, si ricava il principio del moltiplicatore. La legge di Say afferma che l'offerta crea da sé la propria domanda mentre il principio della domanda effettiva afferma l'esatto contrario: la domanda stabilisce il livello di produzione dell'economia. Data una variazione della domanda aggregata esogena, il principio del moltiplicatore afferma che la variazione del reddito di equilibrio sarà meno che proporzionale. Se la tassazione è in somma fissa e vige l'obbligo del pareggio del bilancio pubblico, allora il moltiplicatore della spesa pubblica è uguale a zero.

Quale delle seguenti affermazioni in tema di determinazione del reddito e di ruolo della politica fiscale è corretta? La legge di Say non è valida in un'economia monetaria se, oltre a mercati perfettamente concorrenziali, vi è anche assenza di tesaurizzazione della moneta La legge di Say vale in un'economia di baratto se tutti i mercati sono perfettamente concorrenziali; è valida in un'economia monetaria se, oltre a mercati perfettamente concorrenziali, vi è anche assenza di tesaurizzazione della moneta. Se la tassazione è in somma fissa e vige l'obbligo del pareggio del bilancio pubblico, allora il moltiplicatore della spesa pubblica è uguale a 0,50. Se il reddito di equilibrio è inferiore al livello di reddito di piena occupazione, la produzione non è in grado di aumentare per soddisfare l'eccesso di domanda e quindi si originerà inflazione.

Se gli obblighi di riserva aumentano, il valore del moltiplicatore dei depositi: Aumenta. Diminuisce. Non varia se contemporaneamente avviene un aumento del saggio ufficiale di sconto. Non varia: gli obblighi di riserva non influenzano il moltiplicatore dei depositi.

Lo scopo di un aumento dell'acquisto di titoli (operazioni di mercato aperto) da parte dell'Autorità monetaria sarà quello di... Aumentare la base monetaria e di conseguenza l'offerta di moneta. Ridurre l'offerta di moneta. Attuare una politica monetaria restrittiva. Nessuno di quelli proposti.

Quale tra le seguenti manovre non è finalizzata ad aumentare l'offerta di moneta? Una riduzione della riserva obbligatoria delle banche. Un aumento dell'acquisto di titoli (operazioni di mercato aperto). La vendita di titoli in una operazione in mercato aperto. Un aumento dei prestiti alle banche.

Al fine di accrescere l'offerta di moneta, quale delle seguenti manovre potrebbero mettere in atto le Autorità monetarie? Aumentare la riserva obbligatoria che aumenta il moltiplicatore monetario e di conseguenza l'offerta di moneta. Offrire titoli pubblici ad alto tasso di rendimento sul mercato finanziario facendo aumentare la base monetaria e di conseguenza l'offerta di moneta. Aumentare il tasso di sconto, cui conseguirà un aumento dei prestiti alle banche, un aumento della base monetaria e quindi dell'offerta di moneta. Ridurre il tasso di sconto che, attraverso un effetto sulle aspettative dei tassi di interesse futuri attesi si rifletterà in un calo dei tassi di interesse a medio e lungo termine, e quindi in un aumento dell'offerta di moneta.

Quale dei seguenti effetti non può essere conseguenza di un aumento del rapporto circolante/depositi? Un aumento del rapporto circolante depositi riduce il moltiplicatore della moneta. Un aumento del rapporto circolante depositi riduce l'offerta nominale di moneta. Un aumento del rapporto circolante depositi sposta in alto la curva LM. Un aumento del rapporto circolante depositi modifica la base monetaria.

La moneta nominale M1 (circolante + depositi) è eguale alla base monetaria (circolante + riserve bancarie), la quale è controllata dalla Banca centrale,... Moltiplicata per il moltiplicatore della moneta. Divisa per il moltiplicatore della moneta. Più il moltiplicatore della moneta. Più l'indice dei prezzi al consumo.

Siano M1 la moneta nominale e H la base monetaria, vale la seguente relazione... M1 = H / moltiplicatore della moneta M1 = H + moltiplicatore della moneta M1 = moltiplicatore della moneta /H M1 = H x moltiplicatore della moneta

Siano M1 la moneta nominale e H la base monetaria, quale delle seguenti eguaglianze non è corretta? H = circolante + depositi M1 = circolante + depositi H = circolante + riserve bancarie M1 = H x moltiplicatore della moneta

Le operazioni di mercato aperto... Consistono nell'acquisto e vendita di titoli da parte della Banca centrale allo scopo di modificare l'offerta di moneta. Sono manovre di politica economica che non influiscono direttamente sulla base monetaria. Consistono nell'acquisto e vendita di titoli, prevalentemente azionari, da parte della Banca centrale allo scopo di modificare l'offerta di moneta. Consistono nell'obbligo da parte del Governo alle banche ordinarie di acquistare o di vendere titoli.

È corretto affermare che nel breve e nel medio periodo la politica monetaria influisce sia sul livello sia sulla composizione della produzione? No. Nel breve e nel medio periodo la politica monetaria è neutrale, ossia le variazioni del livello della moneta alla fine generano un aumento proporzionale dei prezzi, lasciando inalterate la produzione e la disoccupazione. Sì, un aumento della moneta riduce i tassi di interesse e provoca un deprezzamento della valuta. A sua volta questo fa aumentare la domanda di beni e la produzione. No. Un aumento della moneta può tuttalpiù influire sul livello della produzione ma non può in nessun caso modificarne la composizione. Sì, un aumento della moneta produce un incremento dei tassi di interesse. A sua volta questo fa contrarre la domanda di beni e la produzione.

Vi è una dipendenza funzionale tra il fabbisogno di moneta legato al normale svolgimento delle transazioni, quando sia dato il quadro istituzionale, e il reddito o prodotto lordo? Sì, la domanda di moneta, è dimostrato, dipende negativamente dal reddito nominale. No, mai. Tali grandezze sono incorrelate. Sì, sotto certe ipotesi si è soliti assumere che la domanda di moneta sia proporzionale al reddito mediante un c.d. coefficiente di liquidità. No, la domanda di moneta dipende esclusivamente dal tasso di interesse.

La più frequente formulazione dell'equazione della teoria quantitativa della moneta è la seguente... La quantità di moneta moltiplicata per la velocità di circolazione della moneta stessa è uguale al valore delle transazioni. La quantità di moneta divisa per la velocità di circolazione della moneta stessa è uguale al valore delle transazioni. La quantità di moneta moltiplicata per la velocità di circolazione della moneta stessa è uguale al numero delle transazioni. La quantità di moneta divisa per la velocità di circolazione della moneta stessa è uguale al numero delle transazioni.

Quando il volume delle transazioni può considerarsi stabile e come tale essere assunto costante? Solo quando riflette un reddito di piena occupazione. Quando è possibile ipotizzare la esogeneità del numero delle transazioni rispetto agli intrinseci meccanismi del mercato monetario. Quando si assumono date le abitudini di pagamento. Quando si assumono dati i tempi di pagamento.

La teoria keynesiana della moneta... Ha proposto una funzione di domanda della moneta per cui solo il reddito è variabile indipendente. Per motivi di semplicità ha supposto essere il tasso di interesse una variabile esogena. Ha provveduto ad esplicitare fino alle più significative implicazioni e conseguenze il ruolo della componente speculativa della domanda di moneta. Ha provveduto ad esplicitare fino alle più significative implicazioni e conseguenze il ruolo delle variazioni del reddito sulla domanda di moneta.

Quale è il valore assunto dal «moltiplicatore dei depositi»? È sempre uguale al rapporto tra riserva legale e moneta bancaria. È sempre uguale al reciproco della riserva legale. È sempre uguale al reciproco del rapporto tra riserva legale e depositi in carta moneta. È sempre uguale al rapporto tra riserva legale e depositi in carta moneta.

Si definisce come manovra di controllo qualitativo del credito... Il credito agevolato (ad. es. all'esportazione, alle aree montane e depresse, ecc.). La manovra del tasso di sconto. La manovra del tasso delle anticipazioni contro pegno di titoli. La manovra di modifica delle riserve obbligatorie o legali.

Quale delle seguenti affermazioni sulla moneta e la politica monetaria non è corretta? Quella di costituire "riserva di valore" non è tra le funzioni normalmente svolte dalla moneta. Il moltiplicatore dei depositi bancari è pari al reciproco del tasso di liquidità. In pratica, è difficile stimare il moltiplicatore dei depositi dal momento che diverse banche potrebbero scegliere di mantenere un diverso grado di liquidità o potrebbero variarlo nel tempo; i clienti potrebbero non essere interessati a tutti i crediti offerti dalle banche; parte del circolante potrebbe non essere depositata in banca. La quantità di moneta inizialmente offerta dalla Banca centrale, la base monetaria, è sottoposta a un processo di moltiplicazione, dovuto al fatto che solo una parte dei depositi è trattenuta dalle banche come riserva liquida.

Quale delle seguenti affermazioni sulla moneta e la politica monetaria non è corretta? Se c'è un afflusso di fondi dall'estero l'offerta di moneta aumenta. La domanda di moneta a scopo transazionale e quella a scopo precauzionale dipendono principalmente dal livello del reddito nazionale, oltre che dalla frequenza con cui vengono pagati i redditi e da altre regole istituzionali; possono dipendere anche dal tasso di interesse. A seconda della definizione, alcune attività finanziarie vengono considerate moneta e altre no: ad esempio talvolta non è considerato tale il denaro circolante (banconote e moneta metallica). Se le banche scelgono di mantenere un grado di liquidità più basso in modo da creare più credito per una data base monetaria l'offerta di moneta aumenta.

Quale delle seguenti affermazioni sulla moneta e la politica monetaria non è corretta? L'equilibrio del mercato monetario si ha quando l'offerta e la domanda di moneta sono uguali. Le banche mirano a realizzare profitti, ma devono anche conservare una certa liquidità: le attività illiquide sono poco remunerate, mentre le attività più remunerate sono quelle liquide. Per controllare in modo efficace l'offerta di moneta tramite la politica monetaria nel lungo periodo è necessario ridurre il fabbisogno finanziario del settore pubblico. La domanda di moneta è una funzione decrescente del tasso di interesse ed è nota come curva della preferenza per la liquidità.

Quale delle seguenti affermazioni sulla moneta e la politica monetaria non è corretta? La Banca centrale emette il denaro circolante, agisce come Banca dello Stato, esercita la vigilanza sulle banche commerciali, sulle società quotate e sulla Borsa. L'equilibrio del mercato monetario si raggiunge attraverso variazioni nel tasso di interesse e nel tasso di cambio. La domanda di moneta a scopo speculativo dipende principalmente dalle aspettative sull'andamento futuro dei prezzi di attività finanziarie illiquide quali azioni e obbligazioni e sull'andamento dei tassi di cambio. Un aumento dell'offerta di moneta, a partire da una situazione di equilibrio, spinge gli individui a impiegare tale moneta aggiuntiva in attività finanziarie illiquide; questo genera un aumento del loro prezzo e una riduzione del tasso di interesse che fa aumentare gli investimenti; si ha quindi un aumento della domanda aggregata e, di conseguenza, del reddito nazionale.

Quale delle seguenti affermazioni sulla moneta e la politica monetaria non è corretta? Il moltiplicatore dei depositi bancari è pari al doppio del tasso di liquidità. Nel breve periodo è possibile usare la politica monetaria agendo direttamente sull'offerta di moneta (ad esempio tramite operazioni di mercato aperto), sul tasso di interesse, oppure si può ridurre l'offerta di moneta attraverso il razionamento del credito. Un aumento del tasso di interesse corrisponde a una politica monetaria restrittiva. A seconda della definizione, alcune attività finanziarie vengono considerate moneta e altre no. Il denaro circolante, composto da banconote e moneta metallica, viene sempre considerato moneta.

Quale delle seguenti affermazioni sulla moneta e la politica monetaria non è corretta? Se le banche scelgono di mantenere un grado di liquidità più basso in modo da creare più credito per una data base monetaria l'offerta di moneta diminuisce. Lo strumento di politica monetaria più usato in questi ultimi anni è il controllo dei tassi d'interesse: esso ha il vantaggio di essere flessibile e di permettere risposte rapide a variazioni nel contesto macroeconomico. Le funzioni principali della moneta sono quattro: mezzo di scambio; riserva di valore; l'unità di conto; mezzo per trasferire il valore nel tempo. Una diminuzione del tasso di interesse corrisponde ad una politica monetaria espansiva.

Quale delle seguenti affermazioni sulla moneta e la politica monetaria non è corretta? Le banche mirano a realizzare profitti, ma devono anche conservare una certa liquidità: le attività liquide sono poco remunerate, mentre le attività più remunerate sono quelle illiquide. Se c'è un afflusso di fondi dall'estero l'offerta di moneta diminuisce. Le passività bancarie sono costituite da depositi, depositi vincolati, certificati di deposito e repo. L'attivo delle banche include il circolante, le disponibilità presso la Banca centrale, i prestiti, le anticipazioni e gli investimenti (ad esempio in titoli di Stato e investimenti interbancari).

Quale delle seguenti affermazioni sulla moneta e la politica monetaria non è corretta? Se il governo aumenta il proprio fabbisogno finanziario e lo finanzia con l'intervento della Banca centrale che emette moneta l'offerta di moneta diminuisce. La Banca centrale emette il denaro circolante, agisce come Banca dello Stato, esercita la vigilanza sulle banche commerciali, delinea la politica monetaria, la politica del tasso di cambio, svolge funzioni di prestatore di ultima istanza. La quantità di moneta inizialmente offerta dalla Banca centrale, la base monetaria, è sottoposta a un processo di moltiplicazione, dovuto al fatto che solo una parte dei depositi è trattenuta dalle banche come riserva liquida. Il moltiplicatore dei depositi bancari è pari al reciproco del tasso di liquidità.

Quale delle seguenti affermazioni sulla moneta e la politica monetaria non è corretta? In pratica, è difficile stimare il moltiplicatore dei depositi dal momento che diverse banche potrebbero scegliere di mantenere un diverso grado di liquidità o potrebbero variarlo nel tempo; i clienti potrebbero non essere interessati a tutti i crediti offerti dalle banche; parte del circolante potrebbe non essere depositata in banca. Se le banche scelgono di mantenere un grado di liquidità più basso in modo da creare più credito per una data base monetaria l'offerta di moneta aumenta. Se c'è un afflusso di fondi dall'estero l'offerta di moneta aumenta. La somma della domanda di moneta a scopo transazionale e quella a scopo precauzionale è anche nota come saldo monetario inattivo.

Quale delle seguenti affermazioni sulla moneta e la politica monetaria non è corretta? La somma della domanda di moneta a scopo transazionale e quella a scopo precauzionale è anche nota come saldo monetario attivo. Sono tre i moventi principali che spingono a domandare moneta: il movente transazionale, il movente precauzionale e il movente speculativo. La domanda di moneta a scopo speculativo è anche nota come saldo monetario attivo. Se il governo aumenta il proprio fabbisogno finanziario e lo finanzia con l'intervento della Banca centrale che emette moneta l'offerta di moneta aumenta.

Quale delle seguenti affermazioni sulla moneta e la politica monetaria non è corretta? La domanda di moneta è una funzione crescente del tasso di interesse ed è nota come curva della preferenza per la liquidità. La domanda di moneta a scopo speculativo è anche nota come saldo monetario inattivo. La domanda di moneta a scopo transazionale e quella a scopo precauzionale dipendono principalmente dal livello del reddito nazionale, oltre che dalla frequenza con cui vengono pagati i redditi e da altre regole istituzionali; possono dipendere anche dal tasso di interesse. La domanda di moneta a scopo speculativo dipende principalmente dalle aspettative sull'andamento futuro dei prezzi di attività finanziarie illiquide quali azioni e obbligazioni e sull'andamento dei tassi di cambio.

Quale delle seguenti affermazioni sulla moneta e la politica monetaria non è corretta? Il saldo monetario attivo dipende principalmente dal livello del reddito nazionale, oltre che dalla frequenza con cui vengono pagati i redditi e da altre regole istituzionali; possono dipendere anche dal tasso di interesse. Un aumento dell'offerta di moneta, a partire da una situazione di equilibrio, spinge gli individui a impiegare tale moneta aggiuntiva in attività finanziarie illiquide; questo genera un aumento del loro prezzo e una riduzione del tasso di interesse che fa aumentare gli investimenti; si ha quindi una diminuzione della domanda aggregata e, di conseguenza, del reddito nazionale. Il saldo monetario inattivo dipende principalmente dalle aspettative sull'andamento futuro dei prezzi di attività finanziarie illiquide quali azioni e obbligazioni e sull'andamento dei tassi di cambio. La domanda di moneta è una funzione decrescente del tasso di interesse ed è nota come curva della preferenza per la liquidità.

Quale delle seguenti affermazioni sulla moneta e la politica monetaria non è corretta? L'equilibrio del mercato monetario si ha quando l'offerta e la domanda di moneta sono uguali. Un aumento del tasso di interesse corrisponde a una politica monetaria espansiva. L'equilibrio del mercato monetario si raggiunge attraverso variazioni nel tasso di interesse e nel tasso di cambio. Un aumento dell'offerta di moneta, a partire da una situazione di equilibrio, spinge gli individui a impiegare tale moneta aggiuntiva in attività finanziarie illiquide; questo genera un aumento del loro prezzo e una riduzione del tasso di interesse che fa aumentare gli investimenti; si ha quindi un aumento della domanda aggregata e, di conseguenza, del reddito nazionale.

Quale delle seguenti affermazioni sulla moneta e la politica monetaria non è corretta? Una diminuzione del tasso di interesse corrisponde ad una politica monetaria restrittiva. Per controllare in modo efficace l'offerta di moneta tramite la politica monetaria nel lungo periodo è necessario ridurre il fabbisogno finanziario del settore pubblico. Un aumento del tasso di interesse corrisponde a una politica monetaria restrittiva. Nel breve periodo è possibile usare la politica monetaria agendo direttamente sull'offerta di moneta (ad esempio tramite operazioni di mercato aperto), sul tasso di interesse, oppure si può ridurre l'offerta di moneta attraverso il razionamento del credito.

Riguardo al ruolo della politica economica, oggi la maggior parte degli economisti sembra concorde sulla necessità di un intervento in caso si registrino alti livelli di disoccupazione od inflazione, evitando però gli eccessi del cosiddetto fine tuning. Cosa si intende per fine tuning? Insieme di norme legislative o regolamentari che impongono restrizioni ai responsabili di politica economica, come la condizione che la moneta cresca a un tasso costante o che il bilancio sia in pareggio. Politica governativa che si avvale in misura massiccia dello strumento dell'imposizione fiscale. Politica economica volta a raggiungere esattamente un obiettivo prefissato, come una disoccupazione costante o un dato livello di crescita della produzione. Politica volta a sostenere o regolamentare settori specifici dell'economia.

Riguardo al ruolo della politica economica, è oggi opinione quasi universalmente diffusa che, a causa dell'incertezza, tale strumento vada usato con prudenza, evitando politiche molto attive. Anni fa invece si vedevano contrapposte opinioni molto più radicali. Gli economisti guidati da Franco Modigliani del MIT (i realizzatori della prima generazione di modelli macroeconometrici)... Credevano che le conoscenze sul funzionamento del sistema economico non potessero che migliorare, consentendo ai responsabili di politica economica di perfezionare il loro intervento per raggiungere gli obiettivi prefissati. Sostenevano che non è desiderabile che l'operatore pubblico influenzi la domanda aggregata. Cercavano di dimostrare analiticamente che misure di politica economica attiva avevano sempre effetti eccessivi rispetto all'obiettivo prefissato. Ammettevano che gli economisti avevano ancora molto da imparare e sostenevano che coloro che sanno poco dovrebbero fare poco.

Negli anni recenti vi è stato un ampio dibattito sulle diverse strategie che le autorità monetarie possono perseguire per realizzare l'obiettivo della stabilità dei prezzi. Al riguardo, sono stati oggetto di particolare attenzione due approcci denominati rispettivamente monetary targeting e inflation targeting. Cosa si intende per monetary targeting? Strategia che si basa sull'annuncio da parte della Banca centrale di un tasso di crescita della quantità di moneta. L'azione della Banca centrale si concentra sulla realizzazione di quel tasso di crescita: non appena la quantità di moneta si discosta dal sentiero di crescita previsto, la Banca centrale interviene apportando le opportune correzioni. L'aumento ad oltranza della quantità di moneta in circolazione. Strategia basata sull'annuncio da parte della Banca centrale di un sentiero desiderato per l'inflazione futura. In questo caso la Banca centrale decide i suoi interventi correttivi sulla base degli scostamenti dell'inflazione prevista dal sentiero desiderato. Strategia in cui la Banca centrale annuncia il livello dei tassi di interesse sulla base delle sue previsioni sull'evoluzione dell'inflazione nell'area dell'euro.

Riguardo alle strategie di politica monetaria e al comportamento della Banca centrale europea, è ormai opinione comune, almeno nei mercati, che la banca si comporti di fatto come un inflation targeter e cioè... Annunci un tasso di crescita della quantità di moneta, dopo di che concentra la propria azione sulla realizzazione di quel tasso di crescita: non appena la quantità di moneta si discosta dal sentiero di crescita previsto, la Banca centrale interviene apportando le opportune correzioni. Decida il livello dei tassi d'interesse sulla base delle sue previsioni sull'evoluzione dell'inflazione nell'area dell'euro. Decida il livello di spesa pubblica sulla base delle sue previsioni sull'evoluzione dell'inflazione nell'area dell'euro. Decida il livello di disoccupazione sulla base delle sue previsioni sull'evoluzione dell'inflazione nell'area dell'euro.

Per raggiungere l'obiettivo di stabilità dei prezzi la Banca Centrale Europea ha deciso di perseguire un approccio che è stato ufficialmente denominato strategia di politica monetaria orientata alla stabilità nel quale confluiscono elementi di due diverse strategie tra le più accreditate del momento: inflation targeting e monetary targeting. In cosa consiste la strategia denominata inflation targeting? Strategia di politica monetaria finalizzata alla realizzazione esclusiva di un dato tasso di crescita della moneta: non appena la quantità di moneta si discosta dal sentiero di crescita previsto la Banca centrale interviene. Nessuna delle risposte proposte illustra tale strategia. Strategia di politica monetaria nella quale la Banca centrale definisce come suo obiettivo principale, e a volte esclusivo, un dato tasso di inflazione. Strategia di politica monetaria nella quale la Banca centrale annuncia un tasso di crescita obiettivo della quantità di moneta.

L'opinione dominante oggi in Europa è che l'elevata disoccupazione europea sia il risultato di "rigidità del mercato del lavoro", tra le quali vengono generalmente considerate... Gli elevati contributi dei datori di lavoro, gli ingenti costi di licenziamento, sindacati molto potenti, sussidi di disoccupazione generosi, minimi salariali alti rispetto al salario medio. Scarsa propensione del lavoratore ad assumersi il rischio imprenditoriale. Scarsa preparazione, istruzione professionale inadeguata ed elevate resistenze a spostarsi sul territorio. Scarsa mobilità del lavoratore da un settore all'altro, da una mansione all'altra, e tra diverse sedi.

Nel 1958 A.W. Phillips disegnò un grafico che sarebbe diventato famoso: riportò il tasso di inflazione in funzione del tasso di disoccupazione nel Regno Unito per gli anni dal 1861 al 1957. In tal modo egli trovò chiara evidenza a favore di una relazione fra disoccupazione e inflazione…. Quando il tasso di disoccupazione era basso, il tasso di inflazione era alto, mentre non si verificava la situazione opposta. Quando il tasso di disoccupazione era basso, il tasso di inflazione era alto, quando il tasso di disoccupazione era alto, il tasso di inflazione era basso, spesso anche negativo. Quando il tasso di disoccupazione era basso, il tasso di inflazione era basso, quando il tasso di disoccupazione era alto, il tasso di inflazione era alto. Quando il tasso di disoccupazione era basso, il tasso di inflazione era basso, mentre non si verificava la situazione opposta.

Alla fine degli anni Sessanta, quando la curva di Phillips originaria forniva ancora una buona descrizione dei dati, Milton Friedman e Edmund Phelps si interrogavano sull'esistenza di un trade off tra disoccupazione e inflazione. Essi affermavano che... Il Governo doveva intervenire con politiche economiche espansive, per ridurre la disoccupazione a zero. Tale trade off non poteva affatto esistere. Tale trade off non solo esisteva ma era assolutamente permanente. Tale trade off poteva esistere solo in presenza di una sottostima sistematica dell'inflazione nella determinazione dei salari, e che la situazione era temporanea.

La disoccupazione, oltre ad avere rilevanti conseguenze sociali, indica anche (tasso di disoccupazione) se l'economia sta operando al di sopra o al di sotto del suo livello normale. Tra gli economisti che si sono occupati del fenomeno ricordiamo... Okun che ha messo in relazione disoccupazione e crescita del PIL e Phillips che ha descritto il rapporto tra inflazione e disoccupazione. Laffer che ha messo in relazione disoccupazione e spesa pubblica e Phillips che ha descritto il rapporto tra investimenti e disoccupazione. Okun che ha messo in reazione disoccupazione e spesa pubblica e Phillips che ha descritto il rapporto tra investimenti e disoccupazione. Okun che ha descritto il rapporto tra inflazione e disoccupazione e Phillips che ha messo in relazione disoccupazione e crescita del PIL.

La teoria dell'isteresi costituisce una interpretazione alternativa delle variazioni del tasso di disoccupazione. Secondo tale teoria il tasso naturale di disoccupazione... È influenzato dalla proporzione di lavoratori che hanno meno possibilità di trovare un impiego per essere stati disoccupati troppo a lungo. È indipendente dalla disoccupazione effettiva. È proporzionale al grado di sindacalizzazione (percentuale della forza lavoro iscritta ai sindacati). Dopo un lungo periodo di elevata disoccupazione tenderà a diminuire.

Nell'economia statunitense, negli anni dal 1933 al 1941 ci fu una disoccupazione elevata accompagnata da una crescita altrettanto elevata. In quel periodo, infatti, il tasso medio di crescita fu del 7,7%, mentre nel 1941, alla vigilia dell'entrata in guerra degli Stati Uniti, il tasso di disoccupazione era ancora al 9,9%. La situazione sopra descritta smentisce in qualche modo la c.d. "Legge di Okun"? No, non vi è alcuna contraddizione, conformemente alla relazione di Okun è necessario un lungo periodo di crescita elevata per ridurre stabilmente un elevato tasso di disoccupazione. Sì, la relazione messa a punto da Okun negli anni sessanta studiando la variazione del tasso di disoccupazione in funzione della crescita del PIL nell'economia statunitense si è infatti dimostrata valida solo in quelle situazioni in cui il tasso di disoccupazione variava attorno al 5-6%. No, anzi i dati registrati sono a riprova di quanto sosteneva Okun, ossia che dopo il 1929 non sarebbe stato possibile per l'economia riassorbire quella disoccupazione che tanto rapidamente e in così vaste proporzioni si era creata, aumentando il tasso naturale di disoccupazione. Sì. Okun sosteneva infatti che generalmente quando il tasso di disoccupazione è basso il tasso di crescita della produzione tende a crescere, quando il tasso di disoccupazione è alto, il tasso di crescita tende a ridursi.

Lo studio del fenomeno della disoccupazione, l'indagine circa le sue cause e la ricerca dei possibili rimedi, ha portato gli economisti a porre molteplici distinzioni concettuali e specificazioni: quale è la differenza fra tasso di disoccupazione e tasso di non occupazione? Nessuna, sono sinonimi. Il primo è definito come il rapporto dei disoccupati rispetto alla forza lavoro, il secondo come il rapporto della popolazione complessiva meno gli occupati sul totale della popolazione. Il primo è definito come il rapporto dei disoccupati rispetto alla forza lavoro, il secondo come il rapporto tra la forza lavoro e la popolazione complessiva. Il primo è definito come il rapporto dei disoccupati rispetto alla forza lavoro, il secondo come il tasso di disoccupazione in corrispondenza del quale le decisioni di prezzo e di salario sono coerenti tra loro.

Lo studio del fenomeno della disoccupazione, l'indagine circa le sue cause e la ricerca dei possibili rimedi, ha portato gli economisti a porre molteplici distinzioni concettuali e specificazioni, si discute infatti di tasso di disoccupazione, tasso di non occupazione, tasso di partecipazione, tasso naturale di disoccupazione o tasso strutturale di disoccupazione. Cosa si intende con tasso di non occupazione? Il rapporto dei disoccupati rispetto alla forza lavoro. È sinonimo di tasso di disoccupazione: rapporto tra l'ammontare delle persone in cerca di occupazione e il numero complessivo della forza lavoro, in un determinato periodo di tempo. Il rapporto della popolazione complessiva meno gli occupati sul totale della popolazione, ossia la quota di popolazione non occupata sul totale della popolazione. Il rapporto della popolazione complessiva meno gli occupati e coloro che si dedicano al lavoro domestico, alla cura dei figli, alla preparazione domestica dei cibi, ecc. sul totale della popolazione.

Il PIL è la principale variabile macroeconomica, ma non è certamente l'unica. Ce ne sono altre che descrivono aspetti importanti dell'economia, come la disoccupazione, l'inflazione, il saldo commerciale o il disavanzo di bilancio. Spesso per descrivere i problemi connessi alla disoccupazione si usa il c.d. tasso di partecipazione. Di cosa si tratta? Perché questo tasso è aumentato costantemente nel tempo? Il tasso di partecipazione è definito come il rapporto tra i lavoratori e la popolazione civile, questo tasso è aumentato con l'aumentare dell'età pensionabile e l'invecchiamento della popolazione nei Paesi più ricchi. Il tasso di partecipazione è definito come il rapporto tra la forza lavoro e la popolazione civile. Questo tasso di partecipazione è aumentato costantemente nel tempo riflettendo il sempre crescente ingresso delle donne nella forza lavoro. Il tasso di partecipazione è definito come il rapporto dei disoccupati rispetto alla forza lavoro. Questo tasso di partecipazione è aumentato costantemente nel tempo riflettendo il sempre crescente abbandono delle campagne per cercare lavoro in città. Il tasso di partecipazione è definito come il rapporto della popolazione complessiva meno gli occupati sul totale della popolazione. Questo tasso di partecipazione è aumentato costantemente nel tempo riflettendo l'efficacia dei moderni sistemi di controllo fiscale ai fini dell'emersione del sommerso e la regolarizzazione del lavoro nero.

Cosa è il tasso di disoccupazione? Esso fornisce una stima puntuale del numero dei lavoratori disponibili a lavorare? Il tasso di disoccupazione è definito come il rapporto dei disoccupati rispetto alla popolazione. Esso è considerato un ottimo stimatore dei lavoratori disponibili a lavorare. Il rapporto della popolazione complessiva meno gli occupati sul totale della popolazione, ossia la quota di popolazione non occupata sul totale della popolazione. Esso è considerato un ottimo stimatore dei lavoratori disponibili a lavorare. Il tasso di disoccupazione è definito come il rapporto dei disoccupati rispetto alla forza lavoro. Soltanto chi è in cerca di un impiego è però considerato disoccupato non tenendo conto dei cosiddetti lavoratori scoraggiati, i quali, pur non essendo in cerca di un lavoro, lo accetterebbero in caso se ne presentasse l'occasione. Il tasso di disoccupazione è definito come il rapporto dei disoccupati rispetto agli occupati. Esso di solito sovrastima il numero di persone disponibili a lavorare poiché molti iscritti alle liste di disoccupazione non sono comunque disposti ad accettare i lavori meno interessanti, poco pagati e a ricambio elevato. Ecco perché la costante preoccupazione degli economisti, delle autorità di politica economica e della stampa per il tasso di disoccupazione è in parte fuorviante.

L'osservazione di come funzioni nella realtà il mercato del lavoro ha talvolta indotto i macroeconomisti e gli economisti del lavoro a modellare un mercato del lavoro duale... Che si basa sulla contrapposizione fra i settori dell'economia: il mercato del lavoro primario nel settore agricolo ed industriale, il mercato del lavoro secondario nel settore dei servizi. Si basa sulla contrapposizione tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi che si pongono carico del c.d. "rischio imprenditoriale". Composto da un mercato del lavoro primario, dove i lavori sono buoni, ben pagati e il ricambio è più basso, e un mercato del lavoro secondario, dove i lavori sono meno interessanti, poco pagati e il ricambio elevato. Che mette a confronto le varie zone geografiche: il mercato del lavoro primario nel Nord del mondo, il mercato del lavoro secondario nel Sud del mondo.

Lo studio del fenomeno della disoccupazione, l'indagine circa le sue cause e la ricerca dei possibili rimedi, ha portato gli economisti a porre molteplici distinzioni concettuali e specificazioni, si discute infatti di tasso di disoccupazione, tasso di non occupazione, tasso di partecipazione, tasso naturale di disoccupazione o tasso strutturale di disoccupazione. Cosa si intende per tasso naturale di disoccupazione? Il tasso di disoccupazione in corrispondenza del quale le decisioni di prezzo e di salario sono coerenti tra loro. Il flusso mensile in uscita dall'occupazione diviso per il livello iniziale di occupazione. Numero di punti annuali di eccesso di occupazione necessari per ottenere una riduzione dell'inflazione dell'1%. Nessuna delle risposte proposte contiene una definizione di tasso naturale di disoccupazione.

In che senso il tasso di disoccupazione può fornire un segnale dello stato di salute dell'economia? Nel senso che se il tasso di disoccupazione corrente è troppo alto, per ridurlo servirà un periodo di crescita più elevata, se invece il tasso di disoccupazione è ritenuto accettabile, la produzione dovrebbe crescere a un tasso compatibile con una disoccupazione costante. Nel senso che se il tasso di disoccupazione corrente è troppo alto, per ridurlo la produzione dovrà crescere ad un ritmo inferiore, se invece il tasso di disoccupazione è ritenuto accettabile, la produzione dovrebbe crescere a un tasso compatibile con una disoccupazione costante. Nel senso che se il tasso di disoccupazione corrente è troppo alto, per ridurlo la produzione dovrà crescere ad un ritmo inferiore, se invece il tasso di disoccupazione è troppo basso sarebbe necessaria una crescita maggiore. Essendo stato dimostrato che non vi è nessuna relazione tra crescita del Pil e tasso di disoccupazione, un'elevata disoccupazione è preoccupante per i suoi effetti diretti sul benessere delle persone a cui provoca forti disagi psicologici oltre che finanziari.

Nel 1913 il valore di tutte le banconote e le monete circolanti in Germania era di 6 miliardi di marchi. Dieci anni dopo, nell'ottobre del 1923, 6 miliardi di marchi a Berlino sarebbero stati appena sufficienti a comprare un chilo di pane di segale. Un mese dopo, il prezzo del pane sarebbe salito a 428 miliardi di marchi. Infatti le iperinflazioni sono generalmente caratterizzate da un'inflazione crescente. Questo è dovuto a due ragioni…. 1) una maggiore crescita della moneta genera una minore inflazione, inducendo le persone a ridurre i loro saldi monetari reali e richiedendo una crescita monetaria ancora più elevata per finanziare lo stesso disavanzo reale; 2) una maggiore inflazione spesso aumenta il gettito fiscale e riduce il disavanzo che a sua volta richiede una maggiore crescita monetaria e quindi un'inflazione ancora più elevata. 1) una minore crescita della moneta genera una maggiore inflazione, inducendo le persone a ridurre i loro saldi monetari reali e richiedendo una crescita monetaria ancora più elevata per finanziare lo stesso disavanzo reale; 2) una maggiore inflazione spesso riduce il gettito fiscale e aumenta il disavanzo che a sua volta richiede una maggiore crescita monetaria e quindi un'inflazione ancora più elevata. 1) una maggiore crescita della moneta genera una maggiore inflazione, inducendo le persone a ridurre i loro saldi monetari reali e richiedendo una crescita monetaria ancora più elevata per finanziare lo stesso disavanzo reale; 2) una maggiore inflazione spesso riduce il gettito fiscale e aumenta il disavanzo che a sua volta richiede una maggiore crescita monetaria e quindi un'inflazione ancora più elevata. 1) una maggiore crescita della moneta genera una maggiore inflazione, inducendo le persone a aumentare i loro saldi monetari reali e richiedendo una crescita monetaria ancora più elevata per finanziare lo stesso disavanzo reale; 2) una maggiore inflazione spesso aumenta il gettito fiscale e riduce il disavanzo che a sua volta richiede una maggiore crescita monetaria e quindi un'inflazione ancora più elevata.

L'Argentina, il Nicaragua ed il Perù hanno registrato un'inflazione elevata alla fine degli anni '80, ma sono riusciti a ridurla a livelli accettabili. Molte iperinflazioni in America Latina sono state arrestate con programmi eterodossi. Cosa significa? Le iperinflazioni sono state bloccate attraverso programmi di stabilizzazione. I programmi di stabilizzazione che includono politiche dei redditi sono chiamati ortodossi mentre gli altri sono chiamati eterodossi. Le iperinflazioni sono state bloccate attraverso programmi di stabilizzazione. I programmi di stabilizzazione che non includono politiche fiscali e monetarie sono chiamati ortodossi mentre gli altri sono chiamati eterodossi. Che non essendo stati efficaci rimedi "ortodossi" si è fatto ricorso a misure estemporanee non conformi, per dottrina o per pratica, a quanto è proposto e difeso ufficialmente dagli economisti e dalle autorità monetarie. Le iperinflazioni sono state bloccate attraverso programmi di stabilizzazione. I programmi di stabilizzazione che non includono politiche dei redditi sono chiamati ortodossi mentre gli altri sono chiamati eterodossi.

Spesso si criminalizza il debito pubblico parlandone in termini più che allarmistici, in realtà un disavanzo pubblico elevato in sé e per sé non è né un bene, né un male. I disavanzi (e gli avanzi) di bilancio servono per ridistribuire nel tempo l'onere della tassazione. Infatti... Se la spesa pubblica resta invariata, una riduzione delle imposte oggi non deve essere compensata da un aumento delle imposte future. A parità di spesa pubblica, una riduzione delle imposte correnti comporterà un debito pubblico meno elevato in futuro. Quanto più il Governo aspetta ad aumentare le imposte e quanto maggiore è il tasso d'interesse tanto più contenuto sarà l'aumento finale delle imposte necessario a rimborsare il debito. A parità di spesa pubblica, una riduzione delle imposte correnti deve essere compensata da un aumento delle imposte future.

Al fine di comprendere ed analizzare i problemi che nascono in presenza di un debito pubblico particolarmente elevato è bene avere presente alcuni principali concetti. Cosa s'intende per vincolo di bilancio del Governo? L'obbligo di legge alle banche di vincolare presso la Banca centrale parte delle somme raccolte: esso costituisce uno strumento di politica economica. Forme più o meno imperative di restrizioni all'indebitamento. Relazione che lega debito, disavanzo, spesa pubblica e imposte. I vincoli imposti dall'UE.

Qual è la differenza tra strumenti di produzione e beni intermedi? Nessuna differenza, i due termini si equivalgono. Gli strumenti di produzione entrano in più cicli di produzione senza mutare la loro forma, i beni intermedi sono beni oggetto di utilizzo immediato o di trasformazione materiale nel corso del processo produttivo. Gli strumenti di produzione sono il lavoro e le risorse naturali e sono anche detti fattori originari, i beni intermedi entrano nel ciclo di produzione senza mutare forma e vengono utilizzati più volte. Gli strumenti di produzione sono utilizzati in un solo ciclo produttivo, invece i beni intermedi vengono utilizzati per molti cicli produttivi.

In termini economici, cosa s'intende per allocazione delle risorse? La creazione di beni e servizi mediante l'uso combinato di risorse naturali, lavoro e altri beni e servizi precedentemente prodotti. Il modo in cui le risorse che la società ha disposizione sono impiegate nei vari beni e servizi, dalle aziende che producono quei beni e quei servizi, e ripartite tra gli individui che compongono quella comunità. L'utilizzazione di beni e servizi al fine di soddisfare i bisogni dell'uomo. Lo smistamento dei beni e servizi prodotti al fine dello scambio commerciale.

Quando è nata la scienza economica? Con l'avvento della scuola di pensiero detta fisiocrazia. Con l'avvento del capitalismo. Per consuetudine la sua data di nascita viene fatta coincidere con la pubblicazione, nel 1776 del saggio "Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni" di A. Smith. Con la diffusione delle teorie di Keynes. Con l'avvento della scuola di pensiero economico detta mercantilismo.

Cosa s'intende per modello economico? Il modo in cui è organizzata socialmente l'attività economica di un Paese. Un sistema economico da prendere come esempio. Una rappresentazione semplificata della realtà, frutto di un complesso di ipotesi, dal quale trarre previsioni e conclusioni. Una condotta economica razionale.

Qual è la differenza tra l'economia positiva e l'economia normativa? La prima ha lo scopo di proporre misure per influire sul suo oggetto di studio, la seconda solo di analizzarlo. La prima ha il solo scopo di descrivere e analizzare il suo oggetto di studio, la seconda di proporre misure per influire sul suo oggetto di studio. Nessuna differenza: i due termini sono utilizzati con lo stesso significato. La prima riflette giudizi di valore e interessi materiali, la seconda ha il solo scopo di analizzare il suo oggetto di studio.

Cosa studia la microeconomia? La determinazione del tasso d'inflazione e di disoccupazione, e l'equilibrio della bilancia dei pagamenti. Il reddito nazionale e la sua distribuzione. Il comportamento dei singoli operatori economici (consumatori e imprenditori). Il comportamento dell'intero sistema economico.

Quale è la denominazione attribuita da A. Smith all'indirizzo di pensiero economico sviluppatosi dal sec. XVI al XVIII a opera soprattutto di mercanti e amministratori e generato storicamente, da una parte, dal processo di formazione degli Stati nazionali e, dall'altra, dal passaggio dal particolarismo dell'economia feudale al capitalismo mercantile? Marginalismo. Mercantilismo. Fisiocrazia. Monetarismo.

La vita e le opere dell'economista Vilfredo Pareto si collocano all'incirca... Nel settecento. A cavallo tra l'ottocento e il novecento. Nella seconda metà del novecento. Nella prima metà dell'ottocento.

La vita e le opere di John Maynard Keynes si collocano all'incirca... Fra fine ottocento e prima metà del novecento. Nella prima metà dell'ottocento. Nel settecento. A partire dagli anni venti ad oggi.

Tra gli scritti di Keynes ricordiamo... Principio della popolazione. Ricchezza delle nazioni. Teoria generale dell'occupazione, interesse e moneta. Tableau economique.

Perché le imprese possono ricevere trasferimenti monetari dallo Stato? Per consentire a determinate imprese di imporre il proprio monopolio sul mercato di un determinato bene o servizio. Per consentire a determinate imprese di accrescere la propria quota di mercato. In un'economia mista le imprese non possono ricevere trasferimenti monetari dallo Stato, ma solo una diminuzione dell'imposizione fiscale. Per consentire alle imprese di poter diminuire i prezzi dei beni e dei servizi prodotti.

Quali sono i fattori alla base della crescita di un'impresa? La capacità di avere una curva di offerta perfettamente verticale. La capacità di vendere un bene o un servizio ad un prezzo uguale al costo marginale medio. La capacità di ottenere profitti e la capacità di ottenere finanziamenti. La capacità di coprire i costi fissi ed i costi variabili.

Da quali tipi di spesa è composta la spesa pubblica in beni e servizi? Spese per infrastrutture e spese per trasferimenti monetari. Beni e servizi acquistati dallo Stato e dagli enti pubblici. Spese per infrastrutture e interessi pagati dalla P.A. sul debito pubblico. Spese per la retribuzione degli impiegati pubblici e spese per trasferimenti monetari.

Qual è la differenza tra PIL e PIN? I trasferimenti netti all'estero. Gli ammortamenti. I consumi pubblici. Il risparmio nazionale lordo.

Nel modello del flusso circolare del reddito, vi sono alcuni flussi monetari (immissioni) che fanno aumentare il valore del reddito ed altri flussi (prelievi, detrazioni o dispersioni) che fanno diminuire il valore del reddito nazionale. Quali sono rispettivamente le immissioni ed i prelievi? Investimenti, spesa pubblica, importazioni; risparmio, tassazione, esportazioni. Investimenti, spesa pubblica, esportazioni; risparmio, tassazione, importazioni. Investimenti, tassazione, esportazioni; risparmio, spesa pubblica, importazioni. Investimenti, interessi, profitti; risparmio, tassazione, importazioni.

Solo parte dei redditi ricevuti dalle famiglie verrà spesa per l'acquisto di beni e servizi prodotti dalle imprese nazionali ed analogamente solo parte dei redditi generati presso le imprese verrà pagata alle famiglie residenti. Il resto è rappresentato dai c.d. prelievi. Fa parte dei prelievi…. Risparmio. Esportazioni. Investimenti. Spesa pubblica.

Dato che le imprese e le famiglie non sono gli unici soggetti che operano in un sistema economico, la presenza di altri operatori implica che nel circuito economico non tutto il reddito speso dalle famiglie giunge alle imprese e, viceversa, non tutte le entrate di queste ultime saranno distribuite sotto forma di reddito alle famiglie. Costituisce una perdita (c.d. prelievo) del circuito economico…. Imposte. Investimenti. Spesa pubblica. Esportazioni.

Solo parte dei redditi ricevuti dalle famiglie verrà spesa per l'acquisto di beni e servizi prodotti dalle imprese nazionali ed analogamente solo parte dei redditi generati presso le imprese verrà pagata alle famiglie residenti. Il resto è rappresentato dai c.d. prelievi. Fa parte dei prelievi…. Importazioni. Investimenti. Esportazioni. Spesa pubblica.

Solo parte della domanda dei prodotti delle imprese (la domanda aggregata) deriva dalla spesa in consumi. Tra le "componenti aggiuntive" della domanda aggregata, note come immissioni, vi è… Investimenti. Risparmio. Importazioni. Imposte.

Solo parte della domanda dei prodotti delle imprese (la domanda aggregata) deriva dalla spesa in consumi. Tra le "componenti aggiuntive" della domanda aggregata, note come immissioni, vi è… Spesa pubblica. Risparmio. Importazioni. Imposte.

Dato che le imprese e le famiglie non sono gli unici soggetti che operano in un sistema economico, la presenza di altri operatori implica che nel circuito economico non tutto il reddito speso dalle famiglie giunge alle imprese e, viceversa, non tutte le entrate di queste ultime saranno distribuite sotto forma di reddito alle famiglie. Costituisce una immissione nel circuito economico…. Imposte. Esportazioni. Risparmio. Importazioni.

Per prodotto interno lordo si intende... La somma di salari, interessi, profitti e rendite al lordo delle imposte dirette. Il valore monetario dei beni finali prodotti in un anno sul territorio nazionale al lordo degli ammortamenti. Il valore monetario dei beni e dei servizi finali prodotti in un anno sul territorio nazionale al lordo degli ammortamenti. Il valore monetario dei beni semilavorati prodotti in un anno sul territorio nazionale al lordo degli ammortamenti.

Che cosa si intende per terziarizzazione dell'economia? Che l'economia di un Paese sta regredendo (si parla anche di Paesi del terzo mondo o sottosviluppati) Che nell'economia di un Paese è prevalente il settore dell'agricoltura. Che nell'economia di un Paese è prevalente il settore dell'industria. Che nell'economia di un Paese è prevalente il settore dei servizi.

La classificazione tradizionale dei fattori di produzione, dovuta a J.B.Say (1767 – 1832), raggruppa i fattori della produzione in tre categorie: la natura o terra, il lavoro e il capitale. All'interno di questa classificazione…. È detto fattore originario il capitale monetario iniziale investito nell'impresa. Sono detti fattori originari la natura ed il lavoro. Sono detti fattori derivati il lavoro ed il capitale. La natura è anche detto fattore originario, indicandosi gli altri come derivati.

L'atto produttivo consiste nella combinazione di vari beni che rappresentano i cosiddetti fattori della produzione. Quale delle seguenti affermazioni circa il fattore capitale non è corretta? Il capitale è una risorsa derivata. È a disposizione della società e viene detto anche capitale sociale. Il mondo ha a disposizione uno stock limitato di capitale. È costituito da capitale fisso e capitale circolante.

Qual è la differenza tra capitale fisso e capitale circolante? Non vi sono differenze significative. Il primo è un fattore originario della produzione, il secondo derivato. Il primo è costituito dalle scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti, il secondo dalle attrezzature utilizzate nei vari processi produttivi. Il primo è costituito dalle attrezzature utilizzate nei vari processi produttivi, il secondo dalle scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti.

Qual è la differenza tra la meccanizzazione e l'automazione? La prima permette la sostituzione dell'uomo non solo nell'esecuzione ma anche nel controllo di un'attività. La seconda permette la sostituzione dell'uomo non solo nell'esecuzione ma anche nel controllo di un'attività. La prima permette la sostituzione dell'uomo non solo nell'esecuzione ma anche nella fase di programmazione e direzione di un'attività. Nessuna, i due termini sono utilizzati con lo stesso significato.

Che cosa s'intende per progresso tecnico endogeno? Il progresso tecnico di prodotto. Il progresso derivante da cause interne al funzionamento del sistema economico. Il progresso derivante da cause esterne al funzionamento del sistema economico. Il progresso tecnico di processo.

Qual è la differenza tra azione e obbligazione? L'azione rappresenta la proprietà di una parte dell'impresa, l'obbligazione rappresenta un credito Nessuna differenza, rappresentano entrambe il modo in cui l'impresa reperisce i capitali di cui ha bisogno. L'azione rappresenta un finanziamento esterno all'impresa, l'obbligazione un autofinanziamento. L'azione rappresenta un titolo di credito, l'obbligazione la proprietà di una parte dell'impresa.

Per sapere di quali combinazioni di fattori l'impresa può disporre, bisogna tener conto dell'orizzonte temporale che ha di fronte. Si definisce breve periodo... Un periodo la cui durata è di circa tre anni per ogni impresa. Un periodo la cui durata è fissata in un anno. Un intervallo temporale entro il quale solo uno dei fattori utilizzati dall'impresa è variabile, mentre tutti gli altri sono fattori fissi. Un intervallo di tempo sufficiente affinché tutti i fattori della produzione siano variabili e nessuno sia fisso.

Il tempo ha molta importanza perché l'impresa può essere o meno in grado di cambiare i suoi input, a seconda del tempo che ha a disposizione. Si definisce lungo periodo... Un intervallo di tempo sufficiente affinché tutti i fattori della produzione siano variabili e nessuno sia fisso. Qualsiasi periodo superiore a tre anni. Un intervallo temporale entro il quale solo uno dei fattori utilizzati dall'impresa è variabile, mentre tutti gli altri sono fattori fissi. Qualunque tempo superiore all'anno.

Nel lungo periodo tutti i fattori di produzione sono variabili. Nel caso in cui un dato aumento percentuale di tutti gli input produce lo stesso incremento percentuale di output si parla di... Rendimenti costanti di scala. Rendimenti crescenti di scala. Rendimenti decrescenti di scala. Economia di scala.

Nel lungo periodo tutti i fattori di produzione sono variabili. Nel caso in cui un dato aumento percentuale di tutti gli input produce un aumento più che proporzionale dell'output si parla di... Rendimenti costanti di scala. Rendimenti decrescenti di scala. Rendimenti crescenti di scala. Diseconomia di scala.

Nel lungo periodo tutti i fattori di produzione sono variabili. Nel caso in cui un dato aumento percentuale di tutti gli input produce un aumento meno che proporzionale dell'output si parla di... Rendimenti decrescenti di scala. Rendimenti costanti di scala. Rendimenti crescenti di scala. Economia di scala.

Nel lungo periodo, l'impresa ha tempo di costruire un nuovo impianto, di installare nuove macchine, di usare tecniche di produzione diverse, in generale di combinare i suoi input in qualsiasi proporzione e quantità. Se un'impresa decidendo di raddoppiare tutti gli input producesse un output doppio, la situazione in cui si verrebbe a trovare è caratterizzata da... Economie di scala. Rendimenti decrescenti di scala. Rendimenti costanti di scala. Rendimenti crescenti di scala.

Nel lungo periodo, l'impresa ha tempo di costruire un nuovo impianto, di installare nuove macchine, di usare tecniche di produzione diverse, in generale di combinare i suoi input in qualsiasi proporzione e quantità. Se un'impresa decidendo di raddoppiare tutti gli input producesse un output meno che doppio, la situazione in cui si verrebbe a trovare è caratterizzata da... Economie di scala. Rendimenti crescenti di scala. Rendimenti decrescenti di scala. Rendimenti costanti di scala.

Nel lungo periodo, l'impresa ha tempo di costruire un nuovo impianto, di installare nuove macchine, di usare tecniche di produzione diverse, in generale di combinare i suoi input in qualsiasi proporzione e quantità. Se un'impresa decidendo di triplicare tutti gli input producesse un output più che triplo, la situazione in cui si verrebbe a trovare è caratterizzata da... Rendimenti decrescenti di scala. Rendimenti crescenti di scala. Rendimenti costanti di scala. Diseconomie di scala.

Analogamente alla curva di indifferenza di una famiglia, definibile come il luogo geometrico dei punti che mostra le combinazioni di due beni (x ed y) che danno ad un consumatore la stessa utilità totale, l'isoquanto di un'impresa... Mostra le combinazioni di due fattori produttivi (L e K) che possono essere acquistati con una stessa spesa totale. Mostra le combinazioni di due fattori produttivi (L e K) che consentono ad un produttore di ottenere uno stesso volume di produzione. Mostra le combinazioni di due fattori produttivi (L e K) che consentono ad un produttore di ottenere uno stesso volume di vendite. Mostra le combinazioni di due fattori produttivi (L e K) che consentono ad un produttore di ottenere uno stesso utile netto di bilancio.

Mediante la conoscenza della propria curva di produzione l'impresa può individuare l'insieme di combinazioni di input che possono essere utilizzate per produrre una determinata quantità. Nel breve periodo... Tutti gli input utilizzati dall'impresa sono variabili ed essa può scegliere una qualunque delle combinazioni appartenenti ad un determinato isoquanto. Tutti gli input impiegati sono fissi ed essa non può far altro che realizzare il volume di produzione ottenibile con quel dato mix di fattori. Uno solo dei fattori produttivi impiegati è variabile ed essa non può far altro che determinare la quantità di questo fattore che le consente di ottenere il volume di produzione desiderato. Uno solo dei fattori produttivi impiegati è variabile ed essa non può quindi mai ottenere il volume di produzione desiderato.

Per isoquanto si intende... L'andamento della produzione al variare del capitale investito. L'andamento della produzione al variare dei prezzi di mercato. L'insieme delle combinazioni di fattori produttivi per la produzione di un determinato livello di output. L'andamento della produzione al variare del tempo.

Un isoquanto lineare configura una situazione... In cui il saggio marginale di sostituzione tecnica non è costante tra i due fattori. Di sostituibilità perfetta fra i fattori produttivi. Di stretta complementarietà dei fattori produttivi. Di sostituibilità limitata fra i fattori produttivi.

Quali dei seguenti costi possono essere considerati «fissi» nel breve periodo? Stipendi del personale amministrativo. Costi del lavoro diretto. Costo delle provvigioni. Riparazioni ordinarie.

Quali dei seguenti costi possono essere considerati «fissi» nel breve periodo? Costo delle provvigioni. Costi del lavoro diretto. Spese di affitto. Costo delle materie prime.

Qual è la differenza tra il consumo inteso come attività del consumare e la domanda dei consumi? Il primo indica il prezzo sostenuto per l'acquisto di un bene o di un servizio, la seconda il momento in cui si fruisce dello stesso. Non vi sono differenze. Il primo indica l'utilizzazione dei beni e dei servizi al fine di soddisfare le necessità e i desideri dell'individuo; la seconda il momento in cui l'individuo acquista il bene o il servizio che poi consumerà. Il primo indica il momento in cui si acquista un bene o un servizio, la seconda il momento in cui si fruisce dello stesso.

Che cosa s'intende per bene di consumo inferiore? Quei beni la cui domanda da parte dei consumatori diminuisce al crescere del reddito. Quei beni la cui domanda da parte dei consumatori aumenta al crescere del reddito. Quei beni la cui domanda da parte dei consumatori non può essere sostituita con la domanda di un bene diverso. I beni e servizi prodotti e forniti dalla P.A.

Come varia l'utilità marginale di un bene al crescere delle quantità consumate? Diminuisce. Aumenta. Resta invariata. Decresce in un primo tratto poi cresce.

Che cosa si intende con il termine massimizzazione dell'utilità? Che il comportamento del consumatore tende a soddisfare i propri bisogni nel minor tempo possibile. Che il comportamento del consumatore non è assolutamente razionale. Che il comportamento del consumatore tende a soddisfare i propri bisogni nel miglior modo possibile. Che il comportamento del consumatore è diretto ad acquistare beni che abbiano la minore utilità marginale.

Qual è la definizione di risparmio? È la somma tra il reddito disponibile e la spesa per consumi e investimenti. È la differenza tra il reddito disponibile e la parte di esso destinata alla spesa per consumi. È la differenza tra il reddito disponibile e la parte di esso destinata alla spesa per investimenti. Coincide con il reddito disponibile di una famiglia.

Secondo la teoria tradizionale della domanda è corretto affermare... Che il consumatore sia razionale e che siano dati il suo reddito ed i prezzi di mercato delle varie merci. Che il consumatore sia razionale e che abbia a disposizione un determinato reddito, dopo di che i prezzi vengono stabiliti in base ai comportamenti del consumatore stesso. Che il consumatore segua, nel decidere come spendere il suo reddito, le sue pulsioni in maniera istintiva senza condizionamento alcuno. Che il consumatore possa acquistare tutto ciò che vuole.

L'incremento di utilità dovuto a unità successive della merce (utilità marginale) è... Crescente. Crescente o decrescente a seconda della tipologia di consumatore presa in esame. Decrescente. Costante.

Che cos'è l'elasticità della domanda rispetto al prezzo? Il rapporto tra quantità domandate e prezzo pagato per acquistarle. Il rapporto tra la variazione del prezzo e delle quantità domandate. La misura della reattività delle quantità domandate al prezzo. Il rapporto tra la variazione percentuale del prezzo e la variazione percentuale della quantità domandata.

Quando la domanda viene definita anelastica? Quando l'elasticità è superiore a 1. Quando l'elasticità è inferiore a 1. Quando l'elasticità è uguale a 1. Quando l'elasticità è compresa tra 0 e 8.

Che cosa stabilisce la legge dell'offerta? Quanto più il prezzo di un dato bene aumenta, tanto più aumenta la quantità offerta di quel bene. Quanto più il prezzo di un dato bene diminuisce, tanto più aumenta la quantità offerta di quel bene. Quanto più il prezzo di un dato bene aumenta, tanto più diminuisce la quantità offerta di quel bene. Quanto più il prezzo di un dato bene aumenta, tanto più diminuisce la quantità domandata di quel bene.

Come si definisce l'offerta quando la sua elasticità è superiore ad 1? Perfettamente anelastica. Rigida. Elastica. Anelastica.

Tradizionalmente le più importanti determinanti della domanda di mercato sono considerate il prezzo delle merci in questione, i prezzi delle altre merci, il reddito ed i gusti dei consumatori. Il risultato di una variazione nel prezzo della merce è mostrato... Da una traslazione della curva di domanda verso l'alto in caso di aumento dei prezzi, verso il basso in caso di diminuzione. Da un cambiamento di pendenza della curva di domanda. Da una traslazione della curva di domanda verso l'alto in caso di diminuzione dei prezzi, verso il basso in caso di aumento. Da un movimento da un punto ad un altro della medesima curva di domanda.

Uno spostamento in alto verso destra della curva di domanda è generalmente configurabile, per esempio, quando... Esce sul mercato un nuovo prodotto equivalente a quello in questione a cui si dirigono le preferenze dei consumatori Aumenta il reddito. Aumenta il prezzo della merce in questione. Diminuisce il prezzo della merce in questione.

Uno spostamento in alto verso destra della curva di domanda è configurabile, per esempio, quando... Diminuisce il prezzo della merce in questione. Diminuiscono i prezzi delle altre merci. Esce sul mercato un nuovo prodotto equivalente a quello in questione a cui si dirigono le preferenze dei consumatori. Aumenta il reddito.

Riguardo all'elasticità della domanda si può affermare che:... Nel lungo periodo la domanda risulta meno elastica. La domanda risulta più elastica nel breve periodo. Maggiore è il numero di usi a cui una merce può essere destinata e più grande sarà la sua elasticità di prezzo. La domanda di una merce è più elastica se non esistono stretti sostituti della merce.

In genere si ritiene che, per alcuni beni di ordine inferiore, l'aumento di prezzo causa un aumento della domanda perché i consumatori meno abbienti, di fronte a un reddito invariato e non potendo comprimere ulteriormente i consumi, devono ridurre la spesa per i beni di ordine superiore (p. es. carne) aumentando quella per i beni necessari pur aumentati di prezzo (p. es. pane). Si dice quindi che per tali beni la domanda... È perfettamente elastica. È rigida. È neutrale. È elastica.

In genere si ritiene che, per i beni di lusso gli acquirenti, attribuendo a tali beni un certo prestigio sociale, ne aumentano il consumo all'aumentare del prezzo. Si dice quindi che per tali beni la domanda... È rigida. È elastica. È neutrale. È perfettamente elastica.

Il concetto di elasticità è di largo impiego nell'analisi economica: particolarmente nota l'elasticità-prezzo che lega... Le variazioni relative della domanda di un certo bene a quelle del prezzo di un altro bene Le variazioni relative della quantità domandata di un certo bene al suo prezzo. Le variazioni relative della domanda a quelle del reddito del consumatore. Le variazioni del consumo e del risparmio.

Il concetto di elasticità è di largo impiego nell'analisi economica: particolarmente nota è quella incrociata che lega... Le variazioni relative della domanda di un certo bene a quelle del prezzo di un altro bene. Le variazioni relative della quantità domandata di un certo bene al suo prezzo. Le variazioni relative della domanda a quelle del reddito del consumatore. Le variazioni del consumo e del risparmio.

Per concentrazione economica si intendono tutte quelle forme di stretta associazione, collaborazione, integrazione tra diverse unità produttive allo scopo di meglio disciplinare le proprie attività, diminuire i costi di produzione, aumentare i profitti e assicurarsi migliori posizioni di mercato. Si distinguono le fusioni o concentrazioni orizzontali dalle concentrazioni verticali (o integrazioni verticali) in cui... Imprese concorrenti decidono di coordinare unitariamente le loro attività economiche. Successive fasi del processo produttivo vengono concentrate nelle mani di un unico centro decisionale. Si assume il controllo di maggioranza dei pacchetti azionari di società: si assiste in tal modo al cosiddetto controllo "a cascata" di società anche se operanti in settori reciprocamente diversi, che danno vita al fenomeno dei gruppi industriali. Imprese concorrenti si fondono.

Per concentrazione economica si intendono tutte quelle forme di stretta associazione, collaborazione, integrazione tra diverse unità produttive allo scopo di meglio disciplinare le proprie attività, diminuire i costi di produzione, aumentare i profitti e assicurarsi migliori posizioni di mercato. Si distinguono le concentrazioni verticali (o integrazioni verticali) dalle fusioni o concentrazioni orizzontali in cui... Le imprese produttrici si associano con altre imprese loro fornitrici di beni intermedi per un miglior controllo degli approvvigionamenti. Le imprese cercano di assicurarsi le fonti di materie prime più difficilmente reperibili. Imprese concorrenti si fondono o più in generale decidono di coordinare unitariamente le loro attività economiche Successive fasi del processo produttivo vengono concentrate nelle mani di un unico centro decisionale.

Attraverso la concentrazione di imprese, si costituiscono monopoli od oligopoli. Esempi di concentrazione verticale sono dati... Dalle imprese petrolifere che oltre alla raffinazione del petrolio greggio provvedono in proprio anche alla distribuzione di prodotti derivati. Da società operanti in settori reciprocamente diversi, che danno vita al fenomeno dei gruppi industriali mediante il controllo di maggioranza dei pacchetti azionari. Dalle fusioni realizzatesi nel settore bancario. Dalle imprese petrolifere che oltre alla raffinazione del petrolio greggio provvedono in proprio anche alla distribuzione di prodotti derivati e dalle fusioni realizzatesi nel settore bancario.

Che andamento presenta la curva di domanda che l'impresa si trova a fronteggiare in un mercato perfettamente concorrenziale? Orizzontale. Crescente. Decrescente. Prima crescente poi decrescente.

Qual è la condizione di equilibrio di breve periodo di un'impresa perfettamente concorrenziale? Costo marginale = Ricavo marginale = Prezzo di vendita Ricavo marginale > Costo marginale Prezzo di vendita > Costo marginale Costo marginale < Ricavo marginale.

Qual è la condizione di equilibrio di un'impresa monopolistica? Costo marginale = Ricavo marginale Ricavo medio = Costo medio. Ricavo medio = Costo marginale. Ricavo medio = Ricavo marginale = Costo medio.

Che cosa si intende per libero mercato? Un mercato in cui contemporaneamente viga la concorrenza perfetta e sia presente una qualsiasi forma di intervento dello Stato. Un mercato in cui viga la concorrenza imperfetta e sia presente una qualsiasi forma di intervento pubblico. Un mercato in cui viga la concorrenza monopolistica e sia presente una qualsiasi forma di intervento pubblico. Un mercato in cui contemporaneamente viga la concorrenza perfetta e sia assente ogni forma di intervento dello Stato.

In un modello di concorrenza perfetta... Esiste un grande numero di acquirenti e di venditori. Esiste un alto grado di rivalità fra le imprese presenti sul mercato. I prodotti sono differenziati. Lo Stato pone delle regole per evitare la concorrenza sleale.

Quale tra le seguenti proposizioni è correttamente riconducibile alle ipotesi fondamentali su cui si basa il modello di concorrenza perfetta? I venditori fanno il prezzo e i compratori non fanno il prezzo. I compratori fanno il prezzo ed i venditori non fanno il prezzo. I venditori non fanno il prezzo e i compratori non fanno il prezzo I compratori fanno il prezzo ed i venditori fanno il prezzo.

L'oligopolio è una forma di mercato in cui... Dal lato dell'offerta figurano pochi venditori almeno uno o alcuni dei quali di regola grandi, e dal lato della domanda figura una grande pluralità di acquirenti ciascuno dei quali non è in condizioni con il suo comportamento di influire sull'equilibrio del mercato. Sia dal lato della domanda che del lato dell'offerta figurano poche imprese, almeno una o alcune delle quali di regola grandi. Sia dal lato della domanda che dal lato dell'offerta figura una grande pluralità di imprese ciascuna delle quali non è in condizioni con il suo comportamento di influire sull'equilibrio del mercato. Dal lato delle domanda figurano pochi acquirenti, almeno uno o alcuni dei quali di regola grandi.

Il fatto che nel caso dell'installazione di un nuovo impianto potenzialmente pericoloso nel campo della chimica sia richiesta una specifica forma di autorizzazione può costituire una barriera all'entrata? No, le barriere in senso stretto sono solo quelle dovute all'azione delle imprese già operanti nel mercato. Sì. Il fatto che vi sia o meno una barriera all'entrata non comporta ripercussioni sul tipo di equilibrio che si instaura all'interno del mercato. Dipende da chi deve rilasciare l'autorizzazione.

Quali delle seguenti decisioni si trova a dover prendere un monopolista? Determinare il prezzo o la quantità della merce. Determinare la quantità della merce mentre il prezzo non è da lui influenzabile. Determinare in maniera indipendente il prezzo e la quantità della merce. Può solo determinare il prezzo.

In un mercato oligopolistico... Un qualsiasi imprenditore può effettuare una manovra di quantità senza chiedersi quali saranno le reazioni dei concorrenti. Un venditore può effettuare una manovra di prezzo senza chiedersi quali saranno le reazioni dei concorrenti. I soggetti dal lato dell'offerta sono interdipendenti. I soggetti dal lato della domanda sono interdipendenti.

Il numero delle marche poste sul mercato dalle imprese che già vi operano può costituire un ostacolo ad una nuova entrata? Dipende, non è possibile fare neppure una affermazione di tendenza. No, sono considerate barriere all'entrata solo quelle dovute allo Stato o alla legislazione. No, può solo facilitarla. Sì.

A qual fine un monopolista attua una politica di discriminazione dei prezzi? Solo e sempre per attuare una politica di equità sociale. Per raggiungere quei consumatori che sarebbero disposti a pagare un prezzo superiore al prezzo di equilibrio per acquistare il prodotto stesso, o almeno alcune unità di esso. Per effettuare campagne promozionali. Per smerciare i prodotti di seconda scelta.

Nella realtà, una politica di discriminazione dei prezzi può essere usata per raggiungere finalità sociali? Sì, poiché lo Stato tassando il monopolista potrà in un secondo tempo attuare una politica redistributiva. Sì, la comunità e gli altri enti in cui essa si esprime possono usarla come strumento di redistribuzione del reddito. No, per sua natura è uno strumento di appropriazione della c.d. "rendita del consumatore". No, è uno strumento che serve solo ad accrescere il ricavo del monopolista.

Sono caratteristiche fondamentali di un modello di concorrenza monopolistica... La presenza di un gran numero di venditori e di compratori e che i prodotti venduti siano molto differenziati pur essendo sostituibili. La presenza di un gran numero di venditori e di compratori e che i prodotti venduti siano il più possibile omogenei. La presenza di un gran numero di venditori e di compratori e che ci siano barriere all'entrata e all'uscita. La presenza di un gran numero di venditori e di compratori che debbano accordarsi sulla fissazione dei prezzi dei fattori produttivi.

Il monopolio è quella struttura di mercato caratterizzata da... Un singolo venditore, dall'assenza di succedanei della merce che egli produce e dalla presenza di barriere all'entrata. Vari venditori che offrono prodotti omogenei. Compratori poco numerosi e di dimensioni abbastanza rilevanti rispetto a quelle del mercato. I venditori non fanno il prezzo, non adottano comportamenti strategici, l'accesso al mercato può essere del tutto libero o completamente bloccato, gli acquirenti fanno il prezzo.

Quale tra le seguenti proposizioni è correttamente riconducibile alle ipotesi fondamentali su cui si basa il modello di monopolio? I compratori fanno il prezzo ed i venditori fanno il prezzo. I venditori non fanno il prezzo e i compratori non fanno il prezzo. I venditori fanno il prezzo e i compratori non fanno il prezzo. I compratori fanno il prezzo ed i venditori non fanno il prezzo.

Il monopolio è quella struttura di mercato caratterizzata da... Un unico grande venditore di generi di largo consumo. Un singolo venditore, dall'assenza di succedanei della merce che egli produce e dalla presenza di barriere all'entrata. Un unico grande venditore autorizzato dallo Stato alla vendita di una determinata merce. Un singolo grande venditore avente l'esclusiva per un determinato prodotto.

Il «prezzo di esclusione» o «prezzo limite» indica... Il prezzo massimo che un produttore è disposto a pagare per l'acquisizione di materie prime. Un prezzo che mira a prevenire l'entrata di nuove imprese. Il prezzo massimo che un consumatore è disposto a pagare per l'acquisto di un determinato prodotto. Il prezzo al di sotto del quale non è più conveniente produrre una determinata merce.

Per poter realizzare una politica di discriminazione del prezzo sono necessarie le seguenti condizioni:... Il mercato deve essere frazionato in sotto mercati caratterizzati da differenti elasticità di prezzo, e vi deve essere una separazione effettiva di questi sotto mercati, in modo tale che non vi possa essere interscambio. Il mercato deve essere frazionato in sotto mercati caratterizzati da differenti elasticità di prezzo, e vi deve essere la possibilità di interscambio tra di essi. È sufficiente che il mercato sia frazionato in sotto mercati suddivisi in base alla zona geografica. È sufficiente che il mercato sia frazionato in sotto mercati suddivisi in base al reddito dei consumatori.

Quali sono i fattori che differenziano l'oligopolio dalla concorrenza monopolistica? In concorrenza monopolistica il singolo venditore con il suo comportamento non è in grado di apportare apprezzabili modificazioni nella condizione del mercato. In concorrenza monopolistica ciascun soggetto può influenzare sostanzialmente la condizione generale di mercato col proprio comportamento. In concorrenza monopolistica esistono cospicue barriere all'entrata. In concorrenza monopolistica i soggetti che operano dal lato dell'offerta sono meno numerosi.

A parità di ogni altra condizione, un mercato oligopolistico darà tendenzialmente luogo a... Prezzi più bassi e a quantità scambiate più grandi del mercato monopolistico. Prezzi più bassi e a quantità scambiate inferiori del mercato monopolistico. Prezzi più alti e a quantità scambiate più basse del mercato monopolistico. Prezzi più bassi e a quantità scambiate più grandi del mercato di concorrenza perfetta.

La concentrazione verticale è quella che si realizza... Fra imprese delle quali una produce un prodotto che per l'altra è un input. Fra imprese che si strutturano in una gerarchia appunto verticale, da quella con maggiore forza contrattuale e di mercato a quella che ne ha di meno. Fra imprese che si strutturano in una gerarchia appunto verticale, dalla più grande alla più piccola. Fra imprese che si strutturano in una gerarchia appunto verticale, in base alla quantità di utili di bilancio prodotti.

Il fatto che nel caso dell'installazione di un nuovo impianto potenzialmente pericoloso nel campo della chimica sia richiesta una specifica forma di autorizzazione può costituire una barriera all'entrata? No, le barriere in senso stretto sono quelle dovute all'azione delle imprese già operanti nel mercato. Sì. Dipende da chi deve rilasciare l'autorizzazione. No, non sono considerate barriere all'entrata quelle dovute allo Stato o alla legislazione.

La presenza in un dato settore di economie di scala può costituire una «barriera all'entrata»? Dipende, non è possibile fare neppure un'affermazione di tendenza. No, sono considerate barriere all'entrata solo quelle dovute alle Stato o alla legislazione. Sì. No, le barriere in senso stretto sono quelle dovute direttamente all'azione delle imprese già operanti nel mercato.

In un accordo di cartello le singole imprese... Perdono la loro identità per assumere quella del cartello. Non solo mantengono la loro individualità formale ma anche la loro autonomia sostanziale e la loro responsabilità economica. Perdono parte della loro autonomia sostanziale. Sono subordinate ad un leader.

La "teoria dei giochi" è... Un modello teorico che paragona i rischi di mercato al gioco della roulette. Un modello teorico che, partendo dal presupposto della separazione tra proprietà e direzione dell'impresa, si basa sul fatto che il management tende a massimizzare, nello svolgimento delle proprie funzioni, il proprio piacere ludico. Una teoria che sovverte la teoria classica, postulando la non razionalità dei comportamenti delle imprese. Un insieme di modelli logico-matematici che analizzano situazioni in cui le decisioni di soggetti razionali sono interdipendenti.

Nell'ambito della "teoria dei giochi", col termine "strategia" si intende... La rappresentazione grafica di una situazione di interazione strategica. La singola azione (mossa) compiuta da un giocatore in uno specifico gioco. Un insieme di decisioni miranti all'eliminazione totale della concorrenza. Un completo piano d'azione che un giocatore segue nel gioco, e dipende, fra l'altro, dalle informazioni iniziali e da quelle ottenute durante lo svolgimento stesso del gioco.

La teoria dei giochi ha come oggetto lo studio delle decisioni individuali in situazioni in cui vi sono interazioni strategiche tra i diversi soggetti; le decisioni prese da un soggetto influiscono sui risultati che un rivale può ottenere, secondo uno schema con feedback. In questo ambito vi sono diversi criteri per classificare i giochi. Sono giochi ad informazione completa quelli... Come la dama e la morra. Come il dilemma del prigioniero. Come la dama o gli scacchi. Come la morra.

La Banca centrale può influire sull'offerta di capitali? Mai. Qualche volta. Sì. No.

Qual è l'oggetto della Macroeconomia? Il comportamento economico della Pubblica Amministrazione. Il comportamento dei singoli operatori economici. Il comportamento dell'intero sistema economico. Il comportamento del sistema creditizio.

Cosa s'intende per potere d'acquisto della moneta? L'attitudine della moneta ad essere l'equivalente generale dei beni. La quantità di beni e servizi che, ai prezzi di mercato, è possibile acquistare con una certa quantità di moneta. L'attitudine della moneta, conferita per legge, di essere obbligatoriamente accettata come mezzo di pagamento. L'attitudine della moneta, conferita per legge, di estinguere qualunque debito e di essere obbligatoriamente accettata come mezzo di pagamento.

La moneta cartacea è nella sua origine storica: Uno strumento monetario fiduciario. Un titolo di credito attestante il diritto a ricevere una certa quantità d'oro. Un documento attestante un rapporto di mutuo. Nessuna delle precedenti.

In un sistema a carta moneta inconvertibile: Il rapporto tra carta moneta e riserva aurea è più alto che in un sistema convertibile. Il rapporto tra carta moneta e riserva aurea è più basso che in un sistema convertibile. Esiste un rapporto fisso tra quantità di biglietti circolanti e riserve auree. Non esiste alcun rapporto tra quantità di biglietti in circolazione e oro posseduto dallo Stato

Le riserve bancarie sono detenute…. Dalle banche per rimborsare via via i depositi. Dalla Banca centrale per sostenere l'eventuale aumento degli impieghi. Dall'Autorità monetaria per sostenere l'eventuale allargamento del credito. Dalla Banca centrale per fronteggiare l'eventuale squilibrio tra prestiti e depositi.

Cos'è il saggio ufficiale di sconto? Il tasso praticato dalla Banca centrale alle banche ordinarie sulle cambiali da queste presentate per il risconto o sulle anticipazioni richieste. Il prezzo della moneta espresso in oro. Il differenziale tra tassi attivi e tassi passivi. La commissione applicata dalla Banca centrale alla vendita di valuta estera.

La moneta bancaria consiste in: Creazione di moneta cartacea da parte delle banche sulla base di proprie riserve auree. Ogni mezzo di pagamento sostitutivo della moneta legale (assegni, carte di credito e bancomat) che presuppongono l'esistenza del deposito bancario necessario per il pagamento. Moneta legale detenuta dalle banche. Documenti attestanti rapporti di mutuo.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. A prezzi più alti le persone saranno incoraggiate a risparmiare di più per conservare il valore dei loro risparmi. La disoccupazione da salario reale è un tipico esempio di disoccupazione di equilibrio. La disoccupazione da carenza di domanda è un tipico esempio di disoccupazione di equilibrio. Se l'offerta di lavoro aumenta senza un corrispondente aumento della domanda di lavoro si crea la tipica la situazione di disoccupazione di equilibrio.

Sono di seguito proposte alcune affermazioni sulle più importanti problematiche macroeconomiche. Individuare quella corretta. La curva di offerta è crescente nei prezzi perché prezzi più alti incoraggeranno le imprese a produrre di più (a meno che i costi non salgano con la stessa rapidità dei prezzi). La curva di offerta è decrescente nei prezzi. Il tasso di interesse nominale è il tasso di interesse misurato in termini di beni che è possibile acquistare. È una tipica disoccupazione di disequilibrio la disoccupazione stagionale.

Cosa indica precisamente il concetto di disoccupazione involontaria? La condizione del lavoratore che, pur essendo disposto ad accettare il salario monetario corrente, non trova lavoro. La disoccupazione dovuta alla mobilità dei lavoratori. La disoccupazione dovuta all'introduzione di tecnologie nelle imprese che riducono l'impiego di forza lavoro. La disoccupazione dovuta a divergenze tra la qualità della domanda e quella dell'offerta.

Quale conseguenza ha portato la rivoluzione keynesiana? Il controllo della domanda aggregata tramite l'uso delle politiche monetarie da parte della Banca centrale al fine di mantenere l'economia vicina al punto di piena occupazione. Il convincimento che le economie di mercato siano in grado di raggiungere il punto di piena occupazione senza l'aiuto dei tradizionali strumenti di politica monetaria e fiscale. Il controllo della domanda aggregata tramite l'uso delle politiche fiscali al fine di mantenere l'economia vicina al punto di piena occupazione. Il controllo della domanda aggregata tramite l'uso combinato delle politiche monetarie e fiscali al fine di mantenere l'economia vicina al punto di piena occupazione.

Se il risparmio pubblico è negativo, il risparmio dell'intero sistema è superiore o inferiore a quello privato? Inferiore. Superiore. Non è possibile stabilirlo perché il risparmio pubblico non rientra nel calcolo del risparmio nazionale. Il risparmio nazionale è uguale a quello privato (delle famiglie e delle imprese private).

Per quale motivo le importazioni dipendono anche dal reddito interno? Nessuno: le importazioni non dipendono dal reddito interno né da quello estero. Perché più basso è il reddito di un'economia (quindi più bassa è la produzione di beni e servizi), maggiore è la sua capacità di spesa che si rivolge verso l'acquisto di beni e servizi prodotti all'estero. Nessuno: le importazioni non dipendono dal reddito interno ma da quello estero. Perché più elevato è il reddito di un'economia, maggiore è la sua capacità di spesa che si rivolge verso l'acquisto di beni e servizi prodotti all'estero.

Il numero di progetti di investimento che le imprese hanno convenienza a realizzare... Diventa maggiore via via che il tasso di interesse scende. Diminuisce via via che il tasso di interesse diminuisce. È direttamente proporzionale all'investimento pubblico. Diventa maggiore via via che il tasso di interesse cresce.

Vi è un rapporto tra investimento e reddito? No. Gli investimenti sono funzione dei profitti attesi. No. Gli investimenti sono funzione del tasso di interesse. Sì. No. Gli investimenti sono funzione dei profitti attesi e del tasso di interesse.

Qual è l'effetto di una diminuzione della spesa pubblica sul livello del reddito? Il reddito diminuisce. Nessuna, se la diminuzione riguarda la spesa per investimenti pubblici, altrimenti il reddito aumenta. Il reddito aumenta. Nessuna, la spesa pubblica non influenza il livello del reddito.

Circa il ruolo della politica fiscale nella determinazione della domanda e della produzione nel breve periodo, un aumento della spesa pubblica o una riduzione delle imposte... L'uno fa aumentare la spesa, l'altra diminuire la produzione. Fanno entrambi aumentare la spesa e la produzione. Fanno entrambi diminuire la spesa e la produzione. L'uno fa diminuire la produzione, l'altra aumentare la spesa.

Circa gli effetti della politica fiscale sulla produzione e sul tasso di interesse, una stretta fiscale produce... Una riduzione sia della produzione sia del tasso di interesse. Una riduzione della produzione e un aumento del tasso di interesse. Un aumento sia della produzione sia del tasso di interesse. Un aumento della produzione e una riduzione del tasso di interesse.

Una politica fiscale in un'economia aperta influenza sia la produzione sia la bilancia commerciale, dove per bilancia commerciale si intende... L'acquisto di beni e servizi esteri da parte dei consumatori, delle imprese e del Governo di un Paese. Le esportazioni nette. L'insieme dei conti che sintetizzano le transazioni di un Paese con il resto del mondo. L'acquisto di beni e servizi nazionali da parte del resto del mondo.

Analizzando il ruolo della politica fiscale in un'economia con mercati reali e finanziari aperti al resto del mondo, si constata che, in presenza di mobilità internazionale dei capitali, gli effetti della politica fiscale dipendono dal regime del tasso di cambio. Cosa si intende per regime di tassi di cambio fisso? Tasso di cambio tra le monete di due o più Paesi fissato ad un dato livello e modificato solo occasionalmente. Nessuna delle risposte proposte è corretta. Tasso di cambio determinato sul mercato valutario senza alcun intervento da parte delle autorità monetarie. Prezzo della moneta estera in termini di quella nazionale.

Analizzando il ruolo della politica fiscale in un'economia con mercati reali e finanziari aperti al resto del mondo, si constata che, in presenza di mobilità internazionale dei capitali, gli effetti della politica fiscale dipendono dal regime del tasso di cambio. Cosa si intende per regime di tassi di cambio flessibili? Prezzo relativo dei beni nazionali in termini di beni esteri. Nessuna delle risposte proposte è corretta. Tasso di cambio tra le monete di due o più Paesi fissato ad un dato livello e modificato solo occasionalmente. Tasso di cambio determinato sul mercato valutario senza alcun intervento da parte delle autorità monetarie.

Cosa si intende per «corso forzoso»? Un regime di circolazione monetaria in cui una moneta priva di valore intrinseco e non convertibile è imposta per legge come mezzo di pagamento. Un regime di circolazione monetaria in cui non esiste libertà di coniazione. Un regime di circolazione monetaria in cui non esiste libertà di emissione di carta moneta. Un regime di circolazione monetaria in cui non esiste libertà di trasferimento all'estero di oro monetato.

Cosa si intende per norme valutarie? Insieme dei regolamenti emessi dalla CONSOB. Insieme delle deliberazioni del CIPE. Insieme delle disposizioni di carattere legislativo e di carattere amministrativo che disciplinano i pagamenti tra l'Italia e i Paesi esteri a fronte di scambi commerciali, accessori del commercio, movimenti dei capitali, c.d. "transazioni invisibili correnti". Insieme di disposizioni penali riguardanti gli illeciti valutari.

Cosa si intende per "corso legale"? Il valore nominale di una moneta. Il potere di acquisto di una moneta. Il valore intrinseco di una moneta. Quando lo Stato riconosce a una moneta il valore legale di mezzo liberatorio dei pagamenti.

Cosa significa convertibilità? Possibilità legale di convertire una disponibilità monetaria a vista denominata in altra valuta. Possibilità legale di convertire una disponibilità monetaria a vista denominata in una determinata valuta in oro o in altra valuta. Possibilità legale di convertire una disponibilità monetaria a vista denominata in oro. Possibilità legale di coniare moneta.

La moneta di conto... È quella rappresentata da un supporto cartaceo. Non ha esistenza materiale ed è utilizzata essenzialmente come riferimento nella misura dei valori ai fini del trasferimento della titolarità di crediti fra determinati soggetti. È quella rappresentata da un supporto metallico coniato in metallo non prezioso. È la moneta-merce avente un valore intrinseco.

Quali sono i requisiti fondamentali che la moneta deve avere per assolvere alle sue funzioni? Potere liberatorio delle obbligazioni e stabilità (almeno relativa) di valore nel tempo. Potere liberatorio delle obbligazioni e costanza di valore nel tempo. Potere liberatorio delle obbligazioni e libertà di trasferire all'estero moneta nazionale. Stabilità di valore nel tempo e libertà di conversione della moneta in oro.

Cosa si intende con l'espressione «corso legale»? Un regime di circolazione monetaria in cui non esiste libertà di coniazione. Un regime di circolazione monetaria in cui la moneta deve essere accettata per legge come mezzo di pagamento. Un regime di circolazione monetaria in cui non esiste libertà di emissione di carta moneta. Il prezzo di una moneta in termini di un'altra moneta.

Si può in qualche modo parlare di corso forzoso della moneta bancaria? No. Sì. Dipende se ne è assicurata l'immediata traducibilità in carta moneta. Dipende se ne è assicurata l'immediata traducibilità in carta moneta senza costi.

Cosa si intende per riserva legale obbligatoria? Le quote dei depositi che le banche sono obbligate a tenere in base monetaria a garanzia della liquidità dei depositi dei propri clienti. Una quota di denaro liquido che la Banca centrale è obbligata a tenere a garanzia della solvibilità delle banche ordinarie verso i loro clienti. Un fondo di riserva a cui è annualmente devoluta dalle banche una quota dei propri utili stabilita per legge e che è indisponibile. Un fondo a cui sono devoluti annualmente parte degli utili delle banche per salvaguardare i depositi dei propri clienti.

La domanda di moneta è funzione del tasso di interesse? Sì, la domanda di moneta tenderà ad essere bassa quando è basso il tasso di interesse. Sì, tenere scorte liquide a disposizione costa meno se il tasso d'interesse è basso. Dipende dalle abitudini di pagamento considerate. No, la domanda di moneta è funzione del reddito.

Cosa si intende per "creazione di moneta bancaria"? Il fenomeno di marketing per cui le banche immettono in circolazione sul mercato sempre nuovi strumenti di pagamento. Un'ipotesi di scuola basata sulla libertà di conio e di emissione di cartamoneta. Il meccanismo, altrimenti noto come moltiplicatore della moneta, per cui se ad esempio tale moltiplicatore è posto pari a 3,5, l'offerta di moneta sarebbe di 3,5 volte più grande della base monetaria. Il diffondersi del c.d. credito al consumo.

Cosa si intende per base monetaria? Il complesso di biglietti e monete in circolazione. Il complesso di biglietti e monete in circolazione e dei depositi (liberi e vincolati) presso le autorità monetarie; ovvero, del circolante detenuto dal settore privato e delle riserve (obbligatorie e libere) del settore bancario. I depositi - liberi e vincolati - presso le autorità monetarie. Il circolante detenuto da imprese e famiglie.

La moneta nominale M1 è eguale alla base monetaria moltiplicata per il moltiplicatore della moneta. Cosa si intende per base monetaria? La somma di circolante e riserve bancarie. La somma di circolante e depositi. Il circolante. La somma di riserve bancarie e depositi.

La moneta nominale M1 è eguale alla base monetaria moltiplicata per il moltiplicatore della moneta. Cosa è M1? La somma di depositi e riserve bancarie. Il circolante. La somma di circolante e depositi. La somma di circolante e riserve bancarie.

Quali sono le situazioni denominate «trappole della liquidità»? Genericamente le situazioni in cui vi è un eccesso di liquidità. Le situazioni in cui vi è una carenza di liquidità. Le situazioni in cui l'effetto di una politica di aumento dell'offerta di moneta viene reso sterile dalla domanda di moneta a scopo speculativo. Le situazioni in cui vi è un eccesso o una carenza di liquidità causati da erronee manovre di politica economica.

Si definisce domanda individuale di moneta... L'ammontare delle scorte liquide che un soggetto tiene presso di sé. Il complesso delle aspettative reddituali di un soggetto. La somma dei depositi vincolati intestati ad un soggetto. L'ammontare di moneta bancaria che il soggetto ha a disposizione.

Che cosa è e come si misura la velocità di circolazione della moneta? È il numero di volte in cui una unità di moneta cambia possessore nell'arco di tempo considerato. È il numero di volte in cui una unità di moneta cambia proprietario nell'arco di tempo considerato. È il numero di volte in cui una unità di moneta passa attraverso il possesso da parte di una banca nell'arco di tempo considerato. È il numero di volte in cui una unità di moneta cambia possessore rapportato alla quantità di moneta in circolazione.

Quale delle seguenti affermazioni sulla moneta e la politica monetaria non è corretta? Le passività bancarie sono costituite da depositi, depositi vincolati, certificati di deposito e disponibilità presso la Banca centrale. Se il governo aumenta il proprio fabbisogno finanziario e lo finanzia con l'intervento della Banca centrale che emette moneta l'offerta di moneta aumenta. La somma della domanda di moneta a scopo transazionale e quella a scopo precauzionale è anche nota come saldo monetario attivo. Sono tre i moventi principali che spingono a domandare moneta: il movente transazionale, il movente precauzionale e il movente speculativo.

Quale delle seguenti affermazioni sulla moneta e la politica monetaria non è corretta? L'attivo delle banche include il circolante, le disponibilità presso la Banca centrale, i prestiti, le anticipazioni e i depositi vincolati. La domanda di moneta a scopo speculativo è anche nota come saldo monetario inattivo. Il saldo monetario attivo dipende principalmente dal livello del reddito nazionale, oltre che dalla frequenza con cui vengono pagati i redditi e da altre regole istituzionali; può dipendere anche dal tasso di interesse. Il saldo monetario inattivo dipende principalmente dalle aspettative sull'andamento futuro dei prezzi di attività finanziarie illiquide quali azioni e obbligazioni e sull'andamento dei tassi di cambio.

Che cosa indica il termine stagflazione? La situazione economica caratterizzata dalla contemporanea presenza di stagnazione e inflazione. La situazione economica caratterizzata dalla presenza di inflazione. La situazione economica caratterizzata da shock dal lato dell'offerta. La situazione economica caratterizzata dalla contemporanea presenza di inflazione e piena occupazione.

Quale delle seguenti considerazioni sta alla base dei vincoli autoimposti dai responsabili della politica economica? Quanto più attiva è la politica economica, sia la politica fiscale che la politica monetaria, tanto maggiore sarà la probabilità di ottenere il risultato programmato senza che si verifichino effetti indesiderati. Gli attuali modelli previsionali permettono di stimare entro campi di variazione esatti i tempi di risposta e le risposte di una economia alle manovre di politica economica. Quanto più attiva è la politica economica, sia la politica fiscale che la politica monetaria, tanto più incisivi saranno i suoi effetti. Quanto più attiva è la politica economica, sia la politica fiscale che la politica monetaria, tanto più ampio sarà lo spettro dei possibili risultati e più incerti i suoi effetti.

Cos'è il serpente monetario? L'accordo relativo ai rapporti di cambio tra le monete dei Paesi membri della Comunità europea basato sull'unità di conto chiamata ECU. L'accordo relativo ai rapporti di cambio tra le monete dei Paesi membri della Comunità europea basato sull'unità di conto chiamata EURO. L'accordo tra i tutti i Paesi occidentali che mirava a realizzare un'area di stabilità di cambio tra le loro monete tramite la possibilità di far oscillare le valute dei Paesi aderenti entro una determinata fascia di oscillazione. L'accordo tra i Paesi comunitari che mirava a realizzare un'area di stabilità di cambio tra le loro monete tramite la possibilità di far fluttuare le valute dei Paesi aderenti entro una determinata fascia di oscillazione.

In cosa consiste la politica di dumping? Nell'abolire gradualmente tutte le barriere protezionistiche tramite accordi di cooperazione internazionale. Nel vendere i prodotti sui mercati esteri a prezzi di costo o sottocosto. Nessuna delle precedenti. Nell'istituzione di dazi doganali e contingenti all'importazione per preservare il mercato interno dalle imprese straniere.

La politica monetaria dell'euro è gestita... Dalla Banca centrale europea (BCE), che insieme alle Banche centrali nazionali forma il Sistema europeo di Banche centrali (SEBC). Dal parlamento europeo. Dai Ministri delle finanze dei Paesi dell'Unione. Collegialmente dalle Banche centrali dei Paesi membri dell'UE.

Per assolvere la sua missione di definire e attuare la politica economica e monetaria dell'UE, la BCE opera nell'ambito del "Sistema europeo di Banche centrali" (SEBC)…. Che comprende le Banche centrali degli Stati che hanno adottato l'Euro e che, insieme con la BCE, vanno a formare il cosiddetto "Eurosistema". Che, al contrario della BCE, la cui indipendenza è sancita dall'art. 7 del Trattato di Maastricht, agisce in base ad istruzioni, sollecitazioni e suggerimenti dei Governi degli Stati dell'UE. Che comprende tutti gli Stati membri dell'Unione. Che comprende gli Stati che hanno adottato l'euro, i quali costituiscono invece collettivamente "l'area dell'euro".

Di fronte al fenomeno della disoccupazione, prima di effettuarne la diagnosi e iniziarne la cura mediante le opportune opzioni di politica economica, è necessario disporre di dati accurati. Come si misura il tasso di disoccupazione? Quota delle persone disoccupate sul totale della forza lavoro. Quota delle persone disoccupate sul totale delle persone occupate. Quota delle persone disoccupate sul totale della popolazione. Quota delle persone disoccupate sul totale dei residenti.

Per la descrizione, conoscenza e comprensione del mercato del lavoro si devono avere presente alcune fondamentali definizioni: popolazione civile, forza lavoro, fuori della forza lavoro, lavoratori scoraggiati ecc. Per forza lavoro si intende... La somma dei lavoratori e delle persone in cerca di lavoro ossia la somma dalle persone occupate e di quelle disoccupate. La popolazione civile (popolazione complessiva meno detenuti, appartenenti alle forze armate ed internati in ospedali psichiatrici). La popolazione di una nazione esclusi coloro che non hanno ancora raggiunto l'età lavorativa (16 anni) e coloro che hanno superato il 65º anno di età. Gli occupati.

Perché i responsabili di politica economica si preoccupano tanto della disoccupazione? Sostanzialmente perché, oltre ad avere importantissime conseguenze sociali, in molti Paesi c'è una forte relazione tra crescita del PIL e variazione del tasso di disoccupazione. Questa relazione è nota come... Curva LM Legge di Okun. Curva di Phillips. Curva di Laffer.

Nello studio del mercato del lavoro, ossia il mercato nel quale vengono determinati i salari, si definisce salario di riserva... Il salario che rende i lavoratori indifferenti tra lavorare ed essere disoccupati. Il salario minimo contrattuale. Il salario in corrispondenza del quale il lavoratore svolge il proprio lavoro nel modo più efficiente e produttivo possibile. Il salario sul quale gli individui basano le loro decisioni di consumo.

Ci sono importanti differenze tra gruppi di lavoratori in termini di tasso medio di disoccupazione e di durata media della disoccupazione. I tassi medi di disoccupazione e i flussi in uscita e in entrata nell'occupazione sono di solito maggiori per i giovani, i non qualificati e le minoranze. Si definiscono lavoratori scoraggiati... Coloro che non sono disposti a lavorare al salario di mercato. I lavoratori che percepiscono un salario appena superiore al c.d. salario di riserva. Coloro i quali, pur non essendo in cerca di un lavoro, lo accetterebbero in caso se ne presentasse l'occasione. I lavoratori del c.d. mercato del lavoro secondario.

Individuare l'affermazione errata. I salari dipendono negativamente dal tasso di disoccupazione. I salari dipendono negativamente dai prezzi attesi. I salari dipendono positivamente dai prezzi attesi. Per l'impresa il salario non costituisce l'effettivo costo del lavoro: ad esso vanno aggiunti anche i contributi previdenziali.

L'iperinflazione tedesca dei primi anni venti è probabilmente l'episodio di iperinflazione più famoso del mondo, ma non è l'unico; in Ungheria dopo la seconda guerra mondiale, ciò che costava un pengo nel luglio 1946, meno di un anno dopo sarebbe costato 3.800 mila miliardi di miliardi di pengos. La patologia dell'iperinflazione... Si manifesta in vari modi e con sintomi sempre diversi, le sue cause sono sempre profondamente differenti e l'unico punto in comune tra gli episodi registrati di iperinflazione è un tasso superiore al 50% mensile. Ha cause e sintomi ben precisi: molto intensa ma di breve durata deriva dall'incapacità del Governo di controllare il bilancio in presenza di forti shock, economici o politici. Si manifesta con un'inflazione che procede ad un tasso tra il 10 e il 20% annuo e si protrae per molti anni. Al contrario delle patologie da elevata inflazione che hanno cause e sintomi ben precisi, può manifestarsi in vari modi.

Dal gennaio del 1984 al settembre del 1985, l'inflazione boliviana è stata in media del 40% al mese, causando un aumento del livello dei prezzi di circa 1000 volte in 21 mesi; è questo un esempio di... Illusione monetaria. Incoerenza temporale. Inflazione strisciante. Iperinflazione.

Come si chiama la curva che associa un numero a ogni possibile paniere di consumo, tale che ai panieri preferiti siano assegnati numeri più alti? curva di indifferenza funzione di utilità funzione di consumo deflatore dei consumi

Che cosa misura l'utilità' marginale? il benessere di un individuo la variazione dell'utilità' totale ottenibile con il consumo di una quantità aggiuntiva del bene l'utilità' derivante, per ciascun soggetto, dal consumo dei beni la variazione del reddito

Cosa afferma la legge dell'utilità marginale decrescente? dati due beni succedanei, l'utilità fornita dal consumo di uno dei due è inversamente legata a quella associata al consumo di un'unità addizionale dell'altro bene l'utilità fornita dal consumo di un'unità addizionale di un bene decresce all'aumentare del reddito l'utilità marginale associata al consumo dei beni decresce al diminuire della qualità dei beni stessi l'utilità fornita dal consumo di un'unità addizionale di un bene decresce all'aumentare della quantità complessivamente consumata del bene stesso

Che cosa rappresenta una curva di indifferenza? le variazioni delle preferenze dei consumatori in relazione al variare dei prezzi il livello dei prezzi che massimizza l'utilità' dei consumatori le diverse combinazioni di beni per le quali il livello di soddisfazione del consumatore è identico il livello di produzione che massimizza l'utilità' dei consumatori

Cosa indica una mappa delle curve di indifferenza del consumatore ognuna descritta da due segmenti, il primo verticale e il secondo orizzontale, formanti un angolo retto con il vertice rivolto verso l'origine degli assi? sostituibilità decrescente tra i due beni sostituibilità nulla tra i due beni sostituibilità normale tra i due beni sostituibilità costante tra i due beni

Le preferenze di un consumatore per due beni perfetti sostituti sono descritte da curve di indifferenza: convesse concave a forma di L lineari

Le preferenze di un consumatore per due beni perfetti complementi sono descritte da curve di indifferenza: a forma di L convesse concave lineari

Il pareggio del saldo esterno associa un aumento del reddito interno al deprezzamento del cambio reale perché: diminuisce la produttività aumenta il deflusso dei capitali diminuiscono le esportazioni nette diminuisce il tasso d'interesse

In cosa consiste la differenza tra patrimonio e reddito? il reddito, a differenza del patrimonio, fa parte della ricchezza di un individuo il reddito è sempre maggiore del patrimonio il patrimonio è sempre maggiore del reddito il patrimonio è relativo a un determinato istante mentre il reddito è riferito a un intervallo di tempo

Quale è il paniere ottimo di mercato, quello cioè che rende massima l'utilità, tenendo conto dei normali vincoli che ha un consumatore? quel paniere per cui il reddito del consumatore è allocato tra i vari beni in modo che, per nessun bene acquistato, l'utilità marginale del bene stesso è proporzionale al suo prezzo quel paniere per cui il reddito del consumatore è allocato tra i vari beni in modo che, per ogni bene acquistato, l'utilità marginale del bene stesso non è proporzionale al suo prezzo quel paniere in cui sono contenuti i beni più comunemente acquistati dai consumatori quel paniere per cui il reddito del consumatore è allocato tra i vari beni in modo che, per ogni bene acquistato, l'utilità marginale del bene stesso è proporzionale al suo prezzo

In un sistema caratterizzato da due soli beni quale delle seguenti condizioni garantisce l'equilibrio per il consumatore? saggio marginale di sostituzione uguale al rapporto tra i prezzi dei beni saggio marginale di sostituzione inferiore al rapporto tra i prezzi dei beni saggio marginale di trasformazione uguale al rapporto tra i prezzi dei beni saggio marginale di sostituzione maggiore del rapporto tra i prezzi dei beni

In un'economia con due beni e un consumatore, cosa accade se contestualmente raddoppiano i prezzi dei beni e il reddito nominale del consumatore? l'insieme dei beni acquistabili dal consumatore diminuisce l'insieme dei beni acquistabili dal consumatore rimane invariato l'insieme dei beni acquistabili dal consumatore aumenta dipende dal rapporto relativo dei prezzi

In un'economia con due beni e un consumatore, cosa accade se aumenta il prezzo di un bene fermi restando il reddito e l'altro prezzo? il vincolo di bilancio si sposta parallelamente verso l'interno l'inclinazione del vincolo di bilancio cambia l'insieme dei beni acquistabili dal consumatore aumenta si determina una discontinuità nel vincolo di bilancio

In un'economia con due beni e un consumatore: cosa accade se contestualmente si dimezzano i prezzi dei beni e il reddito del consumatore: l'insieme di beni acquistabile dal consumatore diminuisce dipende dal rapporto relativo dei prezzi l'insieme di beni acquistabile dal consumatore rimane invariato dipende dal rapporto tra il reddito e il prezzo del bene numerario

Che cosa rappresenta la curva di Engel? la relazione tra domanda di un bene e reddito la relazione tra domanda di un bene e prezzo la relazione tra offerta di un bene e reddito la relazione tra offerta di un bene e prezzo

Se teniamo fissi i prezzi dei beni ed osserviamo le variazioni della domanda al variare del reddito, otteniamo una curva nota come: curva di Sraffa curva di Marx curva di Engel curva di Marshall

Se il consumatore ha preferenze omotetiche, le curve reddito consumo sono: esponenziali concave rette convesse

Nella curva reddito-consumo, quale traslazione del vincolo di bilancio consegue al crescere del reddito? uno spostamento verso l'esterno nessuna, poiché il vincolo di bilancio resta fisso uno spostamento verso l'interno dipende dalle variazioni delle preferenze del consumatore

Un bene si definisce normale: se è consumato da tutti se il suo consumo aumenta all'aumentare del reddito se il suo consumo non varia al variare del prezzo se la sua spesa rappresenta una quota costante del reddito

In microeconomia un "bene inferiore" è un bene: che si trova su una curva di indifferenza inferiore il cui consumo diminuisce al diminuire del proprio prezzo il cui consumo diminuisce al diminuire del prezzo di beni sostituti il cui consumo diminuisce all'aumentare del reddito del consumatore

Un bene di lusso può essere identificato dal fatto che il suo consumo aumenta: in modo meno che proporzionale all'aumentare del reddito dei consumatori in modo proporzionale al diminuire del reddito dei consumatori in modo proporzionale all'aumentare del reddito dei consumatori in modo più che proporzionale all'aumentare del reddito dei consumatori

Un bene di prima necessità può essere identificato dal fatto che il suo consumo aumenta in misura: più che proporzionale all'aumentare del reddito dei consumatori proporzionale all'aumentare del reddito dei consumatori proporzionale al diminuire del reddito dei consumatori meno che proporzionale all'aumentare del reddito dei consumatori

Se l'elasticità rispetto al reddito della domanda di un bene è superiore all'unità, si è in presenza di un: bene di Giffen bene di lusso bene di prima necessità bene inferiore

Uno degli elementi da considerare prima di decidere la tassazione di un certo bene è l'elasticità della domanda rispetto al reddito. Se tale valore è negativo, si è in presenza di: un bene di lusso un bene di Giffen un bene di prima necessità un bene inferiore

In un'economia con due beni e un consumatore, è possibile che al diminuire del reddito del consumatore aumenti il consumo di uno dei due beni? no, se il reddito diminuisce diminuirà il consumo di entrambi i beni sì, se anche il consumo dell'altro bene aumenta sì, se il bene in questione è un bene inferiore sì, se il consumatore non tiene conto del prezzo

A cosa è pari l'elasticità della domanda di un bene rispetto al reddito? alla quantità massima di un bene che può essere acquistata, dato il reddito del consumatore al prodotto tra la variazione percentuale della quantità domandata per la variazione percentuale del reddito alla quantità domandata di un bene per ogni livello di reddito al rapporto tra la variazione percentuale della quantità domandata e la variazione percentuale del reddito

La curva di domanda di un bene: è inclinata positivamente per i beni normali esprime la quantità domandata per ogni possibile valore del tasso di interesse esprime la quantità domandata per ogni possibile valore del reddito esprime la quantità domandata per ogni possibile valore del prezzo

La curva di domanda mette in relazione quantità domandata e prezzo del bene. Per un bene ordinario essa è: inclinata negativamente inclinata positivamente fino al prezzo di riserva, poi inclinata negativamente inclinata positivamente inclinata negativamente fino al prezzo di riserva, poi inclinata positivamente

Che cos'è il prezzo di riserva? è il prezzo di un bene in corrispondenza del quale il consumatore intende non consumare il bene e consumare un altro bene è il prezzo in corrispondenza del quale il consumatore è indifferente tra consumare e non consumare un determinato bene è il prezzo in corrispondenza del quale il consumatore intende consumare un determinato bene è il prezzo in corrispondenza del quale il consumatore non intende consumare un determinato bene

I "beni di Giffen" sono i beni per i quali: in presenza di un aumento del prezzo, si verifica una diminuzione della quantità domandata in presenza di un aumento del prezzo, si verifica un aumento della quantità domandata esistono ottimi succedanei l'utilità' marginale è crescente

Il governo di un paese povero introduce una nuova imposta sulle patate. A distanza di tre mesi si osserva che l'imposta ha determinato un aumento del prezzo ma la domanda di patate è cresciuta. Le patate sono, quindi: un bene normale un bene di Giffen un bene perfetto sostituto un bene di Pareto

Che cosa è l'elasticità' della domanda rispetto al prezzo? il rapporto tra le variazioni percentuali della domanda e del prezzo la variazione della domanda la misura della variazione assoluta dei prezzi la pendenza della curva di domanda

Che cosa è l'elasticità incrociata della domanda rispetto al prezzo? la variazione percentuale della quantità domandata di un bene in relazione alla variazione del prezzo di un altro bene l'andamento della domanda rispetto all'offerta la variazione della domanda rispetto alla variazione del costo degli input la variazione della domanda rispetto all'aumento dei prezzi

Se la domanda di un bene ha elasticità rispetto al prezzo pari a - 1, quando il prezzo aumenta del 10%, la spesa per il bene: non varia diminuisce del 10% aumenta del 10% diminuisce dell'1%

Se la domanda di un bene ha elasticità rispetto al prezzo superiore a 1 (in valore assoluto), quando il prezzo aumenta, la spesa per il bene: può sia aumentare che diminuire diminuisce non varia aumenta

Il governo decide di aumentare il consumo del bene X, attraverso un contributo alla produzione; per valutare l'impatto della manovra si deve considerare anche il bene Y che è complementare di X e che quindi: è prodotto dalle stesse imprese che producono x i consumatori acquistano in quantità maggiore se aumenta il consumo di x i consumatori acquistano in quantità minore se aumenta il consumo di x i consumatori acquistano, di solito, al posto x

Per i beni complementari, come varia la domanda dell'uno all'aumentare del prezzo dell'altro? diminuisce aumenta tende a crescere in maniera più che proporzionale resta invariata

Il Governo decide di ridurre il consumo del bene X attraverso l'introduzione di un'imposta. Per valutare l'impatto della manovra, viene considerato anche il bene Y che i consumatori potrebbero acquistare al posto del bene X. Il bene Y è quindi un: complementare di x bene di prima necessità succedaneo di x bene inferiore

Viene introdotta una nuova imposta sui semi di papavero. Dopo tre mesi si osserva che la produzione di semi di papavero è calata del 20%, mentre la produzione di semi di zucca è aumentata significativamente. Da ciò si può immaginare che semi di papavero e di zucca sono beni: complementari inferiori importati succedanei

L'introduzione di un'imposta su un bene di consumo può generare un effetto di sostituzione. Tale effetto rappresenta: la riduzione della domanda di beni inferiori al crescere del reddito la riduzione dell'offerta di un bene a causa della maggiore convenienza relativa a produrne altri l'aumento della domanda di beni di lusso la riduzione della domanda del bene al crescere del suo prezzo relativamente ai prezzi dei beni succedanei

Che cos'è l'effetto di reddito? la variazione dell'offerta di un bene connessa a una variazione della produzione delle imprese produttrici del bene la variazione della domanda di un bene connessa a una variazione del rapporto tra il prezzo di quel bene e quello degli altri beni la variazione della domanda di un bene connessa a una variazione del potere d'acquisto dei consumatori la variazione del consumo determinata da un aumento della ricchezza

Che segno ha l'effetto di sostituzione associato a un aumento del prezzo di un bene? sempre negativo negativo per i beni normali, positivo per i beni inferiori negativo per i beni ordinari, positivo per i beni di giffen dipende dall'elasticità della domanda

Nella scelta tra lavoro e tempo libero, un incremento del salario provoca sull'offerta di lavoro: un effetto reddito e un effetto sostituzione entrambi negativi un effetto reddito negativo e un effetto sostituzione positivo un effetto reddito positivo e un effetto sostituzione negativo un effetto reddito e un effetto sostituzione entrambi positivi

Come viene definito il surplus del consumatore? il valore aggiunto che il consumatore riceve da un determinato prodotto il maggiore importo che potrebbe essere sottratto dai ricavi del produttore, ma che lascerebbe il produttore disposto a realizzare il prodotto il risparmio del consumatore nell'acquisto di un determinato prodotto la differenza tra quanto il consumatore sarebbe disposto a spendere e l'importo effettivamente pagato per consumare le unità acquistate

Con l'espressione "costi di transazione" si indicano: le spese che devono essere sostenute per produrre un bene le spese che devono essere sostenute per effettuare uno scambio, al di là del prezzo del bene scambiato il salario dei lavoratori impegnati nella produzione del bene le sole spese relative alla redazione dei contratti di scambio

Che cosa è la domanda compensata o hicksiana? l'aumento della pressione fiscale originato da un'espansione inflazionistica dei redditi delle persone fisiche in presenza di aliquote di tassazione crescenti con il reddito misurato in termini nominali la quantità domandata di un certo bene, da parte di un certo consumatore, presa in funzione dei prezzi di tutti i beni e nell'ipotesi che l'utilità del consumatore aumenti la quantità domandata di un certo bene, da parte di un certo consumatore, presa in funzione dei prezzi di tutti i beni e nell'ipotesi che l'utilità del consumatore resti costante la quantità domandata di un certo bene, da parte di un certo consumatore, presa in funzione dei prezzi di tutti i beni e nell'ipotesi che l'utilità del consumatore diminuisca

Cosa afferma, nella teoria della domanda, l'assioma delle preferenze rivelate? se un consumatore sceglie il paniere x quando è accessibile il paniere y, egli non sceglierà y in nessun'altra situazione in cui anche x è disponibile se in un certo periodo di tempo un consumatore consuma più del suo reddito, allora nel periodo successivo ridurrà i consumi proporzionalment e rispetto al debito accumulato la domanda di un bene di lusso cresce più che proporzionalmente rispetto al reddito se il consumatore preferisce il paniere x al paniere y e se preferisce il paniere z al paniere y, allora preferisce z a x

"Se un consumatore sceglie il paniere X quando è accessibile il paniere Y, egli non sceglierà Y in nessun'altra situazione in cui anche X è disponibile". A questa conclusione giunge: l'assioma delle preferenze rivelate il teorema di Oates il teorema di Ricardo il paradosso del risparmio

In generale un consumatore è definito razionale: se consuma il meno possibile a parità di reddito e di ricchezza se consuma in modo tale da lasciare in eredità la quantità massima di ricchezza se anticipa le proprie condizioni economiche future se preferisce i consumi futuri a quelli presenti

Quale delle seguenti è meno influenzata dal livello dei tassi di interesse? la domanda di beni alimentari di prima necessità la domanda per investimenti produttivi la domanda di beni di consumo durevoli l'offerta di risparmio

Come vengono definite le scelte relative al risparmio e al consumo nel tempo? scelte comportamentali scelte intertemporali scelte future scelte temporali

Se il saggio marginale di sostituzione intertemporale del consumatore è costante, allora il consumatore: è in ogni caso disposto a sostituire il medesimo ammontare di consumo corrente con un'unità di consumo futuro è tanto più disposto a sostituire consumo corrente con consumo futuro, quanto minore è il livello di consumo corrente non è disposto a sostituire consumo corrente con consumo futuro è tanto più disposto a sostituire consumo corrente con consumo futuro, quanto maggiore è il livello di consumo corrente

In un problema di scelta intertemporale, il consumatore sostituisce consumo futuro con consumo corrente a un tasso decrescente al crescere del consumo corrente. In un grafico che riporta in ascissa il consumo corrente e in ordinata il consumo futuro, la mappa delle curve di indifferenza è rappresentata da: linee curve con concavità rivolta verso l'alto linee rette parallele con inclinazione negativa linee rette parallele con inclinazione positiva linee costituite da due segmenti il primo verticale, il secondo orizzontale

Che cos'e' il saggio marginale di preferenza intertemporale? la variazione delle preferenze del consumatore in relazione al variare del reddito la variazione delle preferenze del consumatore in rapporto a variazioni dei prezzi la variazione delle curve di indifferenza nel medio periodo la quantità di consumo futuro cui si rinuncia in cambio di un'unità di consumo corrente

Un soggetto deve decidere se consumare oggi o consumare domani. L'inclinazione della curva di indifferenza che esprime quante unità di consumo futuro è disposto a "sacrificare" per un'unità aggiuntiva di consumo corrente è detta: saggio di interesse reale saggio marginale di trasformazione intertemporale saggio marginale di sostituzione intertemporale saggio marginale di sostituzione intratemporale

In un grafico che presenti in ordinata il consumo futuro e in ascissa il consumo corrente, una curva di indifferenza con concavità rivolta verso l'alto indica che: minore è il consumo corrente, minore è la disponibilità a rinunciare al consumo futuro in cambio di un maggior consumo corrente la disponibilità a rinunciare al consumo futuro non varia al variare del livello di consumo corrente minore è il consumo corrente, maggiore è la disponibilità a rinunciare al consumo futuro in cambio di un maggiore consumo corrente maggiore è il consumo corrente, maggiore è la disponibilità a rinunciare al consumo futuro in cambio di un maggiore consumo corrente

Nel modello di scelta intertemporale a due periodi, l'individuo decide quanto consumare in ciascuno dei due periodi, dato il reddito e il tasso di interesse. Considerando un individuo che nel primo periodo risparmia (consuma, cioè, meno del suo reddito), un aumento del tasso di interesse: può sia far aumentare che far diminuire il risparmio fa aumentare il risparmio non fa variare il risparmio fa diminuire il consumo nel secondo periodo

Quando un consumatore preferisce disporre del valore atteso di una scommessa piuttosto che correre il rischio di affrontarla: il fenomeno non riguarda la propensione al rischio è neutrale al rischio è propenso al rischio è avverso al rischio

Come si definisce l'ipotesi in cui le scelte che si prevede di fare in uno stato non influenzano quelle che si prevede di fare in altri stati di natura: ipotesi di liquidità perfetta ipotesi di equilibrio ipotesi di dipendenza ipotesi di indipendenza

Messo di fronte alla scelta tra (A) ricevere con certezza 1.000 euro e (B) una scommessa che in caso di vincita (con probabilità ½) gli dà 2.000 euro e in caso di perdita (con probabilità ½) 0 euro, un individuo neutrale al rischio: sceglierà una somma certa inferiore a 1.000 euro sceglierà la somma certa di 1.000 euro sarà indifferente tra le due alternative sceglierà la scommessa

Messo di fronte alla scelta tra (A) ricevere con certezza 1.000 lire e (B) una scommessa che in caso di vincita (con probabilità ½) gli dà 2.000 lire e in caso di perdita (con probabilità ½) 0 lire, un individuo avverso al rischio: sceglierà la scommessa sceglierà la scommessa nel 50% dei casi sarà indifferente tra le due alternative sceglierà la somma certa di 1.000 lire

Che cosa rappresenta la curva di prodotto totale? la relazione tra la quantità totale di output e la quantità di input variabile la variazione dell'offerta rispetto ad un aumento della domanda la variazione dell'offerta rispetto al livello dei prezzi il volume dell'offerta in equilibrio di concorrenza perfetta

La funzione di produzione: misura il massimo livello di output che può essere prodotto con un dato livello di input è l'insieme di tutte le combinazioni di input e di output tecnicamente realizzabili è l'insieme di tutte le possibili combinazioni di diversi input esattamente sufficienti a produrre lo stesso quantitativo di output è l'insieme delle combinazioni di input e output che minimizzano i costi

Per un determinato settore produttivo si adotta una politica economica che porta dalla preesistente situazione A alla nuova situazione B. In quale dei seguenti casi la politica economica è tecnicamente efficiente per il settore produttivo? nella situazione b il settore impiega minore input e produce uguale output che nella situazione a nella situazione b il settore impiega maggiore input e produce minore output che nella situazione a nella situazione b il settore impiega maggiore input e produce uguale output che nella situazione a nella situazione b il settore impiega minore input e produce minore output che nella situazione a

Che cosa rappresenta un isoquanto? le diverse combinazioni di fattori che danno la stessa quantità di output la misura della produttività del fattore lavoro le combinazioni di fattori per le quali la domanda è eguale all'offerta le combinazioni di fattori che assicurano una produttività marginale crescente

Che cosa si intende per prodotti intermedi? i prodotti trasformati nel processo produttivo in beni di maggior valore le materie prime utilizzate dalle imprese di trasformazione il capitale fisico impiegato nel processo produttivo i prodotti venduti all'ingrosso

Che cos'e' il saggio marginale di sostituzione tecnica? il grado di utilizzazione dei fattori che massimizza il profitto il rendimento marginale di un'unità di capitale fisso il saggio a cui un fattore può essere sostituito da un altro senza modificare il livello di output il costo per il quale un fattore può essere sostituito con un altro

Che forma hanno gli isoquanti nel caso di perfetta complementarità degli input? forma di L forma convessa forma concava forma lineare

Un'impresa produce una quantità x di output usando quantità a e b di due input. L'impresa è inefficiente in senso tecnico se rispetto all'isoquanto corrispondente alla quantità x, la tecnica a, b usata: si trova al di sotto dell'isoquanto si trova al di sopra dell'isoquanto si trova al di sopra della linea di isocosto si trova sull'isoquanto

La produttività media del lavoro è misurata: dal rapporto tra prodotto e intensità del lavoro dall'inclinazione della tangente alla funzione di produzione dal rapporto tra variazione del prodotto e variazione del lavoro dal rapporto tra la produzione e la quantità di lavoro impiegata

La produttività marginale del lavoro viene definita come: la variazione dell'output determinata da una variazione molto piccola del lavoro fermi restando gli impieghi degli altri input la differenza tra lavoro e capitale impiegato per la produzione di un bene il rapporto tra output totale e quantità totale del lavoro impiegata la variazione dell'output determinata da una variazione molto piccola del salario

La produttività marginale del lavoro è misurata: dal rapporto tra prodotto e intensità di lavoro dall'inclinazione della funzione di produzione dal rapporto tra prodotto e fattore lavoro dall'inclinazione del raggio uscente dall'origine in ogni punto della funzione di produzione

La curva della domanda effettiva di lavoro è: una funzione con pendenza negativa una funzione di produzione con gli assi invertiti una funzione del salario nominale una funzione del salario reale

L'intensità di capitale di un bene è misurata: dallo stock di capitale per lavoratore necessario alla sua produzione dall'attitudine del bene a produrre beni capitali dalla quantità di investimento per lavoratore necessaria per la sua produzione dalla quantità di capitale necessaria alla sua produzione

Quale parte della produzione costituisce il prodotto marginale dell'impresa? quella restante all'impresa dopo aver sostenuto tutte le spese quella ottenuta dal lavoro giornaliero di un lavoratore quella ottenuta dall'incremento unitario di un fattore produttivo quella ottenuta nel breve periodo

A quale periodo di tempo fa riferimento l'espressione "breve periodo"? a quello in cui l'impresa si indebita al fine di realizzare profitti a quello in cui non è possibile aumentare la produzione a quello in cui vi sono rendimenti decrescenti a quello in cui non è possibile modificare alcuni dei fattori della produzione

Nel breve periodo, quale relazione comporta la legge della produttività marginale decrescente? aumento prodotto marginale implica aumento dei prezzi riduzione prodotto marginale implica riduzione costo marginale aumento prodotto totale implica riduzione prodotto marginale aumento prodotto totale implica aumento prodotto marginale

Quali sono i fattori che agiscono nel breve periodo sulla produttività marginale del lavoro? le variazioni della quantità di lavoro occupato la formazione dei lavoratori il progresso tecnico il processo di accumulazione di capitale

Per un'impresa l'ammontare di prodotto ottenuto dall'impiego di un'unità aggiuntiva di capitale è definito come: produttività media degli investimenti produttività marginale del capitale produttività totale del capitale produttività media del capitale

Quale tra le seguenti affermazioni relative alla curva del costo medio fisso di un'impresa è esatta? è dapprima costante poi decrescente è decrescente e tendente a zero all'aumentare dell'output è parallela all'asse delle ordinate è parallela all'asse delle ascisse

Quali costi, per differenza dai ricavi, danno il profitto? i costi totali i costi medi i costi marginali i costi variabili totali

Cosa si intende per costo variabile? una spesa che non varia al variare del livello di produzione il rapporto tra il costo medio e le quantità prodotte una spesa che varia al variare del livello di produzione il rapporto tra il costo totale e le quantità prodotte

I costi di produzione di un'azienda pubblica possono essere classificati come fissi e variabili. La differenza tra i due tipi di costi è che, nel breve periodo: i primi non variano al variare dell'output i secondi variano a seconda del luogo di produzione dei beni i primi vengono fissati dallo stato, i secondi dal mercato i secondi variano al variare dei prezzi degli input

Cos'è il costo marginale di produzione? il costo che non varia al variare del livello di output la variazione del costo totale associata a una piccola variazione del livello di output il costo che varia al variare del livello di input il costo che può essere risparmiato senza ridurre il livello di output

Nel breve periodo i costi di manutenzione di un impianto non connessi al suo utilizzo sono considerati: costi marginali costi fissi costi variabili costi recuperabili

L'impresa A è costretta a ridurre drasticamente la sua produzione. In questo caso i costi di produzione variabili: aumentano diventano superiori ai ricavi restano invariati diminuiscono

Il Governo decide di bloccare la produzione dell'azienda A perché dannosa all'ambiente. Nel breve periodo i costi fissi sostenuti dall'azienda, a fronte di una totale cessazione dell'output: aumentano rimangono invariati diminuiscono prima aumentano, poi diminuiscono

Se il costo marginale di produzione di un output è inferiore al costo medio: il costo medio è crescente il costo marginale è decrescente il costo medio è decrescente il costo marginale è crescente

Nel lungo periodo, una impresa ha convenienza ad uscire dal mercato quando il prezzo dell'output: è inferiore al minimo costo totale medio è uguale al costo marginale è inferiore al minimo costo variabile medio non consente un margine di profitto adeguato

Nel breve periodo, una impresa ha convenienza ad uscire dal mercato quando il prezzo dell'output: non copre neanche i costi fissi è inferiore al minimo costo variabile medio è inferiore al minimo costo totale medio non consente un profitto almeno nullo

Si immagini che In un'impresa pubblica tutti i fattori della produzione vengono classificati come fattori finanziari o fattori non finanziari. In occasione della prossima privatizzazione il management si preoccupa di calcolare le linee di isocosto, cioè: l'insieme delle combinazioni delle quantità impiegate dei due fattori che implicano il medesimo costo l'insieme delle combinazioni delle quantità impiegate dei due fattori che implicano il medesimo profitto l'insieme delle combinazioni delle quantità impiegate dei due fattori che implicano il medesimo input l'insieme delle combinazioni delle quantità impiegate dei due fattori che implicano il medesimo output

Per una politica di sostegno alla produzione di un'azienda pubblica, è utile considerare il costo marginale di produzione. Quest' ultimo è: pari al rapporto tra costo totale e livello dell'input indipendente dai costi fissi proporzionale ai costi fissi inversamente proporzionale ai costi fissi

In presenza di rendimenti costanti del capitale: la funzione di produzione è costante il prodotto cresce in modo meno che proporzionale all'aumento del capitale il prodotto cresce in modo più che proporzionale all'aumento del capitale il prodotto cresce nella stessa proporzione dell'aumento del capitale

In presenza di rendimenti marginali crescenti del capitale: la funzione di produzione cresce in modo decrescente più alto è il livello del capitale impiegato, minore è l'aumento del prodotto ottenuto più alto è il livello del capitale impiegato, maggiore è l'aumento del prodotto ottenuto la funzione di produzione rimane costante

Quando si hanno rendimenti di scala crescenti? quando la produttività marginale dei fattori è eguale a 1 quando l'impresa massimizza il profitto quando un aumento dei fattori comporta un aumento più che proporzionale dell'output quando l'impresa opera in regime di oligopolio

Se la produttività marginale di tutti gli input è decrescente, i rendimenti di scala: possono essere decrescenti, costanti o crescenti possono essere soltanto decrescenti o costanti sono decrescenti sono costanti

Un'impresa opera in condizioni di rendimenti crescenti di scala. Ciò significa che per l'azienda un aumento dei fattori produttivi si traduce in un aumento: proporzionale dell'output più che proporzionale dei profitti più che proporzionale dell'output meno che proporzionale dell'output

In quale dei seguenti casi un'impresa gode di economie di scala? quando i costi variabili diminuiscono all'aumentare dell'output quando i costi medi diminuiscono all'aumentare dell'output quando i costi variabili restano invariati all'aumentare dell'output quando i costi medi restano invariati all'aumentare dell'output

In quale caso, per quanto riguarda i costi, risulta indifferente far produrre un certo quantitativo di output da varie imprese di dimensioni ridotte o da un'unica impresa di grandi dimensioni? nel caso di rendimenti di scala decrescenti nel caso di rendimenti di scala crescenti nel caso di rendimenti di scala costanti se la curva di domanda è rigida

Che cosa è la "scala efficiente minima"? il livello minimo di produzione che consente di minimizzare i costi fissi di lungo periodo il livello minimo di produzione che consente di minimizzare i costi medi di lungo periodo il livello massimo di produzione che consente di minimizzare i costi fissi di lungo periodo il livello massimo di produzione che consente di minimizzare i costi medi di lungo periodo

Dato il salario monetario, se aumenta la produttività marginale del lavoro, affinché sia osservata la condizione di equilibrio d'impresa, il prezzo dei beni: resta costante perché, comunque, il salario non è variato resta costante, purché non vari la domanda diminuisce aumenta anch'esso

Che cos'e' il prezzo reale di un bene? il prezzo di un bene in relazione ai prezzi di tutti gli altri il prezzo che massimizza l'utilità' del consumatore il rapporto tra reddito nominale e prezzo nominale il rapporto tra il prezzo nominale e il tasso di inflazione

Nel calcolare la quantità di lavoro da impiegare, la regola che un'impresa dovrebbe teoricamente seguire è: produttività marginale del lavoro uguale al salario reale produttività marginale del lavoro inferiore al salario reale produttività marginale del lavoro maggiore del salario reale produttività marginale del lavoro minore o uguale al salario reale

Nel calcolare la quantità di capitale da impiegare, la regola che un'impresa dovrebbe teoricamente seguire per la massimizzazione del profitto è: produttività marginale del capitale inferiore al tasso di interesse produttività marginale del capitale uguale al salario reale produttività marginale del capitale uguale al tasso di interesse produttività marginale del capitale superiore al tasso di interesse

Per un'impresa diventa più conveniente aumentare i propri investimenti se, a parità di ogni altra condizione, il tasso di interesse: aumenta si riduce rimane costante è superiore alla produttività marginale del capitale

Come si può definire il surplus del produttore? il maggiore importo che potrebbe essere sottratto dai ricavi del produttore, ma che lascerebbe il produttore disposto a realizzare il prodotto il risparmio del consumatore nell'acquisto di un determinato prodotto la differenza tra quanto il consumatore sarebbe disposto a spendere e l'importo effettivamente pagato al produttore per consumare le unità acquistate il valore aggiunto che il consumatore riceve da un determinato prodotto

La differenza tra la somma minima alla quale il produttore sarebbe disposto a vendere le x unità del bene e quella che effettivamente ottiene è il: surplus del consumatore surplus del produttore profitto del produttore surplus aggregato del produttore e del consumatore

Se la quantità domandata di un bene supera la quantità offerta, si ha un eccesso di domanda. qual è la conseguenza? torna l'equilibrio senza alterare il prezzo il prezzo di mercato è spinto verso l'alto un aumento immediato dell'offerta il prezzo di mercato è spinto verso il basso

Il tasso di cambio reale è misurato: dal rapporto tra i prezzi medi dei prodotti interni e prezzi medi mondiali per il tasso di cambio nominale dal rapporto tra i prezzi medi all'esportazione e i prezzi medi all'importazione dal rapporto tra i prezzi medi dei prodotti interni e i prezzi medi mondiali dal rapporto tra i prezzi medi all'esportazione e i prezzi medi all'importazione per il tasso di cambio nominale

La conoscenza delle curve di offerta e di domanda di un bene: se il mercato è di concorrenza perfetta, non è utile a determinare il prezzo di equilibrio è sufficiente per determinare la quantità di equilibrio, ma non il prezzo è sufficiente per determinarne il prezzo di equilibrio è necessaria, ma non sufficiente, per determinarne il prezzo di equilibrio

Il Prodotto Interno Lordo del Paese X è: il valore di tutti i beni e servizi finali prodotti nel Paese X in un certo periodo di tempo più i redditi percepiti all'estero da fattori produttivi del Paese X il valore di tutti i beni e servizi finali prodotti nel Paese X in un certo periodo di tempo meno gli accantonamenti per il deprezzamento del capitale, vale a dire gli ammortamenti il valore di tutti i beni e servizi finali prodotti nel Paese X in un certo periodo di tempo più i redditi percepiti all'estero da fattori produttivi del Paese X meno gli accantonamenti per il deprezzamento del capitale, vale a dire gli ammortamenti il valore di tutti i beni e servizi finali prodotti nel Paese X in un certo periodo di tempo

Come può essere definito il PIL? il valore dei beni e servizi finali prodotti nel paese in un certo periodo il valore di tutti i beni e servizi prodotti nel paese in un certo periodo il valore dello stock dei beni esistenti nel paese il valore dei beni e servizi finali al netto degli ammortamenti

Ai fini del calcolo del PIL, quali beni e servizi si considerano? i beni e i servizi finali tranne quelli esportati i beni e i servizi finali i beni e i servizi intermedi i beni e i servizi finali tranne quelli acquistati dalla pubblica amministrazione

La somma di quali redditi costituisce il PIL? la somma dei redditi da lavoro la somma dei redditi da lavoro prodotti nel territorio nazionale la somma dei redditi da capitale la somma di tutti i redditi percepiti dai fattori produttivi

Nella contabilità nazionale, l'eccedenza dei risparmi rispetto agli investimenti, con esportazioni nette pari a zero equivale: alle esportazioni ai consumi intermedi al disavanzo del bilancio pubblico alle importazioni

Da che cosa possono derivare le variazioni del PIL nominale? dalle variazioni delle quantità prodotte, ad esclusione delle importazioni esclusivamente dalle variazioni dei prezzi di mercato sia dalle variazioni delle quantità prodotte, sia dalle variazioni dei prezzi di mercato esclusivamente dalle variazioni delle quantità prodotte

Il deflatore del PIL è pari: al rapporto tra il PIL nominale di un determinato anno e il PIL reale dello stesso anno al rapporto tra il PIL nominale di un determinato anno e il PIL nominale dell'anno precedente al rapporto tra il PIL nominale di un determinato anno e il PIL reale dell'anno precedente al rapporto tra il PIL reale di un determinato anno e il PIL reale dell'anno precedente

Nel calcolo del PIL si considera il valore degli immobili venduti durante l'anno, ma costruiti in anni precedenti? no, tuttavia vengono incluse le commissioni percepite dagli agenti immobiliari per queste operazioni sì, eccetto gli immobili venduti dalla pubblica amministrazione sì, eccetto gli immobili acquistati da cittadini stranieri sì, eccetto gli immobili acquistati dalla pubblica amministrazione

Che cosa misura l'indice dei prezzi al consumo? il costo di un paniere fisso di beni e servizi rappresentativo degli acquisti del consumatore medio il costo di un paniere fisso di beni rappresentativo degli acquisti del consumatore medio, eccetto quelli importati il costo dei beni prodotti eccetto quelli esportati il costo dei beni e servizi prodotti all'interno del sistema economico

Il deflatore del PIL considera i beni importati? sì, perché è un indice dei prezzi con una base molto ampia sì, perché il paniere cui fa riferimento comprende anche i beni importati no, perché si basa solo sui beni prodotti all'interno di un sistema economico sì, perché anche i beni importati rientrano tra gli acquisti del consumatore medio

Che cosa si ottiene moltiplicando il PIL reale di un determinato anno per il deflatore del PIL del medesimo anno? il prodotto nazionale netto il PIL nominale il prodotto interno netto il prodotto nazionale lordo

Ai fini del calcolo del PIL, perché non si considerano gli scambi di prodotti preesistenti? perché i prodotti preesistenti non sono beni finali perché il PIL indica il valore della produzione corrente perché tali scambi si considerano solo ai fini del calcolo del prodotto nazionale lordo perché tali scambi si considerano solo ai fini del calcolo del prodotto nazionale netto

Ai fini del calcolo del PIL, come si evitano gli errori di doppia contabilizzazione? detraendo dal valore dei beni le imposte sulla produzione escludendo dal calcolo i beni acquistati dalla pubblica amministrazione in ogni fase di produzione di un bene si considera solo il valore aggiunto al bene in quella fase escludendo dal calcolo i beni destinati all'esportazione

Che cosa si intende per "transfer pricing"? la traslazione sui prodotti finali degli aumenti dei costi delle materie prime la definizione del mark up la cessione di un bene, all'interno di un gruppo, a prezzi più bassi di quelli di mercato, a fini elusivi la definizione di prezzi da parte di imprese "price makers"

Da che cosa è dato il prodotto interno netto? dal prodotto interno lordo meno i redditi ricevuti dall'estero dal prodotto interno lordo meno gli ammortamenti dal prodotto interno lordo meno le imposte indirette dal prodotto interno lordo meno le imposte sulla produzione

Oltre agli acquisti pubblici di beni e servizi, quali sono le componenti della domanda aggregata? consumi, investimenti, esportazioni nette consumi, investimenti, importazioni consumi, investimenti pubblici, importazioni consumi pubblici, investimenti, importazioni

I trasferimenti sono esclusi dal calcolo del prodotto interno lordo? sì, per evitare la doppia contabilizzazione sì, perché sono inclusi solo nel calcolo del prodotto nazionale lordo sì, perché sono inclusi solo nel calcolo del prodotto interno netto no, perché fanno comunque parte della ricchezza prodotta

Nella contabilità nazionale, se il risparmio è pari a 1000, gli investimenti sono pari a 1000 e il bilancio pubblico è in pareggio, le esportazioni nette sono pari a: zero 1000 500 2000

Che cosa si intende per "signoraggio" in materia di debito pubblico? l'afflusso di risparmio internazionale per il finanziamento del debito usa la differenza tra il costo del debito finanziato con emissione di titoli e quello finanziato con emissione di moneta le operazioni sul mercato aperto la rinegoziazione del debito

Com'e' denominata la proposizione per cui, quando si tiene conto del vincolo di bilancio pubblico, né il disavanzo di bilancio né il debito pubblico hanno effetti sull'attività' economica? ipotesi di Fisher equivalenza ricardiana legge di Say legge di Okun

A che cosa è pari il reddito disponibile? al reddito meno le imposte più i trasferimenti al reddito meno la spesa pubblica al prodotto interno netto al prodotto nazionale lordo

I redditi percepiti all'estero da fattori produttivi di un determinato paese rientrano nel calcolo del PIL di tale paese? sì, ad eccezione delle imposte indirette sì, sempre sì, ad eccezione degli ammortamenti no

Nella contabilità nazionale, prima di provvedere alla retribuzione dei fattori produttivi, che cosa bisogna sottrarre dal prodotto interno netto? gli ammortamenti la spesa pubblica gli scambi di prodotti preesistenti le imposte indirette

Di quali prezzi si tiene conto ai fini del calcolo del deflatore del PIL? dei prezzi di tutti i beni e servizi prodotti in un sistema economico, tranne i beni e servizi esportati dei prezzi di tutti i beni e servizi prodotti in un sistema economico, tranne i beni e servizi acquistati dalla pubblica amministrazione dei prezzi di tutti i beni e servizi prodotti in un sistema economico dei prezzi di un paniere fisso di beni e servizi

Perché il deflatore del PIL è molto spesso usato per misurare l'inflazione? perché non tiene conto dei prezzi dei beni esportati perché tiene conto di un paniere fisso di beni rappresentativo dei consumi medi perché tiene conto dei prezzi di un paniere fisso di beni e servizi perché tiene conto di tutti i beni e servizi prodotti in un sistema economico

Perché alcuni beni e servizi sono esclusi dal calcolo del PIL? perché sono destinati all'esportazione perché sono prodotti sul territorio nazionale da imprese straniere perché non vengono scambiati sul mercato perché sono acquistati dalla pubblica amministrazione

Che cosa indica il PIL nominale? il valore della produzione di un determinato anno ai prezzi dell'anno base il valore della produzione di un determinato anno ai prezzi del medesimo anno il valore della produzione di un determinato anno ai prezzi dell'anno precedente il valore della produzione di un determinato anno al netto dell'inflazione

In contabilità nazionale, le scorte sono classificate tra: gli investimenti i consumi i consumi intermedi i beni intermedi

In contabilità nazionale, che cosa rappresentano gli ammortamenti? gli accantonamenti per il deprezzamento del capitale utilizzato nel processo produttivo gli accantonamenti per il pagamento delle imposte gli accantonamenti per i rischi relativi alle oscillazioni del cambio gli accantonamenti per l'aumento delle scorte

In contabilità nazionale, come viene impiegato il risparmio del settore privato? per incrementare i consumi e per concedere prestiti al consumo per incrementare i consumi e le scorte per incrementare i consumi per concedere prestiti al settore pubblico, per concedere prestiti agli stranieri, per finanziare gli investimenti delle imprese

Quale finalità ha la politica dei redditi? impedire l'aumento dei salari tramite il controllo dei prezzi garantire la sostenibilità del sistema pensionistico ridurre il cuneo fiscale sulle retribuzioni contrastare l'inflazione con il controllo di salari e profitti

In contabilità nazionale, a che cosa è uguale l'eccesso di risparmio rispetto agli investimenti del settore privato? alla somma di disavanzo pubblico ed esportazioni lorde alla somma di disavanzo pubblico ed esportazioni nette alla somma di disavanzo pubblico e consumi privati alla somma di disavanzo pubblico ed importazioni

Quale misura esprime il valore totale dei beni e dei servizi prodotti da un paese in un determinato periodo di tempo con i fattori produttivi, ovunque si trovino, di proprietà dei residenti? il prodotto pro capite il prodotto nazionale lordo il prodotto interno lordo il prodotto nazionale netto

La coerenza delle variazioni dei redditi salariali con l'obiettivo della stabilità dei prezzi dipende dall'andamento di: produttività e aliquote fiscali produttività e oneri previdenziali margini di profitto e oneri previdenziali produttività e margini di profitto

In cosa si riflette una variazione dei prezzi dei beni importati? Nell'indice dei prezzi al consumo, ma non nel deflatore implicito del PIL Nel deflatore implicito del PIL, ma non nell'indice dei prezzi al consumo Solo nell'indice dei prezzi delle materie prime Sia nell'indice dei prezzi al consumo, sia nel deflatore implicito del PIL

A cosa è pari il valore aggiunto? Alla differenza tra ricavi totali e costi totali Alla somma degli utili, distribuiti e non distribuiti, e dei redditi da lavoro Alla somma di utili non distribuiti e redditi da lavoro Alla somma degli utili, distribuiti e non distribuiti, degli interessi passivi e dei redditi da lavoro

In ogni periodo di tempo, per l'identità fondamentale di contabilità nazionale: il prodotto totale eguaglia solo il reddito totale il prodotto totale eguaglia sia il reddito totale che la spesa totale il prodotto totale eguaglia solo la spesa totale il reddito totale eguaglia solo la spesa totale

Le componenti della domanda aggregata di beni e servizi in un Paese X sono: la spesa in consumi delle famiglie, più la spesa in investimenti delle famiglie, più gli acquisti pubblici di beni e servizi la spesa in consumi delle famiglie, più la spesa in investimenti delle imprese e delle famiglie, più gli acquisti pubblici di beni e servizi, più le esportazioni nette la spesa in investimenti delle imprese, più gli acquisti pubblici di beni e servizi, più le esportazioni nette gli acquisti pubblici di beni e servizi, più le esportazioni nette

Il PIL pro capite è pari: al rapporto tra la popolazione del Paese considerato in un dato anno e quella dell'anno precedente alla differenza tra il PIL di un dato anno e quello dell'anno precedente al rapporto tra il PIL e la popolazione del Paese considerato al rapporto tra il PIL e il Prodotto Nazionale Lordo

Il tasso di disoccupazione è pari: al numero di disoccupati diviso le forze di lavoro al numero di disoccupati diviso gli occupati al numero di inoccupati diviso le forze di lavoro al numero di disoccupati diviso la popolazione

Le "unità di lavoro" nella contabilità nazionale misurano l'occupazione: senza giungere ad una misura omogenea dell'input di lavoro applicando coefficienti di riduzione ai lavoratori a tempo parziale contando le "teste" contando gli individui in base all'attività principale

L'indice dei prezzi al consumo calcolato dall'ISTAT ha cadenza: mensile trimestrale annuale semestrale

Il tasso di crescita di un sistema economico è: il tasso al quale diminuisce il prodotto interno lordo il tasso al quale cresce la soddisfazione dei consumatori il tasso al quale aumenta il prodotto interno lordo il tasso al quale resta stabile il prodotto nazionale lordo

La differenza tra il PIL effettivo e il prodotto potenziale costituisce: la funzione allocativa dei prezzi il gap del prodotto interno lordo il gap inflazionistico il gap recessivo

Si definisce "gap di produzione" (output gap): la produzione che non viene domandata dai consumatori la differenza tra la produzione effettiva e quella corrispondente all'impiego del 50% delle risorse disponibili all'interno del sistema economico la differenza tra la produzione effettiva e quella corrispondente al pieno impiego delle risorse disponibili all'interno del sistema economico la differenza tra la produzione effettiva e quella futura

Il tasso di crescita della produttività dei fattori è: l'incremento del prodotto che si ottiene incrementando la quantità di input impiegata l'incremento del prodotto che si ottiene in seguito al miglioramento dei metodi di produzione, mantenendo costante la quantità di input impiegata la differenza tra l'input e l'output l'incremento del prodotto che si ottiene incrementando la quantità di output

Per identità degli impieghi del risparmio privato si in tende: che il risparmio privato è dato dalla somma dell'investimento privato e dell'avanzo pubblico che il risparmio privato è dato dalla somma dell'investimento privato, del disavanzo pubblico e delle esportazioni nette che il risparmio privato è dato dalla somma dell'investimento privato e del disavanzo pubblico che il risparmio privato è dato dalla somma del disavanzo pubblico e delle esportazioni nette

Con quali finalità di politica dei redditi è utilizzato il tasso di inflazione programmato? parametro di riferimento per gli incrementi del salario monetario indicatore dello scarto tra salari e profitti parametro di riferimento per l'adeguamento della scala mobile parametro di riferimento per il controllo dei prezzi

L'inflazione è: il tasso di aumento dei prezzi il livello dei prezzi registrato negli anni precedenti il tasso di aumento dei prezzi auspicato per il futuro il risultato dell'inflazione registrata in passato

La deflazione consiste: in una flessione della produzione accompagnata da un aumento della disoccupazione in una discesa del livello dei prezzi in una flessione della produzione in un aumento della disoccupazione

Per "economia sommersa" si intende: l'attività produttiva svolta all'estero l'attività produttiva di imprese con meno di 15 dipendenti l'attività produttiva non rilevata dal fisco l'attività produttiva non rilevata dai centri statistici

Nella classificazione delle variabili economiche rispetto al ciclo, il tasso di disoccupazione è: anticiclico prociclico anticipatore prociclico coincidente aciclico

Una variabile economica si dice aciclica quando: si muove nella stessa direzione dell'attività economica aggregata solo nelle fasi di crisi si muove nella direzione opposta a quella dell'attività economica aggregata non è sensibile alle fasi dell'attività economica aggregata si muove nella stessa direzione dell'attività economica aggregata

Che cosa sono gli stabilizzatori automatici? meccanismi che riducono le variazioni del reddito meccanismi che stabilizzano il reddito di piena occupazione meccanismi che riducono le variazioni del commercio estero meccanismi che stabilizzano le imposte

Gli stabilizzatori automatici sono: meccanismi cui si associano ritardi maggiori delle misure di politica fiscale meccanismi istituzionali aventi un effetto anticiclico misure discrezionali aventi un effetto anticiclico una risposta alla flessibilità della politica fiscale

Un aumento del tasso di cambio reale causa una riduzione di esportazioni nette perché: la produzione estera è meno competitiva rispetto al prezzo il reddito estero diminuisce il reddito interno aumenta la produzione interna è meno competitiva rispetto al prezzo

Nella classificazione delle variabili economiche rispetto al ciclo, il salario pro capite è: anticiclico posticipatore prociclico aciclico anticiclico

Nella classificazione delle variabili economiche rispetto al ciclo, la produzione industriale è: prociclica coincidente procilica anticipatrice anticiclica coincidente aciclica

Che cosa consente di analizzare il modello di Mundell-Fleming? l'equilibrio dei soli mercati finanziari in un contesto di economia aperta l'equilibrio dei soli mercati reali in un contesto di economia aperta l'equilibrio simultaneo dei mercati reali e finanziari in un contesto di economia chiusa l'equilibrio simultaneo dei mercati reali e finanziari in un contesto di economia aperta

Nella classificazione delle variabili economiche rispetto al ciclo, gli investimenti sono: prociclici coincidenti anticiclici posticipatori prociclici posticipatori aciclici

I ritardi nell'attuazione possono trasformare le politiche di stabilizzazione in: antirecessive e antinflazionistiche acicliche procicliche anticicliche

Le nozioni di periodo di mercato, periodo breve e periodo lungo sono dovute agli studi di: Adam Smith Milton Friedman A. Marshall Keynes

Chi ha detto che "nel lungo periodo siamo tutti morti"? Keynes Walras Rosa Luxemburg Marx

Keynes sostiene che l'equilibrio verso cui tende spontaneamente l'economia di mercato: non è, in generale, un equilibrio di piena occupazione, essendo perfettamente possibile un equilibrio caratterizzato da disoccupazione in generale, è un equilibrio di piena occupazione di norma è un equilibrio di occupazione caratterizzata da punte di disoccupazione non può in ogni caso chiamarsi un equilibrio

Nel modello IS-LM, da che cosa può essere causato un aumento del reddito accompagnato da una riduzione del tasso d'interesse? da una politica fiscale espansiva da un aumento dell'investimento autonomo da una politica monetaria espansiva da un aumento delle esportazioni

Che cosa misura la variazione del consumo in relazione ad una variazione unitaria del reddito? la propensione marginale al consumo la propensione media al consumo l'aumento del consumo in relazione al reddito reale l'aumento del consumo in proporzione al reddito pro-capite

Nel modello IS-LM, da che cosa può essere causato uno spostamento verso destra della curva LM? da una riduzione dell'offerta di moneta da un aumento dell'offerta di moneta da un aumento della spesa pubblica da un aumento del livello dei prezzi

Nel modello IS-LM, quando la curva LM è verticale? quando la domanda di moneta è sensibile solo al tasso d'interesse quando la domanda di moneta è insensibile al tasso d'interesse quando la domanda di moneta non dipende dal livello del reddito quando l'offerta di moneta è verticale

Quale dottrina economica ha dato grande rilievo al ruolo della spesa pubblica? la dottrina keynesiana la dottrina fisiocratica la dottrina mercantilista la dottrina liberale

Nel modello IS-LM, quali combinazioni di reddito e tasso d'interesse esprime la curva LM? quelle per cui domanda e offerta di risparmio sono uguali quelle per cui domanda e offerta di valuta estera sono uguali quelle per cui risparmio e investimenti sono uguali quelle per cui domanda e offerta di moneta sono uguali

Nel modello IS-LM, che effetto ha un aumento del moltiplicatore sulla curva IS? nessuno la sposta verso sinistra e la rende più piatta la sposta verso destra e la rende più piatta la sposta verso destra e la rende più ripida

In base alla curva IS, che effetto ha un aumento del tasso d'interesse sull'investimento? nullo positivo negativo indeterminato

Che cosa è il crowding out? l'aumento degli investimenti privati l'effetto di spiazzamento della spesa privata da parte di quella pubblica l'effetto freno sul reddito indotto da un'offerta di moneta costante la sostituzione di consumi pubblici con consumi privati

Nello schema keynesiano, in corrispondenza di quale punto la retta del risparmio incontra l'asse delle ascisse? nel punto in cui il reddito è uguale al consumo nel punto in cui il reddito è uguale all'investimento nel punto in cui il tasso di interesse è in equilibrio nel punto in cui il risparmio è eguale al tasso d'interesse

Quale dovrebbe essere l'andamento della curva LM, nel modello IS-LM, in base all'analisi monetarista? verticale orizzontale crescente inclinata negativamente

Nel modello IS-LM, perché la curva IS è decrescente? all'aumentare dell'interesse aumentano gli investimenti l'aumento del tasso d'interesse riduce la spesa per investimenti l'aumento del tasso d'interesse fa aumentare la domanda aggregata a risparmi maggiori corrispondono volumi minori di investimenti

Nella funzione del consumo c = a+cy, che cosa indica "c"? la propensione media al consumo il rapporto fra consumo e risparmio la propensione marginale al consumo il consumo autonomo

nella teoria keynesiana, quale delle seguenti condizioni rende meno efficace la politica monetaria? lo spiazzamento finanziario la presenza sul mercato di intermediari non bancari la non neutralità della moneta la rigidità degli investimenti al tasso di interesse

Nel modello keynesiano, la funzione del consumo è C = 200 + 0,75(Y – T), l'investimento programmato è pari a 100, la spesa pubblica è 100, le imposte 100. Qual è il livello di equilibrio del reddito? 1300 1000 5000 1500

Che cos'è la curva LM, nel modello keynesiano? Le combinazioni di reddito e tasso di interesse che garantiscono l'equilibrio nel mercato della moneta Le combinazioni di reddito e tasso di interesse che garantiscono l'equilibrio nel mercato dei beni Le combinazioni di tasso di disoccupazione e tasso di inflazione coerenti con la stabilità del reddito La relazione tra domanda e offerta di moneta che deve essere rispettata per avere stabilità dei prezzi

Secondo il modello IS-LM, cosa accade al tasso di interesse e al reddito se la banca centrale aumenta l'offerta di moneta? Il tasso di interesse aumenta e il reddito diminuisce Diminuiscono entrambi Aumentano entrambi Il tasso di interesse diminuisce e il reddito aumenta

Supponete che il governo voglia far aumentare gli investimenti, ma mantenere costante il reddito nazionale. Nel modello IS-LM, quale combinazione di politica monetaria e fiscale sarebbe in grado di raggiungere simultaneamente i due obiettivi? Un aumento dell'offerta di moneta e un incremento delle imposte Non è possibile, perché gli obiettivi sono in contraddizione: gli investimenti determinano il livello del reddito nazionale Un aumento dell'offerta di moneta e un incremento della spesa pubblica Una diminuzione dell'offerta di moneta e un incremento della spesa pubblica

Che cos'è la curva IS? Le combinazioni di reddito e tasso di interesse che garantiscono l'equilibrio nel mercato dei beni Le combinazioni di tasso di disoccupazione e tasso di inflazione coerenti con la stabilità del reddito Le combinazioni di reddito e tasso di interesse che garantiscono l'equilibrio nel mercato della moneta La relazione tra domanda e offerta di moneta che deve essere rispettata per avere crescita economica

Per quale motivo la curva LM, nel modello keynesiano, è inclinata positivamente? A causa dell'effetto ricchezza, noto anche come effetto Pigou Perché un livello più elevato del reddito fa aumentare la domanda di moneta, il che provoca un aumento del tasso di interesse Perché i prezzi sono flessibili Perché la trappola della liquidità agisce a un livello relativamente basso del tasso di interesse

Secondo il modello IS-LM, cosa accade al tasso di interesse e al reddito se il governo aumenta la spesa pubblica? Il tasso di interesse aumenta e il reddito diminuisce Aumentano entrambi Diminuiscono entrambi Il tasso di interesse diminuisce e il reddito aumenta

Nel modello keynesiano, la funzione del consumo è C = 200 + 0,75(Y- T), l'investimento programmato è pari a 100, la spesa pubblica è 100, le imposte 100. Di quanto aumenta il reddito per effetto di un incremento di 25 della spesa pubblica? 100 500 150 130

Il Parlamento ha deciso di aumentare l'imposta sul reddito. La Banca centrale vuole evitare che ciò abbia conseguenze sul tasso di interesse. Nel modello IS- LM, la Banca dovrà allora: Vendere lire e acquistare dollari per aumentare le sue riserve Diminuire l'offerta di moneta Non intervenire, in quanto l'imposta sul reddito non influenza il mercato della moneta Aumentare l'offerta di moneta

Nel modello keynesiano, la funzione del consumo è C = 300 + 0,50(Y –T), l'investimento programmato è pari a 200, la spesa pubblica è 100, le imposte 100. Qual è il livello di equilibrio del reddito? 1500 1000 1100 1200

Un aumento di prodotto nazionale causa un aumento di risparmio perché: aumenta la ricchezza una parte del reddito addizionale non viene consumato aumenta il reddito atteso futuro aumenta il tasso d'interesse

Che cosa è la propensione marginale al risparmio? il rapporto tra la variazione del risparmio e quella del reddito l'inverso della propensione marginale al consumo l'inverso del tasso di interesse il rapporto tra la variazione del reddito e quella degli investimenti

Che cosa si intende per teoria macroeconomica keynesiana standard? la teoria centrata sul ruolo della domanda aggregata la teoria centrata sull'equilibrio di piena occupazione la teoria centrata sui meccanismi riequilibratori automatici la teoria centrata sull'offerta di breve periodo

Secondo Keynes, da che cosa dipende l'ammontare dell'investimento? dal tasso d'interesse e dalle aspettative degli imprenditori solo dal tasso d'interesse solo dalle aspettative degli imprenditori dal risparmio del periodo precedente

Nella teoria keynesiana, quale mercato può essere in disequilibrio senza turbare l'equilibrio degli altri mercati? il mercato del lavoro il mercato della produzione il mercato della moneta il mercato dei capitali

Nell'effetto spiazzamento, da che cosa può essere causata la riduzione della spesa privata? da una politica fiscale espansiva da una politica monetaria espansiva da una politica fiscale restrittiva da una svalutazione del tasso di cambio

Nel modello IS-LM, la curva LM si sposta in seguito alla variazione di una variabile esogena? sì, in ogni caso no, in nessun caso sì, ma soltanto se tale variabile figura nell'equazione rappresentata dalla curva stessa sì, ma soltanto se tale variabile non figura nell'equazione rappresentata dalla curva stessa

Su quali, tra le seguenti ipotesi semplificatrici, è fondata la teoria di Keynes? sistema economico chiuso e analisi di breve periodo sistema economico aperto e analisi di lungo periodo sistema economico chiuso e analisi di lungo periodo sistema economico aperto e analisi di breve periodo

Che cosa comporta la cosiddetta "trappola della liquidità", secondo la teoria keynesiana? la domanda di moneta diviene infinitamente elastica al tasso di interesse non vi è tesoreggiamento di moneta gli operatori si attendono ulteriori riduzioni del tasso di interesse l'efficacia della politica monetaria è massima

Secondo la teoria keynesiana, il pubblico è spinto a detenere moneta: solo sulla base del movente transattivo solo sulla base dei moventi transattivo e precauzionale solo sulla base del movente speculativo sulla base dei moventi transattivo, precauzionale e speculativo

Nell'ambito della cosiddetta sintesi neoclassica, qual e', secondo Modigliani, la causa della disoccupazione? la rigidità dei tassi di interesse la flessibilità dei tassi di interesse la rigidità dei salari nominali la flessibilità dei salari nominali

Quale effetto ha sul risparmio un alto prezzo delle abitazioni e dei terreni edificabili? Un aumento del risparmio Un effetto nullo Una diminuzione del risparmio Una conseguente diminuzione del risparmio investito in borsa

Un aumento del tasso di interesse: aumenta la spesa per investimenti aumenta la domanda aggregata aumenta la domanda reale di moneta riduce la spesa per investimenti

Uno shock di offerta: il comportamento dei consumatori il comportamento degli esportatori cambia la funzione di produzione di un'economia il comportamento degli importatori

Una variazione delle condizioni metereologiche è un esempio di: variazione di produttività del lavoro shock di domanda shock d'offerta variazione di produttività del capitale

In macroeconomia, un impianto si definisce obsoleto: in presenza di miglioramenti tecnologici che rendono più convenienti eventuali sostituti quando la produttività marginale è decrescente quando è notevolmente deteriorato quando è stato interamente ammortizzato

Come muta l'inclinazione della curva dell'offerta aggregata di breve periodo introducendo l'ipotesi di aspettative sul tasso di inflazione (AS dinamica)? diventa orizzontale rispetto al prodotto diventa verticale rispetto al prodotto resta inclinata positivamente si inclina negativamente

Qual è l'inclinazione della curva di offerta aggregata dinamica di lungo periodo? negativa verticale dipende dalle aspettative positiva

Esiste un limite superiore alla crescita della produzione nella curva dell'offerta aggregata di breve periodo? sì, corrisponde ad un livello dei prezzi particolarmente elevato sì, corrisponde al livello di piena occupazione no, non esiste alcun limite sì, corrisponde ad un tasso di interesse particolarmente basso

Uno shock dal lato dell'offerta, come un aumento del prezzo delle materie prime, oltre a una riduzione del reddito, che cosa provoca nel breve periodo? una riduzione dei prezzi lo spostamento della curva dell'offerta aggregata verso il basso un movimento indeterminato dei prezzi un aumento del livello dei prezzi

Nella teoria keynesiana, in che modo le imprese determinano i prezzi? i prezzi vengono determinati sulla base dei profitti attesi i prezzi vengono determinati sulla base dei costi i prezzi vengono presi come dati i prezzi vengono determinati dalla domanda

Perché la curva di offerta aggregata classica è verticale? perché le imprese possono procurarsi sul mercato qualsiasi ammontare di forza lavoro perché la curva di offerta è perfettamente elastica al salario perché nel mercato del lavoro vi è piena occupazione perché nel mercato del lavoro non vi è piena occupazione

Uno shock favorevole dal lato dell'offerta: fa aumentare l'inflazione fa diminuire la produzione fa diminuire l'inflazione e aumentare la produzione lascia invariata la produzione e fa aumentare l'inflazione

Che cosa rappresenta la curva di offerta aggregata? la curva che assicura l'equilibrio dei mercati monetari la curva che assicura l'equilibrio dei mercati dei beni le quantità di prodotto che le imprese sono disposte ad offrire in corrispondenza di ciascun livello dei prezzi la curva che assicura l'equilibrio dei mercati dei beni e dei mercati monetari

Quale curva rappresenta la relazione negativa fra produzione e livello dei prezzi? la curva della domanda aggregata (AD) la curva IS la curva dell'offerta aggregata (AS) la curva LM

Quale caratteristica ha la curva di offerta aggregata (AS) di breve periodo? è inclinata negativamente è orizzontale è infinitamente elastica è inclinata positivamente

In base all'equazione di domanda aggregata, la produzione è una funzione: costante di saldi monetari reali, spesa pubblica e imposte crescente dei saldi monetari reali e della spesa pubblica, decrescente delle imposte crescente della spesa pubblica, decrescente dei saldi monetari reali e delle imposte crescente di saldi monetari reali, spesa pubblica e imposte

In base all'equazione di offerta aggregata, in che modo il tasso di inflazione dipende dal tasso atteso di inflazione e dal tasso di disoccupazione? negativamente dal primo e positivamente dal secondo negativamente da entrambi positivamente dal primo e negativamente dal secondo positivamente da entrambi

Che cosa comporta l'effetto Pigou? lo spiazzamento degli investimenti privati la riduzione dei consumi derivante dall'innalzamento delle aliquote fiscali il ritardo con cui la bilancia commerciale sconta gli effetti di una svalutazione l'aumento dei consumi stimolato da un aumento del valore reale delle scorte monetarie detenute

Che cosa rappresenta la curva di domanda aggregata? il luogo dei punti in cui solo i mercati dei beni sono in equilibrio il luogo dei punti in cui i mercati dei beni e i mercati monetari sono contemporaneamente in equilibrio il luogo dei punti in cui solo i mercati monetari sono in equilibrio il luogo dei punti in cui i mercati monetari e quelli dei beni non sono in equilibrio

Una minore offerta di lavoro sposta verso sinistra la retta di pieno impiego perché: aumentano le imposte sui profitti diminuisce il progresso tecnologico aumentano le imposte sul lavoro si abbassa il livello del prodotto di pieno impiego

Un maggiore ingresso delle donne sul mercato del lavoro sposta verso destra la retta di pieno impiego perché: s'innalza il livello del prodotto di pieno impiego s'innalzano le produttività del capitale e del lavoro s'innalza la produttività del lavoro s'innalza la produttività del capitale

Come è definita quella parte di disoccupazione che non risulta da deficienza di domanda globale né da motivi di struttura, ma dalla mobilità fisiologicamente limitata della manodopera? disoccupazione tecnologica disoccupazione ciclica disoccupazione frizionale disoccupazione volontaria

La curva di Phillips originaria è: una relazione tra tasso di disoccupazione e tasso di variazione dei salari monetari una relazione tra tasso di disoccupazione e tasso di variazione dei salari reali una relazione tra tasso di disoccupazione e livello del prodotto una relazione tra tasso di disoccupazione e livello dei prezzi

La curva di Phillips trasformata indica: il rapporto esistente tra disoccupazione e inflazione, la sua versione originaria, invece, che il tasso di crescita dei salari nominali diminuisce al crescere del tasso di disoccupazione il livello dell'inflazione in una situazione di stato stazionario il livello dell'inflazione in una situazione di crescita il rapporto esistente tra disoccupazione e inflazione solamente se il sistema economico è in una situazione di stato stazionario

Che cosa caratterizza la critica monetarista alla curva di Phillips? l'introduzione del salario reale e delle aspettative di inflazione la rigidità del salario reale verso il basso un tasso di incremento della produttività pari a zero la rigidità del salario monetario verso il basso

Per i monetaristi, a quale tasso di disoccupazione la curva di Phillips si verticalizza nel lungo periodo? tasso che eguaglia il tasso di crescita del prodotto marginale tasso naturale di disoccupazione tasso relativo alla piena occupazione dei fattori tasso di disoccupazione corrente

Per i monetaristi, qual è l'andamento della curva di Phillips nel lungo periodo? verticale un fascio di curve di Phillips ognuna valida nel lungo periodo inclinata positivamente orizzontale

Quale relazione empirica è indicata dalla curva di Phillips originaria? inversa tra occupazione ed inflazione inversa tra salari monetari e disoccupazione diretta tra disoccupazione ed inflazione diretta tra occupazione e salari reali

Come viene rappresentata la relazione fra variazioni del tasso di inflazione e tasso di disoccupazione? mediante la curva di Laffer mediante la curva J mediante la curva di Phillips originaria mediante la curva di Phillips corretta per le aspettative

Nella determinazione del tasso naturale di disoccupazione, in base all'equazione dei salari, quale caratteristica ha il salario reale? è una funzione crescente del tasso di disoccupazione è costante e indipendente dal tasso di disoccupazione è una funzione crescente del tasso di disoccupazione nel breve periodo ed è costante nel lungo è una funzione decrescente del tasso di disoccupazione

Nella determinazione del tasso naturale di disoccupazione, in base all'equazione dei prezzi, da che cosa dipende il salario reale? è una funzione decrescente del tasso di disoccupazione è costante e indipendente dal tasso di disoccupazione è una funzione crescente del tasso di disoccupazione è una funzione crescente del tasso di disoccupazione nel breve periodo ed è costante nel lungo

Come viene anche denominato il tasso naturale di disoccupazione? tasso di disoccupazione tecnologica tasso di disoccupazione volontaria tasso di non occupazione tasso di disoccupazione non inflazionistico

Qual è la configurazione della curva di Phillips secondo gli economisti della nuova macroeconomia classica? è verticale solo nel breve periodo è verticale solo nel lungo periodo non è verticale neppure nel breve periodo è verticale sia nel breve che nel lungo periodo

Da che cosa è determinato, secondo Friedman, il tasso naturale di disoccupazione? da fattori reali di origine strutturale dal tasso di interesse naturale dalla crescita della produttività del lavoro da elementi congiunturali

Secondo la teoria monetarista, con aspettative razionali, si può verificare una riduzione della disoccupazione al di sotto del suo livello naturale? no, in nessun caso sì, ma solo nel breve periodo sì, ma solo nel lungo periodo sì, ma solo se la moneta è neutrale

Secondo la teoria del "ciclo vitale" quale effetto sul risparmio ha una concentrazione alta della popolazione di mezza età? Un effetto nullo Una distribuzione equilibrata del risparmio tra investimento e immobilizzazione dei capitali Una diminuzione del risparmio Un aumento del risparmio

La teoria del "ciclo vitale" spiega la possibilità di un consumo stabile rispetto al reddito attraverso: il risparmio nella parte centrale della vita che consente di pagare i debiti precedenti e consumi successivi l'eccesso di reddito sul consumo nelle parti iniziali e finali della vita l'eccesso del reddito sul consumo nella parte iniziale della vita l'eccesso del reddito sul consumo nella parte finale della vita

La ragione fondamentale della stabilizzazione dei consumi è: che la gente sceglie di spendere la maggior parte delle proprie risorse nel futuro che la gente si preoccupa sia del proprio consumo corrente che di quello futuro che la gente sceglie di massimizzare le risorse da lasciare in eredità che la gente sceglie di spendere la maggior parte delle proprie risorse nel periodo presente

Secondo quale teoria la distribuzione della popolazione per età esercita effetti rilevanti sul risparmio? la teoria dei vantaggi assoluti la teoria del "ciclo vitale la teoria dei rendimenti decrescenti la teoria del ciclo del prodotto

Secondo la teoria del "ciclo vitale", quale effetto ha sul risparmio una concentrazione della popolazione nelle classi anziane? Un aumento del risparmio Una diminuzione del risparmio Un effetto nullo Aumenta il risparmio ottenuto tramite investimenti bancari

Nell'ambito della teoria del reddito permanente, l'ipotesi di miopia del consumatore spiega perché: il consumo non varia al variare del reddito corrente il consumo è sensibile alle variazioni del reddito corrente il consumo varia solo in relazione al reddito permanente il consumo si adegua lentamente alle variazioni del reddito corrente

Da quale economista è stata elaborata la teoria del reddito permanente? Edmund Phelps Franco Modigliani Mlton Friedman Arthur Laffer

Che cosa si intende per reddito permanente? la differenza tra il reddito nominale e il reddito reale il reddito che un individuo prevede di guadagnare in media nell'arco della sua vita il livello del reddito in una situazione di piena occupazione dei fattori il livello del reddito di equilibrio nel modello IS-lM

Da quale economista è stata elaborata la teoria del ciclo vitale? Milton Friedman Arthur Laffer Philip Cagan Franco Modigliani

Con la denominazione di "teoria del consumo basata sulle aspettative" si può indicare: solo la teoria del ciclo vitale sia la teoria del reddito permanente, sia la teoria del ciclo vitale sia la teoria del reddito permanente, sia la teoria del costo pieno solo la teoria del reddito permanente

In che cosa si sostanziano le politiche dei redditi dirigistiche? nella trasformazione in senso corporativo delle relazioni industriali in disincentivi volti ad orientare in senso antinflazionistico le scelte dei percettori di reddito in sgravi fiscali in caso di accordi economici tra le parti sociali in misure di controllo diretto delle variazioni dei salari e dei margini di profitto

Alla base del principio di accelerazione vi è l'ipotesi che: gli imprenditori tengano costante il saggio di profitto in corrispondenza di un rapporto capitale prodotto che è costante nel tempo gli imprenditori tengano costante i costi fissi in corrispondenza di un rapporto capitale prodotto che è costante nel tempo gli imprenditori massimizzino il saggio di profitto in corrispondenza di un rapporto capitale prodotto che è costante nel tempo gli imprenditori tengano costante il costo degli investimenti in corrispondenza di un rapporto capitale prodotto che è costante nel tempo

L'idea del "principio di accelerazione" risale: all'inizio del novecento all'inizio dell'ottocento al medioevo alla metà del novecento

Quale variabile è posta in relazione all'investimento secondo il principio dell'acceleratore? il tasso di interesse in relazione inversa l'offerta di moneta in relazione diretta il reddito in relazione diretta il reddito in relazione inversa

Il modello di Solow prevede: un'economia chiusa con spesa pubblica un'economia aperta con spesa pubblica un'economia chiusa senza spesa pubblica un'economia aperta senza spesa pubblica

Secondo il modello di Solow osserveremo una convergenza del tenore di vita dei diversi paesi? Non nel lungo periodo Sì, nel lungo periodo Sì, nel breve periodo Mai

Secondo il modello neo-classico di crescita economica, un aumento del risparmio determina, nel lungo periodo: Un aumento del tasso di interesse reale Una diminuzione della domanda aggregata e, quindi, del prodotto nazionale Un aumento dello stock di capitale e, quindi, del prodotto nazionale Una diminuzione del debito con l'estero

L'adozione di una politica dei redditi di tipo dirigistico limitata al controllo dei salari garantisce risultati antinflazionistici? Sì, se il tasso di crescita dei redditi salariali non supera il 2% no, per la possibilità di incrementi nei margini di profitto sì, sempre no, per la concreta impossibilità di controllare tutti i redditi salariali

In una politica dei redditi dirigistica, i migliori risultati antinflazionistici si ottengono uguagliando la variazione dei salari in un'industria alla variazione: della produttività dell'industria stessa della produttività nell'intera economia della produttività nel settore industriale del profitto dell'intera economia

Secondo Kalecki, da che cosa dipende principalmente la dinamica dei sistemi capitalistici? dalla propensione al consumo dalla produttività del lavoro dalle condizioni di credito offerte dalle banche dalle decisioni di investimento delle imprese

Nella teoria della crescita di Harrod-Domar, com'e' definito il tasso di incremento degli investimenti che mantiene l'equilibrio sul mercato dei beni? tasso di crescita atteso tasso di crescita garantito tasso di crescita naturale tasso di crescita effettivo

Con quale denominazione è nota la teoria degli investimenti sviluppata da Tobin che collega l'investimento al valore attuale dei profitti attesi? teoria del costo d'uso teoria dell'acceleratore teoria dell'adeguamento dello stock di capitale teoria della q

A quale delle seguenti variabili economiche è stato attribuito l'andamento denominato random walk (passeggiata casuale)? al risparmio alla domanda di moneta al consumo all'investimento

Da che cosa è costituito il costo d'uso, o costo di affitto, del capitale? dal solo tasso di interesse reale dal solo tasso di deprezzamento dal tasso di interesse reale più il tasso di deprezzamento dal tasso di interesse reale meno il tasso di deprezzamento

Come sono denominate le varie forme di restrizione all'indebitamento dei consumatori? vincoli di liquidità vincoli di bilancio soffici vincoli di portafoglio vincoli sulle riserve

Che cosa è la teoria dei contratti? L'analisi economica che studia i contratti sottoscritti da associazioni dei lavoratori e padronali, al fine di individuare una tecnica redazionale ottimale L'analisi economica che studia i contratti sottoscritti da associazioni dei lavoratori e padronali, al fine di individuare il trend in corso L'analisi economica della formazione di contratti ottimali per regolare lo scambio tra due o più operatori La teoria economica in base alla quale le merci scambiate nei contratti tra mercanti prima dell'introduzione della moneta riflettevano in modo abbastanza fedele il valore-lavoro sotteso ad ogni merce

La politica economica dell'offerta si basa sul principio che: tutti i comportamenti economici reagiscono agli incentivi economici del sistema fiscale la politica economica non è in grado di influenzare la domanda aggregata l'utilità marginale è decrescente la domanda crea l'offerta

La ricchezza delle nazioni di Adam Smith: è il testo che ha reso famoso Keynes è un testo di sociologia è uno dei testi classici del pensiero economico liberale è uno dei testi classici del socialismo

In presenza di aspettative razionali: le politiche anticicliche sono molto efficaci le politiche anticicliche sono poco efficaci le politiche dei redditi sono molto efficaci le politiche dei redditi sono poco efficaci

In un modello economico, l'ipotesi che gli individui abbiano aspettative razionali comporta che: formano le aspettative con un ritardo temporale non tengono conto di ciò che accadrà in futuro non commettono errori sistematici nel formare le aspettative non commettono mai errori nel formare le aspettative

Nel breve periodo con aspettative razionali, quali interventi di politica economica avranno effetti reali sull'economia, quelli anticipati dagli agenti o quelli non anticipati? gli interventi anticipati entrambi gli interventi non anticipati nessuno dei due

Come sono definite le regole nell'analisi di Kydland e Prescott? come impegni volti a stabilizzare le aspettative come vincoli al comportamento delle autorità monetarie come vincoli validi solo nel breve periodo come vincoli validi solo in presenza di shock

Come sono denominate le aspettative che vengono formate in base all'andamento passato delle variabili ed alla correzione degli errori commessi in passato? aspettative imperfette aspettative irrazionali aspettative razionali aspettative adattive

Secondo i teorici della nuova macroeconomia classica, la politica monetaria: è inefficace sia nel breve che nel lungo periodo è inefficace solo nel lungo periodo è efficace sia nel breve che nel lungo periodo è efficace solo nel lungo periodo

Che cosa afferma il teorema di Lucas? la politica economica attuata non influenza le aspettative la politica economica è efficace se è perfettamente prevista dagli operatori le aspettative vengono influenzate dagli indirizzi assunti dalla politica economica i parametri di un modello econometrico sono indipendenti dalla politica monetaria attuata

Secondo la teoria delle aspettative razionali: quantità di moneta e consumi pubblici sono proporzionali tasso atteso di crescita della quantità di moneta e tasso atteso di inflazione sono proporzionali è sempre possibile un trade-off tra inflazione e disoccupazione non sono possibili discrepanze temporali tra inflazione attesa e inflazione corrente

Quali sono le ipotesi essenziali della nuova macroeconomia classica? aspettative adattive e moderata flessibilità dei prezzi aspettative adattive e rigidità dei prezzi aspettative razionali e perfetta flessibilità dei prezzi aspettative razionali e rigidità dei prezzi

Secondo gli economisti della nuova macroeconomia classica, il mercato del lavoro è caratterizzato: da un tasso di disoccupazione che può ridursi solo a seguito di un'inflazione imprevista avvertita dai lavoratori da un equilibrio di piena occupazione dalla presenza di disoccupazione non volontaria dalla presenza di disoccupazione strutturale

Il mercato valutario è anche detto: mercato contingente mercato contendibile mercato delle divise mercato vuoto

Come vengono determinati i prezzi nel modello classico? vengono presi come dati vengono determinati sulla base dei costi vengono determinati sulla base dei profitti attesi vengono determinati con il criterio del mark- up

Quale caratteristica presenta il PIL potenziale nel modello classico? subisce variazioni inversamente proporzionali rispetto alle variazioni del livello dei prezzi è esogeno rispetto al livello dei prezzi cresce al crescere del livello dei prezzi si riduce per effetto della diminuzione del livello dei prezzi

Nel modello classico, una politica fiscale espansiva non determina un aumento della produzione. perché? perché la curva di offerta aggregata è perfettamente elastica perché la curva di offerta aggregata è anelastica perché la curva di offerta aggregata è parzialmente elastica perché la produzione varia al variare dei prezzi

Nel modello classico, quali conseguenze determina un incremento dell'offerta nominale di moneta? l'aumento dei prezzi e della produzione l'aumento della produzione di equilibrio l'aumento della produzione l'aumento dei prezzi

Nel modello classico, che cosa rappresenta l'inclinazione della funzione di produzione? il prodotto marginale corrispondente alle unità di lavoro impiegate la produzione totale la produzione massima la produzione totale in assenza di spesa pubblica

Che cosa afferma la cosiddetta "legge di Say"? il livello dei consumi dipende dal reddito permanente esiste un tasso naturale di disoccupazione la domanda crea la propria offerta l'offerta crea la propria domanda

Secondo gli economisti di scuola neoclassica, il salario reale di equilibrio: è pari alla produttività marginale del lavoro è pari al livello di sussistenza scaturisce dalla contrattazione tra organizzazioni imprenditoriali e sindacali deve essere fissato dalle autorità di politica economica

Nel modello classico, quale scelta deve compiere il singolo lavoratore sul mercato del lavoro? la scelta tra salario fisso e salario variabile la scelta tra lavoro e tempo libero la scelta tra diversi livelli di salario la scelta tra libera contrattazione del salario e salari fissati dal sindacato

Quale tipologia di disoccupazione, tra le seguenti, è compatibile con il modello classico? la disoccupazione volontaria la disoccupazione determinata da stagnazione della produzione la disoccupazione di lungo periodo la disoccupazione involontaria

Che cosa si intende per vuoto o gap del PIL? divario tra reddito potenziale e reddito effettivo divario tra PIL e PNL divario tra reddito potenziale e reddito di piena occupazione divario tra PNL ai prezzi di mercato ed al costo dei fattori

Quale delle seguenti forme di risparmio può essere indicata come risparmio forzoso? risparmio derivante da riduzione dei consumi causata da inflazione risparmio necessario a fini di autofinanziament o risparmio effettuato per disporre di potere d'acquisto futuro risparmio previdenziale

Che cosa si intende per fenomeno di illusione monetaria? l'accezione generale del fenomeno del fiscal drag la confusione tra variabili reali e nominali il meccanismo indotto dalla spirale salari- prezzi una domanda di moneta infinitamente elastica

Che cosa è il tasso di interesse reale? interesse nominale diviso un opportuno indice dei prezzi interesse nominale meno tasso di inflazione interesse nominale meno variazione del tasso di cambio interesse nominale più il deflatore del PIL

Che cosa si intende per "lungo periodo"? spazio temporale in cui rientrino progresso tecnico e accumulazione tempo necessario perché la disoccupazione converga al suo tasso naturale spazio temporale tale da rendere efficace la politica monetaria tempo necessario ai salari per adeguarsi al prodotto marginale

Che cosa indica il termine economico "stagflazione"? un contemporaneo aumento della produzione e dell'inflazione una contemporanea presenza di ristagno economico ed inflazione una contemporanea presenza di disoccupazione e calo dei prezzi una situazione di crescita economica con prezzi invariati

In quale dei seguenti casi le scorte aumentano? quando un'economia entra in una recessione quando un'economia entra in una fase di boom quando aumenta il consumo delle famiglie quando aumentano gli investimenti

In assenza di meccanismi di indicizzazione, subisce danni maggiori dall'inflazione il percettore di un reddito fisso o quello di un reddito variabile? il percettore di un reddito variabile entrambi nella stessa misura l'effetto è indeterminabile il percettore di un reddito fisso

Che cosa si intende con politica di "stop and go"? una politica con effetto ritardato sull'economia una politica mirata ad operare su squilibri di lungo periodo una politica mirata ad operare su squilibri di breve periodo una alternanza di provvedimenti restrittivi ed espansivi

Per disoccupazione ciclica si intende: la differenza tra disoccupazione strutturale e frizionale la differenza tra il tasso di disoccupazione effettiva e quello naturale la differenza tra disoccupazione effettiva e frizionale la differenza tra disoccupazione effettiva e strutturale

Da che cosa è data l'offerta reale di moneta? dal prodotto tra moneta circolante e livello dei prezzi dal rapporto tra valore nominale della quantità di moneta circolante e livello dei prezzi dal rapporto tra moneta circolante e tasso ufficiale di sconto dal rapporto tra moneta circolante e riserve bancarie

Quando la produzione è inferiore alle vendite, l'investimento in scorte: è negativo non è misurabile è pari a zero è positivo

Quali conseguenze si determinano nell'economia, se ad un'inflazione di origine salariale si sovrappone una inflazione da domanda nel breve periodo? si ha inflazione senza recessione si ha stagflazione si ha recessione senza inflazione i salari monetari restano costanti

La legge di Okun sintetizza il legame: tra crescita del PIL e variazione del tasso di inflazione tra crescita del PIL e variazione del tasso di disoccupazione tra tasso di disoccupazione e tasso di inflazione tra crescita del PIL e variazione del tasso di risparmio

Che cosa si intende per isteresi di una variabile economica? la dipendenza del suo valore di equilibrio dalle aspettative per il futuro la sua elevata flessibilità il suo andamento oscillante ed imprevedibile la dipendenza del suo valore di equilibrio dal suo andamento passato

A quale delle seguenti variabili macroeconomiche è stata attribuita la caratteristica dell'isteresi? all'investimento alla disoccupazione all'inflazione alla domanda di moneta

Come si definisce il livello del salario, tale da rendere il lavoratore indifferente tra rimanere occupato e diventare disoccupato? salario reale salario di efficienza salario di riserva salario minimo

In che cosa consiste l'indice di malessere di Okun? nella somma del deficit di bilancio e della pressione fiscale nella somma del debito pubblico e delle sofferenze bancarie nella somma del tasso di disoccupazione e del tasso di inflazione nella somma del deficit di bilancio e del debito pubblico

Qual è la caratteristica peculiare dei modelli macroeconomici di disequilibrio? l'assenza di interdipendenze fra il mercato dei beni e quello del lavoro la fissità dei prezzi nel breve periodo la perfetta flessibilità di prezzi e salari la costanza della velocità di circolazione della moneta

Com'e' nei confronti dell'occupazione la politica monetaria nel modello di Mundell- Fleming con cambi fissi e perfetta mobilità dei capitali? è inefficace se il paese è in avanzo è sempre inefficace è sempre efficace può essere talvolta efficace e talvolta inefficace

Quale indirizzo di politica economica propongono i teorici della supply side economics? applicare aliquote fiscali più elevate sui redditi da capitale inasprire l'imposizione fiscale sul reddito personale incentivare l'espansione dell'offerta aggregata intervenire sulla domanda aggregata

Secondo le politiche economiche di supply side, quali sono gli effetti della riduzione delle aliquote d'imposta? l'aumento dell'offerta aggregata e delle entrate fiscali la diminuzione delle entrate fiscali l'aumento dell'offerta aggregata e del disavanzo di bilancio la diminuzione delle importazioni

Qual è la durata media delle fluttuazioni cicliche brevi? da 3 a 6 mesi da 6 mesi a 1 anno 3-5 anni da 5 a 10 anni

Un'impresa è: Un'organizzazione produttiva che genera sempre disavanzi di bilancio Un'organizzazion e produttiva che genera sempre profitti Un'organizzazione produttiva che trasforma gli input (fattori di produzione) in output (prodotti venduti sul mercato a un determinato prezzo) Un'organizzazione produttiva che produce beni e non servizi

La teoria dell'impresa di Baumol è: una teoria economica che permette di determinare la quantità di costi fissi e quella di costi variabili una teoria economica che affronta il problema dell'analisi dei prezzi di "equilibrio sistemico" una teoria economica che affronta il problema degli obiettivi delle "imprese manageriali una teoria economica che permette di determinare la quantità domandata, in un mercato di due prodotti, a fronte di una variazione del prezzo di ciascun bene

Quale dei seguenti elementi non è tipico del fordismo: Aumento della produttività Forte accumulazione accoppiata a innovazione tecnologica Diminuzione del costo dei prodotti Elevato utilizzo del part-time

Chi fu uno dei principali fautori dell'approccio alla teoria dell'impresa basato sui "costi di transazione"? Marx Adam Smith John M. Keynes Williamson

Qual è l'obiettivo per la gran parte delle imprese? La massimizzazione del profitto Acquistare il maggior numero di macchine per la produzione Assumere il maggior numero di dipendenti in relazione agli strumenti produttivi a disposizione Far lavorare i propri dipendenti quanto più a lungo possibile

Che cosa si intende per "efficienza produttiva"? La capacità di un'impresa, dati gli input utilizzati, di ottenere la massima produzione possibile avvalendosi della tecnologia a disposizione in un dato momento La capacità di un'impresa di ottenere una soddisfacente produzione possibile avvalendosi della tecnologia a disposizione in un dato momento Il periodo di tempo massimo durante il quale può utilizzarsi una macchina per la produzione di un bene La retribuzione dovuta al dipendente per la produzione di un bene

Una ricerca ha evidenziato che i diversi produttori di pane sono price-taker. Cosa significa? Che il prezzo è fissato dalle autorità per via amministrativa Che i produttori non sono in grado di influire sul prezzo di vendita Che i produttori operano in un mercato in cui la quantità di merce venduta è indipendente dal prezzo di vendita Che i produttori formano un "cartello" che fissa il prezzo di vendita

Cosa si intende per fusione di imprese? Una divisione delle attività di una impresa esistente sul mercato La somma dei profitti di due o più imprese esistenti sul mercato Un'operazione che consente di combinare i capitali e le attività di due o più imprese esistenti sul mercato per creare una nuova impresa Una divisione delle attività di due o più imprese esistenti sul mercato per creare una nuova impresa

Quando un mercato si dice in concorrenza perfetta? Quando ogni venditore o acquirente può influenzare il prezzo, quando il prodotto è omogeneo, quando le risorse sono mobili e quando le informazioni sono perfette Quando nessun venditore o acquirente può influenzare il prezzo, quando il prodotto è omogeneo, quando le risorse sono mobili e quando l'informazione è perfetta Quando nessun venditore o acquirente può influenzare il prezzo, quando il prodotto è disomogeneo, quando le risorse non sono mobili e l‘informazione è imperfetta Quando la maggior parte dei venditori o acquirenti può influenzare il prezzo, quando il prodotto è omogeneo, quando le risorse sono mobili e quando l‘informazione è perfetta

Quale delle seguenti non rappresenta una caratteristica della concorrenza perfetta? Il livello di produzione di ciascuna impresa è tale per cui il ricavo marginale è superiore al costo marginale Nessuna delle imprese produttrici può influenzare il prezzo del bene prodotto I prodotti delle imprese esistenti sul mercato sono tra loro perfettamente identici e sostituibili Non vi sono ostacoli all'ingresso di nuove imprese nel mercato

In una società per azioni, il capitale sociale: è ripartito in quote (azioni) possedute da soggetti che assumono una responsabilità limitata rispetto ai debiti aziendali è ripartito in quote (azioni) possedute da soggetti che rispondono dei debiti aziendali con la totalità del proprio patrimonio personale è ripartito in quote (azioni) possedute da soggetti che assumono una responsabilità illimitata rispetto ai debiti aziendali è il frutto del risparmio dei diversi azionisti

Da che cosa è caratterizzato l'equilibrio di una impresa in concorrenza perfetta? da prezzo superiore al costo medio variabile da prezzo superiore al costo medio fisso da profitti sicuramente positivi dall'uguaglianza tra costo marginale e prezzo

Quale delle seguenti ipotesi non è compresa nella definizione di mercato in concorrenza perfetta? presenza di un alto numero di produttori omogeneità del prodotto presenza di un alto numero di consumatori presenza di barriere all'entrata

Quale tra le seguenti ipotesi non si trova alla base di un mercato caratterizzato dalla concorrenza perfetta? omogeneità del prodotto assenza di extra- profitti presenza di imprese in grado di influire sul prezzo del prodotto libertà di ingresso delle imprese nel mercato

In un sistema economico perfettamente concorrenziale, che cosa contraddistingue i beni cosiddetti scarsi? un prezzo relativo più basso un prezzo relativo più alto un costo di produzione crescente le diseconomie di scala

Nell'ipotesi di concorrenza perfetta sul mercato dei beni e di massimizzazione dei profitti, quale condizione definisce il volume di lavoro impiegabile dall'impresa? produttività marginale uguale al costo marginale del lavoro produttività media uguale al salario domanda di lavoro uguale ad offerta di lavoro costo marginale del lavoro uguale al salario

Quando si ha una combinazione ottima dei diversi fattori produttivi in concorrenza perfetta? quando per ogni fattore il prezzo coincide con la produttività marginale quando la domanda dei fattori è uguale all'offerta quando l'impresa utilizza del tutto la capacità produttiva quando è utilizzata una quantità minima di capitale fisso

In regime di concorrenza perfetta, la curva di offerta della singola impresa è data dalla curva: del costo marginale del costo totale medio del costo variabile medio del ricavo marginale

In concorrenza perfetta, la curva di offerta di lungo periodo di un settore industriale formato da imprese identiche, ciascuna con curve di costo a U è: La forma esatta dipende dal numero delle imprese Orizzontale, in corrispondenza di un prezzo pari al minimo costo medio Crescente, ottenuta dalla somma orizzontale delle curve di costo marginale di lungo periodo delle imprese Corrisponde alla curva di offerta dell'impresa marginale

Quale delle seguenti non rappresenta una caratteristica tipica dell'equilibrio di lungo periodo in un mercato di concorrenza perfetta? L'output è prodotto al minimo costo possibile Le imprese guadagnano extra- profitti Il prezzo di vendita al consumatore è uguale al costo marginale Le imprese massimizzano i profitti

Tutti i seguenti fattori sono in grado di influenzare l'offerta di un bene in un mercato concorrenziale, tranne uno. Quale? Il costo del lavoro La ragione sociale del produttore Il prezzo delle materie prime I metodi impiegati nella produzione

Quale tra le seguenti condizioni è incompatibile con un mercato di concorrenza perfetta? Il bene prodotto è omogeneo Assenza di barriere all'entrata o all'uscita dal mercato Presenza di rendimenti di scala crescenti Assenza di asimmetria informativa

Il governo per stimolare la concorrenza in un mercato decide di rendere più agevole l'entrata a nuovi produttori. A questo proposito, quale tra le seguenti non costituisce una "barriera all'entrata"? Un sistema che consente di operare sul mercato solo a chi è in possesso di una particolare licenza La presenza di economie di scala Un elevato fabbisogno iniziale di capitale L'elevata redditività delle imprese che già operano nel mercato

Il monopolista massimizza il profitto: eguagliando ricavo marginale e prezzo eguagliando costo marginale e ricavo marginale producendo una quantità corrispondente al tratto inelastico della curva di domanda eguagliando costo marginale e prezzo

In quale tratto della curva di domanda si colloca il monopolista per massimizzare il profitto? nel punto della curva di domanda con elasticità pari a zero nel tratto anelastico della curva di domanda nel punto in cui il prezzo è eguale al costo marginale nel tratto con elasticità maggiore di 1

Quale delle seguenti condizioni deve essere soddisfatta affinché il monopolista massimizzi i propri profitti? il costo marginale deve essere uguale al prezzo il ricavo marginale deve essere superiore al costo marginale il costo marginale deve essere uguale all'elasticità della domanda il costo marginale deve essere uguale al ricavo marginale

Cosa si intende con l'espressione "leverage buyout"? Acquisizione del controllo di un'impresa da parte di un'altra più efficiente I fondi necessari all'acquisizione di un'impresa che sono ottenuti con un prestito garantito dalle attività dell'impresa stessa acquisizione del controllo di un'impresa ottenuta con prestiti dei suoi dirigenti acquisto di obbligazioni ad alto rendimento

È possibile aumentare il profitto per un'impresa che opera in regime di monopolio con un livello di produzione tale che il costo marginale sia superiore al ricavo marginale? Se sì, come? aumentando al produzione lasciando invariata la produzione diminuendo la produzione non è possibile, il monopolista ottiene sempre il profitto massimo

Quando si è in presenza di condizioni di monopsonio? Nel caso in cui vi è un'unica impresa che vende il proprio prodotto a un considerevole numero di acquirenti, con barriere che impediscono l'entrata di nuovi concorrenti Nel caso in cui vi è un'unica impresa acquirente di fronte a numerosi venditori Nel caso in cui esiste un mercato con un numero limitato di imprese e rilevanti barriere all'entrata che impediscono l'ingresso di nuove imprese Nel caso in cui non vi sono consistenti barriere all'entrata o all'uscita

Il monopolio bilaterale è un mercato in cui vi sono: solo due venditori un solo venditore e un solo compratore solo due compratori venditore e compratore sono la stessa persona

In economia, il mercato in cui opera un solo venditore contrapposto a un solo compratore si definisce: duopolio monopolio bilaterale monopolio monopsonio

Che cosa è il potere di mercato? La capacità da parte di un'impresa di praticare prezzi particolarmente bassi La capacità da parte di un'impresa di mantenere il prezzo al livello concorrenziale La capacità da parte di un'impresa di far pagare per i propri beni un prezzo doppio rispetto a quello concorrenziale La capacità da parte di un'impresa di alzare il prezzo al di sopra del livello concorrenziale (costo marginale)

Nella fissazione del prezzo di un bene, un'impresa stabilisce un margine di profitto desiderato dopo aver considerato il costo di produzione. Questo metodo di formazione dei prezzi prende il nome di: Prezzo flessibile overprice Prezzo di riserva mark-up

Cosa indica il termine mark-up? Un indice di Borsa relativo ai titoli a maggiore diffusione azionaria La differenza tra tasso di interesse nominale e tasso di interesse reale Un sistema per la determinazione del prezzo di vendita di un bene, basato sul costo pieno Un mercato caratterizzato da presenza di esternalità

Una società di capitali non può essere: una società a responsabilità limitata una società in nome collettivo una società per azioni una società in accomandita per azioni

Quale delle seguenti caratteristiche non è da prendere in considerazione per stabilire se un determinato settore produttivo opera in condizioni di concorrenza monopolistica? La modalità di esportazione dei prodotti L'importanza della caratterizzazione delle marche nel gioco della concorrenza La possibilità di entrare nel mercato da parte di nuove imprese L'elasticità della curva di domanda per la singola impresa

Il mercato della maionese in tubetto è composto da una ventina di imprese diverse, che producono beni simili, ma non uguali, e tra loro facilmente sostituibili. Di quale tipo di mercato si tratta? Monopsonio Concorrenza monopolistica Concorrenza perfetta Monopolio

Quale delle seguenti ipotesi cade passando da un mercato di concorrenza perfetta a uno di concorrenza monopolistica? Libertà di ingresso delle imprese nel mercato Libertà di uscita delle imprese dal mercato Presenza di imprese di piccole dimensioni Omogeneità del prodotto

Quando si è in condizioni di concorrenza monopolistica? Nel caso in cui le imprese possono alzare il prezzo al di sopra del costo marginale, ma realizzano comunque un profitto nullo Nel caso in cui vi è un'unica impresa che vende il proprio prodotto a un considerevole numero di acquirenti, con barriere che impediscono l'entrata di nuovi concorrenti Nel caso in cui esiste un mercato con un numero limitato di imprese e rilevanti barriere all'entrata che impediscono l'ingresso di nuove imprese Nel caso in cui vi è un'unica impresa acquirente di fronte a numerosi venditori

In economia, con il termine "oligopolio" si intende una situazione di mercato caratterizzata dalla presenza: di un unico produttore di pochi produttori, che si mettono d'accordo ai danni dei consumatori di pochi produttori, che possono influire sul prezzo del bene di pochi produttori, che singolarmente non possono influire sul prezzo del bene

Il bene X viene prodotto dall'azienda Y in condizioni di oligopolio. Quale delle seguenti conclusioni è corretta? Y vende X a un solo acquirente Vi sono sul mercato pochi altri produttori di X, che non possono influire sul prezzo di vendita Y è l'unico produttore del bene X Vi sono sul mercato pochi altri produttori di X, in grado di influire sul prezzo di vendita

Il modello di Bertrand è: un modello che analizza gli effetti dei diversi posizionamenti delle curve di indifferenza rispetto alle quantità domandate un modello di duopolio per un mercato con prodotto non omogeneo un modello di duopolio per un mercato con prodotto omogeneo un modello che giustifica le variazioni dei prezzi in conseguenza dell'introduzione di nuove tecnologie

nel modello di Bertrand per un duopolio, in equilibrio, il prezzo: è determinato dal mercato in corrispondenza della quantità scelta dalle imprese è pari al costo marginale, come in concorrenza è pari al costo medio, in modo da impedire l'ingresso di nuove imprese è maggiore del costo marginale, ma inferiore al prezzo di monopolio

Nel modello di Bertrand, la variabile strategica per ciascuna impresa che opera in un mercato duopolistico con prodotto omogeneo è: la quantità il prezzo il numero di concorrenti i tempi di produzione

nel modello di duopolio di Cournot, le imprese: si comportano una da leader e l'altra da follower scelgono il prezzo, lasciando che il mercato determini la quantità venduta scelgono la quantità da vendere, lasciando che il mercato determini il prezzo scelgono sia la quantità da vendere che il prezzo

Che cosa si intende per "equilibrio di Cournot"? La posizione in cui la maggior parte delle imprese vuole variare il proprio livello di output e ognuna si attende che i rivali producano al loro attuale livello La posizione in cui nessuna impresa vuole variare il proprio livello di output e ognuna si attende che i rivali producano al loro attuale livello La posizione in cui nessuna impresa vuole variare il proprio livello di output e ognuna si attende che i rivali aumentino il loro livello di produzione costantemente La posizione in cui ogni impresa vuole variare il proprio livello di output e ognuna si attende che i rivali producano al loro attuale livello

Il rispetto della condizione di Marshall-Lerner assicura che: una rivalutazione del cambio riduca le esportazioni nette una svalutazione del cambio riduca l'ingresso di capitali una svalutazione del cambio aumenti l'ingresso di capitali una rivalutazione del cambio aumenti le esportazioni nette

Che cos'è una politica predatoria dei prezzi? La strategia di un'impresa che decide di mantenere stabili i prezzi per un lungo periodo di tempo La strategia di un'impresa che prima riduce il prezzo per spingere i concorrenti a uscire dal mercato e per scoraggiare l'entrata di nuovi concorrenti, poi aumenta nuovamente i prezzi La strategia di un'impresa che decide di aumentare i prezzi per un lungo periodo di tempo La strategia di un'impresa che prima aumenta il prezzo per spingere i concorrenti a entrare nel mercato, poi diminuisce nuovamente i prezzi

Una riduzione del tasso d'interesse reale estero sposta la curva IS verso il basso perché: peggiora la capacità di finanziare gli investimenti pubblici il conseguente apprezzamento del cambio diminuisce le esportazioni nette peggiora la capacità di finanziare gli investimenti privati l'ingresso di capitali causa un surplus della bilancia dei pagamenti

Com'e' nei confronti dell'occupazione la politica monetaria nel modello di Mundell- Fleming con cambi flessibili e perfetta mobilità dei capitali? può essere talvolta efficace e talvolta inefficace è sempre efficace è sempre inefficace è efficace se il paese è in disavanzo

Cosa è il dilemma del prigioniero? la situazione in cui si trova un'impresa qualora sia obbligata a rifornirsi presso un unico fornitore nella terminologia della teoria dei giochi, è una rappresentazione sintetica di una situazione di conflitto di interesse tra due soggetti nella terminologia della teoria dei giochi, è una rappresentazione sintetica di una situazione in cui due soggetti massimizzano il proprio benessere tramite un comportamento coordinato La situazione in cui si trova un consumatore qualora sia obbligato a rifornirsi presso un unico fornitore

Nella teoria dei giochi l'equilibrio si ottiene se: tutti i giocatori scelgono il meglio possibile per se stessi i giocatori scelgono in modo di evitare la situazione peggiore per tutti i giocatori scelgono in modo di trovare la situazione migliore per tutti i giocatori scelgono in modo di trovare una situazione intermedia tra quelle possibili

L'approccio economico detto "teoria dei giochi" si avvale: delle regole che sono alla base del comportamento degli individui di modelli formali per analizzare fenomeni di conflitto e di cooperazione tra imprese e individui dei risultati dei giochi di bambini conosciuti in tutto il mondo della somma delle esperienze raccolte da un gruppo di studiosi

In teoria dei giochi, cos'è l'equilibrio di Nash? Il punto di equilibrio in un gioco non cooperativo a somma zero tra un certo numero di giocatori L'equilibrio raggiunto dall'interazione tra due agenti economici Un profilo di strategie tale per cui il benessere di un giocatore può essere aumentato senza diminuire il benessere dell'altro giocatore Un profilo di strategie tale per cui il benessere di un giocatore non può essere aumentato senza diminuire il benessere dell'altro giocatore

Perché il monopolio naturale genera un'inefficienza? perché il livello di produzione è troppo basso perché il monopolista approfitta della sua posizione per richiedere un prezzo troppo alto ai consumatori perché il profitto è troppo elevato perché non consente l'ingresso di altre imprese

Che cosa accade in un monopolio naturale, se il prezzo è uguale al costo marginale? il monopolista non sarà in grado di coprire i costi totali il monopolista otterrà un profitto nullo entreranno nuove imprese nel mercato il monopolista subirà una perdita pari ai costi variabili

Quando si ha un monopolio naturale? se è meno costoso produrre in un'unica impresa piuttosto che in più imprese se un'unica impresa acquista all'asta il diritto di sfruttare un giacimento naturale se è conveniente ripartire la produzione fra più imprese se, suddividendo la produzione tra più imprese, opererebbero tutte in perdita

Quand'è che un'industria può essere definita "monopolio naturale"? Quando i costi medi di produzione aumenterebbero se la produzione fosse realizzata da due o più imprese piuttosto che da una Quando i costi totali di produzione aumenterebbero se la produzione fosse realizzata da due o più imprese piuttosto che da una Quando dispone di ampie risorse naturali Quando i costi marginali di produzione aumenterebbero se la produzione fosse realizzata da due o più imprese piuttosto che da una

I mercati contendibili sono: i mercati che sono più profittevoli di altri i mercati nei quali si può entrare facilmente e rapidamente e dai quali si può uscire con altrettanta rapidità senza costi i mercati che possono essere suddivisi in più mercati i mercati nei quali i prezzo sono equivalenti o minori ai costi medi

Quando un mercato è contendibile? se i costi fissi non sono recuperabili se esiste piena libertà di ingresso se vi sono economie di scala se è presente un numero elevato di imprese

Cosa occorre in un monopolio naturale contendibile, per ottenere la soluzione di second best? Essa emerge naturalmente, purché siano eliminati gli ostacoli alla concorrenza potenziale Essa richiede l'intervento pubblico per imporre un prezzo pari al costo marginale Essa richiede l'intervento pubblico per imporre un prezzo pari al costo medio Essa emerge naturalmente se viene consentito al monopolista di accordarsi con eventuali concorrenti

In un monopolio naturale contendibile, la soluzione di second best si ottiene: se l'intervento pubblico impone un prezzo pari al costo medio se non vi sono ostacoli alla concorrenza potenziale se il monopolista può accordarsi con eventuali concorrenti se l'intervento pubblico impone un prezzo pari al costo marginale

Che cosa prevede la soluzione di second best in un monopolio naturale multi-prodotto? lo stesso divario tra prezzo e costo marginale per tutti i beni un divario tra prezzo e costo marginale inversamente proporzionale all'elasticità' della domanda dei diversi beni prezzi uguali al costo medio prezzi uguali al costo marginale

In un monopolio naturale multi- prodotto, la soluzione di second- best prevede che: Il divario tra prezzo e costo marginale sia proporzionalmente lo stesso per tutti i beni Il divario tra prezzo e costo marginale sia maggiore per i beni con minore elasticità della domanda al prezzo Prezzi uguali al ricavo marginale Prezzi uguali al costo medio

Il conto finanziario registra: gli acquisti e le vendite di attività il commercio in beni e servizi e i trasferimenti il commercio in beni e servizi, i trasferimenti e gli acquisti e le vendite di attività (quali azioni, obbligazioni e terreni) i soli acquisti

Quando si dice che un'impresa è integrata verticalmente? Quando un'impresa acquista da altre imprese input o servizi necessari per i processi produttivi Quando un'impresa acquista da un'altra impresa input o servizi necessari per i processi produttivi Quando l'impresa realizza internamente più stadi successivi di produzione o distribuzione di beni e servizi Quando redige contratti contenenti restrizioni verticali

Quali sono le finalità di una politica della concorrenza? impedire extra- profitti tramite controllo generale dei prezzi comprimere i differenziali salariali rimuovere gli ostacoli di accesso al mercato per nuove imprese differenziare i salari a livello di singola impresa

Quali delle seguenti politiche non ha l'effetto di accrescere la concorrenza? la regolamentazione dei prezzi di un monopolio naturale la manovra della spesa pubblica la legislazione antimonopolistica l'eliminazione di barriere all'ingresso di tipo legale

Che tipo di vantaggi promuove una politica della concorrenza sul mercato dei beni? riduzione dei costi tramite aumenti di produttività maggiore libertà nella fissazione dei salari rafforzamento, per l'impresa, delle proprie quote di mercato aumento della dimensione media delle imprese

Cosa è un cartello? Un gruppo di imprese che agisce (esplicitamente o meno) in modo coordinato al fine di promuovere i propri interessi Un gruppo di imprese che agisce (esplicitamente o meno) in modo coordinato al fine di promuovere gli interessi di consumatori e clienti Un gruppo di imprese che agisce (esplicitamente o meno) in modo non coordinato al fine di promuovere i propri interessi Il manifesto di un'impresa volto a definire i propri comportamenti futuri

Cosa si intende per capitalizzazione di Borsa? La somma dei prodotti tra il prezzo di listino e il numero di azioni, relativi alle diverse categorie di titoli quotati Il prodotto tra il prezzo di listino e il numero delle azioni ordinarie emesse L'aggiornamento dei prezzi di listino l valore delle azioni risultante dall'ultimo bilancio approvato

Col termine "outsourcing" si intende: il trasferimento di attività in paesi in via di sviluppo il trasferimento a società esterne di attività svolte all'interno della propria azienda il trasferimento di lavoratori da un reparto a un altro Il trasferimento di attività in altri paesi

Che cosa si intende per peak- load-pricing? la fissazione del prezzo in regime di monopolio la definizione di prezzi concordati in un mercato oligopolistico l'applicazione di prezzi più elevati in periodi di consumo più intensi il livello dei prezzi che massimizza il profitto

Nella regolazione del prezzo praticato da imprese private fornitrici di servizi di pubblica utilità, che cosa accade in uno schema del tipo cost plus? non si incentiva la riduzione dei costi si disincentiva la qualità del servizio si addossa alle imprese il rischio da aumenti imprevisti dei costi si riducono i profitti delle imprese

Gli schemi di regolazione del prezzo praticato da imprese private che forniscono servizi di pubblica utilità si rifanno a due modelli generali: cost plus e fixed price. Quali delle seguenti affermazioni non è esatta: lo schema ROR (rate of return regulation) è un contratto di tipo cost-plus gli schemi fixed price non incentivano la riduzione dei costi il price-cap, applicato nel regno Unito, è uno schema fixed price gli schemi cost- plus non contengono disincentivi a fornire un servizio di elevata qualità

In che cosa consiste la concorrenza per il mercato nel caso delle pubbliche utilità? nell'affidare, mediante aste pubbliche, attività in concessione a privati nella privatizzazione di imprese pubbliche nel consentire a imprese private di entrare nel mercato nella liberalizzazione del mercato

Che cosa è un'asta all'inglese? Un'asta in cui le offerte all'inizio sono basse e poi aumentano fino quando non c'è più nessuno disposto a fare un'offerta più alta Un'asta in cui il prezzo all'inizio è molto alto e poi viene abbassato lentamente fino a quando qualcuno decide di comprare a quel prezzo Un'asta in cui il prezzo non è fissato all'inizio, ma viene deciso dal primo compratore Un'asta in cui le offerte all'inizio sono basse e poi aumentano o diminuiscono a seconda delle offerte presentate

Che cosa è un'asta all'olandese? Un'asta in cui il prezzo all'inizio è molto alto e poi viene abbassato lentamente fino a quando qualcuno decide di comprare a quel prezzo Un'asta in cui le offerte all'inizio sono basse e poi aumentano o diminuiscono a seconda delle offerte presentate n'asta in cui il prezzo non è fissato all'inizio, ma viene deciso dal primo compratore Un'asta in cui il prezzo all'inizio è fissato a un livello equo e poi viene abbassato lentamente fino a quando qualcuno decide di comprare a quel prezzo

In cosa consiste il meccanismo d'asta alla Vickrey? Si parte da un prezzo elevato, che diminuisce finché non resta un solo partecipante Vince chi fa l'offerta più alta, ma paga l'ammontare della seconda migliore offerta Si parte da un prezzo basso, che aumenta finché non resta un solo partecipante Vince chi fa l'offerta più alta e paga l'ammontare della sua offerta

In un contratto, quando si verifica un'asimmetria informativa? se il contratto è condizionato al verificarsi di eventi incerti se vi sono clausole vessatorie se vi sono clausole di significato ambiguo se uno dei contraenti ignora informazioni rilevanti, note all'altro soggetto

Nel sistema italiano delle partecipazioni statali, chi deteneva le azioni delle societa'? la Banca d'Italia gli enti di gestione il ministero delle partecipazioni statali il ministero del tesoro

In che cosa consiste la forma di aiuto statale ai privati nota come credito agevolato? nell'erogazione di un contributo a fondo perduto in diminuzione degli interessi dovuti nell'abbattimento del capitale da restituire nella esenzione da imposte delle operazioni creditizie nel differimento dei termini di pagamento degli interessi

Le operazioni di concentrazione di imprese: devono essere comunicate all'autorità' antitrust solo se riguardano settori strategici devono essere comunicate all'autorità' antitrust che le valuta sono soggette a controlli solo di tipo tributario a fini antielusivi sono vietate poiché possono dar vita a una posizione dominante

A chi spetta la fissazione delle tariffe per la fornitura di energia elettrica ai sensi dell'art. 2 della legge n. 481 del 1995? all'ENEL al CIPE al Ministero per le Attività Produttive all'autorità' per l'energia elettrica e il gas

La Borsa valori è: il mercato secondario ufficiale per lo scambio di azioni e obbligazioni il mercato primario ufficiale per lo scambio di azioni e obbligazioni il mercato dei dealers il mercato secondario dei titoli emessi o garantiti dallo Stato

Come vengono comunemente definiti i poteri speciali che lo stato mantiene nel caso di privatizzazione di società esercenti servizi pubblici? golden share rule by guideline corporate governance poteri di riserva azionaria

di quali dei seguenti enti privatizzati lo stato italiano mantiene il controllo? Banca Commerciale Italiana Banca Nazionale del Lavoro Eni Telecom

Che cos'è il MIBTEL? L'indice relativo a tutte le azioni quotate in Borsa, calcolato giornalmente durante la fase della negoziazione continua L'indice delle quantità scambiate nel corso di ogni seduta calcolato su tutte le azioni quotate in Borsa L'indice parziale composto dai 25 titoli a media capitalizzazione L'indice relativo a tutte le azioni quotate in Borsa, calcolato al termine della seduta di negoziazione

Che cosa si intende per corporate bonds? Le obbligazioni emesse da enti locali italiani Le obbligazioni emesse da società private Un particolare tipo di obbligazioni indicizzate Le obbligazioni emesse da società pubbliche

È ammessa la sottoscrizione di azioni proprie da parte di una Spa? Sì, non esiste alcun limite Sì, in sede di costituzione di società No, mai No, se non previa autorizzazione dell'assemblea straordinaria che determini l'ammontare massimo sottoscrivibile

L'investimento netto è dato: dalla differenza tra investimento lordo e imposte dirette dalla differenza tra investimento lordo e deprezzamento dalla differenza tra investimento lordo e imposte indirette dalla differenza tra investimento lordo e ammortamento

Gli individui senza lavoro sono classificati non appartenenti alle forze di lavoro se: non hanno mai avuto un lavoro in precedenza nel recente passato non hanno attivamente cercato un lavoro ogni caso hanno cercato attivamente un lavoro nel periodo di riferimento

La forza lavoro è composta: solo dalle persone occupate dalle persone occupate e quelle in cerca di occupazione solo dalle persone in cerca di un primo impiego solo dalle persone in cerca di occupazione

I disoccupati sono: coloro che non sono mai stati occupati coloro che escono dal mercato del lavoro coloro che pur cercando attivamente un lavoro non riescono a trovarlo coloro che non lavorano

Per come è definito il tasso di disoccupazione, se, per assurdo, tutte le persone senza un lavoro rinunciassero a cercarlo, il tasso di disoccupazione: sarebbe uguale al tasso di occupazione sarebbe pari a uno non varierebbe sarebbe nullo

Un tasso di disoccupazione costante tra due rilevazioni significa, a parità di forze di lavoro, che: nel periodo, nessun occupato ha perso il suo lavoro nel periodo, coloro che si sono occupati eguagliano quelli che hanno perso il lavoro nel periodo, chi era disoccupato è rimasto tale nel periodo, nessuno ha trovato lavoro

Se il tasso di disoccupazione aumenta: il numero degli occupati può anche aumentare il numero delle persone in cerca di occupazione deve aumentare il numero degli occupati deve necessariamente diminuire le forze di lavoro diminuiscono

Nel sistema neo-classico, il costo opportunità del tempo libero è rappresentato: dai consumi di beni durevoli di ogni lavoratore dalla capacità di risparmio di ogni lavoratore dal risparmio effettivamente investito da ciascun lavoratore dal salario

Gli economisti definiscono talvolta il salario come il costo opportunità: dei consumi del lavoro dell'occupazione del tempo libero

Nella scelta fra lavoro e tempo libero, un incremento del salario provoca sull'offerta di lavoro: effetti reddito e sostituzione entrambi positivi un effetto reddito negativo e un effetto sostituzione positivo un effetto reddito positivo e un effetto sostituzione negativo effetti reddito e sostituzione entrambi negativi

La domanda di lavoro è più elastica nel breve o nel lungo periodo? nel lungo periodo nel breve periodo non ci sono differenze dipende dall'offerta di lavoro

Nel sistema neo-classico, perché le scelte dei lavoratori sul mercato del lavoro sono rappresentate dalle curve di indifferenza? perché il salario è fisso perché il lavoro è considerato alla stregua di qualsiasi altro bene perché il salario minimo è stabilito dai sindacati perché risulta indifferente per il lavoratore la quantità di lavoro offerta

In un grafico che riporti in ascissa la quantità di lavoro e in ordinata il salario, che forma ha tendenzialmente la curva che rappresenta la domanda di lavoro, nell'ipotesi che questa sia elastica al salario? decrescente verticale crescente crescente fino al punto di intersezione con la curva di offerta e quindi decrescente

Si supponga che il governo promulghi una legge che aumenta il salario reale percepito da una determinata categoria di lavoratori. quali effetti avrà sull'offerta di lavoro dei lavoratori coinvolti, nell'ipotesi di non trovarsi in piena occupazione? l'offerta di lavoro dei lavoratori coinvolti diminuirà l'offerta di lavoro dei lavoratori coinvolti resterà invariata la domanda di lavoro da parte delle imprese aumenterà l'offerta di lavoro dei lavoratori coinvolti crescerà

In seguito a un accordo tra imprese, sindacati e governo viene stabilito che il costo del lavoro rimarrà fisso a un certo livello per i prossimi cinque anni, quale dei seguenti fenomeni potrebbe, verosimilmente, essere un effetto dell'accordo? un'elevata vischiosità dei prezzi un aumento dell'inflazione una crescita incontrollata dell'offerta di moneta una diminuzione delle esportazioni

In assenza di illusione monetaria, un aumento dei prezzi e del salario monetario nella stessa proporzione: diminuirà l'offerta di lavoro non farà variare l'offerta di lavoro diminuirà la domanda di lavoro aumenterà l'offerta di lavoro

In assenza di illusione monetaria, l'offerta di lavoro non varia se, in seguito a un aumento: del salario monetario, il livello dei prezzi rimane costante dei prezzi, si verifica un aumento del salario monetario nella stessa proporzione dei prezzi, il salario monetario rimane costante del salario monetario, il livello dei prezzi diminuisce

A parità di salario nominale una diminuzione generalizzata dei prezzi: fa aumentare la domanda di lavoro non ha alcuna influenza sul salario reale riduce il salario reale produce un aumento del salario reale

Il governo di un paese decide di ridurre il cuneo fiscale sul lavoro. una manovra di questo tipo, a parità di salari netti, ha come primo effetto: una riduzione della domanda di lavoro un aumento dell'offerta di lavoro un aumento della domanda di lavoro una diminuzione dei profitti

Se per un certo livello del salario reale, la domanda supera l'offerta sul mercato del lavoro, come dovrà variare il salario reale affinché il mercato vada in equilibrio in nessun modo, in quanto il salario reale non influenza la domanda e l'offerta di lavoro dovrà salire dovrà scendere dovrà salire, ma in misura inferiore al salario nominale

A parità di salari netti, un aumento del cuneo fiscale sul lavoro tende a: aumentare l'offerta di lavoro ridurre il costo del lavoro per un'impresa ridurre la domanda di lavoro diminuire l'offerta di lavoro

Nelle società capitalistiche progredite, nel corso della prima metà del novecento, il tenore di vita dei lavoratori salariati è: leggermente diminuito rimasto immutato inferiore a quello dei servi della gleba del medioevo considerevolmente aumentato

Secondo la teoria duale di Doeringer e Piore, il mercato del lavoro secondario è costituito: da posti di lavoro che richiedono alte qualifiche e possibilità di carriera da posti di lavoro che offrono salari alti e possibilità di carriera da posti di lavoro precari che richiedono basse qualifiche e scarse possibilità di apprendimento da posti di lavoro stabili che offrono possibilità di carriera

secondo la teoria duale di Doeringer e Piore il mercato del lavoro primario è costituito: da posti di lavoro che richiedono basse qualifiche e offrono salari relativamente bassi da posti di lavoro che offrono salari relativamente bassi e scarse possibilità di apprendimento da posti di lavoro precari che richiedono basse qualifiche e scarse possibilità di carriera da posti di lavoro stabili che offrono possibilità di carriera

nei modelli insider-outsider, l'elevata disoccupazione dipende: dal fatto che il saggio di salario chiesto dai non occupati è più elevato di quello chiesto dagli occupati dall'elevato saggio di salario chiesto dai lavoratori occupati dall'elevato avvicendamento fra occupati e non occupati dalla difesa degli interessi dei lavoratori non occupati da parte degli occupati

la teoria del salario di efficienza si basa sull'ipotesi che: il salario del lavoratore dipende dalla sua produttività la produttività del lavoratore dipende dal salario che gli viene corrisposto il salario del lavoratore è indipendente dallo sforzo da lui compiuto il profitto viene massimizzato dal salario minimo

Secondo la teoria dei salari di efficienza, qual è la relazione tra salario e produttività del lavoro? il salario determina la produttività del lavoro al crescere del salario decresce la produttività del lavoro la produttività del lavoro determina il salario al decrescere del salario cresce la produttività del lavoro

Alla base alla teoria degli "efficiency wages" vi è l'ipotesi che: ogni aumento del salario oltre il livello che uguaglia la produttività marginale rappresenti un disincentivo all'impegno del lavoratore le imprese paghino ai lavoratori un salario superiore alla loro produttività marginale le imprese paghino ai lavoratori un salario pari alla produttività marginale del lavoro le imprese paghino ai lavoratori un salario inferiore alla loro produttività marginale

Una riduzione del reddito estero diminuisce le esportazioni nette perché: aumentano le importazioni di beni e servizi aumentano le importazioni di capitali diminuiscono le esportazioni di capitali diminuiscono le esportazioni di beni e servizi

Quale delle seguenti affermazioni rappresenta uno dei fattori che spiegano i differenziali salariali? imperfezioni dei mercati, consistenti in una serie di rigidità geografiche, istituzionali e di carattere sociologico il tasso di inflazione è costante meccanismi di compensazione per le differenze monetarie esistenti tra occupazioni diverse gruppi di lavoratori in competizione che per capacità innate ed istruzione sono in grado di svolgere tipi di attività diverse

La rigidità del salario reale trova una spiegazione possibile: solo nell'esistenza dei sindacati e nell'imposizione dei salari minimi solo nell'esistenza dei sindacati e nella teoria dei salari di efficienza nell'esistenza dei sindacati, nell'imposizione di salari minimi, nella teoria dei salari di efficienza solo nell'imposizione dei salari minimi e nella teoria dei salari di efficienza

La disoccupazione frizionale è causata: dalle oscillazioni del livello dell'attività economica dalla riconversione produttiva dallo squilibrio tra tipo di qualifiche disponibili e quelle desiderate dalle imprese dall'attività di ricerca dei lavoratori e delle imprese di un'occupazione ideale

Com'e' nei confronti dell'occupazione la politica fiscale nel modello di Mundell-Fleming con cambi flessibili e perfetta mobilità dei capitali? è inefficace se il paese è in avanzo è sempre efficace può essere talvolta efficace e talvolta inefficace è sempre inefficace

Riferito alla disoccupazione il termine "isteresi" significa che: il tasso di disoccupazione effettivo si riduce se è maggiore di quello naturale il tasso naturale di disoccupazione si modifica in risposta a quello effettivo il tasso di disoccupazione effettivo aumenta se è minore di quello naturale il tasso di disoccupazione effettivo si modifica in risposta a quello naturale

Cosa si intende per disoccupazione volontaria? che un certo numero di persone attendono il lavoro da loro preferito che un certo numero di persone non vogliono cambiare comune per trovare lavoro che un certo numero di persone, pur dichiarandosi disoccupati in realtà non vogliono lavorare che un certo numero di persone non vogliono cambiare provincia per trovare lavoro

Da cosa dipende il tasso naturale di disoccupazione? dalla mancanza di informazioni su domanda ed offerta di lavoro dalla contrattazione collettiva nazionale dalle imperfezioni del mercato del lavoro, ivi compresa l'ampiezza del fenomeno di disoccupazione volontaria dall'inadeguata formazione di chi cerca lavoro

Cosa si intende per disoccupazione tecnologica? la disoccupazione derivante da inadeguata formazione professionale la disoccupazione derivante da progresso tecnico quando il prodotto non aumenta a velocità sufficiente la disoccupazione derivante dall'import da paesi a bassa tutela sociale e bassi salari e specializzazione produttiva simile a quella italiana lo spiazzamento dei lavoratori da parte delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione

Con quale finalità è stato creato l'istituto della Cassa Integrazione Guadagni? come forma di indicizzazione salariale come sussidio di disoccupazione per il Mezzogiorno integrare il salario dei lavoratori impiegati ad orario ridotto come forma di prepensionamento

Come veniva definito il meccanismo di adeguamento automatico delle retribuzioni al costo della vita, mediante la variazione della indennità di contingenza? economia di scala scala mobile aumento dei superminimi scala salariale

Quale è l'obiettivo delle politiche passive del lavoro? la formazione dei meno avvantaggiati la lotta alla esclusione sociale il sostegno del reddito dei senza lavoro il supporto delle fasce deboli

Qual'e' l'obiettivo delle politiche attive del lavoro? la lotta all'esclusione sociale il sostegno dei disoccupati arrestare gli effetti occupazionali del dumping sociale facilitare l'incontro tra domanda ed offerta tramite interventi mirati di politica economica

Quale di questi conti non è compreso nella bilancia dei pagamenti? il conto finanziario il conto economico il conto corrente il conto capitale

Perché non è sostenibile nel lungo periodo una situazione di persistente disavanzo nella bilancia dei pagamenti? perché provoca l'apprezzamento della moneta del paese deficitario perché le riserve ufficiali tendono ad esaurirsi perché determina un eccessivo afflusso di riserve ufficiali perché comporta una pressione inflazionistica interna

Che cosa si intende con l'espressione bilancia commerciale? le transazioni di sole merci le transazioni di merci e i trasferimenti unilaterali gli investimenti diretti gli investimenti di portafoglio

A quanto dovrebbe ammontare, teoricamente, la somma dei 3 conti della bilancia dei pagamenti? non dovrebbe avere nessun valore particolare dovrebbe essere positiva dovrebbe essere nulla dovrebbe essere negativa

I trasferimenti unilaterali netti sono inclusi: nelle partite correnti nel conto finanziario nel conto delle riserve ufficiali nei movimenti monetari

La differenza tra saldo delle partite correnti ed esportazioni nette è data: dai redditi da capitale dai trasferimenti unilaterali netti dai redditi da lavoro dalle partite invisibili

L'acquisizione di attività estere è inclusa: nelle partite correnti nel conto finanziario nei movimenti monetari nel conto delle riserve ufficiali

Se le partite correnti sono in surplus: il saldo della bilancia dei pagamenti è maggiore di zero il saldo della bilancia dei pagamenti è minore di zero il saldo della bilancia dei pagamenti può essere maggiore, uguale o minore di zero il saldo della bilancia dei pagamenti è nullo

In assenza di errori ed omissioni, si ha sicuramente un disavanzo nella bilancia dei pagamenti quando: le partite correnti sono in disavanzo e i movimenti di capitale in avanzo le partite correnti e i movimenti di capitale sono in disavanzo le partite correnti sono in avanzo e i movimenti di capitale in disavanzo la bilancia commerciale è in disavanzo

La somma delle esportazioni di beni e servizi di un Paese meno le sue importazioni di beni e servizi, più i redditi (netti) derivanti da investimenti esteri, più i trasferimenti (netti) dall'estero è la definizione del concetto di: bilancia delle partite correnti bilancio corrente bilancia commerciale bilancio di piena occupazione

Se le partite correnti sono in deficit: l saldo della bilancia dei pagamenti è nullo la bilancia dei pagamenti può essere in equilibrio o in squilibrio il saldo della bilancia dei pagamenti è minore di zero il saldo della bilancia dei pagamenti è maggiore di zero

Un debito netto nei confronti dell'estero equivale a una posizione commerciale e finanziaria: di cessione netta di attività sull'estero per lo stesso ammontare di surplus delle partite correnti per lo stesso ammontare di esportazioni nette per lo stesso ammontare di surplus del conto finanziario per lo stesso ammontare

Un deficit delle partite correnti equivale a una posizione commerciale e finanziaria: di esportazioni nette negative dello stesso ammontare di debitore netto nei confronti dell'estero per lo stesso ammontare di surplus del conto finanziario dello stesso ammontare di cessione netta di attività sull'estero dello stesso ammontare

Un deficit del conto finanziario equivale a una posizione commerciale e finanziaria: di deficit delle partite correnti dello stesso ammontare di acquisizione netta di attività sull'estero per lo stesso ammontare di debitore netto nei confronti dell'estero per lo stesso ammontare di esportazioni nette negative dello stesso ammontare

Gli scambi di merci tra residenti e non residenti sono inclusi: nelle partite correnti nel conto finanziario nei movimenti monetari nel conto delle riserve ufficiali

Se i saldi delle partite correnti e del conto finanziario della bilancia dei pagamenti si compensano: la variazione delle riserve ufficiali è negativa la variazione delle riserve ufficiali è nulla le riserve ufficiali si annullano la variazione delle riserve ufficiali è positiva

Che cosa caratterizza una situazione di equilibrio della bilancia dei pagamenti? la somma del conto corrente e del conto capitale è pari a zero la variazione delle riserve ufficiali è nulla le riserve ufficiali aumentano le riserve ufficiali diminuiscono

Che cosa può comportare una situazione di persistente avanzo della bilancia dei pagamenti? una riduzione delle riserve ufficiali pressioni inflazionistiche all'interno un aumento della disoccupazione un aumento della pressione fiscale

Il tasso di cambio a termine: è il tasso di cambio reale ombra è il tasso al quale si effettuano le operazioni pronti contro termine è il tasso al quale le valute possono essere scambiate immediatamente è il tasso al quale compratore e venditore si accordano per scambiare valute a una certa data

I tassi di cambio sono determinati: sui mercati finanziari a pronti sui mercati finanziari a termine sui mercati valutari internazionali dal sistema monetario internazionale

In regime di cambi flessibili, il meccanismo di riequilibrio della bilancia dei pagamenti: è realizzato con operazioni di mercato aperto richiede la conclusione di accordi commerciali avviene attraverso la variazione dei redditi è assicurato dalla variazione del tasso di cambio

Da che cosa può essere causato un deficit della bilancia dei pagamenti? da una diminuzione del reddito interno da un aumento del tasso di interesse interno da un aumento del reddito estero da un aumento del tasso di interesse estero

In economia, per "sistema a cambi flessibili" si intende l'ordinamento monetario in cui: solo alcune valute sono fisse le valute oscillano entro dei limiti le valute non possono fluttuare le valute fluttuano liberamente

In economia aperta, quali sono le altre componenti della domanda aggregata, oltre ai consumi ed agli investimenti? le esportazioni lorde e la spesa pubblica il deficit di bilancio più le esportazioni nette la spesa pubblica più le esportazioni nette la spesa pubblica al netto delle esportazioni nette

Che cosa riflettono principalmente, secondo la teoria della "parità dei poteri d'acquisto", le variazioni dei tassi di cambio? i diversi livelli della domanda di moneta nei vari paesi i diversi livelli dei tassi d'interesse nei vari paesi i diversi tassi d'inflazione nei vari paesi i diversi tassi di crescita nei vari paesi

Che cos'e' l'effetto J? l'effetto sull'inflazione di una svalutazione in piena occupazione l'effetto negativo temporaneo sulla bilancia dei pagamenti indotto da una svalutazione l'effetto positivo temporaneo sulla bilancia dei pagamenti indotto da una svalutazione l'effetto sull'inflazione di una svalutazione in disoccupazione

Se la mobilità dei capitali è perfetta, il tasso di interesse interno: diverge strutturalmente da quello estero non influenza l'afflusso/deflusso di capitali nel lungo periodo, non può divergere da quello estero nel breve periodo è sempre coincidente con quello estero

Una svalutazione del tasso di cambio causa un aumento delle esportazioni nette perché: la produzione interna aumenta la sua competitività di prezzo la produzione estera aumenta la sua competitività di prezzo il reddito esterno aumenta il reddito interno diminuisce

che cosa indica una variazione del cambio dollaro/sterlina da 3 dollari=1 sterlina a 2 dollari=1 sterlina? un apprezzamento della sterlina un apprezzamento del dollaro dipende dal cambio del dollaro con le altre valute dipende dal rispettivo cambio del dollaro e della sterlina con l'euro

in regime di fluttuazione pura, la banca centrale: interviene sul mercato valutario per evitare marcate oscillazioni non interviene sul mercato valutario mantiene fisso il tasso di cambio mantiene il cambio entro la banda di oscillazione definita dagli accordi internazionali

A tasso di cambio nominale invariato, da che cosa dipende un apprezzamento del tasso di cambio reale effettivo? da un'inflazione interna superiore a quella estera da un'inflazione interna inferiore a quella estera dall'aumento della produttività delle imprese nazionali dalla riduzione delle commissioni bancarie sulle operazioni valutarie

La condizione di parità dei tassi di interesse nominali implica l'uguaglianza, in equilibrio: dei rendimenti reali nella stessa valuta delle attività estere con pari rischio e liquidità dei rendimenti nominali nella stessa valuta delle attività estere con pari rischio e liquidità dei rendimenti nominali nella stessa valuta delle attività nazionali ed estere con pari rischio e liquidità dei rendimenti nominali nella stessa valuta delle attività nazionali con pari rischio e liquidità

Secondo le teorie monetariste, che effetti ha un'espansione monetaria in un'economia aperta con cambi flessibili e perfetta mobilità dei capitali? ha effetti reali nel lungo periodo ma non nel breve periodo ha effetti reali nel breve e nel lungo periodo non ha effetti reali né nel breve né nel lungo periodo ha effetti reali nel breve periodo ma non nel lungo periodo

Nei modelli di derivazione keynesiana, in quale, tra i seguenti casi, migliora la bilancia commerciale? se aumenta il reddito interno se la valuta si apprezza se aumenta il tasso d'interesse interno se aumenta il reddito estero

Un aumento del reddito prodotto sposta la curva del saldo in pareggio della bilancia commerciale verso il basso perché: il tasso di cambio reale corrente diminuisce e quello futuro aumenta i tassi di cambio reali corrente e futuro diminuiscono il tasso di cambio reale corrente aumenta e quello futuro diminuisce i tassi di cambio reali corrente e futuro aumentano

Una riduzione del reddito interno aumenta le esportazioni nette perché: diminuisce la domanda di importazioni di beni e servizi diminuiscono le importazioni di capitali aumentano le esportazioni di capitali aumenta la domanda di esportazioni di beni e servizi

La disoccupazione e le cause che la originano costituiscono, probabilmente, il punto centrale della controversia tra neoclassici e keynesiani. La teoria neoclassica si fonda sull'ipotesi di un mercato di concorrenza perfetta e quindi sul perfetto funzionamento del meccanismo di aggiustamento dei prezzi, mentre la teoria keynesiana assume che salari e prezzi non siano perfettamente flessibili. Per spiegare questa viscosità dei salari sono state avanzate molte ipotesi. Secondo i c.d. modelli di shirking... Gli occupati godono di maggiore esperienza lavorativa e possono contare sulla protezione sindacale: grazie a questa maggiore forza contrattuale essi possono opporsi in vari modi all'assunzione di nuovi individui ad esempio boicottando l'addestramento dei neoassunti o sollevando conflitti sindacali Livelli di salario bassi demotivano i lavoratori che tendono, di conseguenza, a scansare i compiti più pesanti, le imprese, dal canto loro, tenderanno a non ridurre il salario corrisposto per evitare che la demotivazione dei lavoratori e i costi delle vertenze sindacali si riflettano in una produttività più bassa Le imprese, dal momento che i lavoratori sono meno propensi al rischio, potrebbero offrire una sorta di patto tacito secondo cui il salario corrisposto è leggermente più basso di quello che essi potrebbero spuntare in un momento di congiuntura favorevole e l'impresa si impegna a mantenere i precedenti livelli salariali anche quando il salario di mercato è più basso ed a procedere a licenziamenti solo in caso di effettiva necessità L'impresa ha interesse a pagare un salario più alto di quello di equilibrio (efficiency wage) ad esempio per incentivare la produttività degli occupati, per evitare il turn over dei lavoratori e assicurarsene la fedeltà o per evitare fenomeni di adverse selection

Tra gli economisti classici una figura di rilievo è quella di Malthus, del quale si ricorda soprattutto il Saggio sul principio della popolazione, che fu spesso in contrasto con Ricardo ma ne influenzò profondamente l'opera. Ad esempio... Per Malthus, il liberismo, ossia la dottrina del "lasciar fare, lasciar passare", costituisce la principale prescrizione di politica economica non solo nel campo del commercio estero ma anche negli altri campi della politica economica, mentre Ricardo affermava che l'unica politica economica possibile per evitare crisi da sovrapproduzione consisteva nel sostenere i proprietari fondiari e ridurre i profitti dei capitalisti Malthus partiva dall'ipotesi che tutta la produzione trovasse un suo mercato di sbocco, mentre Ricardo, rifiutando quest'ipotesi, avanzò l'idea che l'accumulazione ininterrotta da parte dei capitalisti poteva risultare controproducente, in quanto avrebbe determinato un eccesso di produzione Per Malthus in un sistema economico concorrenziale non può esservi sovrapproduzione perché è l'offerta che crea la domanda (legge di Say), nello scenario pessimistico tratteggiato da Ricardo invece la classe lavoratrice oltre a dover affrontare la questione della forte crescita demografica, non dispone di un reddito sufficientemente elevato per assorbire la crescente quantità di beni prodotta dalle imprese: la produzione è sovrabbondante, l'economia ristagna, la disoccupazione aumenta, peggiorando ulteriormente il tenore di vita dei lavoratori Contraddicendo Ricardo, Malthus affermava che l'unica politica economica possibile per evitare crisi da sovrapproduzione consisteva nel sostenere il reddito dei proprietari terrieri che svolgevano la funzione socialmente utile di impiegare le loro rendite in spese di lusso mantenendo in quel modo elevato il livello della domanda effettiva

La domanda di un bene è funzione non soltanto del prezzo del bene stesso, ma anche di altri elementi quali: i prezzi degli altri beni, il reddito del consumatore, i gusti e le preferenze del consumatore. Quando mutano queste variabili la domanda di un bene subisce variazioni; nel linguaggio economico tali spostamenti si chiamano "trasposizioni" o "shiftings" della curva di domanda, in quanto provocano uno spostamento dell'intera curva di domanda. Uno spostamento della curva verso sinistra può essere effetto... Esclusivamente di un aumento di prezzo di un bene sulla domanda del bene complementare Ad esempio dell'aumento di prezzo di un bene sulla domanda del bene complementare Ad esempio di una variazione favorevole delle preferenze dovuta alla moda Esclusivamente di un aumento di reddito sulla domanda di beni normali

Il primo teorema dell'economia del benessere postula, in sintesi, che un sistema economico di mercato che assume la forma di concorrenza perfetta assicura il raggiungimento di una situazione di ottimo paretiano; il secondo postula che ogni scelta che genera una situazione efficiente in senso paretiano riproduce le condizioni per l'esistenza di un mercato concorrenziale. Quale delle seguenti affermazioni circa i teoremi fondamentali dell'economia del benessere è errata? Un sistema economico di concorrenza perfetta raggiunge una situazione di ottimo paretiano anche in situazioni di informazione imperfetta In presenza di situazioni di fallimento del mercato, un intervento dello Stato a difesa del mercato concorrenziale risulta essenziale, anche alla luce del primo teorema Il primo teorema costituisce una formalizzazione della teoria della "mano invisibile": ogni equilibrio di concorrenza perfetta assicura una allocazione efficiente delle risorse Affinché il secondo teorema sia valido si deve raggiungere l'ottimo della produzione in senso paretiano, che si ottiene quando il saggio marginale di sostituzione tra i fattori produttivi è tale da mantenere costante la quantità prodotta dei beni

Quale delle seguenti affermazioni circa la scatola di Edgeworth non è corretta? Si limita all'analisi di mercati oligopolistici assumendo ci siano solo due individui che interagiscono tra loro L'insieme dei punti di tangenza delle curve di indifferenza dei due individui costituisce la curva dei contratti che rappresenta le situazioni di ottimo paretiano che possono presentarsi nell'eventuale scambio È un diagramma elaborato dall'economista inglese e perfezionato da Bowley, in cui sono rappresentati meccanismi di scambio tra due individui È costituita dall'intersezione di quattro assi ortogonali, che individuano le coordinate delle dotazioni di due beni, posseduti dai due individui, e delle loro curve di indifferenza

Trattando del modello reddito-spesa e della politica fiscale, sono di seguito esposte alcune implicazioni del principio del moltiplicatore: 1) gli aumenti della domanda autonoma portano ad aumenti del livello di equilibrio del reddito; 2) l'aumento del reddito è maggiore dell'aumento della domanda; 3) l'aumento del reddito è tanto più grande quanto più grande è la propensione marginale al consumo. Queste implicazioni sono tutte corrette? No, sono corrette solo la 1) e la 3) No, sono corrette solo la 1) e la 2) No. È corretta solo la 1) Si

Supponiamo che lo Stato aumenti la spesa pubblica di 100 euro. Se la propensione marginale al consumo è 0,90, di quanto aumenta il reddito di equilibrio? Poiché il moltiplicatore è pari a 1/c il reddito aumenterà di 1,1 Poiché il moltiplicatore è pari a (1-c) il reddito aumenterà di 10 Poiché il moltiplicatore è pari a 1/(1+c) il reddito aumenterà di 0,6 Poiché il moltiplicatore è pari a 1/(1-c) il reddito aumenterà di 1.000

Trattando del modello reddito-spesa e della politica fiscale, sono di seguito esposte alcune considerazioni di sintesi circa l'azione della politica fiscale: 1) gli strumenti della politica fiscale fanno parte della spesa autonoma; 2) lo Stato può modificare il livello del reddito di equilibrio tramite la politica fiscale sfruttando il principio del moltiplicatore; 3) il moltiplicatore della spesa pubblica è più grande di quello dei sussidi. Queste affermazioni sono tutte corrette? No, sono corrette solo la 1) e la 2) No. È corretta solo la 1) Si No, sono corrette solo la 1) e la 3)

Mentre lo sviluppo industriale prosegue e acquista sempre maggior rilievo nei principali Paesi europei come nel Nord America, anche sul fronte della teoria economica il processo di sviluppo prosegue con particolare successo fino ad arrivare (ultimi decenni del XIX secolo) alla formulazione di una nuova corrente di pensiero che, ancora oggi, viene considerata come il paradigma fondamentale della teoria economica: l'economia neoclassica. In quale dei punti che seguono è correttamente sintetizzato un elemento caratterizzante la dottrina neoclassica? Al contrario delle scienze naturali, le leggi economiche non hanno validità in senso assoluto L'analisi diventa essenzialmente macroeconomica (guarda cioè non al comportamento dei singoli agenti ma al sistema economico nel suo complesso) Le sole forze della domanda e dell'offerta, attraverso il meccanismo dei prezzi, non sono in grado di garantire l'equilibrio e il regolare funzionamento dei mercati Il rifiuto della teoria del valore-lavoro

Nello scenario del tardo Ottocento una nuova corrente di pensiero economico, detta neoclassica o marginalista, si afferma con le opere di MENGER(1840-1921), JEVONS (1835-1882) e WALRAS (1834-1910). Al di là delle divergenze e delle particolarità dei vari autori, in quale dei punti che seguono è correttamente sintetizzato un elemento caratterizzante il pensiero marginalista? Le scelte di consumo, di produzione, di scambio dei soggetti economici avvengono confrontando il costo marginale (il costo necessario per ottenere un'ulteriore unità di un bene) al beneficio marginale (il beneficio ricavabile dall'acquisto o dall'utilizzo di un'ulteriore unità del bene stesso) La sfiducia nei confronti delle forze di mercato Le leggi economiche non hanno validità assoluta ma dipendono dal contesto istituzionale e storico L'analisi economica deve svincolarsi dallo studio dei comportamenti individuali concentrandosi solo sul sistema nel suo complesso

Relativamente alla reattività della domanda di un bene alle variazioni del reddito dei consumatori (elasticità della domanda rispetto al reddito Er), essa dipende dalla categoria di beni considerata. In linea di massima per i beni di prima necessità, come i consumi alimentari,... Er > 1 Er = Er < 1 Er < 0

In virtù dell'art. 19 dello Statuto del SEBC, può essere messa in atto la manovra della riserva obbligatoria. L'aggregato soggetto a riserva è composto da due parti, la seconda comprende, tra l'altro, depositi con scadenza predeterminata oltre i due anni, depositi rimborsabili con preavviso oltre i due anni, pronti contro termine passivi. Su questa seconda parte... È dovuta una riserva nella misura dell'1% È dovuta una riserva nella misura del 2% È dovuta una riserva nella misura dell'1,5% Non è dovuta nessuna riserva

Relativamente alla reattività della domanda di un bene alle variazioni di prezzo del bene stesso (elasticità della domanda rispetto al prezzo Ep), una curva di domanda è detta perfettamente elastica... NOTA: Poiché, quando vale la legge di domanda, la relazione tra prezzo e quantità domandata di un certo bene è sempre inversa, l'elasticità della domanda rispetto al prezzo è negativa, anche se, per semplicità si considera come in questo caso il valore assoluto dell'elasticità tralasciando il segno negativo Se Ep = 0 Se Ep = 1 Se Ep = Se Ep < 1

La funzione di produzione di breve periodo mostra come varia la quantità prodotta di un bene quando si modificano le quantità di fattori variabili mentre quelle degli altri fattori rimangono fisse. Tale funzione tipicamente... Inizialmente cresce al crescere della quantità di fattore utilizzata, poi crescerà ad un tasso via via decrescente fino a raggiungere un massimo oltre al quale inizia a diminuire Ha un andamento decrescente È una retta inclinata positivamente Ha un andamento dapprima crescente, poi raggiunto un punto di massimo decresce fino a diventare negativa

La teoria keynesiana ebbe anche il merito di dare un grande impulso agli sviluppi successivi della disciplina economica e della macroeconomia; in particolare, nuove teorie vennero a formarsi, alcune in netta contrapposizione con la teoria di Keynes, altre invece muovendosi lungo il solco tracciato dall'economista inglese. La posizione della corrente di pensiero rappresentata, tra gli altri, da Feldstein e Laffer (quest'ultimo fu anche il principale ispiratore della politica economica del Presidente americano Reagan nel corso degli anni '80),... Promuove, in contrasto con le idee keynesiane, l'utilizzo della spesa pubblica come strumento d'elezione per sostenere la domanda aggregata e di conseguenza l'occupazione e l'economia nel suo complesso È di netto rifiuto per la legge del Say, in base alla quale sarebbe l'offerta delle imprese a creare la domanda, ma come nel pensiero di Keynes attribuisce maggiore peso alla domanda aggregata di un paese Riprende l'idea di Keynes in base alla quale lo Stato deve dare sostegno all'economia aumentando la domanda aggregata, e lo strumento più efficace per fare ciò è aumentare la spesa pubblica È in netta contrapposizione con la teoria keynesiana orientata verso una gestione della domanda aggregata: secondo i teorici dell'offerta, i compiti dello Stato sono limitati alle sole funzioni essenziali di giustizia, difesa e ordine pubblico

La curva di domanda individuale indica le quantità di un dato bene che il consumatore è disposto ad acquistare in relazione ai diversi prezzi del bene stesso, ferma restando ogni altra condizione (preferenze, reddito dei consumatori, prezzo degli altri beni, etc.). Quale effetto avrà un aumento di reddito sulla domanda di beni di prima necessità, immutate le altre condizioni? La curva di domanda aumenterà la sua pendenza La curva di domanda diminuirà la sua pendenza La curva di domanda si sposterà parallelamente verso destra ma per questi beni lo spostamento è solitamente modesto, mentre per i beni superiori può essere anche rilevante Nessuno

Malthus fondò la sua teoria nota come trappola malthusiana, sul contrasto tra due progressioni... Quella della popolazione che aumenta secondo una progressione geometrica, cioè tende a raddoppiare ogni 15 anni, e il reddito che invece cresce secondo una progressione aritmetica Quella della popolazione che aumenta secondo una progressione geometrica, cioè tende a raddoppiare ogni 25 anni, e la produzione alimentare che invece cresce secondo una progressione aritmetica Quella della produzione alimentare che aumenta secondo una progressione geometrica, cioè tende a raddoppiare ogni 25 anni, e la popolazione che invece cresce secondo una progressione aritmetica Quella dell'occupazione che crea posti di lavoro secondo una progressione aritmetica, e la popolazione attiva che invece cresce secondo una progressione geometrica

Uno dei primi a sottolineare il ruolo delle aspettative nell'influenzare il comportamento degli operatori economici fu Keynes, che tuttavia non formulò un'esplicita teoria della loro formazione limitandosi ad addebitare a irrazionali animal spirits le scelte economiche degli individui. Le prime trattazioni formali avvengono ad opera dei monetaristi a partire dagli anni Cinquanta, da allora sono state avanzate tre diverse teorie circa la formazione delle aspettative. Cosa si intende per aspettative estrapolative? Gli operatori basano le proprie aspettative sull'andamento di una variabile in ordine ai valori assunti da tale variabile nel passato prossimo Gli operatori economici prevedono che i valori futuri delle variabili economiche siano gli stessi che si sono verificati nel periodo corrente Le aspettative individuali dipendono dallo scostamento fra valore realizzato e valore atteso precedentemente Nel formulare le loro previsioni, gli individui utilizzano tutte le informazioni di cui dispongono in modo efficiente, senza commettere errori sistematici di previsione. Le previsioni formulate dagli operatori sono, dunque, le migliori possibili: quando si verificano errori sistematici di previsione gli operatori li correggono e modificano le loro aspettative sulla base degli errori commessi

In virtù dell'art. 19 dello Statuto del SEBC, può essere messa in atto la manovra della riserva obbligatoria. L'aggregato soggetto a riserva è composto da due parti, la prima comprende... Titoli emessi con scadenza predeterminata fino a due anni Pronti contro termine passivi Depositi con scadenza predeterminata oltre i due anni Depositi rimborsabili con preavviso oltre i due anni

Le operazioni di mercato aperto del SEBC possono essere distinte in: operazioni di rifinanziamento principali, operazioni di rifinanziamento a più lungo termine, operazioni temporanee di fine tuning, operazioni di tipo strutturale. Le operazioni temporanee di fine tuning... Sono poste in essere quando il SEBC vuole modificare la propria posizione strutturale nei confronti del sistema finanziario; possono essere costituite da emissioni di certificati di debito della BCE, acquisti o vendite definitive Sono effettuate dalle singole Banche centrali nazionali mediante aste standard che si tengono con una frequenza settimanale: le richieste immesse dalle controparti sono aggregate a livello europeo ed è la BCE a decretare quali risultano aggiudicatarie Permettono al SEBC di controllare l'evoluzione dei tassi e di intervenire sulle fluttuazioni inattese della liquidità Sono poste in essere a livello decentrato dalle singole Banche centrali nazionali mediante aste mensili a tasso variabile

È frequente nello studio dell'economia incontrare termini stranieri utilizzati da un particolare autore per indicare un dato fenomeno o in un contesto particolare. Quale delle seguenti affermazioni circa il termine tatonnement è corretta? Walras, nella sua teoria dell'equilibrio economico generale, suppone l'esistenza di un ipotetico banditore il quale dà il via agli scambi tra operatori soltanto quando si è giunti tramite aggiustamenti successivi, tatonnement appunto, alla fissazione di un prezzo che assicura il perfetto equilibrio tra domanda e offerta Circolo vizioso (tatonnement) che si innescherà ogni qualvolta il reddito supera il livello di sussistenza ciò, infatti, provocherà un aumento della natalità che nel lungo periodo si tradurrà in un'espansione dell'offerta di lavoro che però può essere soddisfatta solo attraverso la riduzione del livello retributivo che, inevitabilmente, riporta il reddito al rango della sussistenza dove, per i motivi enunciati, rimane intrappolato Meccanismo per cui nell'oligopolio di Cournot si raggiungerà l'equilibrio del mercato per aggiustamenti successivi (tatonnement) in un processo di continua discesa del prezzo che andrà avanti fino a quando l'equilibrio del mercato sarà raggiunto ossia quando entrambi gli oligopolisti venderanno allo stesso prezzo e questo prezzo sarà uguale al costo medio Espressione letteralmente traducibile come sintonizzazione accurata, indica la politica economica che mediante il ricorso ad opportune misure fiscali e monetarie, cerca di controllare le fluttuazioni del livello della domanda aggregata al fine di minimizzare le deviazioni dai prefissati obiettivi macroeconomici

L'elasticità incrociata della domanda EAB permette di misurare quanto varia la quantità domandata del bene A al variare del prezzo di un altro bene B. Se EAB > 0... A e B possono essere indifferentemente sostituti o complementari Tra A e B non esiste alcuna relazione A e B sono complementari A e B sono sostituti

Uno dei primi a sottolineare il ruolo delle aspettative nell'influenzare il comportamento degli operatori economici fu Keynes, che tuttavia non formulò un'esplicita teoria della loro formazione limitandosi ad addebitare a irrazionali animal spirits le scelte economiche degli individui. Le prime trattazioni formali avvengono ad opera dei monetaristi a partire dagli anni Cinquanta, da allora sono state avanzate tre diverse teorie circa la formazione delle aspettative. Cosa si intende per aspettative adattive? Gli operatori economici prevedono che i valori futuri delle variabili economiche siano gli stessi che si sono verificati nel periodo corrente Gli operatori basano le proprie aspettative sull'andamento di una variabile in ordine ai valori assunti da tale variabile nel passato prossimo Nel formulare le loro previsioni, gli individui utilizzano tutte le informazioni di cui dispongono in modo efficiente, senza commettere errori sistematici di previsione. Le previsioni formulate dagli operatori sono, dunque, le migliori possibili: quando si verificano errori sistematici di previsione gli operatori li correggono e modificano le loro aspettative sulla base degli errori commessi Le aspettative individuali dipendono dallo scostamento fra valore realizzato e valore atteso precedentemente

Quali delle teorie circa la formazione delle aspettative sotto citate presentano tutte l'inconveniente di ipotizzare che gli operatori basino le loro formulazioni solo sui valori passati rendendo possibile il verificarsi di errori sistematici? Aspettative adattive e aspettative estrapolative Aspettative statiche, estrapolative, adattive e razionali Aspettative statiche e razionali Nessuna delle teorie citate ipotizza che gli operatori basino le loro formulazioni solo sui valori passati

Poiché, quando vale la legge di domanda, la relazione tra prezzo e quantità domandata di un certo bene è sempre inversa, l'elasticità della domanda rispetto al prezzo... Sarà positiva Sarà negativa anche se, per semplicità si considera il valore assoluto dell'elasticità tralasciando il segno negativo Assumerà solo valori compresi tra zero e uno Assumerà solo valori compresi tra meno uno e zero

Utilizzando il modello IS-LM si supponga di mettere a confronto un intervento di politica fiscale ed un intervento di politica monetaria Una politica fiscale restrittiva comporta un incremento del reddito ed un contemporaneo aumento del tasso di interesse, di conseguenza gli investimenti diminuiscono - spiazzamento- e gli effetti della politica fiscale risultano attenuati; una politica monetaria restrittiva incrementa il reddito ma fa calare il tasso di interesse: non vi è spiazzamento e non si creano disavanzi di bilancio Un aumento dell'offerta di moneta comporta un incremento del reddito ed un contemporaneo aumento del tasso di interesse, di conseguenza gli investimenti diminuiscono -spiazzamento- e gli effetti della politica monetaria risultano attenuati; un aumento della spesa pubblica incrementa il reddito ma fa calare il tasso di interesse: non vi è spiazzamento e non si creano disavanzi di bilancio Un aumento della spesa pubblica comporta un incremento del reddito ed un contemporaneo aumento del tasso di interesse, di conseguenza gli investimenti diminuiscono -spiazzamento- e gli effetti della politica fiscale risultano attenuati; un aumento dell'offerta di moneta incrementa il reddito e il tasso di interesse: anche in questo caso vi è spiazzamento e si creano disavanzi di bilancio Un aumento della spesa pubblica comporta un incremento del reddito ed un contemporaneo aumento del tasso di interesse, di conseguenza gli investimenti diminuiscono -spiazzamento- e gli effetti della politica fiscale risultano attenuati; un aumento dell'offerta di moneta incrementa il reddito ma fa calare il tasso di interesse: non vi è spiazzamento e non si creano disavanzi di bilancio

Lo sviluppo teorico dell'oligopolio è stato caratterizzato da due fasi. Nella prima autori come Cournot, Bertrand e Chamberlin partendo da ipotesi semplificatrici arrivano a determinare degli equilibri di impresa ben definiti. Nella seconda fase i modelli sono basati su presupposti meno semplicistici (ad esempio Sylos Labini) e le tecniche di analisi sono più avanzate (Teoria dei Giochi). Il modello di oligopolio di Sylos-Labini... Ipotizza che ciascuna impresa fissi il prezzo a cui vendere il prodotto, assumendo che l'altra non modifichi il suo prezzo Ipotizza la presenza sul mercato di una impresa leader e di una follower: mentre la prima cerca di imporre il proprio comportamento alla rivale, la seconda ha un atteggiamento subalterno, passivo È un modello di mercato oligopolistico utilizzato per dimostrare come l'imposizione di un prezzo limite, detto prezzo di esclusione da parte delle imprese presenti sul mercato costituisca una barriera all'ingresso per nuove imprese concorrenti È un oligopolio omogeneo con due sole imprese in cui si ipotizza che ciascuna impresa decida quanto produrre e vendere assumendo che la quantità prodotta e venduta dall'altra rimanga costante

Si consideri un consumatore che disponga di un certo reddito R e che si trovi a scegliere tra due diversi beni, A e B, i cui prezzi sono rispettivamente pA e pB il cui vincolo di bilancio sarà quindi dato da R= pAqA + pBqB. Un aumento del prezzo di B a parità di altre condizioni... In ogni caso non modificherà l'inclinazione della retta di bilancio Determinerà una rotazione verso l'interno del vincolo di bilancio: l'area dei panieri accessibili si restringe Sposterà la retta di bilancio parallelamente verso il basso Sposterà la retta di bilancio parallelamente verso l'esterno

In quale dei seguenti punti sono correttamente sintetizzate le principali caratteristiche dell'economia neoclassica o marginalista? Validità assoluta delle leggi economiche; attenzione rivolta al sistema nel suo complesso; teoria del valore- lavoro; totale fiducia nella capacità dei mercati concorrenziali di raggiungere l'equilibrio Validità assoluta delle leggi economiche; individualismo metodologico; teoria del valore-utilità o comunque rifiuto della teoria del valore-lavoro; totale fiducia nella capacità dei mercati concorrenziali di raggiungere l'equilibrio Validità assoluta delle leggi economiche; individualismo metodologico; teoria del valore-lavoro; sfiducia nella capacità dei mercati di raggiungere automaticamente l'equilibrio Dipendenza delle leggi economiche dal contesto istituzionale e storico; approccio esclusivamente macroeconomico; teoria del valore-utilità; totale fiducia nella capacità dei mercati concorrenziali di raggiungere l'equilibrio

Trattando dei costi dell'impresa nel breve periodo e della loro relazione con la produzione, è ovvio che, dal momento che i fattori produttivi impiegati nella produzione devono essere remunerati, l'andamento delle funzioni di costo medio e marginale deve riflettere l'andamento delle funzioni di produttività. In particolare quando la produttività (media e marginale) è crescente... I costi (medi e marginali) sono crescenti I costi (medi e marginali) sono costanti I costi (medi e marginali) sono decrescenti I costi (medi e marginali) sono non decrescenti

Con riferimento all'analisi della produzione dell'impresa nel lungo periodo, quale delle seguenti affermazioni sul saggio marginale di sostituzione tecnica (SMST) è corretta? Poiché l'isoquanto è inclinato positivamente il SMST avrà sempre valore positivo Anche lungo uno stesso isoquanto il SMST è continuamente crescente Il SMST determina l'inclinazione dell'isoquanto Poiché l'isoquanto è inclinato positivamente il SMST avrà sempre valore negativo

Tra gli strumenti di politica monetaria del SEBC per perseguire l'obiettivo della stabilità dei prezzi, le operazioni su iniziativa delle controparti (c.d. standing facilities) si dividono in operazioni di rifinanziamento marginale e operazioni di deposito overnight. Le seconde... Permettono alle controparti di ottenere liquidità a brevissimo termine (overnight) dalle Banche centrali nazionali a fronte di attività stanziabili Possono consistere in compravendite di titoli con patto di riacquisto o in prestiti con garanzia reale ad un giorno e con esse le banche possono soddisfare bisogni temporanei di liquidità Permettono alle controparti di impiegare al margine le eccedenze di liquidità mediante depositi overnight presso le Banche centrali nazionali Necessitano di garanzie reali e la remunerazione del deposito avviene ad un tasso prefissato che costituisce il c.d. "pavimento" dei tassi sul mercato overnight

Le curve di indifferenza riguardano esclusivamente i gusti del consumatore. Tuttavia, nella ricerca della massima utilità, il consumatore deve tener presente altri fattori come i prezzi dei vari beni e il livello del suo reddito. Si deve in altre parole rispettare il c.d. vincolo di bilancio rappresentabile graficamente nello spazio del consumo con una retta di bilancio, la quale lo divide in due parti... Lungo il vincolo e al di sopra di esso vi sono tutti i panieri accessibili per il consumatore Lungo il vincolo e al di sotto di esso vi sono tutti i panieri accessibili per il consumatore Lungo il vincolo e al di sotto di esso vi sono tutti i panieri non accessibili per il consumatore Lungo il vincolo e al di sopra di esso vi sono tutti i panieri non accessibili per il consumatore

La domanda di un bene è funzione non soltanto del prezzo del bene stesso, ma anche di altri elementi quali: il reddito del consumatore, i gusti e le preferenze del consumatore e i prezzi degli altri beni. L'elasticità incrociata della domanda EAB permette di misurare quanto varia la quantità domandata del bene A al variare del prezzo di un altro bene B. Nel caso in cui i due beni A e B siano complementari... Poiché la relazione è diretta, ossia l'aumento del prezzo del bene B determina un calo del consumo del bene A, allora sarà EAB > 0 Poiché la relazione è indiretta o inversa, ossia l'aumento del prezzo del bene B determina un aumento del consumo del bene A, allora sarà EAB > 0 Poiché la relazione è inversa, ossia l'aumento del prezzo del bene B determina una riduzione delle quantità domandate del bene A, allora sarà EAB < 0 Poiché la relazione è diretta, ossia l'aumento del prezzo del bene B determina un aumento del consumo del bene A, allora sarà EAB < 0

In epoca più recente la nuova macroeconomia classica prosegue nel solco tracciato inizialmente dagli economisti classici e ha una visione dello Stato e della politica economica abbastanza simile a quella dei monetaristi. L'idea di fondo, come sempre, è che i mercati, tutti i mercati, grazie al meccanismo dei prezzi siano sempre in equilibrio; l'elemento innovativo è che gli agenti economici siano perfettamente razionali. Questa posizione teorica, nota anche come scuola delle aspettative razionali, ha delle implicazioni piuttosto forti sul piano della scelta e dell'efficacia della politica economica. Secondo tale approccio... Gli individui razionali riescono a prevedere le strategie del governo e quindi non ne subiscono passivamente le misure ma modificano a loro volta le proprie scelte e strategie: poiché, a questo punto, le condizioni in cui il governo ha deciso il proprio intervento sono radicalmente mutate, qualsiasi misura di politica economica risulta compromessa e quindi ininfluente se non dannosa Le autorità di politica economica hanno diverse e migliori informazioni e soprattutto le utilizzano in maniera più efficiente degli individui, motivo per cui le politiche che attueranno avranno effetti duraturi sulla produzione e sull'occupazione Nonostante si ipotizzi che gli operatori siano razionali e abbiano una buona comprensione delle modalità con cui opera il sistema economico essi possono commettere errori sistematici È assurdo pensare che gli agenti economici conoscono la realtà economica allo stesso modo degli esperti che sono responsabili delle scelte di politica economica

Ogni individuo è un soggetto economico quando attraverso il suo comportamento mira a soddisfare nel modo migliore un certo bisogno. In questa situazione egli opererà una scelta in conseguenza della scarsità di risorse utili a soddisfare i suoi bisogni. Per operare detta scelta... Potrà seguire il principio utilitaristico dell'impiego del minimo mezzo o il principio del conseguimento del massimo risultato; in ogni caso avrà preso la decisione più razionale agendo in maniera economica Potrà seguire esclusivamente il principio utilitaristico dell'impiego del minimo mezzo secondo cui, posto un fine da raggiungere, lo si deve conseguire con il minimo impiego di risorse, così da lasciare disponibile per il perseguimento di altri fini la massima quantità di mezzi scarsi Potrà seguire esclusivamente il principio del conseguimento del massimo risultato secondo cui, ove sussista una disponibilità limitata di risorse, i mezzi vanno impiegati in modo da trarne il massimo risultato Dovrà applicare contemporaneamente il principio utilitaristico dell'impiego del minimo mezzo e il principio del conseguimento del massimo risultato

L'elasticità della domanda rispetto al reddito varia a seconda della categoria di beni considerata. Molto probabilmente riscontrando un coefficiente di elasticità della domanda rispetto al reddito superiore all'unità, si sta analizzando la domanda... Di beni inferiori Di beni alimentari o di beni inferiori Di beni di prima necessità Di beni superiori o di lusso

La curva di domanda individuale indica le quantità di un dato bene che il consumatore è disposto ad acquistare in relazione ai diversi prezzi del bene stesso, ferma restando ogni altra condizione (preferenze, reddito dei consumatori, prezzo degli altri beni, etc.). Quale effetto avrà sulla domanda di un bene, ad esempio gli attacchi, un aumento del prezzo di un altro bene suo complementare, ad es. degli sci, fermo restando quello degli attacchi e le altre condizioni? La curva di domanda degli attacchi si sposterà parallelamente verso sinistra La curva di domanda degli attacchi si sposterà parallelamente verso destra La curva di domanda degli attacchi aumenterà la sua pendenza Nessuno

La domanda di un bene è funzione non soltanto del prezzo del bene stesso, ma anche di altri elementi quali: i prezzi degli altri beni, il reddito del consumatore, i gusti e le preferenze del consumatore. Quando mutano queste variabili la domanda di un bene subisce variazioni; nel linguaggio economico tali spostamenti si chiamano "trasposizioni" o "shiftings" della curva di domanda, in quanto provocano uno spostamento dell'intera curva di domanda. Uno spostamento della curva verso destra può essere effetto... Ad esempio di una variazione favorevole delle preferenze dovuta alla moda Ad esempio di un aumento di reddito sulla domanda di beni inferiori Ad esempio dell'aumento di prezzo di un bene sulla domanda del bene complementare Esclusivamente di una variazione favorevole delle preferenze dovuta alla pubblicità

Nello studio della funzione di produzione di breve periodo di un'impresa, oltre al prodotto totale vengono di solito calcolati anche il prodotto medio e il prodotto marginale. Riguardo a queste tre misure di produttività possiamo affermare che... Mentre il prodotto totale e il prodotto medio assumono sempre valori positivi, il prodotto marginale può assumere anche valori negativi Il prodotto medio è pari al rapporto tra prodotto totale e quantità impiegata di fattore variabile, può quindi assumere anche valori negativi Mentre il prodotto totale e il prodotto marginale assumono sempre valori positivi, il prodotto medio può assumere anche valori negativi Il prodotto totale, il prodotto medio e il prodotto marginale assumono sempre e solo valori positivi o nulli

Per Feldstein (1939), Boskin (1945), Laffer (1940) e gli altri esponenti della supply side economics l'idea centrale è che... L'aumento dei trasferimenti alle imprese e non la riduzione delle imposte incentiva l'offerta di lavoro, il risparmio e la produzione. qb qA La riduzione delle imposte concorrerebbe ad un rapido aumento, e non ad una diminuzione, delle entrate fiscali La riduzione delle imposte concorrerebbe ad un rapido aumento dei disavanzi di bilancio difficilmente colmabili Il debito pubblico non è da demonizzare se l'eccessiva spesa da parte dello Stato è mirata al sostegno della domanda aggregata

Le operazioni di mercato aperto del SEBC possono essere distinte in: operazioni di rifinanziamento principali, operazioni di rifinanziamento a più lungo termine, operazioni temporanee di fine tuning, operazioni di tipo strutturale. Le operazioni di rifinanziamento a più lungo termine... Poiché presuppongono rapidità di esecuzione e flessibilità di mezzi, non hanno né frequenza né scadenza regolare e sono effettuate mediante aste veloci o procedure bilaterali Sono poste in essere quando il SEBC vuole modificare la propria posizione strutturale nei confronti del sistema finanziario; possono essere costituite da emissioni di certificati di debito della BCE, acquisti o vendite definitive A differenza delle operazioni di rifinanziamento principali, sono operazioni con le quali il SEBC non intende dare indicazioni al mercato Sono effettuate dalle singole Banche centrali nazionali mediante aste standard che si tengono con una frequenza settimanale: le richieste immesse dalle controparti sono aggregate a livello europeo ed è la BCE a decretare quali risultano aggiudicatarie

I rendimenti di scala sono un concetto distinto rispetto alla legge dei rendimenti marginali decrescenti? No. Sia i rendimenti di scala che la legge dei rendimenti marginali decrescenti si riferiscono a cosa succede alla produzione dell'impresa quando tutti i fattori variano nella stessa proporzione No. Sia i rendimenti di scala che la legge dei rendimenti marginali decrescenti si riferiscono ad una situazione in cui varia un solo fattore mentre gli altri rimangono costanti Sì. I rendimenti di scala si riferiscono ad una situazione in cui varia un solo fattore mentre gli altri rimangono costanti mentre la legge dei rendimenti marginali decrescenti si riferisce a cosa succede alla produzione dell'impresa quando tutti i fattori variano nella stessa proporzione Sì. I rendimenti di scala esprimono cosa succede alla produzione dell'impresa quando tutti i fattori variano nella stessa proporzione mentre la legge dei rendimenti marginali decrescenti è riferita ad una situazione in cui varia un solo fattore mentre gli altri rimangono costanti

Analizzando i costi dell'impresa nel breve periodo, si è soliti calcolare dalla funzione di costo totale le associate funzioni di costo medio e marginale, infatti dal loro andamento è possibile ricavare importanti informazioni. Tipicamente... Le funzioni di costo medio totale, di costo medio variabile e di costo marginale diminuiscono al crescere della produzione e raggiungono un punto di minimo oltre il quale iniziano a crescere I costi medi fissi sono molto bassi quando la produzione è bassa e tendono ad infinito al crescere dell'output Le funzioni di costo medio totale, di costo medio variabile e di costo marginale hanno una forma ad "U" rovesciata La funzione di costo marginale non interseca mai le curve di costo medio totale e di costo medio variabile

Adam Smith oltre ad essere il fondatore della scuola classica è considerato anche il padre dell'economia politica. Nella sua opera più nota, dal titolo Ricerca sopra la natura e le cause della ricchezza delle nazioni pubblicata nel 1776, Smith condivide alcuni punti centrali dell'analisi economica dei fisiocrati ma si distanzia profondamente per altri aspetti. Smith... Come i fisiocrati sostiene che il sovrappiù non si forma soltanto in agricoltura ma in tutti i settori dell'economia grazie alla trasformazione operata dal lavoro A differenza dei fisiocrati non crede che la società possiede un sistema di regolazione spontanea per il quale i singoli individui, come fossero guidati da una mano invisibile, riescono tutti insieme a realizzare un risultato socialmente ottimo A differenza dei fisiocrati vede l'origine della ricchezza di un Paese non nella terra e nell'agricoltura quanto nel lavoro produttivo e nei suoi modi di organizzazione A differenza dei fisiocrati, è contrario a qualunque interferenza che possa turbare il funzionamento dell'ordine economico naturale e quindi l'intervento pubblico nell'economia è considerato inopportuno

In virtù dell'art. 19 dello Statuto del SEBC, può essere messa in atto la manovra della riserva obbligatoria. L'aggregato soggetto a riserva è composto da due parti, la prima comprende... Strumenti di raccolta a breve termine (money market papers) Pronti contro termine passivi Depositi rimborsabili con preavviso oltre i due anni Titoli emessi con scadenza predeterminata oltre i due anni

In tema di mercato dei fattori produttivi e distribuzione del reddito quale delle seguenti affermazioni è corretta? L'analisi della distribuzione del reddito funzionale ha come scopo la descrizione di come il reddito si suddivide fra vari individui L'analisi della distribuzione del reddito funzionale ricerca i meccanismi con cui il reddito è ripartito fra i diversi fattori L'analisi della distribuzione del reddito personale è più prettamente economica, mentre l'analisi della distribuzione del reddito funzionale si avvale di strumenti più specificamente statistici In generale, se si ipotizza che il reddito di un individuo fornisca una buona indicazione del suo benessere, e si intende valutare e giudicare quest'ultimo, si prenderà in considerazione la distribuzione funzionale

Le operazioni di mercato aperto del SEBC possono essere distinte in: operazioni di rifinanziamento principali, operazioni di rifinanziamento a più lungo termine, operazioni temporanee di fine tuning, operazioni di tipo strutturale. Le operazioni di rifinanziamento principali... Sono poste in essere quando il SEBC vuole modificare la propria posizione strutturale nei confronti del sistema finanziario; possono essere costituite da emissioni di certificati di debito della BCE, acquisti o vendite definitive Sono effettuate dalle singole Banche centrali nazionali mediante aste standard che si tengono con una frequenza settimanale: le richieste immesse dalle controparti sono aggregate a livello europeo ed è la BCE a decretare quali risultano aggiudicatarie Sono poste in essere a livello decentrato dalle singole Banche centrali nazionali mediante aste mensili a tasso variabile Poiché presuppongono rapidità di esecuzione e flessibilità di mezzi, non hanno né frequenza né scadenza regolare e sono effettuate mediante aste veloci o procedure bilaterali

Il SMS (saggio marginale di sostituzione), ossia in sintesi il rapporto tra la quantità di un bene a cui il consumatore è disposto a rinunciare e la quantità dell'altro bene che riceve in cambio, è matematicamente esprimibile anche come... La somma delle utilità marginali dei due beni Il rapporto inverso delle utilità marginali dei due beni La differenza delle utilità marginali dei due beni Il prodotto delle utilità marginali dei due beni

Poiché a ciascun impiego di fattori corrisponde anche un costo, la relazione tra rendimenti e costi è evidente. In particolare se facciamo riferimento alla funzione di costo medio di lungo periodo la relazione che si determina è la seguente... Quando i rendimenti di scala sono crescenti, i costi medi sono anch'essi crescenti: è possibile produrre di più con un impiego proporzionalmente superiore di input e quindi i costi medi aumentano Quando i rendimenti di scala sono costanti, anche i costi medi tendono ad essere costanti: l'aumento della produzione comporta uno stesso aumento nell'impiego di fattori e quindi i costi medi non variano Quando i rendimenti di scala sono costanti, anche i costi medi tendono ad essere costanti: l'aumento della produzione non comporta nessun aumento nell'impiego di fattori e quindi i costi medi non variano Quando i rendimenti di scala sono decrescenti, i costi medi sono anch'essi decrescenti: è possibile produrre di più con un impiego proporzionalmente inferiore di input e quindi i costi medi diminuiscono

Relativamente alla domanda di moneta, individuare l'affermazione errata Per Keynes cause monetarie possono avere effetti reali e, d'altra parte, grandezze reali possono influenzare il mercato monetario Mentre per i suoi predecessori l'unica funzione attribuita alla moneta in un sistema economico era quella di fungere da intermediario negli scambi, per Keynes i motivi che spingono i soggetti economici a domandare moneta possono essere distinti in motivo delle transazioni, motivo precauzionale e motivo speculativo Per i neoclassici il livello dell'attività economica è determinato solo dai fattori reali del sistema (investimenti, risparmi, consumi) mentre la quantità di moneta influenza unicamente il livello generale dei prezzi Keynes e i suoi discepoli erano neoclassici ed in quanto tali convinti che il volume delle transazioni corrisponde sempre, o quasi sempre, a quelle di una situazione di pieno impiego

In virtù dell'art. 19 dello Statuto del SEBC, può essere messa in atto la manovra della riserva obbligatoria. L'aggregato soggetto a riserva è composto da due parti, la seconda comprende... Depositi rimborsabili con preavviso fino a due anni Depositi con scadenza predeterminata fino a due anni Strumenti di raccolta a breve termine (money market papers) Pronti contro termine passivi

La BCE ha il diritto di autorizzare l'emissione di banconote all'interno della Comunità? No, è un diritto che spetta in via esclusiva al Consiglio dell'UE No, può solo emettere banconote Sì, e trattasi di diritto esclusivo Sì, ma non è un potere esclusivo perché tale potere autorizzatorio è attribuito anche al Consiglio dell'UE

Le prime trattazioni economiche svolte con equilibrio e coerenza tra analisi deduttiva e riferimenti empirici si fanno risalire alle opere degli economisti classici: SMITH (1723-1790), RICARDO (1772-1823), MALTHUS (1766-1834), MILL (1806-1873). In particolare Smith... Orienta tutta la propria opera a rilevare le cause del progresso economico delle nazioni: la sua ipotesi è che l'arricchimento di un Paese dipende dall'accumulazione del capitale, la quale a sua volta è condizionata dalla preferenza per il risparmio che contraddistingue le classi ricche Partendo dall'analisi degli aspetti trascurati da Ricardo, ha il merito di arrivare alla formulazione di una teoria del valore da parte dei classici Ha il merito di aver meglio delineato il contributo del lavoro nella formazione del valore economico, nonché quello di aver approfondito lo studio della rendita fondiaria e delle ragioni determinanti gli scambi internazionali Ha precisato il concetto di homo oeconomicus, accennato da Mill, su cui si basa tutta la teoria del liberismo

La teoria economica neoclassica ha sviluppato due diverse nozioni di utilità. In base all'approccio dell'utilità cardinale si ritiene che... L'utilità è misurabile come lo sono, ad esempio, l'età, il peso, l'altezza di una persona L'utilità non è confrontabile Occorre soltanto sapere il modo in cui il soggetto ordina le alternative di consumo L'utilità non è né misurabile né confrontabile

Uno strumento efficace e intuitivo per rappresentare le relazioni e gli scambi tra agenti economici è un diagramma, chiamato "flusso circolare del reddito", che mette in luce la rete di interrelazioni che esiste all'interno del sistema economico. In quale dei punti che seguono è correttamente descritto uno dei flussi che si stabiliscono in un sistema economico tra i diversi soggetti che vi operano? Trasferimenti reciproci avvengono anche tra le imprese e lo Stato: le prime, oltre a pagare anch'esse imposte, tasse e contributi sociali, forniscono allo Stato molti beni e servizi ricevendo in cambio il pagamento delle forniture, ma anche servizi pubblici e infrastrutture indispensabili per la produzione, sussidi ed aiuti in denaro o forme di esenzione fiscale quando si trovano in difficoltà Tra famiglie e Stato si determinano esclusivamente flussi reali Tra famiglie e imprese si determinano esclusivamente flussi monetari Nel caso della spesa per consumi delle famiglie e della remunerazione dei fattori produttivi da parte delle imprese abbiamo dei flussi reali; quando lo scambio si riferisce ai beni e servizi offerti dalle imprese e alle prestazioni dei fattori produttivi posseduti dalle famiglie abbiamo un flusso monetario

Relativamente allo studio del comportamento e delle scelte del consumatore, le sue preferenze possono essere rappresentate, all'interno del c.d. spazio del consumo, con dei panieri che esprimono combinazioni possibili di beni. Assunto che il consumatore sia razionale, egli è in grado di confrontare due a due i possibili panieri ed esprimere un ordinamento di preferenza. Tali ordinamenti, date le premesse, godono di alcune proprietà fondamentali. Si dice che un ordinamento è transitivo quando... Posto di fronte ad un paniere X contenente 6 unità del bene A e 4 del bene B e ad un paniere W contenente 6 unità del bene A ma 5 del bene B, il consumatore sceglie certamente il paniere W Rispetto a tre panieri possibili X, Y e Z e indicando con P l'ordinamento di preferenza se XPY e YPZ non è detto che XPZ Rispetto a tre panieri possibili X, Y e Z e indicando con P l'ordinamento di preferenza e con I quello di indifferenza, se XPY e YPZ allora XPZ; se XIY e YIZ allora XIZ; se XPY e YIZ allora XPZ; se XIY e YPZ allora XPZ Posto di fronte a due panieri X ed Y un consumatore può affermare di preferire X ad Y, o viceversa di preferire Y ad X o ancora di essere indifferente tra i due: in ogni caso è sempre in grado di esprimersi di fronte alla scelta fra panieri alternativi

Relativamente allo studio del comportamento e delle scelte del consumatore, le sue preferenze possono essere rappresentate, all'interno del c.d. spazio del consumo, con dei panieri che esprimono combinazioni possibili di beni. Assunto che il consumatore sia razionale, egli è in grado di confrontare due a due i possibili panieri ed esprimere un ordinamento di preferenza. Tali ordinamenti, date le premesse, godono di alcune proprietà fondamentali. La proprietà per cui, posto di fronte a due panieri X ed Y un consumatore può affermare di preferire X ad Y, o viceversa di preferire Y ad X o ancora di essere indifferente tra i due ma in ogni caso è sempre in grado di esprimersi di fronte alla scelta fra panieri alternativi, è detta... Proprietà di non sazietà Proprietà della completezza Proprietà transitiva Proprietà intransitiva

"Il PIL è il valore di tutti i beni e servizi finali prodotti all'interno di una data nazione in un dato periodo (convenzionalmente un anno)". Questa definizione di prodotto interno lordo... È corretta Non è corretta. Il prodotto interno lordo si riferisce non ai "beni e servizi finali prodotti in una data nazione" indipendentemente da chi possiede i fattori di produzione ma ai "beni e servizi finali prodotti da fattori posseduti dai cittadini di una data nazione" Non è corretta. Il prodotto interno lordo si riferisce non ai soli "beni e servizi finali" ma ai "beni e servizi intermedi e finali" Non è corretta. Quella fornita è la corretta definizione di PNN

Per rappresentare graficamente gli ordinamenti di preferenza, la soluzione elaborata dalla teoria economica è quella di ricorrere alle curve di indifferenza . Esse sono... Crescenti perché per restare sulla stessa curva di indifferenza, alla diminuzione della quantità disponibile di un bene deve corrispondere la diminuzione dell'altro bene Decrescenti perché per mantenere invariato il livello di utilità l'aumento del consumo di un bene va accompagnato con l'aumento dell'altro Crescenti perché per restare sulla stessa curva di indifferenza, la diminuzione della quantità disponibile di un bene va compensata con l'aumento dell'altro bene Decrescenti perché per mantenere invariato il livello di utilità la diminuzione del consumo di un bene va compensata con l'aumento dell'altro

Quale delle seguenti affermazioni riguardo gli isoquanti è corretta? Gli isoquanti sono rappresentati da una curva decrescente perché alla diminuzione nell'impiego di un fattore deve corrispondere la diminuzione anche dell'altro Gli isoquanti rappresentano i processi produttivi dell'impresa Gli isoquanti hanno un andamento a campana Allontanandoci dall'origine degli assi ad ogni isoquanto corrispondono livelli decrescenti di benessere per il consumatore

Quale dei seguenti non rappresenta un esempio di moneta avente corso fiduciario? L'assegno circolare La moneta metallica L'assegno bancario La carta di credito

La disoccupazione e le cause che la originano costituiscono, probabilmente, il punto centrale della controversia tra neoclassici e keynesiani. La teoria neoclassica sostiene il perfetto funzionamento del meccanismo di aggiustamento dei prezzi, mentre la teoria keynesiana assume che salari e prezzi non siano perfettamente flessibili. Per i neo-keynesiani diventa dunque essenziale studiare la rigidità di prezzi e salari. Una tra le teorie avanzate per spiegare la vischiosità dei salari è quella secondo cui l'impresa ha interesse a pagare un salario più alto di quello di equilibrio ad esempio per incentivare la produttività degli occupati, per evitare il turn over dei lavoratori e assicurarsene la fedeltà o per evitare fenomeni di adverse selection. Essa è nota come... Teoria degli insiders-outsiders Teoria dei contratti impliciti Teoria dello shirking Teoria degli efficiency wages

Le analisi economiche, effettuate attraverso i modelli, possono essere di diverso tipo. Tra le possibili distinzioni/classificazioni vi è quella tra analisi statica e analisi dinamica. Nel primo caso,... Le grandezze economiche vengono messe in relazione ad un dato istante temporale e si ipotizza che esse non subiscano cambiamenti nel corso del tempo, al contrario le analisi del secondo tipo studiano come un certo fenomeno evolve nel corso del tempo L'economista si limita ad osservare e descrivere la realtà così come è, mentre nel secondo caso esprime dei giudizi su ciò che dovrebbe o potrebbe avvenire per permettere alla collettività di raggiungere determinati fini L'economista esprime dei giudizi su ciò che dovrebbe o potrebbe avvenire per permettere alla collettività di raggiungere determinati fini, mentre nel secondo caso si limita ad osservare e descrivere la realtà così come è Si studia come un certo fenomeno evolve nel corso del tempo, al contrario nel secondo tipo di analisi le grandezze economiche vengono messe in relazione ad un dato istante temporale e si ipotizza che esse non subiscano cambiamenti nel corso del tempo

Relativamente alla reattività della domanda di un bene alle variazioni di prezzo del bene stesso, si può in generale osservare che presentano generalmente un maggior grado di elasticità... Il sale Il latte Le vacanze Il pane

Durante gli anni '70 le politiche economiche applicate dai vari governi, in genere di ispirazione keynesiana, non sembravano in grado di poter frenare la corsa dell'inflazione, né tanto meno di aumentare il tasso di crescita dell'economia nazionale. In questa mutata situazione, ebbero enorme risonanza le idee della scuola monetarista il cui assunto fondamentale è che... L'unico modo per favorire la ripresa economica è quello di attuare politiche monetarie espansive L'inflazione non può essere considerata un fenomeno prettamente monetario La politica monetaria può indurre variazioni di lungo periodo nella domanda aggregata L'inflazione è sempre un fenomeno monetario e può essere causata soltanto da un incremento della quantità di moneta più rapido di quello della produzione

Tra i classici, esponenti di quella corrente di pensiero economico che si è sviluppata verso la fine del XVIII secolo e di primi anni del XIX e a cui fanno capo autori come Smith, Ricardo, Malthus, Mill e, con le dovute differenze, Marx, si annovera, anche se di minor rilievo, Say il cui nome è più che altro legato ad una nota legge. Secondo tale legge... Dati n mercati, se n - 1 mercati sono in equilibrio automaticamente anche il mercato n-esimo sarà in equilibrio Un aumento del reddito fa aumentare la natalità; nel lungo periodo, aumentando l'offerta di lavoro, il salario ritorna al livello di sussistenza Qualunque quantità di beni offerta avrà sempre una domanda corrispondente La moneta cattiva scaccia la buona

In tema di classificazione delle variabili che compaiono nelle relazioni economiche, quale delle seguenti non può concettualmente essere considerata una variabile continua? La produzione industriale Il reddito Il numero di disoccupati Il tempo

Nella sua opera più importante, Il capitale, Marx rielabora e approfondisce la teoria del valore-lavoro di Ricardo: l'idea è che il salario dei lavoratori sia determinato dal costo di produzione del lavoro, cioè da quanto è loro necessario per sopravvivere. Se, ad esempio, i mezzi necessari al sostentamento di un lavoratore sono pari al corrispondente monetario di 5 ore di lavoro, il salario di sussistenza corrisponde a 5 ore/lavoro. Il capitalista impiega però i lavoratori per un numero di ore generalmente superiore a quelle corrispondenti al salario di sussistenza (poniamo ad esempio 8), quindi... 8 ore rappresentano un plusvalore che viene incamerato dal capitalista: questa sottrazione di plusvalore viene considerata da Marx come sfruttamento 3 ore rappresentano un sovrappiù o plusvalore che viene incamerato dal capitalista 5 ore non sono remunerate Il capitalista dovrà allungare la giornata lavorativa dei suoi salariati di 4 ore per ottenere un sovrappiù di 2 ore

A quale tra gli aggregati monetari dell'area dell'euro corrisponde M2 più pronti contro termine, quote di fondi di investimento monetario, titoli di mercato monetario e obbligazioni con scadenza fino a due anni? All'aggregato monetario M3 All'aggregato monetario M1 A nessuno degli aggregati monetari dell'area dell'euro come definiti dal SEBC All'aggregato monetario M4

La politica monetaria del SEBC, per perseguire l'obiettivo della stabilità dei prezzi, si avvale di tre categorie di strumenti. Quali? Operazioni di mercato aperto, operazioni su iniziativa delle controparti e riserva obbligatoria Operazioni di rifinanziamento principali, operazioni di rifinanziamento a più lungo termine e operazioni temporanee di fine tuning Operazioni di mercato aperto, operazioni di rifinanziamento principali e operazioni di rifinanziamento a più lungo termine Riserva obbligatoria, operazioni di rifinanziamento a più lungo termine e operazioni temporanee di fine tuning

La teoria neoclassica ha elaborato, nel tempo, due diverse nozioni di utilità e quindi due diversi approcci allo studio del comportamento del consumatore. In base all'approccio dell'utilità ordinale (XX secolo) si ritiene che... Non solo non è possibile misurare l'utilità ma non è neppure necessario farlo Il consumatore non solo è in grado di confrontare le diverse alternative di consumo ma anche di dire quanto una è preferibile ad un'altra L'utilità non è né misurabile né confrontabile L'utilità è misurabile ma non confrontabile

Gli aumenti di prezzo di alcuni beni fanno diminuire sensibilmente gli acquisti da parte dei consumatori mentre in altri casi hanno poco effetto. È possibile misurare questa diversa reattività ricorrendo all'elasticità della domanda rispetto al prezzo: Ep =... (Variazione % della quantità domandata) / (Variazione % del prezzo) (Variazione assoluta del prezzo) / (Variazione assoluta della quantità domandata) (Variazione % del prezzo) / (Variazione % della quantità domandata) (Variazione % della quantità domandata) X (Variazione % del prezzo)

Le decisioni dell'impresa (cosa, come e quanto produrre) variano in relazione all'orizzonte temporale di riferimento: nel lungo periodo... Per quanto riguarda gli impianti l'impresa non può decidere se costruirne dei nuovi, oppure se ingrandire, ridurre o chiudere quelli già esistenti Le imprese possono variare la produzione modificando solo i fattori variabili Le imprese possono modificare tutti i loro fattori produttivi Per definizione tutti gli input sono fissi

Quale delle seguenti affermazioni riguardo gli isoquanti è corretta? Allontanandoci dall'origine degli assi ad ogni isoquanto corrispondono livelli decrescenti di benessere per il consumatore Il saggio marginale di sostituzione tecnica determina l'inclinazione dell'isoquanto La forma convessa che gli isoquanti generalmente assumono è dovuta all'ipotesi che i due fattori produttivi considerati possono essere continuamente sostituiti l'uno all'altro, tuttavia, man mano che si riduce un fattore occorrono quantità sempre minori anche dell'altro Gli isoquanti sono rappresentati da rette con inclinazione positiva

Un modo tradizionale per classificare i fattori produttivi è quello di raggrupparli in tre categorie: terra, lavoro e capitale. È corretto affermare che nella seconda categoria rientra il lavoro manuale? Sì, rientra anche il lavoro manuale Sì, rientra esclusivamente il lavoro fisico e quindi quello manuale Sì, rientrano il lavoro fisico e il lavoro intellettuale, è escluso il c.d. talento imprenditoriale No, il lavoro fisico (cd. forza lavoro) rientra nelle risorse naturali, in questa categoria rientra quella capacità dell'imprenditore di organizzare altro lavoro, capitale e risorse naturali per produrre

In un'ottica di lungo periodo in cui tutti i fattori sono variabili, il saggio marginale di sostituzione tecnica è... Il rapporto tra le variazioni di impiego di due fattori che permettono di mantenere invariato il livello dei profitti Il rapporto tra le variazioni di impiego di due fattori che permettono di mantenere invariato il livello produttivo Il rapporto tra le variazioni di impiego di due fattori che permettono di mantenere invariato il totale dei costi di produzione Il rapporto tra le variazioni di impiego di due fattori che permettono di mantenere invariato il livello del benessere del consumatore

Per i fisiocrati... La ricchezza di una nazione è data dalla quantità di moneta da essa detenuta È il sovrappiù che proviene dal settore industriale, unico settore produttivo, che consente di garantire la sussistenza di tutte le classi sociali Così come esistono leggi naturali ed un ordine nel mondo della natura, esiste anche un ordine economico naturale a cui l'umanità e la società devono conformarsi Un compito importantissimo deve essere svolto dallo Stato attraverso l'incentivo allo sviluppo di industrie nazionali e la costituzione di un'imponente flotta mercantile e militare che assicuri il predominio della nazione nei commerci internazionali

Per analizzare il rapporto tra variabili economiche è bene aver presente almeno i più semplici tra gli strumenti e le conoscenze forniti dalla matematica. Supponiamo che tra il reddito e la spesa per i consumi esista la seguente relazione Y = 10 + 0,8X, dove Y rappresenta la spesa per consumi e X il reddito. Dallo studio di questa semplice funzione possiamo correttamente affermare/concludere che... La pendenza della funzione non è costante Le due grandezze si muovono in direzione opposta: quando una grandezza aumenta, l'altra diminuisce e viceversa È una funzione lineare o funzione di primo grado È graficamente rappresentabile come una retta avente origine nell'origine degli assi

Le origini dell'economia si fanno risalire al periodo che va dal declino del sistema feudale fino alla prima rivoluzione industriale, con la corrente di pensiero che va sotto nome di mercantilismo. Tra gli assunti principali del pensiero mercantilista vi è il seguente... Difficilmente il sovrano sarà in grado di garantire i mezzi di sussistenza necessari ad una popolazione in continua crescita L'obiettivo principale della politica economica deve essere quello di ottenere una bilancia commerciale favorevole, ovvero un'eccedenza delle esportazioni sulle importazioni Lo Stato non deve intervenire in economia Lo Stato ha quale unico compito quello di incoraggiare la libera iniziativa come fattore imprescindibile del progresso tecnico ed economico

Il reddito, i prezzi, il numero di disoccupati, il tasso di inflazione sono tutte variabili e i modelli economici vengono formulati per studiare le relazioni che esistono tra le variabili stesse. Le variabili possono essere soggette ad innumerevoli distinzioni/classificazioni. Possiamo distinguere tra variabili dipendenti e indipendenti, endogene ed esogene, discrete e continue, di stock e di flusso, nominali e reali. Le variabili endogene... Sono autonome e vengono prese come un dato esterno al modello stesso Costituiscono le variabili esplicative del modello, mentre quelle esogene ne rappresentano le incognite Assumono valori infiniti ossia è sempre possibile considerare valori infinitamente piccoli Dipendono da altre grandezze e si cerca di spiegarle all'interno del modello stesso

Nel breve periodo, l'impresa sostiene dei costi fissi totali e dei costi variabili totali; i secondi... Dal punto di vista grafico, indicando sull'asse delle ascisse la quantità prodotta e su quella delle ordinate i costi, sono rappresentabili come una retta parallela all'asse delle ordinate Sono pari a zero se la produzione è nulla Ricomprendono ad esempio l'affitto per lo stabilimento Sono indipendenti dalla quantità di output

Il pensiero mercantilista influenzò notevolmente la politica economica della Francia e dell'Inghilterra negli anni che seguirono alla rivoluzione di Cromwell. Soltanto uno dei punti che seguono contiene un assunto che è del tutto estraneo al pensiero mercantilista. Quale? Un compito importantissimo doveva essere svolto dallo Stato attraverso l'incentivo allo sviluppo di industrie nazionali e la costituzione di un'imponente flotta mercantile e militare che assicurasse il predominio della nazione nei commerci internazionali Solo la natura produce ricchezza e l'agricoltura, in particolare, è l'unico settore in cui si realizza un prodotto netto, in quanto si ottiene più di quanto si utilizza per produrre Per poter aumentare la quantità di moneta in circolazione è necessario accumulare ingenti quantità di metalli preziosi La ricchezza di una nazione è data dalla quantità di moneta da essa detenuta

Il reddito, i prezzi, il numero di disoccupati, il tasso di inflazione sono tutte variabili e i modelli economici vengono formulati per studiare le relazioni che esistono tra le variabili stesse. Le variabili possono essere soggette a innumerevoli distinzioni/classificazioni. Possiamo distinguere tra variabili dipendenti e indipendenti, endogene e esogene, discrete e continue, di stock e di flusso, nominali e reali. Una variabile è detta indipendente... Qualora i suoi mutamenti non siano indotti da variazioni di altre variabili Qualora possa assumere solo valori finiti o interi Qualora assuma valori infiniti ossia sia sempre possibile considerare valori infinitamente piccoli Se non è riferita ad un preciso istante temporale

Nel breve periodo, l'impresa sostiene dei costi fissi totali e dei costi variabili totali; i primi... Ricomprendono ad esempio le materie prime impiegate per la produzione Ricomprendono ad esempio il deprezzamento di valore degli impianti e dei macchinari di proprietà dell'impresa Variano in relazione alla quantità prodotta Dal punto di vista grafico, indicando sull'asse delle ascisse la quantità prodotta e su quella delle ordinate i costi, sono rappresentabili come una retta parallela all'asse delle ordinate

Se un aumento del prezzo degli orologi Cartier del 10% comporta una riduzione della quantità domandata pari al 4%, qual è l'elasticità della domanda di orologi Cartier? E tale domanda può essere definita rigida? L'elasticità della domanda è pari a 6. Si, la domanda è perfettamente rigida L'elasticità della domanda è pari a 6. No, la domanda è elastica L'elasticità della domanda è pari a 0,4. No, la domanda è elastica L'elasticità della domanda è pari a 0,4. Si, la domanda è rigida

Le rappresentazioni grafiche, consentendo una visualizzazione immediata della struttura e dell'andamento del fenomeno, sono molto utilizzate in economia. Queste possono essere di varia natura: diagramma a barre, diagramma cartesiano, diagramma circolare, diagramma polare, istogramma, istogramma perequato, etc. In quale dei punti che seguono è correttamente fornita una definizione di istogramma? Rappresentazione grafica di caratteri quantitativi continui le cui modalità sono costituite da classi di valori che possono essere di ampiezza uguale o meno. Nel primo caso sull'asse orizzontale sono riportati tanti rettangoli contigui, ciascuno avente base uguale all'ampiezza della classe e altezza uguale o proporzionale alla frequenza assoluta o relativa della classe corrispondente. Nel secondo caso si hanno una serie di rettangoli contigui costruiti in modo che l'area di ogni rettangolo sia pari alla frequenza assoluta o relativa di ciascuna classe di modalità Particolare tipo di diagramma circolare espresso in coordinate polari, adottato per la rappresentazione di mutabili cicliche. Gli istogrammi mostrano i cambiamenti e le frequenze di dati in relazione ad un polo (punto centrale) e tra di loro e trovano applicazione nello studio dei fenomeni stagionali Diagramma nel quale la rappresentazione del fenomeno avviene attraverso raffigurazioni di oggetti che ricordano il fenomeno da studiare; in pratica, con l'istogramma si sostituisce all'unità di misura un'icona il più attinente possibile al fenomeno oggetto di analisi Rappresentazione grafica circolare adatta per i caratteri qualitativi che mostra le proporzioni delle parti rispetto all'insieme

Si consideri l'offerta di quadri di un pittore non più in vita. L'offerta di quadri di questo autore è data. Un aumento della domanda di questo particolare bene potrà determinare solo un rialzo dei prezzi a cui non può corrispondere un aumento dell'offerta. In questo caso la curva di offerta... È elastica È perfettamente rigida È perfettamente elastica È neutrale

Ogni soggetto economico è in ogni momento chiamato ad operare delle scelte in conseguenza della scarsità di risorse utili a soddisfare i suoi bisogni. Cosa si intende quando si parla di soggettività dei bisogni? Che i bisogni sono comparabili fra di loro nel senso che si possono paragonare i vari gradi d'intensità di più bisogni Che i bisogni variano da individuo a individuo e per uno stesso individuo mutano in rapporto al tempo e al luogo Che una volta soddisfatti, i bisogni tendono, dopo un periodo di tempo, a ripresentarsi Che i bisogni diminuiscono d'intensità via via che si procede alla loro parziale soddisfazione

Tra gli strumenti di politica monetaria del SEBC per perseguire l'obiettivo della stabilità dei prezzi, le standing facilities sono... Le manovre della riserva obbligatoria Le operazioni di mercato aperto Le operazioni su iniziativa delle controparti Le operazioni di tipo strutturale

Per analizzare il rapporto tra variabili economiche è bene aver presente almeno i più semplici tra gli strumenti e le conoscenze forniti dalla matematica. Supponiamo che tra il reddito e la spesa per i consumi esista la seguente relazione Y = 10 + 0,8X, dove Y rappresenta la spesa per consumi e X il reddito. Dallo studio di questa semplice funzione possiamo correttamente affermare/concludere che... È una funzione quadratica Se il reddito è pari a 100, i consumi ammontano a 90; se il reddito passa a 200, i consumi passano a 170; se, infine, il reddito si dimezza, i consumi saranno pari a 50 La spesa per consumi rappresenta la variabile indipendente Il segno + davanti al numero 0,8 indica che la relazione tra le due grandezze considerate è indiretta

Quale delle seguenti affermazioni riguardo gli isoquanti è corretta? La forma convessa che gli isoquanti generalmente assumono è dovuta all'ipotesi che i due fattori produttivi considerati possono essere continuamente sostituiti l'uno all'altro, tuttavia, man mano che si riduce un fattore occorrono quantità sempre maggiori dell'altro per restare sulla stessa curva L'inclinazione dell'isoquanto è positiva Avvicinandoci all'origine degli assi ad ogni isoquanto corrispondono livelli crescenti di output per l'impresa Gli isoquanti hanno un andamento a campana

Le scelte e le decisioni degli operatori economici si influenzano reciprocamente: l'insieme di tali relazioni economiche costituisce un sistema economico. Di solito si usa distinguere, rispetto all'assetto istituzionale, due principali sistemi economici: il sistema capitalistico ed il sistema collettivista. In un sistema capitalistico puro... La proprietà delle imprese è esclusivamente pubblica La proprietà delle imprese è prevalentemente privata con significativa presenza dello Stato La proprietà delle imprese è prevalentemente pubblica Le decisioni dei singoli vengono coordinate e rese compatibili dal meccanismo di mercato

Nel secolo scorso lo statistico tedesco Engel, analizzando le spese di consumo delle famiglie in relazione al loro reddito osservò, tra l'altro, che... Oltre a certi livelli di reddito, l'aumento della domanda di beni superiori o di lusso è più che proporzionale rispetto all'aumento del reddito La spesa in beni di prima necessità come il pane o il latte, ad esempio, cresce nella stessa proporzione in cui cresce il reddito La spesa in beni di prima necessità come il pane o il latte, ad esempio, cresce più che proporzionalmente al crescere del reddito Disponendo di maggiori risorse economiche le famiglie non cessano comunque di consumare i beni c.d. inferiori, mentre calerà il consumo di beni di qualità superiore

La relazione che lega il prezzo alla quantità domandata di un bene vale ceteris paribus, cioè quando tutti gli altri fattori che influiscono sulla domanda di un bene, come le preferenze e il reddito dei consumatori e il prezzo degli altri beni, non cambiano. Quale effetto avrà graficamente una variazione del prezzo di un bene sulla domanda del bene stesso, immutate le altre condizioni? Provocherà una variazione delle quantità domandate, ossia uno spostamento lungo la curva Provocherà una variazione della domanda, ossia uno spostamento dell'intera curva Provocherà in ogni caso uno spostamento della curva verso destra Nessuno

Per analizzare il rapporto tra variabili economiche è bene aver presente almeno i più semplici tra gli strumenti e le conoscenze forniti dalla matematica. Supponiamo che tra il reddito e la spesa per i consumi esista la seguente relazione Y = 10 + 0,8X, dove Y rappresenta la spesa per consumi e X il reddito. Dallo studio di questa semplice funzione possiamo correttamente affermare/concludere che... Il numero 0,8 viene chiamato anche termine noto Il numero 10 posto a destra dell'uguale è la costante della funzione Se il reddito è pari a 100, i consumi ammontano a 110; se il reddito passa a 200, i consumi passano a 170; se, infine, il reddito si dimezza, i consumi saranno pari a 50 È una funzione di terzo grado

Negli anni che seguirono la crisi del '29, la tesi neoclassica secondo la quale le recessioni economiche e la disoccupazione rappresentano nulla più che uno squilibrio temporaneo poiché il meccanismo dei prezzi riporta in equilibrio i mercati, era ovviamente difficile da difendere. Si affermò allora il pensiero di KEYNES (1883-1946); egli... Giudica sufficiente studiare ciò che accade sul mercato dei beni, non ritenendo di dover considerare i mercati monetari e finanziari Ritiene, in contrasto con quanto affermato dalla teoria neoclassica, che la piena occupazione della forza lavoro non rappresenti la regola bensì un'eccezione Pensa che le famiglie detengano moneta esclusivamente per effettuare gli scambi Pone piena fiducia nella capacità dei mercati concorrenziali di raggiungere automaticamente l'equilibrio di pieno impiego

La relazione che lega il prezzo alla quantità domandata di un bene vale ceteris paribus, cioè quando tutti gli altri fattori che influiscono sulla domanda di un bene, come le preferenze e il reddito dei consumatori e il prezzo degli altri beni, non cambiano. Quale effetto avrà una variazione del reddito sulla curva di domanda di un bene, immutate le altre condizioni? Provocherà esclusivamente una variazione delle quantità domandate, ossia uno spostamento lungo la curva Provocherà in ogni caso uno spostamento della curva verso destra Nessuno Provocherà una variazione della domanda, ossia uno spostamento dell'intera curva

Anche la scienza economica, come ogni scienza, nel suo processo conoscitivo può seguire due strade, quella deduttiva o quella induttiva. Quale delle seguenti affermazioni in tema di metodo deduttivo e metodo induttivo non è corretta? Se si suppone che ogni individuo cercherà di massimizzare la propria utilità da questa legge generale per induzione si ricava quale dovrebbe essere il comportamento razionale del consumatore Se si osserva che ogni volta che il reddito aumenta anche il consumo cresce, nel supporre che esista una relazione diretta tra consumo e reddito, applichiamo il metodo induttivo Il metodo induttivo parte dall'osservazione empirica per poi giungere alla enunciazione di una legge generale che spieghi in modo plausibile il fenomeno osservato e tutti gli altri fenomeni simili Il metodo deduttivo parte da principi generali come postulati ed assiomi, dove per postulato si intende una proposizione priva di evidenza e non dimostrata, ma ammessa ugualmente come vera in quanto necessaria per fondare un procedimento o una dimostrazione. In economia, ad esempio, è un postulato il comportamento razionale degli operatori

Nel secolo scorso lo statistico tedesco Engel, analizzando le spese di consumo delle famiglie in relazione al loro reddito osservò, tra l'altro, che... La spesa in beni di prima necessità come il pane o il latte, ad esempio, cresce nella stessa proporzione in cui cresce il reddito La spesa in beni di prima necessità come il pane o il latte, ad esempio, cresce più che proporzionalmente al crescere del reddito Il consumo di beni inferiori continua ad aumentare anche a livelli molto elevati del reddito Tanto più una famiglia è povera tanto maggiore è la quota (percentuale) di reddito destinata all'acquisto di beni di prima necessità, come i generi alimentari

Trattando del concetto economico di utilità ed avendo presenti le curve di utilità marginale e di utilità totale, individuare l'affermazione corretta Quando l'utilità totale è massima, l'utilità marginale è uguale a zero Quando l'utilità totale è massima, l'utilità marginale è massima Quando l'utilità totale è massima, l'utilità marginale inizia a decrescere Quando l'utilità marginale taglia l'asse delle ascisse, l'utilità totale è minima

Nello studio della funzione di produzione di breve periodo di un'impresa, oltre al prodotto totale vengono di solito calcolati anche il prodotto medio e il prodotto marginale. Quali valori può assumere il prodotto medio (PMe)? Qualsiasi valore diverso da 0 PMe < 0 PMe <= 0 PMe > 0

Il settore pubblico interviene sempre più massicciamente nel sistema produttivo e con diverse modalità: attraverso una produzione diretta di beni e servizi, attraverso la domanda di risparmio alle famiglie cui lo Stato vende titoli di debito pubblico, attraverso l'imposizione fiscale. Quale delle seguenti affermazioni in tema debito pubblico non è corretta? Il debito pubblico irredimibile costituisce oggi una parte irrisoria di tutto il complesso dei prestiti pubblici, in virtù di tale forma di debito lo Stato non assume ad una data fissa l'obbligo di restituzione, ma si riserva comunque di farlo successivamente, e garantisce solo il puntuale pagamento degli interessi che finiscono col costituire una rendita perpetua Il debito pubblico "consolidato" è costituito da prestiti a scadenza lunga o indeterminata accesi allo scopo di far fronte a disavanzi durevoli del bilancio statale Il debito pubblico è l'insieme delle spese che lo Stato e gli enti pubblici effettuano per soddisfare gli interessi pubblici Il debito c.d. fluttuante è costituito da prestiti a breve scadenza emessi per far fronte a momentanee deficienze di cassa

Nella teoria economica marxista ricorre il concetto di plusvalore; se ipotizziamo che un lavoratore abbia prodotto merci per un valore di 10 ore di lavoro e che egli venga retribuito per un valore pari a 6 ore di lavoro,... Il plusvalore è pari a 4 ore/lavoro Il plusvalore è pari a 10 ore/lavoro Il plusvalore è pari a 6 ore/lavoro Il plusvalore è pari a 16 ore/lavoro

Rifiutata la tesi della misurabilità dell'utilità, Pareto costruisce, sulla base del concetto di confrontabilità, le curve di indifferenza che rappresentano graficamente gli ordinamenti di preferenza. Tutti i panieri che si collocano... Su una curva di indifferenza più bassa sono preferiti ad ogni altro paniere che si trova su una delle curve di indifferenza di grado più elevato Su una stessa curva di indifferenza sono ugualmente preferiti dal consumatore Al di sotto di una data curva di indifferenza sono composti da quantità inferiori di almeno uno dei due beni e quindi danno maggiore utilità Al di sotto di una data curva di indifferenza sono composti da quantità maggiori di almeno uno dei due beni

Per analizzare il rapporto tra variabili economiche è bene aver presente almeno i più semplici tra gli strumenti e le conoscenze forniti dalla matematica. Ad esempio, sapendo che C è il consumo e Y il reddito e che la relazione che lega le due variabili può essere espressa come C = C0 + cY, individuare la proposizione corretta Dal momento che all'aumentare del reddito aumentano anche i consumi, la curva che descrive la funzione sarà inclinata verso il basso Dato che C assume valori dipendenti da quelli assunti da Y si dice che C è funzione di Y Dal momento che all'aumentare del reddito diminuiscono i consumi, la curva che descrive la funzione sarà inclinata verso l'alto Se si fa il rapporto tra la variazione (indicata in genere con ) della variabile rappresentata sull'asse delle ascisse (x), il reddito, e la variazione della variabile rappresentata sull'asse delle ordinate (y), i consumi, si ottiene la pendenza: in forma matematica si avrà (x)/(y)

Un aumento della moneta legale dalla Banca centrale o, meglio, un aumento della base monetaria,... Comporta un aumento della moneta bancaria di gran lunga superiore: esso infatti sarà pari all'incremento della moneta legale per il moltiplicatore dei depositi Lascerà invariata la quantità di moneta bancaria Comporta un decremento della moneta bancaria di gran lunga superiore: esso sarà pari all'incremento della moneta legale per il moltiplicatore dei depositi Comporta un aumento della moneta bancaria di gran lunga inferiore: esso infatti sarà pari all'incremento della moneta legale per il demoltiplicatore dei depositi

Se nel linguaggio comune utile è ciò che serve, ciò che è vantaggioso, nel linguaggio economico è utile qualunque bene o servizio che il consumatore soggettivamente ritiene adatto a soddisfare un bisogno. Quale delle seguenti affermazioni sull'utilità totale è corretta? L'utilità totale è il piacere che l'individuo ricava dal consumo di un determinato bene ed è decrescente L'utilità totale è il piacere che l'individuo ricava dall'ultima dose di un bene ed è crescente almeno fino a certi livelli L'utilità totale è il piacere che l'individuo ricava dall'ultima dose di un bene ed è decrescente L'utilità totale è il piacere che l'individuo ricava dal consumo di un determinato bene ed è crescente almeno fino a certi livelli

Qualunque grandezza economica (consumi, reddito, investimento, ecc.) che può assumere diversi valori nel tempo e nello spazio costituisce una c.d. variabile economica. Le variabili possono essere soggette a innumerevoli distinzioni/classificazioni. Possiamo distinguere tra variabili dipendenti e indipendenti, endogene e esogene, discrete e continue, di stock e di flusso, nominali e reali. Concettualmente le variabili di stock... Influenzano le altre variabili del modello e a loro volta sono influenzate da queste ultime Hanno una dimensione quantità-tempo o valore-tempo e pertanto vanno misurate con riferimento ad un certo momento Sono grandezze economiche che non sono riferite ad un preciso istante temporale Possono assumere solo valori finiti o interi

Tra gli aggregati monetari dell'area dell'euro come definiti dal SEBC, l'aggregato monetario M1 include... Solo i depositi in conto corrente I depositi in conto corrente ed i depositi con una durata fino a due anni Il circolante ed i depositi in conto corrente Solo il circolante (biglietti di banca, biglietti e monete di Stato)

Nel breve periodo, l'impresa sostiene dei costi fissi totali e dei costi variabili totali; i primi... Aumentano più che proporzionalmente al crescere della quantità prodotta Dal punto di vista grafico, indicando sull'asse delle ascisse la quantità prodotta e su quella delle ordinate i costi, sono rappresentabili come una retta parallela all'asse delle ascisse Ricomprendono ad esempio l'energia necessaria a far funzionare gli impianti Sono inversamente proporzionali al livello di produzione dell'impresa

A quale tra gli aggregati monetari dell'area dell'euro corrisponde M1 più depositi con scadenza fissa fino a 2 anni e depositi rimborsabili con preavviso fino a tre mesi? All'aggregato monetario M2 All'aggregato monetario M4 All'aggregato monetario M3 A nessuno degli aggregati monetari dell'area dell'euro come definiti dal SEBC

Le scelte e le decisioni degli operatori economici si influenzano reciprocamente: l'insieme di tali relazioni economiche costituisce un sistema economico. Di solito si usa distinguere, rispetto all'assetto istituzionale, due principali sistemi economici: il sistema capitalistico ed il sistema collettivista. Il collettivismo... È quella dottrina economico-sociale teorizzante il passaggio dalla proprietà privata dei mezzi di produzione a forme di proprietà facenti capo alla collettività sociale, con conseguente preclusione della libera iniziativa in campo economico e relativa programmazione centralizzata ad opera dello Stato Secondo Marx è caratterizzato da un proprio modo di produzione fondato sulla dissociazione tra i possessori dei mezzi di produzione (capitalisti) e coloro che utilizzano tali mezzi di produzione (salariati) Dal momento che ha trovato applicazione in regimi di economia pianificata, può identificarsi con il comunismo Fa riferimento ad un'abolizione totale dalla proprietà privata e ad una ripartizione dei beni secondo i bisogni

L'elasticità della domanda rispetto al prezzo varia a seconda del punto in cui viene calcolata lungo la curva di domanda. Ci sono tuttavia alcuni casi particolari in cui l'elasticità della domanda al prezzo è sempre costante lungo la curva di domanda. Un esempio è rappresentato dalla curva di domanda perfettamente rigida. Essa... Rappresenta graficamente il caso in cui il prezzo non cambia mai, qualunque sia la quantità domandata Ha elasticità pari a zero in ogni punto della curva Presenta Ep = in qualunque punto lungo la curva È una retta parallela all'asse delle ascisse

Negli anni che seguirono la crisi del '29, la tesi neoclassica secondo la quale le recessioni economiche e la disoccupazione rappresentano nulla più che uno squilibrio temporaneo poiché il meccanismo dei prezzi riporta in equilibrio i mercati, era ovviamente difficile da difendere. Si affermò allora il pensiero di KEYNES (1883-1946); egli... Pone piena fiducia nella capacità dei mercati concorrenziali di raggiungere automaticamente l'equilibrio di pieno impiego Pensa che le famiglie detengano moneta esclusivamente per effettuare gli scambi Sostituisce l'approccio microeconomico, tipico degli economisti neoclassici, con un approccio macroeconomico Giudica sufficiente studiare ciò che accade sul mercato dei beni, non ritenendo di dover considerare i mercati monetari e finanziari

Per analizzare il rapporto tra variabili economiche è bene aver presente almeno i più semplici tra gli strumenti e le conoscenze forniti dalla matematica. Supponiamo che tra il reddito e la spesa per i consumi esista la seguente relazione Y = 10 + 0,8X, dove Y rappresenta la spesa per consumi e X il reddito. Dallo studio di questa semplice funzione possiamo correttamente affermare/concludere che... Il reddito è la variabile dipendente Il segno + davanti al numero 0,8 indica che al crescere di una grandezza cresce anche l'altra È graficamente rappresentabile come una retta a pendenza negativa Non è lineare

La politica monetaria dell'UE è gestita dal SEBC e dalla BCE, a cui si affiancano l'ECOFIN e il c.d. Consiglio euro. In particolare il SEBC... Definisce ogni anno gli indirizzi di massima delle politiche economiche (obiettivi comuni per l'inflazione, le finanze pubbliche e la stabilità dei tassi di cambio) Ha poteri di sorveglianza sulle situazioni di bilancio degli Stati membri, potendo adottare raccomandazioni e imporre sanzioni, secondo quanto previsto dal Patto di stabilità e crescita Formula gli orientamenti generali di politica del cambio nei confronti delle valute non comunitarie Promuove il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento

Con il termine Stato si intende l'insieme di organizzazioni della pubblica amministrazione che, nella gran parte delle economie moderne, fornisce un certo numero di servizi alla collettività e svolge funzioni di fondamentale importanza. Nel finanziare dette attività può venire a crearsi il c.d. "disavanzo pubblico". Cosa è? È il debito pubblico irredimibile (quando lo Stato non assume ad una data fissa l'obbligo di restituzione del debito, ma si riserva comunque di farlo successivamente, e garantisce solo il puntuale pagamento degli interessi) È uno strumento di copertura del deficit pubblico È l'eccedenza delle uscite rispetto alle entrate nel settore pubblico in un esercizio finanziario È il saldo positivo fra entrate e spese pubbliche (sempre al netto delle spese per interessi sui titoli del debito pubblico)

Per valutare quanto varia la quantità domandata di un dato bene con riferimento a variazioni del prezzo dei beni complementari o sostituti si utilizza il coefficiente di elasticità incrociata della domanda. Esso è... Il prodotto tra la variazione percentuale della quantità domandata del bene considerato e la variazione percentuale del prezzo dell'altro bene complementare o sostituto La differenza tra la variazione assoluta della quantità domandata del bene considerato e la variazione assoluta del prezzo dell'altro bene complementare o sostituto Il rapporto tra la variazione percentuale della quantità domandata del bene considerato e la variazione percentuale del prezzo dell'altro bene complementare o sostituto Il rapporto tra la variazione percentuale del prezzo del bene considerato e la variazione percentuale della quantità domandata dell'altro bene complementare o sostituto

La teoria del comportamento del consumatore afferma che il consumatore rappresentativo è razionale, individualista e welfarista. La prima caratteristica significa che questo individuo... Ha come unico scopo quello di incrementare il proprio benessere personale: ogni azione viene pertanto valutata solo in relazione a questo particolare "metro di misura" che è il benessere È spinto ad agire da motivazioni puramente egoistiche, cioè basate solamente sul proprio interesse individuale È sempre in grado di valutare ogni azione in relazione ai benefici e ai costi che essa comporta, solo se i benefici sono superiori o almeno uguali ai costi, l'azione viene intrapresa Prende le proprie decisioni valutandole in relazione agli effetti che esse producono soltanto su se stesso

Una posizione aspramente critica nei confronti della teoria keynesiana è quella espressa da Friedman, professore di economia all'università di Chicago e premio Nobel nel 1976: il punto centrale della sua teoria e della corrente di pensiero a lui ispirata, poi definita con il termine di monetarismo, è che... L'inflazione non può essere considerata un fenomeno prettamente monetario L'unico modo per favorire la ripresa economica è quello di attuare politiche monetarie espansive La principale causa dell'instabilità del sistema economico (in particolare delle oscillazioni del prodotto nazionale di un paese, nel breve periodo, e dell'inflazione nel lungo periodo) va ricercata nella cattiva conduzione della politica monetaria La politica monetaria può indurre variazioni di lungo periodo nella domanda aggregata

Nel lungo periodo, quando tutti i fattori produttivi sono variabili, se un'impresa raddoppia l'impiego di tutti i fattori e la produzione aumenta più del doppio, ci troviamo di fronte a... Rendimenti di scala costanti Rendimenti di scala decrescenti Rendimenti di scala crescenti Diseconomie di scala

Relativamente alla reattività della domanda di un bene alle variazioni di prezzo del bene stesso, si può in generale osservare che sono tendenzialmente beni a domanda rigida... I beni non strettamente necessari I beni che possono essere facilmente sostituiti con altri beni I beni che si riferiscono al comfort della vita I beni di prima necessità come il pane o il latte

L'insieme delle relazioni che intercorrono fra agenti economici prende il nome di sistema economico, il quale può essere diverso proprio a seconda del tipo di rapporti esistenti tra gli agenti stessi. In base agli assetti istituzionali che si danno le società, si distingue tra: economie di mercato, economie pianificate ed economie miste. In un'economia di mercato... È lo Stato che si fa carico di prendere tutte le decisioni relative a cosa, quanto e come produrre Le relazioni economiche tra agenti economici avvengono attraverso il meccanismo impersonale del mercato La proprietà dei mezzi di produzione è statale e non esistono imprese private Lo Stato rappresenta il principale datore di lavoro e quindi anche i salari dei lavoratori sono decisi dal pianificatore centrale

La politica monetaria dell'UE è gestita... Dal Parlamento europeo, dal SEBC e dalla BCE, a cui si affianca il c.d. Consiglio euro Dall'ECOFIN e dal c.d. Consiglio euro, a cui si affiancano il SEBC e la BCE Dal SEBC, a cui si affiancano l'ECOFIN e il c.d. Consiglio euro Dal SEBC e dalla BCE, a cui si affiancano l'ECOFIN e il c.d. Consiglio euro

Si può dire che l'oggetto dell'economia politica è il fenomeno economico ovvero il complesso degli atti dell'uomo aventi come fine ultimo il soddisfacimento dei propri bisogni. Cosa si intende quando si parla di risorgenza dei bisogni? Che i bisogni variano da individuo a individuo Che una volta soddisfatti, i bisogni tendono dopo un periodo di tempo, a ripresentarsi Che i bisogni variano, per uno stesso individuo, in rapporto al luogo Che i bisogni variano, per uno stesso individuo, in rapporto al tempo

Per i fisiocrati... Oltre a misure di politica commerciale di carattere protezionistico, lo Stato deve favorire lo sviluppo dell'industria manifatturiera e dell'agricoltura Se non assolutamente necessarie, le esportazioni sono da scoraggiare poiché considerate una perdita di ricchezza e quindi un indebolimento del potere di una nazione L'origine della ricchezza di un Paese non risiede nella terra e nell'agricoltura quanto nel lavoro produttivo e nei suoi modi di organizzazione Il sovrappiù che proviene dal settore agricolo, unico settore produttivo, consente di garantire la sussistenza di tutte le classi: classe sterile (artigiani, commercianti, operai) e classe dei proprietari terrieri. Con ciò che resta è possibile dare avvio ad un nuovo ciclo di produzione che genererà altro sovrappiù in campo agricolo e così via, in un flusso di relazioni circolari

Si consideri un modello economico che esprime la relazione tra una determinata grandezza oggetto di studio ed alcuni fattori considerati essenziali. La condizione ceteris paribus posta dall'autore del modello in questo caso significa che... Il modello pur considerando più variabili trascura alcuni dettagli ritenuti dall'autore non rilevanti Seppure i fattori che influenzano la grandezza sono più d'uno, ritiene opportuno limitarsi a studiare la relazione tra due grandezze, ferme restando tutte le altre La relazione studiata è comunque valida al variare di tutti i fattori considerati nel modello Il fenomeno osservato assumerà l'andamento ipotizzato a condizione che le variazioni nelle altre variabili siano non negative

L'insieme delle relazioni tra le categorie economiche può essere immaginato attraverso il meccanismo di una serie di circuiti in cui si evidenziano flussi monetari e flussi reali. In quale dei punti che seguono è correttamente descritto uno dei flussi che si stabiliscono in un sistema economico tra i diversi soggetti che vi operano? Tra famiglie e Stato si determinano esclusivamente flussi monetari Tra famiglie e Stato si determinano sia flussi monetari che flussi reali: le prime versano allo Stato le imposte, le tasse e i contributi sociali, ma offrono anche lavoro e prestano capitali; lo Stato in cambio mette a disposizione delle famiglie servizi pubblici, eroga pensioni e altre prestazioni sociali, paga gli stipendi ai propri dipendenti e gli interessi sui titoli del debito pubblico Tra famiglie e imprese si determinano esclusivamente flussi reali Le imprese offrono merci alle famiglie ricevendo in cambio denaro che, dal punto di vista economico, costituisce un costo per le imprese e, nello stesso tempo, un ricavo per le famiglie stesse

Supponiamo che un'economia sia costituita da tre imprese A, B, e C. L'impresa A ottiene ricavi per €100,00 e sostiene solo costi per salari per €65,00; l'impresa B ottiene ricavi per €200,00 e anch'essa sostiene solo costi per salari per €160,00; l'impresa C ottiene ricavi per €450,00 e sostiene costi per salari per €200,00 e per semilavorati per €150,00. Calcolare il valore aggiunto delle tre imprese A €100,00; B €200,00 e C €300,00 A €35,00; B €40,00 e C €100,00 A €500,00; B €400,00 e C €450,00 A €65,00; B €160,00 e C €200,00

Nello studio della funzione di produzione di breve periodo di un'impresa, oltre al prodotto totale vengono di solito calcolate altre due misure di produttività, il prodotto medio e il prodotto marginale: in quale dei punti che seguono vengono fornite le definizioni corrette di tutte e tre? Il prodotto totale è la massima produzione che può essere ottenuta da un dato ammontare di input, il prodotto medio è dato dal rapporto tra variazione unitaria del fattore variabile e variazione del prodotto totale, il prodotto marginale è pari al rapporto tra prodotto totale e quantità impiegata di fattore variabile Il prodotto totale è la massima produzione che può essere ottenuta da un dato ammontare di input, il prodotto medio è pari al rapporto tra prodotto totale e quantità impiegata di fattore variabile, il prodotto marginale registra la variazione del prodotto totale dovuta alla variazione di una unità addizionale di fattore variabile Il prodotto totale è la massima produzione che può essere ottenuta da un dato ammontare di input, il prodotto medio si ottiene dividendo la quantità impiegata di fattore variabile per il prodotto totale, il prodotto marginale registra la variazione del prodotto totale dovuta alla variazione di un'unità addizionale di fattore variabile Il prodotto totale è la massima produzione che può essere ottenuta da un dato ammontare di input, il prodotto medio è pari al rapporto tra prodotto totale e quantità impiegata di fattore variabile, il prodotto marginale ci permette di capire qual è, in media, la produttività di ciascuna delle unità di lavoro impiegate nella produzione

È corretto affermare che la scuola mercantilista auspicava una sempre maggiore espansione coloniale capace di assicurare materie prime a basso costo per le industrie nazionali? No, il tema dell'espansione coloniale è un tema centrale nella dottrina fisiocratica No, uno dei temi centrali del mercantilismo è la ricerca delle cosiddette "leggi naturali" Si Sì, le questioni più importanti affrontate dai mercantilisti furono l'espansionismo coloniale e la centralità dell'agricoltura, considerata l'unico settore produttivo, in contrasto con i settori economici (ad es. settore commerciale) definiti improduttivi

L'utilità che si ricava dal consumo di un determinato bene non è sempre uguale e costante qualunque sia la quantità di bene di cui disponiamo e facciamo uso e non è quindi graficamente rappresentabile come una retta parallela all'asse delle ascisse. L'utilità marginale, ad esempio, è... Una parabola con la concavità rivolta verso il basso Una curva che cresce progressivamente ma ad un tasso via via minore Una curva che prima decresce poi, raggiunto il punto di minimo, comincia a crescere Una curva decrescente che taglia (nel punto in cui l'utilità totale è massima) l'asse delle ascisse per assumere valori negativi (un'ulteriore dose consumata provoca disutilità)

Se un aumento del prezzo del petrolio del 2,5% comporta una riduzione della quantità domandata pari al 3%, qual è l'elasticità della domanda di petrolio? 0,5 1,2 7,5 5,5

Il SEBC è retto dagli organi decisionali della BCE; tra essi rientra il Comitato di vigilanza? No, gli organi decisionali sono il Consiglio direttivo e il Comitato esecutivo No, gli organi decisionali sono il Comitato esecutivo e il Consiglio europeo No, gli organi decisionali sono costituiti dalle Commissioni elette da Commissione e Parlamento Sì, gli organi decisionali sono il Consiglio direttivo e il Comitato di vigilanza

È corretto affermare che una caratteristica tipica e distintiva dell'oligopolio è che i prodotti sono differenziati? Sì, il modello dell'oligopolio, analogamente a quello della concorrenza monopolistica, prevede che ciascuna impresa produca un bene leggermente diverso da quello delle altre Sì, il modello dell'oligopolio prevede tra le sue ipotesi che i beni siano altamente differenziati No, ciò che caratterizza l'oligopolio è la consapevolezza per le imprese degli effetti che il loro potere di mercato ha sulle altre imprese No, come in concorrenza perfetta i beni devono essere omogenei

In economia si è soliti distinguere tra beni di consumo, che soddisfano direttamente i bisogni degli operatori economici, e beni strumentali o di produzione che non soddisfano direttamente i bisogni, ma che servono a produrre altri beni. L'automobile è un bene di consumo? No, non è un bene di consumo Sì, sebbene taluni beni possono avere duplice natura, l'automobile è un bene di consumo "puro" poiché non serve a produrre altri beni I beni di consumo, o diretti, possono essere primari e voluttuari, l'automobile appartiene esclusivamente alla tipologia dei beni di consumo primari Sì, anche se taluni beni possono avere duplice natura: l'automobile, ad esempio, è un bene di consumo se viene usata per il tempo libero, ma può essere un fattore produttivo (o bene indiretto) se viene utilizzata come mezzo di trasporto o di spostamento nell'ambito dell'attività economica svolta (si pensi al rappresentante)

Per valutare quanto varia la quantità domandata di un dato bene al variare del reddito dei consumatori si utilizza il coefficiente di elasticità della domanda rispetto al reddito. Esso è... Il prodotto tra la variazione percentuale della quantità domandata del bene e la variazione percentuale del reddito La differenza tra la variazione assoluta della quantità domandata del bene e la variazione assoluta del reddito Il rapporto tra la variazione percentuale della quantità domandata del bene e la variazione percentuale del reddito Il rapporto tra la variazione percentuale del reddito e la variazione percentuale della quantità domandata del bene

Nell'ambito delle spese pubbliche, le spese che riguardano la produzione dei servizi pubblici e si traducono quindi in una domanda di beni e servizi sul mercato, che vengono consumati e trasformati in servizi pubblici sono dette... Spese correnti Spese ordinarie Spese in conto capitale Spese redistributive

Le basi della moderna scienza economica vanno cercate nelle opere dei "consiglieri amministratori" dei sovrani assoluti (secoli XVI e XVII) che insegnavano l'arte del governo politico ed economico dello Stato dando vita alla c.d. scuola mercantilista; le loro argomentazioni si sviluppano nella convinzione che... È necessario che il sovrano intervenga per regolare la vita economica del Paese favorendo l'accumulazione di ricchezze economiche: ciò accrescerà la potenza della nazione e il benessere del popolo Una popolazione molto numerosa non è espressione di forza di una nazione, ma un pericolo se non si individuano strumenti di controllo delle nascite La libera iniziativa, il libero scambio e la competizione tra individui e imprese permettono alla società di ottenere la massima disponibilità di beni al minimo sforzo e costo possibile Non solo non bisogna in alcun modo ostacolare il libero scambio, ma semmai occorre favorirlo: i compiti del sovrano non dovrebbero andare molto oltre la difesa del territorio e l'amministrazione della giustizia

Si definisce bisogno lo stato di insoddisfazione avvertito da un individuo in relazione ad un desiderio inappagato. Pur nella loro grande varietà i bisogni presentano alcune caratteristiche comuni come, ad esempio, quella per cui sono comparabili fra di loro nel senso che si possono paragonare i vari gradi d'intensità di più bisogni; tale caratteristica viene denominata... Illimitatezza Soggettività Saziabilità Comparabilità

L'insieme delle relazioni che intercorrono fra agenti economici prende il nome di sistema economico, il quale può essere diverso proprio a seconda del tipo di rapporti esistenti tra gli agenti stessi. In base agli assetti istituzionali che si danno le società, si distingue tra: economie di mercato, economie pianificate ed economie miste. In un'economia di mercato... Lo Stato rappresenta il principale datore di lavoro e quindi anche i salari dei lavoratori sono decisi dal pianificatore centrale È lo Stato che si fa carico di prendere tutte le decisioni relative a cosa, quanto e come produrre La proprietà dei mezzi di produzione è statale Le imprese decidono cosa produrre in base a ciò che si aspettano di vendere, e come produrre in base alle loro conoscenze e capacità, oltre che alla tecnologia disponibile

Quale delle seguenti affermazioni riguardo gli isoquanti è corretta? Allontanandoci dall'origine degli assi ad ogni isoquanto corrispondono livelli crescenti di output per l'impresa Gli isoquanti sono concavi verso l'origine degli assi Avvicinandoci all'origine degli assi ad ogni isoquanto corrispondono livelli crescenti di output per l'impresa L'inclinazione dell'isoquanto è positiva

L'insieme delle relazioni che intercorrono fra agenti economici prende il nome di sistema economico, il quale può essere diverso proprio a seconda del tipo di rapporti esistenti tra gli agenti stessi. In base agli assetti istituzionali che si danno le società, si distingue tra: economie di mercato, economie pianificate ed economie miste. In un'economia pianificata o centralizzata... Le imprese decidono cosa produrre, in base a ciò che si aspettano di vendere, e come produrre in base alle loro conoscenze e capacità, oltre che alla tecnologia disponibile La proprietà dei mezzi di produzione è statale e non esistono imprese private Le relazioni economiche tra agenti economici avvengono attraverso il meccanismo impersonale del mercato L'equilibrio è un evento contestuale al verificarsi degli scambi, mentre in un'economia di mercato è raggiunto ex ante

A quando viene fatta comunemente risalire la nascita di una vera e propria teoria economica? Le prime basi della moderna scienza economica vanno cercate nelle opere dei seguaci del liberalismo economico (sec. XIX), molto popolare soprattutto in Inghilterra, ma che ebbe invece minor successo nell'Europa continentale Le prime basi della moderna scienza economica vanno cercate nelle opere dei "consiglieri amministratori" dei sovrani assoluti (secoli XVI e XVII) che insegnavano l'arte del governo politico ed economico dello Stato Le prime basi della moderna scienza economica vanno cercate nelle opere dei filosofi illuministi francesi della fine del '700 Le prime basi della moderna scienza economica (fine del XVIII secolo e primi anni del XIX) vanno cercate nelle opere di autori come Smith, Ricardo, Malthus, Mill e, con le dovute differenze, Marx

Nella teoria economica, con il termine di extraprofitto o profitto economico si intende... La differenza tra ricavi totali e costi totali, incluso il profitto normale La differenza tra ricavi totali e costi totali, esclusi i costi opportunità che costituiscono la remunerazione del lavoro e dell'eventuale capitale impegnato dall'imprenditore nella sua impresa La differenza tra ricavi totali e costi totali, escluso il profitto normale I costi opportunità che costituiscono la remunerazione del lavoro e dell'eventuale capitale impegnato dall'imprenditore nella sua impresa

La disoccupazione e le cause che la originano costituiscono, probabilmente, il punto centrale della controversia tra neoclassici e keynesiani. La teoria neoclassica sostiene il perfetto funzionamento del meccanismo di aggiustamento dei prezzi, mentre la teoria keynesiana assume che salari e prezzi non siano perfettamente flessibili. Per i neo-keynesiani diventa dunque essenziale studiare la rigidità di prezzi e salari. Una tra le teorie avanzate per spiegare la vischiosità dei salari è quella secondo cui gli occupati godono di maggiore esperienza lavorativa e possono contare sulla protezione sindacale: grazie a questa maggiore forza contrattuale essi possono opporsi in vari modi all'assunzione di nuovi individui ad esempio boicottando l'addestramento dei neoassunti o sollevando conflitti sindacali. Essa è nota come... Teoria dello shirking Teoria degli efficiency wages Teoria degli insiders-outsiders Teoria dei contratti impliciti

Nel lungo periodo, quando tutti i fattori produttivi sono variabili, variazioni equiproporzionali degli input danno luogo a rendimenti di scala costanti... Quando l'output varia in misura maggiore Quando l'output varia nella stessa proporzione Quando l'output varia in misura minore Quando l'output non varia

Nel breve periodo, l'impresa sostiene dei costi fissi totali e dei costi variabili totali; i secondi... Ricomprendono ad esempio le materie prime impiegate per la produzione Decrescono al crescere dell'output Ricomprendono esclusivamente le materie prime impiegate per la produzione Ricomprendono ad esempio l'affitto per lo stabilimento

Nella visione essenzialmente pessimistica di Malthus ogni miglioramento delle condizioni di vita delle masse di lavoratori determina una crescita demografica incontrollata, rispetto alla quale il progressivo aumento delle risorse prodotte all'interno di un sistema risulta comunque insufficiente. Secondo Malthus era quindi necessario... Mettere in atto politiche che riducessero le rendite dei proprietari fondiari Mettere in atto politiche che riducessero le rendite dei proprietari fondiari e se non sufficiente introdurre misure di controllo delle nascite Individuare strumenti di controllo delle nascite quali la castità o il rinvio del matrimonio ad età più avanzate per evitare di lasciare alla miseria, alle carestie e alle guerre che inevitabilmente si sarebbero verificate in queste circostanze, il compito di riportare in equilibrio l'intero sistema Favorire per quanto possibile il processo di accumulazione di profitti da parte degli imprenditori (profitti che essendo almeno in parte destinati a nuovi investimenti danno luogo a una nuova produzione) al fine di incrementare la crescita dell'economia

L'insieme delle relazioni che intercorrono fra agenti economici prende il nome di sistema economico, il quale può essere diverso proprio a seconda del tipo di rapporti esistenti tra gli agenti stessi. In base agli assetti istituzionali che si danno le società, si distingue tra: economie di mercato, economie pianificate ed economie miste. In un'economia di mercato... La proprietà dei mezzi di produzione è statale e non esistono imprese private I prezzi non vengono fissati dal mercato, cioè dal meccanismo di domanda e offerta, ma dalle autorità centrali È lo Stato che si fa carico di prendere tutte le decisioni relative a cosa, quanto e come produrre I prezzi dei beni non vengono decisi da qualcuno in particolare, ma sono determinati dalle scelte delle imprese e dalle scelte dei consumatori

Quale di seguenti non fa parte dei costi contabili? Affitti Costi opportunità Interessi pagati sul capitale preso a prestito dall'impresa Salari pagati ai dipendenti

L'utilizzo di rappresentazioni grafiche permette di cogliere visivamente l'andamento di un fenomeno e le relazioni che legano tra di loro due grandezze. Il diagramma cartesiano... È un grafico i cui punti (xi, yi), che possono essere collegati o meno, sono individuati attraverso coordinate cartesiane, che rappresentano le caratteristiche sulle variabili X e Y rilevate sul collettivo di riferimento È un grafico tridimensionale che ha cioè tre dimensioni: lunghezza, larghezza e profondità È grafico bidimensionale che mostra la relazione o il grado di relazione tra due variabili ed è altrimenti detto nuvola di punti È una rappresentazione grafica atta ad illustrare le operazioni tra insiemi: ogni insieme è delimitato da una porzione di piano racchiusa da una figura

La politica monetaria dell'UE è gestita dal SEBC e dalla BCE, a cui si affiancano l'ECOFIN e il c.d. Consiglio euro. In particolare l'ECOFIN... Definisce ed attua la politica monetaria della Comunità europea È l'unico organo autorizzato a formulare e adottare indirizzi di massima per le politiche economiche Svolge le operazioni sui cambi Detiene e gestisce le riserve ufficiali in valuta estera degli Stati membri

Un modo tradizionale per classificare i fattori produttivi è quello di raggrupparli in tre categorie: terra, lavoro e capitale. La prima categoria... Comprende solo i terreni utilizzati in agricoltura Comprende esclusivamente i terreni in senso stretto sia che siano utilizzati in agricoltura o per costruire case, stabilimenti o strade Comprende le risorse naturali disponibili, inclusa l'acqua, l'aria e le miniere, escluse le fonti di energia Comprende in generale tutte le risorse naturali disponibili

Rifiutata la tesi della misurabilità dell'utilità, Pareto costruisce, sulla base del concetto di confrontabilità, le curve di indifferenza che rappresentano graficamente gli ordinamenti di preferenza. Tutti i panieri che si collocano... Su una curva di indifferenza più lontana dall'origine degli assi forniscono al consumatore identica soddisfazione dei panieri che si trovano su una qualsiasi delle curve di indifferenza più vicine all'origine Al di sopra di una data curva di indifferenza sono più vantaggiosi per il consumatore rispetto ai panieri posti al di sotto della curva stessa Al di sotto di una data curva di indifferenza sono composti da quantità inferiori di almeno uno dei due beni e quindi danno maggiore utilità Al di sotto di una data curva di indifferenza sono più vantaggiosi per il consumatore rispetto ai panieri posti sulla curva

Argomento di studio della scienza economica è l'analisi del comportamento umano di fronte al problema di soddisfare bisogni individuali potenzialmente illimitati e sempre nuovi con risorse naturali limitate. Pur nella loro grande varietà i bisogni presentano alcune caratteristiche comuni quali appunto l'illimitatezza, ossia... Diminuiscono d'intensità via via che si procede alla loro parziale soddisfazione Sono molteplici e tendono ad accrescersi con l'evolversi della vita umana Variano da individuo a individuo e per uno stesso individuo mutano in rapporto al tempo e al luogo Una volta soddisfatti, tendono dopo un periodo di tempo, a ripresentarsi

Nel secolo scorso lo statistico tedesco Engel, analizzando le spese di consumo delle famiglie in relazione al loro reddito osservò, tra l'altro, che... Al crescere del reddito alcuni beni, definiti come beni inferiori, presentano una relazione diretta rispetto al reddito Al crescere del reddito i consumatori non spostano le loro scelte di consumo verso beni superiori o di lusso La spesa in beni di prima necessità come il pane o il latte, ad esempio, non cresce nella stessa proporzione in cui cresce il reddito Tanto più una famiglia è povera tanto maggiore è la quota (percentuale) di reddito destinata all'acquisto di beni di lusso

In quale dei punti che seguono è correttamente delineata una delle fondamentali differenze tra pensiero mercantilista e fisiocratico? Per i primi il ruolo dello Stato è essenziale al fine di regolamentare l'economia, favorire le esportazioni e disincentivare le importazioni; per i secondi inopportuno: si finirebbe per turbare l'ordine naturale I primi ritengono inopportune politiche protezionistiche, poiché limiterebbero l'espansione e la crescita dei mercati; i secondi le ritengono non solo auspicabili ma anche indispensabili per tutelare l'ordine naturale I primi individuano la ricchezza nel prodotto netto fornito dall'agricoltura; i secondi ritengono che la fonte di ricchezza sia rappresentata dallo stock di oro e preziosi accumulati grazie agli scambi Secondo i mercantilisti lo Stato deve esimersi dall'intervenire nella vita economica per non turbare l'ordine naturale; secondo i fisiocrati invece gioca un ruolo essenziale al fine di regolamentare l'economia, favorire le esportazioni e disincentivare le importazioni

La teoria economica neoclassica ha sviluppato due diverse nozioni di utilità. In base all'approccio dell'utilità cardinale si ritiene che... L'utilità è misurabile ma non confrontabile L'utilità è confrontabile ma non misurabile Occorre soltanto che il consumatore sia in grado di confrontare le diverse alternative di consumo e di esprimere le proprie preferenze rispetto a queste alternative Il consumatore è sempre in grado di stabilire di quanto l'utilità associata ad un dato bene è superiore o inferiore a quella associata ad un altro bene

Il costo economico... Comprende tutti, e solo, i costi impliciti Comprende tutte, e solo, le spese effettivamente sostenute È dato esclusivamente dal valore del bene o del servizio a cui si rinuncia ogni volta che si attua una scelta È la somma di tutti i costi espliciti (costi contabili) ed impliciti (costi opportunità)

La politica monetaria del SEBC si avvale, per perseguire l'obiettivo della stabilità dei prezzi, di tre categorie di strumenti: operazioni di mercato aperto, operazioni su iniziativa delle controparti e riserva obbligatoria. La manovra della riserva obbligatoria... Consente di modificare il moltiplicatore dei depositi che è l'opposto del coefficiente di riserva obbligatoria Consente di modificare il moltiplicatore dei depositi che è l'inverso del coefficiente di riserva obbligatoria Svolge unicamente la funzione di stabilizzatore dei tassi d'interesse attraverso la c.d. mobilizzazione della riserva Non consente di modificare il moltiplicatore dei depositi

Si leggano attentamente le seguenti affermazioni in tema di sistema economico capitalistico: 1) oggi un sistema capitalistico puro non esiste praticamente più poiché la presenza dello Stato nel settore produttivo è sempre più accentuata; 2) il termine Capitalismo è stato a lungo ignorato dagli economisti, che lo giudicavano troppo carico di valenze ideologiche, mentre maggior fortuna ha avuto presso gli storici; 3) la prima riflessione sistematica sul capitalismo è dovuta a Marx, che individua nel modo di produzione capitalistico l'essenza del capitalismo, 4) gli economisti liberali preferiscono il termine economia di mercato alla locuzione sistema capitalistico. Possono essere considerate tutte vere? No. L'affermazione contrassegnata come 1) non è vera. Sono semmai i sistemi che si fondavano sull'economia pianificata che hanno rinunciato a questo sistema di organizzazione e stanno attraversando, nella quasi totalità dei casi, una fase di passaggio verso l'economia di mercato Sì No. L'affermazione contrassegnata come 3) non è vera. La prima riflessione sistematica sul capitalismo è dovuta ad Adam Smith, Marx si limita a costruire le proprie teorie in contrapposizione a quelle già formalizzate su cui si basava il capitalismo No, nessuna delle affermazioni è vera

L'elasticità della domanda rispetto al prezzo varia a seconda del punto in cui viene calcolata lungo la curva di domanda. Ci sono tuttavia alcuni casi particolari in cui l'elasticità della domanda al prezzo è sempre costante lungo la curva di domanda. Un esempio è rappresentato dalla curva di domanda perfettamente elastica. Essa... Rappresenta graficamente il caso in cui qualunque sia il prezzo del bene, la quantità domandata non cambia Si presenta come una retta parallela all'asse delle ordinate Presenta Ep = in qualunque punto lungo la curva Ha elasticità pari a zero in ogni punto della curva

Oltre al prodotto totale vengono di solito calcolati anche il prodotto medio e il prodotto marginale. Riguardo a queste tre misure di produttività possiamo affermare che... Il prodotto medio è pari al rapporto tra prodotto totale e quantità impiegata di fattore variabile, può quindi assumere anche valori negativi Il prodotto totale, il prodotto medio e il prodotto marginale assumono sempre e solo valori positivi o nulli Mentre il prodotto totale e il prodotto marginale assumono sempre valori positivi e il prodotto medio può assumere anche valori negativi Il prodotto medio è dato dal rapporto di due grandezze positive e sarà quindi positivo

Le decisioni dell'impresa (cosa, come e quanto produrre) variano in relazione all'orizzonte temporale di riferimento: nel lungo periodo... Per definizione tutti gli input sono fissi Le imprese possono variare la produzione modificando solo i fattori variabili Per quanto riguarda gli impianti l'impresa non può decidere se costruirne dei nuovi, oppure se ingrandire, ridurre o chiudere quelli già esistenti L'imprenditore sceglie la dimensione e il tipo di impianti in relazione a ciò che si aspetta o spera di vendere

Rifiutata la tesi della misurabilità dell'utilità, Pareto costruisce, sulla base del concetto di confrontabilità, le curve di indifferenza che rappresentano graficamente gli ordinamenti di preferenza. Tutti i panieri che si collocano... Al di sopra di una data curva di indifferenza sono meno vantaggiosi per il consumatore rispetto ai panieri posti sulla curva Su una stessa curva di indifferenza forniscono la stessa quantità di almeno uno dei due beni di cui si assume composto il paniere Su una curva di indifferenza più bassa sono meno preferiti rispetto ad ogni altro paniere che si trova su una delle curve di indifferenza di grado più elevato Al di sotto di una data curva di indifferenza sono composti da quantità maggiori di almeno uno dei due beni e quindi danno maggiore utilità

"Il PNL è il valore di tutti i beni e servizi prodotti da fattori posseduti dai cittadini di una data nazione in un dato periodo (convenzionalmente un anno)". Questa definizione di prodotto nazionale lordo... Non è corretta. Il prodotto nazionale lordo è pari alla somma del PIL e dei redditi diretti all'estero al netto di quelli provenienti dall'estero È quanto meno poco accurata. Per calcolare correttamente il PNL bisogna fare riferimento ai beni finali. Nel computo sono da escludere tutti quei beni e servizi intermedi che sono stati distrutti, o comunque incorporati in altri prodotti, durante il processo produttivo Non è corretta. Il prodotto nazionale lordo si riferisce non ai "beni e servizi finali prodotti da fattori posseduti dai cittadini di una data nazione" ma ai "beni e servizi finali prodotti in una data nazione" indipendentemente da chi possiede i fattori di produzione È corretta. Il prodotto nazionale lordo si riferisce a tutti i beni e servizi prodotti da una nazione e quindi è superfluo specificare "intermedi e finali"

Gli isoquanti, così come le curve di indifferenza... Sono rappresentati da una curva crescente Esprimono una relazione psicologica Non possono mai intersecarsi Hanno un andamento a campana rovesciata

Per assolvere la sua missione di definire e attuare la politica economica e monetaria dell'UE, la BCE opera nell'ambito del "Sistema europeo di Banche centrali" (SEBC)... Che comprende gli Stati che hanno adottato l'euro, i quali costituiscono, invece, collettivamente "l'area dell'euro" Che, al contrario della BCE, la cui indipendenza è sancita dall'art. 7 del Trattato di Maastricht, agisce in base ad istruzioni, sollecitazioni e suggerimenti dei Governi degli Stati dell'UE Che comprende le Banche centrali degli Stati che hanno adottato l'Euro e che, insieme con la BCE, vanno a formare il cosiddetto "Eurosistema" Che comprende tutti gli Stati membri dell'Unione

Qualunque grandezza economica (consumi, reddito, investimento ecc.) che può assumere diversi valori nel tempo e nello spazio costituisce una c.d. variabile economica. Le variabili possono essere soggette ad innumerevoli distinzioni/classificazioni. Possiamo distinguere tra variabili dipendenti e indipendenti, endogene ed esogene, discrete e continue, di stock e di flusso, nominali e reali. Le variabili esogene... Rappresentano le incognite del modello, mentre quelle endogene ne costituiscono le variabili esplicative Sono definite tali se mutano al seguito di una variazione di un'altra variabile ad esse collegata Possono assumere solo valori appartenenti all'insieme dei numeri naturali Sono autonome e vengono prese come un dato esterno al modello stesso

Quale forma di mercato si riscontra quando, a causa dell'esistenza di concessioni governative o di brevetti o copyright, la presenza di concorrenti nell'offerta è esclusa per legge? Monopsonio Monopolio legale Concorrenza Duopolio

Indicare quale tra le seguenti affermazioni riferite al fenomeno economico dell'inflazione è corretta L'inflazione non modifica la distribuzione del reddito La prospettiva di un livello dei prezzi crescente, propria dell'inflazione, fa aumentare la propensione al risparmio La diminuzione dell'offerta di risparmio e l'aumento di domanda di moneta concorrono a determinare una forte flessione del tasso di interesse Alti tassi di inflazione influiscono negativamente sul volume degli investimenti esteri

Un elenco del tutto parziale di agenti o di operatori economici potrebbe essere il seguente: famiglie, imprese, Stato, banche, Banca centrale e resto del mondo. Alle banche... Non competono decisioni su alcuna componente della domanda aggregata Non compete l'esercizio del credito Compete stabilire l'offerta di moneta attraverso operazioni sul mercato finanziario Compete determinare le condizioni generali cui il credito è concesso

Affermando che gli individui possono stabilire di conservare la moneta per i periodi futuri, si riconosce alla moneta funzione di... Unità di conto Riserva di valore Mezzo di pagamento accettato da tutti Misura per i pagamenti differiti

Affermando che i prezzi dei vari beni e servizi sono espressi in moneta in modo da rendere immediato e veloce il raffronto tra i valori di merci molto diverse, si riconosce alla moneta funzione di... Misura per i pagamenti differiti Unità di conto Riserva di valore Indice dei prezzi

Esiste un taglio minimo previsto per l'emissione di ciascuna categoria dei titoli dello Stato? Sì, ogni titolo ha il suo taglio minimo No, vi è assoluta autonomia dell'investitore nel determinare il valore del titolo sottoscritto Sì, per tutte le categorie di titoli dello Stato è stabilito un taglio minimo (simbolico) pari a 100 euro Sì, per tutte le categorie di titoli dello Stato è stabilito un taglio minimo pari a euro 500

Cosa si intende per base monetaria? La somma di circolante e riserve bancarie La somma di circolante e depositi Solo il circolante La somma di riserve bancarie e depositi

La forma di mercato caratterizzata dalla presenza di poche grandi imprese dal lato dell'offerta, mentre gli acquirenti sono numerosi come nella situazione della concorrenza si definisce... Duopolio Concorrenza perfetta Oligopolio Monopolio

Nell'Unione europea chi determina la quantità di moneta presente nel sistema economico? Tutte le banche dei singoli Stati di comune accordo Il Mediatore europeo La Banca Centrale Europea Gli investitori istituzionali dei singoli Stati

Qual è la differenza tra azione e obbligazione? L'azione rappresenta la proprietà di una parte dell'impresa, l'obbligazione rappresenta un credito L'azione rappresenta un credito, l'obbligazione la proprietà di una parte dell'impresa L'azione rappresenta un finanziamento esterno all'impresa, l'obbligazione un autofinanziamento Nessuna differenza, rappresentano entrambe il modo in cui l'impresa reperisce i capitali di cui ha bisogno

A partire dalla metà del XVIII secolo lo studio dell'economia diventa sempre più importante e sistematico. La ragione di questo sviluppo della disciplina è legato, come sempre accade, ai fatti politici e ai mutamenti sociali ed economici dell'epoca: primo fra tutti la rivoluzione industriale. È in questo periodo di profonde trasformazioni in campo produttivo che prende forma il pensiero economico classico i cui esponenti di spicco sono... Adam Smith, Thomas Robert Malthus, David Ricardo Adam Smith, John Stuart Mill, John Maynard Keynes Adam Smith, Thomas Robert Malthus, John Maynard Keynes Adam Smith, John Maynard Keynes, David Ricardo

In ogni Paese, accanto alle banche e al sistema finanziario generale, opera poi una banca centrale, nel nostro Paese la Banca d'Italia. Essa... Svolge, tra le altre, funzioni di tesoreria per conto dello Stato È un istituto che si occupa prevalentemente di servizi bancari quali depositi di titoli a custodia, cassette di sicurezza, ecc È un istituto privato che svolge la funzione di banca centrale nazionale Si occupa esclusivamente della gestione e della vigilanza sul sistema creditizio

I mezzi di pagamento quali carta di credito, servizio bancomat, etc., costituiscono la... Moneta commerciale Moneta elettronica Moneta merce Moneta speculativa

Il processo produttivo che mira alla realizzazione in grandi quantità dello stesso bene, indirizzato ad una massa indifferenziata di consumatori è correttamente definibile... Produzione potenziale Produzione di massa Produzione intermittente Produzione congiunta

Nell'inflazione da costi... L'inflazione è sempre generata dalla crescita rapida dell'economia di un Paese L'aumento del livello dei prezzi è determinato solo dall'aumento dei prezzi dei fattori produttivi importati da un Paese Un aumento dei salari superiore alla produttività del lavoro, ottenuto dai sindacati con la contrattazione, induce gli imprenditori ad aumentare i prezzi di vendita dei beni in modo da lasciare inalterato il loro margine di profitto L'aumento del livello dei prezzi trae origine da un eccesso di domanda di beni e servizi in rapporto alla loro offerta

La "barriera non tariffaria" è... Una qualsiasi imposta che limiti la libera circolazione delle merci Una qualsiasi misura adottata da un Paese al fine di ottenere risorse finanziarie Una qualsiasi misura adottata da un Paese per aumentare la competitività tra industrie dello stesso settore La misura protezionistica adottata da un Paese con la quale si dà una regolamentazione non fiscale del commercio estero il cui scopo principale è quello di limitare le quantità importate di merci

Uno degli assunti principali di questa corrente di pensiero sviluppatasi tra il XVI ed il XVII secolo è che la ricchezza di una nazione è data dalla quantità di moneta da essa detenuta; si tratta della scuola... Marginalista Mercantilista Monetarista Classica

Il metodo neoclassico parte dall'analisi dei comportamenti di un singolo soggetto. Per descrivere questo "individuo tipo", il c.d. uomo economico, la teoria neoclassica individua tre caratteristiche: l'uomo economico è... Irrazionale, individualista e benesserista Razionale, individualista e idealista Razionale, altruista e idealista Razionale, individualista e benesserista

La situazione in cui vi è disoccupazione elevata, perché l'economia è in fase di ristagno, ma contemporaneamente si registra anche una forte e persistente inflazione è definita... Deflazione Stagflazione Inflazione da costi Inflazione importata

La misura protezionistica del commercio estero adottata da un Paese al fine di favorire l'industria interna ed allo stesso tempo assicurarsi l'ottenimento di risorse finanziarie assume la denominazione di... Accisa Arbitraggio Antitrust Barriera tariffaria

La variazione del consumo diviso per la variazione del reddito corrisponde... Al risparmio Alla propensione marginale al consumo Al tasso di profitto Alla propensione media al risparmio

Per parlare di inflazione il rialzo del livello dei prezzi... Deve essere costante, generalizzato e deve interessare tutti i settori Deve essere di almeno cinque punti percentuali Non deve superare i due punti percentuali Può interessare anche un solo settore, con aumenti occasionali e di natura congiunturale

I Buoni Ordinari del Tesoro (BOT)... Hanno tutti durata annuale Sono titoli di Stato emessi anche per regolare la liquidità del sistema economico Non possono essere emessi per regolare la struttura dei tassi di interesse Sono obbligazioni disponibili solo per gli istituti assicurativi

Il SEBC identifica... La Banca per gli investimenti dei Paesi dell'Unione europea Il sistema informatico che mette in comunicazione gli istituti bancari di tutti gli Stati dell'Unione europea Il sistema europeo delle banche centrali La Banca centrale europea

Indicare quale tra le seguenti affermazioni è correttamente riferibile ai titoli di Stato BOT e CCT sono disponibili per i soli investitori privati Rappresentano delle quote di prestito su cui il possessore non percepisce un interesse Le quattro categorie di titoli di Stato sono emesse per disposizione del Presidente del Consiglio di Stato Tramite la loro emissione lo Stato fa ricorso al debito pubblico

La scienza economica studia il fenomeno economico sotto due aspetti fondamentali per cui è possibile distinguere fra microeconomia e macroeconomia. La macroeconomia... Utilizza principalmente quale strumento di studio delle singole unità elementari economiche la teoria del prezzo poiché è il prezzo che influenza le decisioni dei singoli operatori Analizza il comportamento dei singoli soggetti economici Studia il comportamento razionale del consumatore e dell'imprenditore Studia il volume globale dei consumi e dei risparmi, il livello generale dell'occupazione, l'equilibrio della bilancia dei pagamenti di un Paese e così via per grandezze aggregate

In un sistema economico, le principali attività economiche sono svolte dai c.d. soggetti economici che possono essere raggruppati nelle seguenti categorie: le famiglie, le imprese, lo Stato, le banche, le Banche centrali, il resto del mondo. In Italia quale è l'istituto che svolge la funzione di banca centrale nazionale? Il Credito Italiano La Consip La Banca d'Italia La Banca centrale Europea

Cosa s'intende per forza lavoro? Gli occupati Le persone disoccupate La somma delle persone occupate e di quelle disoccupate La differenza tra le persone occupate e quelle disoccupate

In relazione alle funzioni della moneta è corretto affermare che... La moneta non è misura per i pagamenti differiti La moneta è unicamente riserva di valore La moneta è un bene accettato da tutti come mezzo di pagamento La moneta non è unità di conto

Il totale dei costi che lo Stato sostiene per il suo funzionamento e per assicurare i servizi pubblici costituisce... La spesa pubblica di un paese Il disavanzo pubblico di un paese Il debito pubblico di un paese Il deficit pubblico di un paese

In quale dei seguenti punti è illustrato un esempio di beni complementari? La benzina e il gasolio per soddisfare il bisogno di carburante L'auto e il treno per soddisfare il bisogno di trasporto Il burro e la margarina per soddisfare il bisogno di condire gli alimenti L'automobile e la benzina per soddisfare il bisogno trasporto

Quale rapporto indica la quota di capitale necessaria in un dato periodo per ottenere una unità di prodotto, e può essere utilizzato per valutare la capacità produttiva? Il rapporto consumo/reddito Il rapporto capitale/prodotto Il rapporto investimento/reddito Il rapporto lavoro/prodotto

II profitto diviso per il valore del capitale impiegato corrisponde... Al tasso ufficiale di sconto Al tasso d'inflazione Al tasso di profitto Al tasso di cambio

Quale istituzione dell'Unione Europea ha il compito fondamentale di detenere e gestire le riserve ufficiali in valuta estera degli Stati membri? Il SEBC Il tribunale di primo grado Il Comitato economico e sociale La Corte dei conti

Il significato economico di bisogno è del tutto analogo a quello presente nel linguaggio corrente: è un'esigenza o un desiderio che l'individuo cerca di soddisfare. Sono detti assoluti o primari... I bisogni individuali, percepiti dall'individuo in quanto persona singola I bisogni essenziali ai fini della sopravvivenza dell'individuo, qualunque sia il tipo di società in cui vive I bisogni collettivi, percepiti dagli individui in quanto membri di una collettività I bisogni che nascono con la civiltà e che sono legati soprattutto ai modelli culturali e di sviluppo della società

Indicare quale tra le seguenti affermazioni riferite al fenomeno economico dell'inflazione è corretta La diminuzione dell'offerta di risparmio e l'aumento di domanda di moneta concorrono a determinare una forte flessione del tasso di interesse La prospettiva di un livello dei prezzi crescente, propria dell'inflazione, riduce la propensione al risparmio I percettori di redditi fissi non sono danneggiati dall'inflazione L'inflazione rende le merci prodotte all'interno più convenienti, mentre quelle di importazione risultano più costose

La quantità di moneta di cui un individuo necessita per i suoi acquisti e pagamenti giornalieri corrisponde alla... Domanda di moneta per transazioni Domanda di moneta per il motivo precauzionale Domanda di moneta per risparmio Domanda di moneta per il motivo speculativo

Un'economia sommersa si caratterizza per essere... Un tipo di sistema economico in cui i beni sono di proprietà della collettività sociale che li amministra nell'interesse comune Un insieme di attività economiche che sfuggono ad ogni rilevazione statistica e ad ogni controllo fiscale Un sistema economico in cui non si effettuano scambi commerciali con altri paesi Un sistema economico che, basandosi sullo scambio di merce contro merce, si contrappone all'economia monetaria

Il costo totale... Corrisponde al costo variabile diviso per il numero delle unità prodotte Corrisponde all'aumento (o alla diminuzione) del costo fisso associato all'aumento (o alla diminuzione) di un'unità del prodotto È l'insieme di costi sostenuti per una data quantità di produzione È una componente dei costi fissi che varia al variare della quantità prodotta

Qual è la definizione di risparmio? È la differenza tra il reddito disponibile e la parte di esso destinata alla spesa per consumi È la differenza tra la spesa per i consumi e la spesa per la tassazione Coincide con il reddito disponibile di una famiglia È la somma tra il reddito disponibile e la spesa per consumi e investimenti

La moneta speculativa è... La quantità di moneta che gli operatori (famiglie e imprese) trattengono per fronteggiare eventi imprevisti La quantità di moneta impiegata per investimenti finanziari La moneta che si è obbligati per legge ad accettare in pagamento dei beni e servizi ceduti La moneta in metallo prezioso, acquisita dai risparmiatori quale bene rifugio

La diminuzione del livello della produzione o del reddito che può condurre ad un rallentamento della crescita economica è definita... Deflazione Inflazione importata Inflazione da domanda o strisciante Inflazione strisciante

Attraverso l'acquisto di titoli in cambio di moneta, l'autorità monetaria ottiene variazioni della quantità di moneta presente sul mercato? Sì, l'acquisto di titoli realizza immissione di moneta sul mercato, senza aumento della base monetaria Sì, l'acquisto di titoli realizza immissione di moneta sul mercato, con aumento della base monetaria No, ottiene variazioni solo attraverso la vendita di titoli in cambio di moneta No, ottiene variazioni soltanto con l'aumento del tasso di interesse

Il monopolio fiscale è... La forma di mercato nella quale un'unica grande impresa è in grado di produrre a costi inferiori rispetto ad un insieme di piccole imprese L'istituto giuridico mediante il quale lo Stato si riserva la produzione e/o vendita di determinati beni o servizi Il modello di mercato caratterizzato dalla presenza di un solo acquirente e di un solo venditore L'istituto giuridico mediante il quale lo Stato attribuisce in esclusiva ad un unico agente economico la produzione e/o vendita di determinati beni o servizi

Qual è la differenza tra Prodotto Interno Lordo e Prodotto Interno Netto? Gli ammortamenti I consumi pubblici Il risparmio nazionale lordo I redditi prodotti all'estero

La moneta merce è... Costituita da un bene avente un suo valore intrinseco pari a quello attribuito dal sistema La quantità di moneta che gli operatori (famiglie e imprese) trattengono per fronteggiare eventi imprevisti La moneta predisposta per consentire ai soggetti economici di compiere comodamente transazioni commerciali di modesto importo Costituita da aggregati di mezzi di pagamento che si avvalgono di mezzi elettronici per il regolamento delle diverse posizioni debitorie e creditorie, senza far uso di banconote

Indicare quale delle seguenti affermazioni relative al deficit pubblico è corretta La copertura del deficit pubblico può avvenire solo mediante creazione di base monetaria Il deficit pubblico può essere solo di cassa La copertura del deficit pubblico può avvenire attraverso l'assorbimento di titoli di Stato da parte del mercato Il deficit pubblico può essere solo di competenza

Il tempo ha molta importanza perché l'impresa può essere o meno in grado di cambiare i suoi input, a seconda del tempo che ha a disposizione. Si definisce lungo periodo... Qualsiasi periodo superiore a tre anni Un intervallo di tempo sufficiente affinché tutti i fattori della produzione siano variabili e nessuno sia fisso Un intervallo temporale entro il quale solo uno dei fattori utilizzati dall'impresa è variabile, mentre tutti gli altri sono fattori fissi Qualunque tempo superiore all'anno

Che cosa indica il termine bisogni indotti? I bisogni stimolati dallo sviluppo economico e dalle tecniche pubblicitarie I bisogni essenziali che devono essere soddisfatti prima degli altri I bisogni individuali, percepiti dall'individuo in quanto persona singola I bisogni collettivi, percepiti dagli individui in quanto membri di una collettività

Quando sul mercato vi sono, contemporaneamente, posti di lavoro liberi da un lato e disoccupati dall'altro, si parla di... Disoccupazione stagionale Disoccupazione ciclica Disoccupazione frizionale Disoccupazione tecnologica

In un modello di concorrenza perfetta... Esiste un singolo venditore Lo Stato è l'unico soggetto venditore Esiste un grande numero di acquirenti e di venditori Esistono pochi venditori e sussistono molte barriere all'entrata

Un'economia di baratto si caratterizza per essere... Un sistema economico basato essenzialmente sull'abolizione della proprietà privata e della libera concorrenza Un insieme di attività economiche che sfuggono ad ogni rilevazione statistica e ad ogni controllo fiscale Un sistema economico che, basandosi sullo scambio di merce contro merce, si contrappone all'economia monetaria Un tipo di sistema economico in cui i beni sono di proprietà della collettività sociale che li amministra nell'interesse comune

Il costo indica il sacrificio che il soggetto economico deve affrontare per procurarsi i beni necessari al soddisfacimento dei suoi bisogni. È detto costo del lavoro... L'insieme dei costi sopportati dall'azienda per il proprio personale dipendente L'insieme di tutte le spese che l'impresa deve sopportare per ottenere una certa quantità di prodotto L'insieme dei contributi previdenziali Il valore dei beni o dei servizi a cui un individuo rinuncia quando opera una scelta tra diverse alternative

Un sistema economico caratterizzato dalla proprietà privata dei mezzi di produzione è un sistema economico... Centralizzato Pianificato Di tipo comunista Capitalistico

Quale delle seguenti non è una caratteristica tipica della concorrenza perfetta? L'informazione degli agenti è imperfetta I beni scambiati sono omogenei Non vi sono barriere all'entrata e all'uscita Il prezzo è dato

La propensione media al consumo è... La variazione del consumo diviso per la variazione del reddito La derivata del risparmio rispetto al reddito Il valore del consumo diviso per il valore del reddito Il valore del risparmio diviso per il valore del reddito

Rispetto al tempo i fattori produttivi possono essere classificati in fissi e variabili. I primi... Sono spesso costituiti da impianti (macchinari, attrezzature, stabilimenti) che l'imprenditore ha nella propria azienda Sono quei fattori produttivi che possono essere variati liberamente Comprendono esclusivamente gli immobili adibiti a sede della produzione Comprendono tutti i beni prodotti dall'uomo e utilizzati a loro volta nella produzione di altri beni

Con l'espressione dematerializzazione della moneta si intende... Una diminuzione del livello della produzione o del reddito che può condurre ad un rallentamento della crescita economica Un processo con il quale le autorità monetarie provvedono a privare una moneta del suo valore legale Un aumento persistente del livello generale dei prezzi Il fenomeno consistente nella progressiva sostituzione della moneta metallica e cartacea con quella scritturale (depositi bancari e postali) ed elettronica

La moneta è il bene comunemente accettato come unità di misura del valore, mezzo di scambio e di pagamento. L'assegno circolare costituisce... Moneta bancaria Moneta merce Moneta speculativa Moneta precauzionale

Quale istituto bancario provvede al controllo del mercato dei cambi? Banca centrale Banca popolare Banca multicanale Banca commerciale

La propensione marginale al risparmio è... La variazione del consumo diviso per la variazione del reddito La derivata del risparmio rispetto al reddito Il valore del consumo diviso per il valore del reddito La differenza tra i ricavi totali e i costi totali

In Paesi come il nostro, lo Stato svolge funzioni essenziali quali la difesa, la giustizia e l'ordine pubblico, ma fornisce anche servizi come gli ospedali, le scuole, il sistema dei trasporti e così via. Il totale dei costi che lo Stato sostiene per il suo funzionamento e per assicurare questi servizi pubblici è finanziato principalmente attraverso le imposte e attraverso prestiti che esso contrae. Quando, in un dato anno, le entrate non sono sufficienti a coprire le spese, si parla di... Disavanzo pubblico Debito pubblico fluttuante Avanzo primario Debito pubblico consolidato

In cosa consiste la politica di dumping? Nell'istituzione di dazi doganali all'importazione per preservare il mercato interno dalle imprese straniere Nella riduzione della pressione fiscale per incentivare lo sviluppo economico Nel vendere i prodotti sui mercati esteri a prezzi di costo o sottocosto Nell'abolire gradualmente tutte le barriere protezionistiche tramite accordi di cooperazione internazionale

Il costo marginale... È il costo dell'ultima unità prodotta, ovvero l'incremento che subisce il costo totale quando la produzione aumenta di un'unità È l'insieme di costi sostenuti per una data quantità di produzione È l'insieme dei salari più gli oneri sociali pagati dalle imprese Corrisponde al costo totale diviso per il numero delle unità prodotte

Il tasso di crescita del PIL, o talvolta del PIL pro- capite, di un Paese corrisponde... Al tasso d'interesse Al tasso ufficiale di sconto Al tasso d'inflazione Al tasso di crescita economica

In un sistema economico, le principali attività economiche sono svolte da molteplici operatori (i soggetti economici) di cui un elenco del tutto parziale potrebbe essere il seguente: famiglie, imprese, Stato, banche, Banca Centrale, resto del mondo. Alle banche principalmente compete... Assicurare l'incontro tra coloro che chiedono denaro per realizzare investimenti e coloro che offrono risparmio per ottenere redditi da capitale Decidere sulle componenti della domanda aggregata Svolgere funzioni diverse dall'intermediazione finanziaria Stabilire l'offerta di moneta

Per combattere l'inflazione si è soliti adottare una politica economica che tende a rallentare i consumi interni utilizzando due strumenti fondamentali: la politica fiscale e la politica monetaria. Nel secondo caso... Si diminuisce la pressione fiscale provocando una contrazione della domanda globale Si ricorre ad una contrazione della spesa pubblica e di conseguenza degli investimenti e del reddito disponibile Si aumenta la pressione fiscale provocando una contrazione della domanda globale Si ricorre ad un aumento della spesa pubblica (politica monetaria espansiva)

La quantità di moneta che un soggetto economico richiede per cedere un determinato bene è definita... Prezzo di esclusione Prezzo di domanda Prezzo di offerta Prezzo ombra

L'acronimo P.N.L. identifica... Il Prodotto Nazionale Lordo Il Patrimonio Nazionale Lordo Il Prezzo Nazionale Lordo Il Profitto Nazionale Lordo

Le riserve bancarie sono detenute... Dalle banche per rimborsare via via i depositi Dalle società di intermediazione finanziaria e dalle società assicurative Unicamente dalla Banca centrale europea per garantire i prestiti obbligazionari Esclusivamente dal Fondo monetario internazionale

"Qualsiasi mezzo, materiale o immateriale avente l'attitudine, reale o presunta, a soddisfare un bisogno, che sia accessibile e sia disponibile in quantità limitate" rappresenta la definizione di... Bene rifugio Bene pubblico Bene economico Bene meritorio

Individuare l'affermazione corretta



Le curve di indifferenza convesse sono quelle più comunemente usate nell'analisi del comportamento del consumatore. Nei casi di beni stretti sostituti, per la relazione particolare che lega tra loro i due beni considerati, le curve di indifferenza assumono la forma indicata in Figura 1 Le curve di indifferenza convesse sono quelle più comunemente usate nell'analisi del comportamento del consumatore. Nei casi di beni perfettamente complementari, per la relazione particolare che lega tra loro i due beni considerati, le curve di indifferenza assumono la forma indicata in Figura 1 Le curve di indifferenza convesse sono quelle più comunemente usate nell'analisi del comportamento del consumatore. Nei casi di beni stretti sostituti, per la relazione particolare che lega tra loro i due beni considerati, le curve di indifferenza assumono la forma indicata in Figura 2 Le curve di indifferenza più comunemente usate nell'analisi del comportamento del consumatore assumono la forma indicata in Figura 1, ossia sono rappresentabili come fasci di rette parallele aventi pendenza negativa. Nei casi di beni stretti sostituti, per la relazione particolare che lega tra loro i due beni considerati, le curve di indifferenza assumono la forma indicata in Figura 2

Supponendo che un consumatore che disponga di un certo reddito R si trovi a scegliere tra due diversi beni, A e B, i cui prezzi sono rispettivamente pA e pB e che il vincolo di bilancio sia dato da R= pAqA+ pBqB, uno spostamento del vincolo di bilancio come indicato in figura...



Sarà provocato da una diminuzione del reddito R, invariati i prezzi pA e pB Sarà provocato da un aumento del reddito R, invariati i prezzi pA e pB Sarà provocato da un aumento del prezzo del bene B, fermo restando tutto il resto Sarà provocato da un aumento del prezzo del bene A, fermo restando tutto il resto

Supponendo che l'utilità ricavabile dal consumo di un bene sia una grandezza misurabile, nella seguente tabella abbiamo riportato l'utilità totale derivante dal consumo di cioccolatini. Qual è l'utilità marginale associata al consumo del sesto cioccolatino? Cioccolatino Utilità totale Nessun cioccolatino 0 Primo cioccolatino 15 Secondo cioccolatino 30 Terzo cioccolatino 43 Quarto cioccolatino 58 Quinto cioccolatino 67.5 Sesto cioccolatino 71.5 Settimo cioccolatino 71.5 Ottavo cioccolatino 69.5



67.5 0 4 71.5

Individuare l'affermazione corretta



La Figura 2 rappresenta le curve di indifferenza in caso di beni sostituti perfetti La Figura 1 rappresenta le curve di indifferenza in caso di beni perfettamente complementari La Figura 1 rappresenta le curve di indifferenza in caso di beni sostituti perfetti La Figura 1 rappresenta le curve di indifferenza nella loro forma più generica

Relativamente all'elasticità della domanda rispetto al prezzo, in quale delle seguenti figure è rappresentata una generica curva di domanda rigida?



Nella Figura 3 Nella Figura 1 Nella Figura 4 Nella Figura 2

Si assuma, come fecero gli economisti dell'Ottocento, che l'utilità ricavabile dal consumo di un bene sia una grandezza misurabile (utilità cardinale) e si consideri la seguente tabella. Basandosi sui dati in essa riportati si individui quale delle seguenti affermazioni è errata. Dosi di cibo Utilità marginale Nessuna dose Prima dose 10 Seconda dose 9 Terza dose 7.5 Quarta dose 6 Quinta dose 3.5 Sesta dose 0 Settima dose -1



Il piacere totale che deriva all'individuo dalle prime tre dosi successive di cibo è pari a 26.5 L'utilità totale dopo l'assunzione della quarta dose è pari a 32.5 Fino alla quinta dose l'utilità totale cresce ad un tasso via via maggiore L'utilità totale dopo l'assunzione della settima dose è inferiore all'utilità totale dopo l'assunzione della sesta

Si assuma, come fecero gli economisti dell'Ottocento, che l'utilità ricavabile dal consumo di un bene sia una grandezza misurabile (utilità cardinale) e si consideri la seguente tabella. Basandosi sui dati in essa riportati si individui quale delle seguenti affermazioni è errata. Dosi di cibo Utilità marginale Nessuna dose Prima dose 10 Seconda dose 9 Terza dose 7.5 Quarta dose 6 Quinta dose 3.5 Sesta dose 0 Settima dose -1



L'utilità totale dopo l'assunzione della sesta dose è pari a 36 Il piacere totale che deriva all'individuo dalla prima dose di cibo è pari a 10 L'utilità totale dopo l'assunzione della terza dose è pari a 19 La settima dose provoca disutilità

Supponendo che l'utilità ricavabile dal consumo di un bene sia una grandezza misurabile, nella seguente tabella abbiamo riportato l'utilità totale derivante dal consumo di cioccolatini. Qual è l'utilità marginale associata al consumo dell'ottavo cioccolatino? Cioccolatino Utilità totale Nessun cioccolatino 0 Primo cioccolatino 15 Secondo cioccolatino 30 Terzo cioccolatino 43 Quarto cioccolatino 58 Quinto cioccolatino 67.5 Sesto cioccolatino 71.5 Settimo cioccolatino 71.5 Ottavo cioccolatino 69.5



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